martedì 4 novembre 2025

Chiusura della Chiesa Cattolica



Ma CHI ha fatto risorgere il Cristo anche nel CORPO?
Si contraddicono e nemmeno se ne a.C.cORGIEono.
La oscureranno dal Giudizio Universale della Cappella Sistina?
Che Dio abbia pietà di LORO.

E pensare che anche io la pensavo come loro.
Non seguite i teologi ma solo LEI perché è LEI che vi conduce a CHI ha RISORTO per PRIMO anche nel CORPO. Chi non risorge nel CORPO ma solo nello SPIRITO non fa parte del NUOVO ADAMO che comprende l'UNIONE dell'UOMO e della DONNA.

ECCO SOPHIA abISIDE

Non serve sapere dov'è ma SAPERE che C'E'.

ll mosaico di questa abISIDE è praticamente deciso dal lucernario della stessa abISIDE. Nella tradizione della Chiesa, il lucernario non è un semplice buco nel tetto, ma è la vera fonte della luce, che è una sola e non vi può essere niente accanto. Per questo normalmente sta nella cupola, in modo che la luce si diffonda sulla cupola, sul presbiterio e su tutta la chiesa.

Fare il mosaico accanto al lucernario avrebbe significato creare un mondo di tenebre. E’ stato dunque lasciato vuoto: è allora solo luce, e da lì scende tutto. In principio Dio ha creato la luce.
Dio, prima di creare il mondo, aveva una visione del mondo, come ogni artista che, quando fa una opera, ha una visione di essa. La Chiesa ha chiamato Sapienza questa visione di Dio, santa Sofia. Dio ha questa visione del mondo ancora prima di “condensarla” nella parola e poi nella materia del mondo.

Il mosaico parte dalla visione della Sofia, della Sapienza divina, cioè da questa visione intima di Dio, che gli appartiene come il cuore all’essere vivente.
Nell’Antico Testamento si incontrano vari testi in cui si parla della Sapienza, che è raffinatissima, molto fine, che penetra tutto, è presente dappertutto: tutto illumina, tutto conduce… Ad un certo momento, questa Sapienza esprime a Dio il suo desiderio di piantare una tenda, e Dio le dice di farlo in Israele, nel popolo eletto (cf Sir 24,1ss).
Infatti nel mosaico, a sinistra, si vede piantata una tenda fatta in oro, blu, rosso e bianco. Si tratta almeno di uno scorcio di tenda. Questa visione di Dio, del creato, è entrata nel mondo. Così come un artista ha una visione prima di iniziare la sua creazione, e con l’opera questa si manifesta molto concretamente, eppure resta anche “dentro” l’artista, così è con la Sapienza divina: rimane intima in Dio, ma abita anche in tutto ciò che Egli ha creato. Tutto è inabitato da questa Sapienza, che è un pensiero attinto dalla vita perché Dio, quando pensa, fa vivere.
La tenda significa abitazione, richiama alla memoria la presenza, non semplicemente un pensiero, un’idea. Dio, con la sua Sapienza, ha messo la sua tenda in mezzo a noi, prima attraverso Israele, poi attraverso il suo Figlio diletto nato dalla Vergine di Nazaret.
Non scordiamo che l’arte liturgica ha il compito di rendere presente ciò che cerca di rivelare. Se l’opera d’arte esposta in una galleria suscita ammirazione, l’opera d’arte liturgica dovrebbe suscitare venerazione. Davanti ad un’opera d’arte in una chiesa, la gente dovrebbe farsi un segno di croce, perché dovrebbe percepire una presenza. Perciò con questa tenda si è voluto sottolineare la presenza, affinché immediatamente venisse in mente che qualcuno vi abita.

