domenica 31 dicembre 2023

Cantico di Simeone


Quante cose si svelano sotto i miei occhi, come quando si prende tra le mani un pezzo di ghiaccio che comincia a sciogliersi con un po' di calore ... portando alla LUCE della mia Vista una PER LA' che mi parla di quel Figlio della Perdizione che ANNUnC'HA la VENUTA del MIO SALVATORE RISORTO dai Morti, IL VERO EL YA, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per ME e per altri come me disceso dal Cielo e per opera dello Spirito Santo incarnato in UNA Donna per farsi "UMANO":
per NASCERE, SOFFRIRE e MORIRE come un Figlio Perduto.

In Giovani 17,12 e Tessalonicesi 2,2.

ORA c'E' un Si-Me-One, GiùSto e TeMorato, che aspettava il conforto di quelli come Is-Ra-El; Lo Spirito "SEPARATO", sopra di lui, gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aper veduto il RITORNO del Salvatore, come stato promesso fin da principio della Sua "CADUTA". Mosso, dunque, da questo SPIRITO, IO sostengo:

"ORA lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua "ProMessa"; perché i miei occhi han visto la Salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo d'Is-Ra-Liti".
"Egli era. E' e sarà sempre qui per la rovina "E" la risurrezione di molti Is-Ra-Liti, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche la mia Anima è stata trafitta".


lunedì 25 dicembre 2023

VIENI S'IGNORE

Il SEGNO é stato dato in mondo visione.

Chi ha orifizi ca pisce!

Il me saggio è sempre lo stesso fin da principio.

S-catenare l'inferno vuol dire togliere le catene a chi è RE-cluso negli inferi.

Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

«Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni, figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni a liberarci,
noi siamo sempre più schiavi:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e, dunque, vieni sempre, Signore.

Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti:
e, dunque, vieni sempre, Signore,

Vieni, Tu che ci ami:
nessuno è in comunione col fratello
se prima non è con Te, o Signore.

Noi siamo lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:
vieni, Signore,
vieni sempre, Signore».

sabato 16 dicembre 2023

kavòd ire che deve venire prima El Ya?


Malachia 4,5–6 mostra una profezia interessante: "Ecco, io vi manderò Elia, il profeta, prima che venga il giorno grande e spaventevole dell'Eterno. Egli farà ritornare il cuore dei padri ai figli e il cuore dei figli ai padri, affinché non venga a colpire il paese di completo sterminio." Fino ad ora, alcuni rituali ebraici includono la presenza di una sedia vuota a tavola in anticipazione del ritorno di Elia per annunciare il Messia, in compimento della parola di Malachia.

Secondo Malachia 4,6, la ragione del ritorno di Elia è "ritornare il cuore" dei padri ai figli e il cuore dei figli ai padri. In altre parole, l'obiettivo sarà la riconciliazione (nei Cieli a favore della Mater). Nel Nuovo Testamento, Gesù rivela che Giovanni Battista ha già compiuto la profezia di Malachia: "Poiché tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è Elia che doveva venire" (Matteo 11,13–14). Tale compimento è altresì menzionato in Marco 1,2–4 e Luca 1,17; 7,27.

In particolare relazionato a Malachia 4,5–6 e Matteo 17,10–13: "Allora i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Come mai dunque gli scribi, dicono che prima deve venire Elia?». E Gesú rispose loro, dicendo: «Elia veramente deve venire prima e ristabilire ogni cosa. Ma io vi dico che Elia è già venuto ed essi non l'hanno riconosciuto, anzi l'hanno trattato come hanno voluto; così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire da parte loro». Allora i discepoli compresero che aveva parlato loro di Giovanni Battista (invece parlava di LUI stesso!)."

Gli "scribi" erano insegnanti ebrei religiosi, per la maggior parte farisei e sadducei, i quali redigevano commentari sulle scritture ebraiche. Pietro, Giacomo e Giovanni erano a conoscenza dei loro insegnamenti e chiesero a Gesù informazioni su Elia, dopo averLo visto con Mosè ed Elia nel momento della Trasfigurazione (Matteo 17,1–8). Gesù affermò chiaramente che Elia era già arrivato, ma che, tragicamente, non venne riconosciuto e fu ucciso. Gesù predisse in seguito che anch'Egli sarebbe morto per mano dei Suoi nemici (17,12).

Un breve sguardo al ministero di Giovanni Battista rivela molte ragioni per le quali possiamo credere che fosse "Elia". Prima di tutto, Dio predisse che l'opera di Giovanni sarebbe stata quella di Elia (Luca 1,17). In secondo luogo, egli vestiva come Elia (2 Re 1,8 e Matteo 3,4). In terzo luogo, come Elia, Giovanni Battista predicò nel deserto (Matteo 3:1). In quarto luogo, entrambi gli uomini predicarono un messaggio di pentimento. In quinto luogo, entrambi fronteggiarono re e nemici di rilievo (1 Re 18,16–17 e Matteo 14,3).

