domenica 31 gennaio 2021

E VENNE L'"ALTRO" in un umano

 


Il Signore, tuo Dio, s'uscir-terrà IN TE, tra gli altri, UNO SPIRITO PRO-FETO del Cielo simile al PADRE che è nei Cieli.

La pro messa così sarà a venuta!

Ma Lui CHIESE di +.

CHIESE di MORIRE umanamente per mano degli UOMINI!

domenica 24 gennaio 2021

Il LI' MITE


Radici dell'anima
 mi piaci quando arrivi al limite. Mi inviti all'ultima Cena del Signore quando svela chi è in Verità e decide di morire per i suoi peccati, scagionando tutti noi: povere creature.
Eppur, ci ribellammo! Tutti! Anche il ladrone, compagno della Sua Croce.
Come vedi anche io posso arrivare al limite!
La differenza però è sostanziale tra il tuo e il MIO

sabato 16 gennaio 2021

D'IO


Eppure la VERITA’ che vi LIBERA per sempre VELIA SBATTE la CHIeSA’ STESSA!

Altro che ERE SIA!

Da 1 Sam 3,3-10.19:

Samuèle che sente una voce e pensa che sia un suo simile in carne ed ossa nei paraggi.

Questo a.C.cade quando non si conoscono nemmeno le scritture e il loro significato.


Dal Salmo 39:

E il Signore si sVELA chinandosi in LUI!

Altro che preghiere o sacrifici. Lui VIENE come un org…asmo!
Ti toglie il respiro e arriva a farti anche scoppiare il cuore.
Le mie lacrime CI legavano e mELI’ blocco stringendomi il cuore per poter allontanarsi da me. Sembrava un infarto ma era l’ANIMA che esultava e gli faceva POSTo.
E’ da 16 anni pre cisi che lo dico all’assemblea ma nessuno mi dà A.S.COLTO.
L’OSO’ che sei tutto per ME e ti diverti a farmi fare il PRO FETO solo per chi ti sa riconoscere in ME.
Si era POSTo in ME e Dio non lo riconoscEVO e continuAVO a ricercarlo fuori di me.
Non era in ME ma decise di esserlo in ME.
Scelse la mia tenta!


Da 1 Cor 6,13-15.17-20:

Fratelli, il corpo non è per le cose del ondo, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. Dio, che ha risuscitato il Signore in altri corpi, risusciterà anche noi con la sua potenza in questa VITA.
Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. State lontani dalle cose del mondo! Qualsiasi sbaglio l’uomo commetta, esso viene dal di fuori del suo corpo; ma chi si dà al mondo e non al Cristo che VIENE in noi, pecca contro il proprio corpo.
Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo, che è in voi? Lo avete ricevuto da Dio e voi non appartenete a voi stessi. Infatti siete stati a.C.QUIstaTEI a caro prezzo: glorificate dunque Dio nel vostro corpo!


Da Gv 1,35-42:

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo (ME A.D:ditando) sullo Spirito del s’IGNOR che lo inVESTIVA, disse: «Ecco! Questi è CoLui che viene a morire in ME!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono quel che diceva lo Spirito del s’IGNOR.
Trasfigurato Giovanni mostrò il VOLTO del s’IGNOR e, osSERVanDOLI che lo SEGI VANO senza comprendere più di <+>, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove DI’ MUORI?». Disse loro: «VENITE e GODeTE». Andarono dunque e videro dove egli COME VENIVA a MORIRE in LUI e quel giorno rimasero con lui; erano circa le ore 16.
Perciò, se tra due, UNO ode le parole del s’GNOR in Giovanni che seguite, non TE ME TE, Lui vi inSEGNErà A.D. A.S:colTARLO!

Se non mi credete allora credere alle Vangelo dove dice:
“Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni (non di Gesù?) e lo avevano seguito (ma non avevano seguito Gesù?), era AND REA!

Pertanto non cerco demoni puri e casti, ma corpi di ladri e prostitute!

 

martedì 12 gennaio 2021

Ed io ho bis sogno di TE!


Voi pregate un Dio che vi salvi ed invece è Lui che chiede il nostro aiuto.
Venne un UOMO che inizialmente gridava nel deserto, ma poi comprese che il Signore Suo Dio viveva in sentieri distorti, in burroni abissali, su ogni monte e colle lontani da pianure fertili e brulicanti di VITA.
Sentiva i Suoi passi tortuosi che camminavano sempre in luoghi impervi.
Chi arriva in questi punti della Terra comprende che Dio ci chiede di SALVARLO!
(Lc 3,4-6 = Is 40)

Cosa cerca in NOI questo Dio che può raddrizzare gli storpi in cosa?, far vedere ai ciechi, poi cosa?, sanare la lebbra da cosa? e far sentire ai sordi COSA?