Dio Padre ha creato l’uomo e tutto l’universo con le sue due mani, dice sant’Ireneo. Ed infatti, dalla tenda d’oro, escono due mani che sbucano da due maniche rosse: è Dio Padre che sta plasmando l’uomo, Adamo ed Eva. Dalla tenda, che è abitazione della Sapienza divina, esce fuori l’uomo che diventa una tenda vivente, una dimora di Dio. L’uomo diventa l’abitazione di Dio sulla terra, tanto è vero che Dio ha proibito all’uomo di farsi qualsiasi immagine di Lui perché ha conservato una grande sorpresa: l’unica immagine di Dio è l’uomo e non l’abbiamo fatta noi, ce l’ha regalata Lui; anche se siamo stati noi a plasmare la sua immagine. L’uomo diventa allora questa abitazione, ed è un’abitazione d’amore.
San Giovanni Crisostomo dice che Dio ha creato l’essere umano come Adamo ed Eva, uomo e donna, cioè non ha creato una realtà unica, ma ne ha create due, affinché la persona umana potesse gioire partecipando a questa creatività che fa sì che tramite l’amore i due diventino uno. Questa è la più grande felicità che l’uomo può sperimentare sulla faccia della terra: la comunione delle persone.
Dio dunque ha piantato questa tenda che è diventata uomo e donna perché, proprio tramite la relazione, l’uomo e la donna si ricordassero continuamente di Dio, della relazione della Santissima Trinità.

Adamo dorme, riposa, e dal suo costato Dio plasma Eva. Dio prende per mano Eva, guarda dentro la tenda.
Adamo, uomo della terra, dorme sulla terra e la terra si è stratificata sotto di lui. Da tempo immemorabile Dio preparava lo scenario affinché maturasse tanto da poter prendere questa terra, questo fango e soffiarci sopra. L’uomo è fatto dalla terra e dal soffio; da una terra amorfa, senza forma e da un Volto che non vediamo, ma che nell’uomo diventa visibile.
L’ispirazione per questa scena si deve a un testo di Giacomo di Sarug, un poeta siriaco del V secolo, in cui viene detto che Dio introdusse Mosè in una stanza della Sapienza per rivelargli la creazione del mondo, ma dopo avergli fatto vedere quello che c’era in questa stanza, Dio gli mise un velo sul volto in modo da non fargli vedere tutto chiaramente, anche per paura della reazione del popolo. Il popolo infatti non era pronto a comprendere un mistero così straordinario, perciò è come se Dio gli avesse fatto vedere una grande pittura, ma messa sotto un velo.
In questa pittura Mosè vede la creazione di Adamo ed Eva, come diventeranno una cosa sola e dice che lui pensava fossero Adamo ed Eva, ma in realtà, sotto il velo, c’erano Cristo e la Chiesa.
Quando commentiamo san Paolo, dice Giacomo di Sarug, noi spesso pensiamo che l’apostolo parli dell’uomo e della donna e poi di riflesso di Cristo e della Chiesa, mentre è esattamente l’opposto. Il fondamento d’amore è uno solo: la fedeltà di Cristo alla sua sposa, riflesso dunque come una seconda immagine, come attraverso il velo, nell’amore tra uomo e donna. Non che Cristo e la sposa siano il riflesso dell’amore dell’uomo e della donna, ma l’uomo e la donna crescono da questo amore tra Cristo e la Chiesa.
Nel mosaico è stato fatto allora un grande velo, perché il lucernario ha offerto una possibilità di creare un piccolo trucco ottico: quelli che sono più lontani possono veramente gustarlo perché dal semicerchio sopra il lucernario, a sinistra, tra la tenda e l’oro accanto alla Madonna, scende un grande velo che dà la sensazione come se tutto fosse un baldacchino rotondo coperto da un velo. Da un lato il velo si è alzato e noi vediamo dentro il baldacchino lo sposo o la sposa sempre pura, immagine della Chiesa. Al di là del velo, vediamo la tenda e la creazione di Adamo e di Eva. Mosè ha guardato quella scena, ma di fatto quella scena è un riflesso, una immagine del prototipo, cioè di Cristo con il suo costato.
Qui Cristo dorme. Il suo costato è aperto, malgrado sia vestito da re, profeta e sacerdote: nasce la Chiesa, la Sposa, secondo un’immagine tipica di tutta la tradizione. E’ la Madre di Dio. Gli artisti hanno curato molto il suo volto, per dare l’immagine di una donna alla quale nessun’altra può essere simile, perché solo lei è la Madre di Dio, la Sposa di Cristo, la Chiesa.
Cristo, anche se se è morto, riposa, dorme. Infatti, il suo capo non è caduto e c’è una similitudine chiara tra il primo Adamo e il Nuovo Adamo.