Alcuni si oppongono, dicendo che Giovanni Battista non fu l'Elia a venire perché egli stesso disse di non essere Elia. "Allora essi gli domandarono: «Chi sei dunque? Sei tu Elia?». Egli disse: «Non lo sono!»" (Giovanni 1,21). Esistono due spiegazioni a questa apparente contraddizione. Prima di tutto, in quanto Elia non era mai morto (2 Re 2,11), molti rabbini del primo secolo insegnavano che egli fosse ancora vivo e che sarebbe riapparso prima dell'arrivo del Messia (Luca 9,7-7). Quando Giovanni negò di essere Elia, probabilmente si stava opponendo all'idea che fosse il vero Elia, il quale era asceso in Cielo su un carro infuocato (in verità non sapeva che la Sua morte avrebbe dato più spazio e tempo a CHI veniva ad abitare in Lui).

In secondo luogo, le parole di Giovanni potrebbero indicare una differenza tra il modo in cui egli si vedeva, e il modo in cui lo vedeva Gesù. Giovanni avrebbe potuto non vedersi come il compimento di Malachia 4,5–6 (non essendo ancora morto e risorto ovvero mai morto). Ad ogni modo, Gesù lo vedeva come tale (a posteriori) Dunque, non c'è contraddizione: semplicemente un umile profeta che aveva un'opinione onesta di se stesso. Giovanni rifiutò l'onore (cfr. Giovanni 3,30), come anche il non capire che era Lui il Messia, anche se confessò non negando che Lui era solo una voce nel deserto in quanto componeva il corpo ma non lo Spirito che era E' e sarà sempre dell'Unigenito Figlio di Dio, la Vera Luce e non un semplice portatore di luce (lucifero) e per questo Gesù lo nominò quale compimento della profezia di Malachia riguardo il ritorno di Elia.

Come il metaforico Elia, Giovanni spinse le persone a pentirsi e a condurre una vita di obbedienza, preparando gli uomini della sua generazione alla venuta di Gesù Cristo, Colui il quale sarebbe venuto per "cercare e a salvare ciò che era perduto" (Luca 19 ,10) e per stabilire il ministero di riconciliazione (2 Corinzi 5,18).

lunedì 13 novembre 2023

mi sono rotto i cogli olii


Sei rimasto a un decennio fa!
Dov'è la tua misericordia del Vero Gesù Cristo che si schiera sempre dalla parte di chi sbaglia?
Come mai nessuna parola di misericordia verso le cinque vergini "cretièn"?
Don Tonino Bello, in una Sua omelia a riguardo, rimproverò quelle cinque figlie di questo mondo, che non vollero essere riconoscente a quelle cinque figlie della Luce che avevano lasciato accese le lampade per tutta la notte anche per loro!
Le parabole si spiegano con l'aiuto dello Spirito Santo che Giovanni SE.DICE = DO'DICE - QUI.DICE!

lunedì 23 ottobre 2023

Io ho sg amato il Mio Dio e non lo cambierei con nessun altro


Dio, chiunque sia, non lo si studia! Lo si consola fino ad amarlo! Santo in ebraico vuol dire SEPARATO, non di questo mondo.
Pertanto, se Dio NON è SANTO non è SEPARATO da NOI e di altri mondi! E questo E' BELLO! ... direbbe Papa Francesco! E' sempre Dio che ama per primo: "Non siamo stati noi ad amare Dio,
ma è stato Dio ad amare noi". (1 Gv 4,10). E' l'essenza del cristianesimo,
la peculiarità delle nostra fede: non tanto l'uomo che cerca Dio,
ma Dio che cerca l'uomo, un Dio sempre perduto dietro l'uomo: un Dio davvero sfortunato e infelice! (Padre D.M. Turoldo).

lunedì 16 ottobre 2023

A.T. TENTI alla VERITA' di CHI si deve convertire


Si, la generazione a cui parla Gesù si ri-ferisce inTERRAmente a quella umana, della quale Lui ha deciso di farne parte per salvarla.
Ma la salvezza consiste in consigli, regole ... comandamenti, spesso innaturali e per questo contro comportamenti cosiddetti "animal' eschi".
Dovremmo usare in nostro corpo come se fosse fatto di pietra, come un Tempio, ma dando sempre precedenza allo SPIRITO che ci abita.
Perciò non temete guerre o terremoti che possono distruggere cose di questo mondo e non lO SPIriTo chE CI ABITA.( Giovanni 1, 38 )