E' DIO CHE HA BISOGNO DI NOI!!!
E lo vedrete quando i ciechi riacquistano la vista che fa vedere questo Dio, gli zoppi camminano nei Suoi Pensieri, i lebbrosi vengono sanati dalle Sue Parole, i sordi odono i Suoi Lamenti, i morti risuscitano nella Sua Vita infernale e ai poveri è annunziata QUESTA novella!!!
E beato è chiunque NON SI SCANDALIZZA di questo DIO! rEdimé che ho ereditato la SUA "PaROLA"!" nella SUA "PRO-MESSA"!

Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore.

giovedì 7 gennaio 2021

La vendetta Dei nativi?

(Dopo che il Governo degli Stati Uniti aveva espresso l’intenzione di acquisire il territorio della tribù Duwamish, nell’odierno stato di Washington, il capo indiano Seathl, scrisse una lettera al Presidente Nordamericano Franklin Pierce nel 1855) 

Il Grande capo di Washington, ci informa che desidera comprare la nostra terra. Il Grande Capo ci ha anche assicurato circa la sua amica e benevolenza nei nostri confronti. Questo è gentile da parte sua , perché noi sappiamo che non necessita della nostra amicizia. Però rifletteremo sulla tua offerta, perché sappiamo che se non lo facciamo, l’uomo bianco verrà con le armi e si prenderà la nostra terra. Il Grande Capo in Washington, può confidare in quello che il Capo Seathl dice, con la stessa certezza con la quale i nostri fratelli bianchi, possono confidare nell’alternanza delle stagioni durante gli anni. La mia parola è come le stelle, esse non impallidiscono. Come potete comprare o vendere il cielo, il calore della terra? Quest’idea ci è estranea. Noi non siamo padroni della purezza dell’aria o dello splendore dell’acqua. Come potete allora comprarli da noi? Decidiamo solo sul nostro tempo. Questa terra è sacra per il mio popolo. Ogni foglia rilucente, tutte le spiagge di fine sabbia, ogni velo di nebbia nelle foreste scure, ogni bagliore di luce e tutti gli insetti che vibrano sono sacri nelle tradizioni e nella coscienza del mio popolo. Sappiamo che l’uomo bianco non comprende il nostro modo di vita. Per lui, una zolla di terra è uguale all’altra. Perché egli è un estraneo che viene di notte e ruba tutto quello di cui necessita. La terra non è sua sorella, e dopo averla esaurita, lui va via. Lascia dietro di sé la tomba di suo padre, senza rimorsi di coscienza. Ruba la terra dei suo figli. Non rispetta. Scorda la sepoltura dei suoi antenati e il diritto del propri figli. La sua sete di possesso, impoverirà la terra e lascerà dietro di sé deserti. La vista delle tua città è un tormento per gli occhi del pellerossa, un selvaggio che non capisce niente. Non si può incontrare la pace nella città dell’uomo bianco. Né un luogo dove si possa udire lo sboccare delle foglie in primavera o il tintinnare delle ali degli insetti. Forse per il fatto di essere un selvaggio che non capisce niente, il fracasso delle città è per me un affronto alle orecchie. E che specie di vita è quella in cui l’uomo non può udire la voce del corvo notturno o il dialogare dei rospi nella lagna, di notte? Un indio preferisce il soave sussurro della brezza sullo specchio d’acqua ed il proprio odore del vento, purificato dalla pioggia di mezzogiorno e dall’aroma dei pini. L’aria è preziosa per il pellerossa. Perché tutti gli esseri viventi respirano la stessa aria: animali, alberi, uomini. Non pare che l’uomo bianchi si interessi dell’aria che respira. Come un moribondo, egli è insensibile al cattivo odore. Se io mi decidessi ad accettare, imporrei una condizione: l’uomo bianco deve