Un’altra immagine rappresentata è quella dell’arca di Noè, inserita per aiutarci ad entrare nel mistero vero, per andare al di là di questo velo, perché tutti sanno che l’arca significa l’umanità preservata dal disastro del male.
Tanti Padri della Chiesa hanno visto nell’arca una serie di presenze spirituali molto forti. Alcuni vi hanno visto l’immagine della Madre di Dio, esattamente come gli artisti volevano mostrare: come sull’arca l’umanità si è salvata, Maria è stata preservata dal male. Perciò si trova su quel cuscinetto di terra bianca. I Padri hanno visto nell’arca il Corpo di Cristo, il suo sepolcro. L’arca ha una porta alla sua destra (cioè alla sinistra di chi guarda). Agostino dice che la porta che l’arca ebbe sul fianco è sicuramente la ferita che la lancia aprì nel fianco del Crocifisso. Allora questa porta dalla quale è uscito Noè salvato dall’acqua ricorda il costato del Corpo di Cristo dal quale è uscita la Chiesa, l’umanità salvata.
Poiché l’arca è la Chiesa, il segno della croce sta in mezzo alla barca, proprio come nella Chiesa da cui noi usciamo generati come Noè dalla sua arca.
Sulla barca ci sono vari animali, ad esempio il lupo e l’agnello – dei quali leggiamo durante l’avvento la profezia di Isaia – poi un asino e un bue, testimoni della nascita di Cristo a Natale; poi ci sono dei gigli, perché Cristo un giorno ha detto qualcosa guardando i gigli del campo… Poi ancora un leone, un’aquila e un bue, che rappresentano gli evangelisti.
Nelle immagini del mosaico ci sono vari richiami ai testi biblici ed alla tradizione della Chiesa. La stessa acqua del diluvio dall’altro lato, diventa l’acqua del Giordano.
Giacomo di Sarug dice che la Madre di Dio è sempre pura, ma la Sposa, la Chiesa di cui lei è immagine, è purificata nelle acque del battesimo, cosicché c’è una forte unità dalla creazione alla nascita della Chiesa che sorge dalle acque del battesimo.

Il Battesimo di Cristo, di cui si parla all’inizio del vangelo, è immagine della sua morte e resurrezione; perciò Cristo sembra morto ed è vestito come sulla croce, solo con un perizoma, con le mani abbassate e gli occhi chiusi. Cristo è come se fosse messo in una tomba piena di luce, piena di oro. Ai lati ci sono due montagne, come nella tradizione iconografica, con in mezzo un fiume che sembra sprofondato in esse, come a suggerire che dopo il peccato si è creata una spaccatura tra il mondo spirituale e il mondo umano. Cristo ha colmato questa spaccatura, questo abisso tra il divino e l’umano.
Dal vangelo sappiamo che il Battista si pone in un atteggiamento di estrema umiltà verso Cristo: basta ricordare quando dice “io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?” (Mt 3,14) o ancora “Egli deve crescere e io invece diminuire” (Gv 3,30). Perciò qui si è voluto rappresentare in un atteggiamento tale da far vedere che, senza Cristo, non ha un punto di appoggio, non sta in piedi, cade. E’ cioè proprio l’immagine dell’uomo che ha riconosciuto la sua vocazione, la sua missione e la sua identità personale, quella di essere in relazione con Cristo. Qui del volto di Giovanni Battista è praticamente visibile solo un occhio, per vedere così come vede Cristo che ha gli occhi chiusi: l’invito è quello di imparare a vedere il mondo attraverso la Pasqua.
Cirillo di Gerusalemme dice che, quando Cristo è sceso nel Giordano, ha conferito alle acque i colori della sua divinità: perciò l’oro che scende dal cielo fin negli abissi dell’umanità, del male del mondo, poi scenderà e tingerà l’acqua. Cristo, come dice un’antica preghiera della festa del Battesimo di Gesù, è entrato nelle acque per santificare tutte le acque, affinché noi potessimo essere battezzati. Il cielo scende sulla terra. E’ curioso che Cristo sia stato battezzato in un posto molto basso – 480 metri sotto il livello del mare – proprio per indicare la sua kenosi, la sua umiliazione nel cercare l’uomo nella morte e nel peccato.

Sul tabernacolo è scritto “io sono con voi”, per ricordare che lì è il Signore che rimane con noi.
Nel mosaico compaiono anche tre cerchi. Sembra che nella memoria dell’umanità il più antico simbolo del sacro sia stato il cerchio e, se il cerchio è il sacro, richiama la perfezione divina.
Nell’ambito di questa fiamma d’oro è come se il cerchio rosso fosse un grande fuoco che si innalza e sparisce nel bianco.
Il secondo cerchio è bianco, il colore dello spirito; il terzo cerchio, più in alto, isolato, è quello blu, il colore dell’umanità.
La Madonna ha tre stelle: una stella sulla fronte e due sul vestito, per indicare la sua verginità prima, durante e dopo il parto. La tradizione della Chiesa ha messo tre stelle e tutto è stato chiaro.



 

domenica 2 novembre 2025

Giovanni a.C.conSENTI' che il SUO DIO adempisse A.D. ogni giustizia, facendosi P.E.C.cATTO


Fatta la LEGGE = trovato l'inganno!
Non è un POSTo non RELIGIOSO!
TUTTO è UNO e proTESO alla VERITA’.
C’è in atto una riforma della giustizia che porterà ad un referendum senza quorum limitativo. Verranno giudicati TUTTI: Chi voterà SI o NO, chi annullerà la scheda e chi si asterrà.

Perciò state A.T.tenti a FARVI giudicare come vorreste essere giudicati.
Parleranno TUTTI, su piatte-forme virtuali e reali.
Sapienti e ignoranti in MATERA ma non IN SPIRITO.
C’è chi è contro o a favore di PRINCIPIO PERSONALE.
Il VOTO varrà sempre UNO e sembrerà ininfluente ma IO so che ognuno voterà per se stesso! Per questo VI STO AVVISANDO! E non si ammette ignoranza perché non ci sarà ignoranza su se stessi. A.T.tenti a non bestemmiare contro LO SPIRITO SANTO.
Vi dico questo perché è in ATTO la SE-PARAZIONE TANTO PROFETIZZATA da GESU’.
Comprenderete il perché anche e soprattutto nelle AULE DEI TRIBUNALI c’ERA il CROCIFISSO.
Guardando il crocifisso dovremmo decidere se far parte di LUI o essere contro.
Sarete VOI a decidere per VOI stessi. Ognuno per SE.
Molti non hanno capito che ci vuole solo onestà intellettuale e non leggi su leggi che trovano sempre la scorciatoia dell'inganno. C’è chi sostiene che un magistrato non dovrebbe emettere parere politico come se non sia un suo compito anche sopperenti a buchi legislativi. E vi dico di più. Velo dico con una domanda per aiutarvi a rispondere. Ricordatevi che è sempre lo spirito vostro a comandarvi cosa dire in vostra difesa.
E CHE SIA SANTO … per diavolo!
Un magistrato giudice deve innanzitutto rispettare le LEGGI e questa è una GIU’STA’ RI-FLESSIONE! Ma c'è sempre un limite, come al diritto internazionale sul blocco navale israeliano. (scherzo, ma qui siamo al LIMITE dell’ipocrisia!).
Per capire i limiti, che pur essendo soggettivi e per questo c'è chi difende la giustizia di tutti e non di alcuni o solo di se stesso, VI faccio una domanda che smonta questa riflessione basata sulla ipocrisia di VITA:
“Un giudice è libero di trasgredire leggi razziali? O deve rispettare un codice, come
Deontologico Forense come quello del FARMAciSTA’ che dice di essere contro l’ABORTO ma si lava le mani con questo coDICE e VENDE la PILLOLA del GIORNO DOPO?
L’OSO’ SONO SE-VERO! Qualcuno TEME i miei RI-PROVEri come se o condannassi in PRIMIS, quando la mia E’ TUTTA MISERICORDIA in chi è CADUCeO di creazione.
IO SNO QUI per farvi conoscere LO SPIRITO SANTO e lo ALITE-REI imprendiscibilmente a TUTTI.
Perciò, questa riforma porta la Giustizia al servizio della Politica (in che senso?).
Come la LEGGE di MOSE’ e DEI PRO-FETI che GESU’ porta a compimento su se stesso, facendosi LUI STESSO conDANNATO come S.O.S.tenEVA il VISCOVO venuto dalla FINE del MONDO.
Molti governanti fanno LEGGI come se sono rivolti agli altri e non anche a LORO stessi, inconsapevoli che potrebbe cambiare quel governo e venir sostituito dall’opposizione che potrebbe vendicarsi e usare quella LEGGE contro chi l’ha FATTA.
Non cadete nella faziosa ipocrisia di pensare che la Giustizia non possa rivoltarsi contro a chi la pretende in un certo modo servile. E VALE PER TUTTI … PER DIO!
C'è poco da ridere su chi cerca di istruirvi mentre vive sotto scorta e sappiamo bene chi teme una certa Giustizia. Molti magistrati e Giudici hanno esposto i loro dubbi su certi punti della riforma, che è necessaria ma, valutando le eventuali conseguenze che renderebbe la stessa Giustizia a servizio della Politica di Governo e non di TUTTI.
Vi ricordo che la BUROCRAZIA serve per tutelare TUTTI e non chi pretende favori e scorciatoie.