trattare gli animali come se fossero suoi fratelli. Io sono un selvaggio e non capisco che possa essere certo in un'altra forma. Ho visto migliaia di bisonti imputridendo nella prateria, abbandonati dall’uomo bianco che li abbatteva con tiri di fucile sparati dai treni in corsa. Sono un selvaggio e non capisco come un fumoso cavallo di ferro possa avere più valore di un bisonte che noi, gli indiani, uccidiamo solo per sostenere la nostra propria vita. Che cos’è l’uomo senza gli animali? Se tutti gli animali nono esistessero più, gli uomini morirebbero di solitudine spirituale, perché tutto quello che succede agli animali, può attingere anche gli uomini. Tutto si relaziona. Tutto quello che ferisce la terra, ferisce anche i figli della terra. I nostri figli vedranno i loro padri umiliati nella sconfitta. I nostri guerrieri soccombono sotto il peso della vergogna. E dopo la sconfitta passano il tempo in ozio, avvelenando il loro corpo, con alimenti, dolci e bevande ardenti. Non ha molta importanza dove passeremo i nostri ultimi giorni: non sono molti. Alcune ore in più, forse solo qualche inverno, e nessuno dei figli delle grandi tribù che vissero in questa terra o che hanno vagato in piccole bande nei boschi, resterà per piangere sulle tombe, un popolo che un giorno fu tanto potente e pieno di fede in sé come il nostro. Una cosa sappiamo che forse un giorno l’uomo bianco scoprirà: il nostro Dio è lo stesso Dio. Egli pensa forse che lo può possedere alla stessa maniera di come desidera possedere la nostra terra. Ma non può. Egli è Dio dell’umanità intera. E vuol bene ugualmente al pellerossa come all’uomo bianco. La terra è amata da Lui. E causare danno alla terra significa dimostrare disprezzo al suo Creatore. Anche l’uomo bianco scomparirà, forse più in fretta delle altre razze. Continua inquinando il tuo proprio letto e morirai una notte, soffocato dai tuoi propri rifiuti. dopo aver abbattuto l’ultimo bisonte e domato tutti i cavalli selvaggi, quando i boschi misteriosi puzzeranno di gente e le ripide colline si riempiranno di vociferanti donne, cosa resterà delle savane? non esisteranno più. e le aquile? Saranno andate via. Rimarrà solo di dire addio alla rondine della torre e alla caccia della fine della vita e comincerà la lotta per sopravvivere. Forse capiremmo, se conoscessimo con che sogna l’uomo bianco, se sapessimo quali speranze trasmette ai suoi figli nelle lunghe notti invernali, quali prospettive di futuro offre alla sua mente perché possa formare i desideri per il giorno di domani. Ma noi siamo selvaggi. I sogni dell’uomo bianco sono occulti per noi. E siccome sono occulti, dobbiamo scegliere il nostro camino. Se acconsentissimo, sarebbe per garantire le riserve che ci prometteste. Là, forse, potremmo vivere i nostri ultimi giorni come noi desideriamo. Dopo che l’ultimo pellerossa sia partito ed il suo ed il suo ricordo non sia più che l’ombra di una nuvola che passa sulle praterie, l’anima del mio popolo continuerà a vivere in queste foreste e spiagge perché noi le amiamo come un neonato ama il battito del cuore della sua mamma. Se ti venderemo la nostra terra, amala come noi la amavamo. Proteggila come noi la proteggiamo. Non ti scordare mai come era la terra quando ne prendesti possesso. E con tutta la tua fora ed il tuo potere, e tutto il tuo cuore, conservala per i tuoi figli. Una cosa sappiamo: il nostro Dio è lo stesso Dio: Questa terra è amata da Lui. Neanche l’uomo bianco può evitare il nostro comune destino.