Sono arrivati a far parlare anche i morti, come Falcone che era pro divisione, ma quale?

Lui voleva che un magistrato avesse libertà d’indagine anche sui politici per capire il loro grado di associazione mafiosa, in considerazione che la Legge deve essere uguale per tutti e rispettata soprattutto da chi ci governa.
Certi pretendono il Crocifisso in tutte le aule scolastiche e dei tribunali senza capire il VERO SIGNIFICATO: “UN VERO DIO deve rispettare le proprie leggi imposte alle sue creature”.
Come Gesù verso il Sinedrio, anche Falcone PAGO con la propria VITA e quella di altri su questa SE-PARAZIONE. RIVOLTA a quella LIBERTA' di poter indagare su politici e imprenditori coinvolti con la Mafia (3° livello - Cupola) indicati nell'agenda rossa di Borsellino.

Pertanto da chi è stato fatto fuori? Falcone era impedito di indagare sulla CUPOLA mafiosa (terzo livello) proprio da leggi che li tutelavano fatte da uno STATO MAFIA già in ATTO.

Per questo ho detto che questo POSTo E’ RELIGIOSO nel SUO conTENUTO!
SIATE PECCATORI! TRASGREDITE! Ma solo per AMORE!

Questo vuol dire CREDERE in GESU’, vero uomo e VERO DIO, sapendo CHI ERA ancor prima di Abramo e addirittura prima della CREAZIONE di questo apparentemente ambiguo MONDO.

E’ più di una coincidenza che ho preparato questo POSTo per TUTTI nella commemorazione DEIfunti, con scritture molto significative in tutte le TRE FUNZIONI LITURGICHE.
Vi riporto solo un PASSO che dice TUTTO:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

STA A VOI RICONOSCERE ME E CHI MI HA MAN DATO!



venerdì 31 ottobre 2025

Con il corpo o senza il corpo


La pietra del sepolcro è solo incastonata nei tuoi occhi e le spine del mio capo cingono ancora i tuoi fianchi.

SONO QUI VICINO A TE. Devi solo girarti e rigirarti per sentire il MIO ALITO.

Non sono giochi di prestigio e scherzi del destino ma soffri come io soffro ancora senza di te.

Su di un letto di spine mi fai aspettare ed io aspetto ancora senza te.