mercoledì 6 gennaio 2021

PAPA FRANCESCO VERO PAGLIACCIO di DIO


Perché oggi si è rifiutato di battezzare ... nemmeno un bambino?
Manco un adulto!
Ha Lui in CO-VID?
Cosa vuol dire Dio o Diavolo?
Ditemi chi voi adorate e io vi dico se è Dio o il Diavolo!
In questa Epifania il Tempo di è convogliato tutto all'inVERSO.
HO VISTO VERAMENTE NASCERE quel "LUCIFERO".
Come quando l'ANGELO mi mostrò la Sua GOLA invitandomi a decapitarlo, così OGGI potevo ELI'minare per sempre coLUI che è la caUSA di tutte le nostre sofferenze.
Ma QUI è l'inizio de L'AVE RITA'.
Non l'HO fatto e l'HO A.D:ORA A-TEO!




sabato 2 gennaio 2021

Il FINE nel PRINCIPIO - Il Principio nella fine!

In principio c'era lo Spirito di Dio che operava su tutta la materia.

Lui era anche la vita di tutte le sue creature.

La LUCE negli uomini. 

Una strana luce che gli uomini non riconoscono in loro stessi.

Per questo non sanno accoglierla.

Però, ogni tanto, in un uomo si manifesta e viene chi amato a testimoniarla. Affinché ogni uomo possa iniziare a credere in questa LUCE.

In modo che tutti credessero per mezzo di lui.

Che non è la luce vera, cioè quella che illumina ogni uomo.

Egli deve solo darne testimonianza nel mondo.

A tutti del mondo fatto per mezzo di questa LUCE.


Come al solito non capite una passera!


C’era una volta un uomo che non credeva nel Natale.

Era una persona fedele e generosa con la sua famiglia e corretta nel rapporto con gli altri, però non credeva che Dio si fosse fatto uomo come, secondo quanto afferma la Chiesa, è successo a Natale. Era troppo sincero per far vedere una fede che non aveva.

“Mi dispiace molto, disse una volta a sua moglie che era una credente molto fervorosa, però non riesco a capire che Dio si sia fatto uomo; non ha senso per me.”

Una notte di Natale, sua moglie e i figli andarono in chiesa per la messa di mezzanotte. Lui non volle accompagnarli.

“Se venissi con voi mi sentirei un ipocrita. Preferisco restare a casa. Vi starò ad aspettare.”

Poco dopo la famiglia uscì mentre iniziò a nevicare. Si avvicinò alla finestra e vide come il vento soffiava sempre più forte. “Se è Natale, pensò, meglio che sia bianco”. Tornò alla sua poltrona vicino al fuoco e cominciò a leggere un giornale. 

Poco dopo venne interrotto da un rumore seguito da un altro e subito da altri.

Pensò che qualcuno stesse tirando delle palle di neve sulla finestra della sala da pranzo.

Uscì per andare a vedere e vide alcuni passerotti feriti, buttati sulla neve.

La tormenta li aveva colti di sorpresa e, per la disperazione di trovare un rifugio, avevano cercato inutilmente di attraversare i vetri della finestra. “Non posso permettere che queste povere creature muoiano di freddo… però come posso aiutarle?”

Pensò che la stalla dove si trovava il cavallo dei figli sarebbe stato un buon rifugio, velocemente si mise la giacca, gli stivali di gomma e camminò sulla neve fino ad arrivare nella stalla, spalancò le porte e accese la luce. Però i passerotti non entrarono.

“Forse il cibo li attirerà,” pensò.

Tornò a casa per prendere delle briciole di pane e le disseminò sulla neve facendo un piccolo cammino fino alla stalla. Si angustiò nel vedere che gli uccelli ignoravano le briciole e continuavano a muovere le ali disperatamente sulla neve. Cercò di spingerle in stalla camminando intorno a loro e agitando le braccia. Si dispersero nelle diverse parti meno che verso il caldo e illuminato rifugio.

“Mi vedono come un estraneo che fa paura”, pensò. “Non mi viene in mente nulla perché possano fidarsi di me…

Se solo potessi trasformarmi in uccello per pochi minuti, forse riuscirei a salvarli”.

In quel momento le campane della chiesa cominciarono a suonare. L’uomo restò immobile, in silenzio, ascoltando il suono gioioso che annunciava il Natale. Allora si inginocchiò sulla neve:

“Ora si, capisco, sussurrò. Ora vedo perché hai dovuto fare tutto questo!” Ogni anno il Natale ci invita a riscoprire l’incredibile novità della fede cristiana. La fede cristiana non ha il suo fondamento in un sistema dottrinale, ma in un evento storico, la venuta nel nostro mondo di Gesù. Ha voluto diventare uno di noi per convincerci a fare le cose che ci aiutano a salvarci… (come gli uccellini della storia…). Ci ha insegnato la strada della salvezza, il significato ultimo della nostra vita, il senso del dolore… il senso delle cose giuste.

L’amore di Dio per l’uomo si traduce nella decisione di prender la natura umana e condividerne i dolori, le preoccupazioni … tutti i sentimenti che avvertiamo noi.

Al centro del Cristianesimo non c’è il vangelo, ma Gesù Cristo, altrimenti sarebbe come se volessimo trasformare l’amicizia in un insieme di regole per conquistarci la simpatia di una persona.

Le regole faranno un trattato sull’amicizia, ma non faranno l’amicizia. Il vangelo dice cose giustissime, ma è la persona di Gesù che le rende praticabili e convenienti.

Gesù è uno tra i miliardi e miliardi di bambini nati sulla nostra terra, in tutto e per tutto come gli altri, ma unico, perché è venuto a dar significato a tutti gli altri.

Perciò date a Giovanni quel che è di Giovanni. Se vi chiede qualcosa lo chiede per LO SPOSO.