Ma questa tempesta passerà e anche tu raggiungerai la riva dove sono.
Tu ce la metti tutta, ma io voglio di più.
Io stesso non posso salire al Padre senza te.

E ti dai via E ti dai via E tu dai, e tu dai E tu dai via te stessa

Le mie mani sono legate Il mio corpo ferito, lei mi prende con niente da vincere e Niente più da perdere

E ti dai via, ti dai via e tu dai, tu dai e tu dai via te stessa senza capire. 


Un POSTo per te


Lo legarono con catene chi non temeva di morire per te.
Per questo non ti arrendere e cerca il suo corpo.
Commuoviti sempre per uno che dicono morto perché quando si è innamorati o appassionati, commossi o emozionati, si vive un'esperienza che scuote corpo e anima. L'umano quando è commosso sente nel profondo l'immensità sconosciuta di un Dio che non trova nella Sua Infinità Eterna quell'amore che una creatura ha per chi ha condiviso gioie ma soprattutto dispiaceri.
Quei dispiaceri che hanno prodotto lacrime di compassionevole commozione verso se stessi ma soprattutto verso l'ALTrO.
Per questo cerca in ogni umano quel Dio che si è fatto umano per te e non chi è geloso di questo senti mento che chi amano amo re e vorrebbe comprarlo. Come quel Dio che è a custodia dell'ANIMA, ma DIoREI per impedirci a.D.dentraci, come se vorrebbe trattenerci nel solo corpo e non lasciar VOLARE chi non è destinato ad essere polvere.
Non temere di quell'inDIoVIdeo che sembra terribile da sconfiggere.
Solo amando riuscirai a dissolverlo.

P.S. io conservo quella margherita che spetalecchiai tra un si e un no, restando con il CAPOLINO

N.B.:Il centro giallo della margherita, chiamato capolino, è in realtà un insieme di molti piccoli fiori tubolosi, ognuno dotato di un organo riproduttivo maschile (stame) e femminile (pistillo). I "petali" bianchi (tecnicamente sono petali, ma botanicamente sono le ligule o brattee) sono fiori periferici separati, che hanno lo scopo di attrarre gli insetti impollinatori. 

mercoledì 29 ottobre 2025

Quale CHI e SA'?


Per rispondere alla domanda "Dentro o fuori la Chiesa" bisogna prima capire QUALE CHIESA. Io ne conosco UNA di Gesù Cristo ed è quella che Gesù ha fondato su quella professione di FEDE che Simone, detto Pietro, professo tramite lo SPIRITO che abitava in LUI. Vi ricordo che i demoni riconoscevo questa CHIESA di Gesù che aveva fondato in UN CORPO UMANO. Pertanto, puoi parlare anche per 2 ore ma i poveri, i pescatori e gli ignoranti non ti capiranno mai. Loro, che sono i pediletti dal Signore riescono più a capire UNO che viene dalle loro origini e che sa parlare a loro come sapeva parlare Gesù, VERO PORTATORE di VERA LUCE ovvero VERO LUCIFERO! Comunicarsi con Gesù Cristo non è ingoiare un pezzo di pane e bere un bicchiere di vino, ma sentirsi UNITI a quanto GESU' ha fatto e continua a fare in noi quel LAVORO SPIRITUALE che di fa nella CARNE e nel SANGUE come si fa nel trasformare il grano e l'uva. Se non si comprende questa TRASFORMAZIONE da semplice creature a VERI FIGLI DIVINI non si è CRISTIANI o come venivano chi amati agli inizi "QUELLI della VIA, VERITA' e VITA" (non si riconoscevano con un segno di croce ma con un saluto che potrebbe scandalizzarvi.

martedì 28 ottobre 2025

Duo Deo


Ho riso anch'IO a pensare a QUANTI non conoscono le ipocrisie di questo mondo e di un creatore ancor più ipocrita. Ma ora la QUANTISTICA sta scoprendo cosa vuol dire quel passo apocrifo del Di Dimo To Maso:

«Laddove ci siano (due dei, non) sono senza dio, e dove ce n’è uno solo, io dico, io sono con lui. Alza la pietra e là mi troverai, spacca il legno e io sono lì».