mercoledì 11 ottobre 2023

MAX SACRO



Di cosa vi scandalizzate?
Nulla di nuovo sotto il sole.
Pensate che voi tutti i benpensanti non siete colpevoli di tutto questo?
Credete di meritarvi la vostra pace e il vostro benessere?
Non sapete che in Africa avviene di peggio?
E che dire di Gaza che è diventata una riserva indigena di esseri che si son visti invadere la loro terre nativa?
Non sto difendendo i terroristi ma accusando chi li arma.
Anche con gli indiani, per sterminarli prima barattarono con loro armi (fucili mono-colpo) e alcool (di scarsa fattura) per poi attaccarli per un pretesto di un massacro di una famiglia colona in una fattoria.
E' una questione di numeri e non di violenza.
E' una questione di VERITA' tras parente e non di cattiveria.
Cattiveria produce violenza e violenza produce vendetta.
Ma chi ha iniziato?
E da che parte vi schierate ... comunque?
Anche voi siete semplici pedine di con senso.
Utilizzate e gettate VIA dopo l'uso.
    

Un Padre nei Cieli e una Mater in Terra


CIELO
ricordiamo benissimo come era e com'E',
EDEN per questo che gli chiediamo il perché
di tutto quel che a.C.cADE
(per colpa di chi?)

Ma non sentite la Sua lontananza da noi
nel Suo rimanere nei Cieli?
Sappiamo veramente dove SEI e come SEI?

Nei nostri prossimi disgraziati
che aumentano sempre di più,
nel male e nel bene
di questo mondo?

Ti aspettiamo come allora,
quando venisti in forma di uno come noi,
ma non per tutti.

VIENI! Vieni Signore Gesù
se questo è il Tuo Regno,
fatto di stragi di innocenti,
e con il Tuo Santo Nome comanda i demoni
che cielo rendono un inferno.

Vieni AMEN no per me.


 

mercoledì 4 ottobre 2023

GOD io MADRE CHI E' SA che a.C.COGLI coLUI che VIENE

https://www.raiplay.it/dirette/rai1/Santa-Messa-con-i-Nuovi-Cardinali-e-il-Collegio-Cardinalizio-e1f837dc-bb3f-43dc-8279-c06434310f94.html


OGGI si SPALLaANCA la CHI-E'-SA al SI-NO-DO' verso TUTTE le UNIONI, PERLA "SCELTA" (ERA-SIA) del VERO AMO-RE.

La SANTITA', nel senso etimologico del termine aBRAMIco della Parola, vuol dire: altro, SE-PARATO ... da cosa, ... da CHI?

Abramo cercò di separarsi da quelle divinità che non si comportavano da GENItori. Anche Mosè cercò di farlo, salvando un intero popolo, ma poi fece di peggio.

Giovanni, invece, fece del Padre e della Madre UNA PERSONA SOLA!

ORA sta a voi SCEGLIERE QUAL LI' volere come GENItore c'ELeste.

giovedì 28 settembre 2023

La VERITA' vi LIBRERA' per SEmPRE


Erode fu fondamentale per il battesimo con il fuoco di Gesù. Fosse per Gesù, Lui sarebbe rimasto ancora a cazziare tutti nel deserto, ma il Suo Angelo lo cazziò in altro modo, affinché ADEmpisse alle Scritture.. Ben diverso fu la vita di un altro Giovanni, dopo più di un millennio da quel tempo, che pur rendendosi VERO PO'VERO, non abitò nel deserto e nemmeno tra la gente come fece dopo quel "battista" che mantenne come soprannome "nazireno" solo come provenienza del suo essere stato.
Pertanto, l'Angelo usò Erode per dar quella spinta a quel "nazireno" che pensava di passare tutta la Sua Vita ad A.C.cUSARE gli umani, che peccavano per la loro indole egoistica animale, vestendo e nutrendosi Lui stesso come un animale in gabbia.
IO VI DICO che come il "nazireno" salvò il regno ad Erode, dalla sua cupidigia, così quel grande peccatore costrinse ad incarnarsi del TUTTO in un essere animale chi doveva battezzarsi con la morte umana, nonostante fosse il Figlio di Dio. Gesù attribuì ad Erode l'essere stato UNA VOLPE che aveva una tana ma non le bastava. Se tutti riuscissero a poter parlare con il proprio Angelo per capire chi si nasconde dentro il loro corpo. Non la voglio fare lunga, considerato che a nessuno serve questo nutrimento. Oltre a questo viDio CENE un altro.
Questo:
https://www.youtube.com/watch?v=pgMemRW9ros

domenica 17 settembre 2023

DIoS GRAZIATI da un falso cielo fatto di corpi celesti senza vita


Questa immagine spiega benissimo le beate attitudini, in cui il Figlio di Dio si schiera dalla parte Dei mal trattati. Mi è stato impedito pubblicare questo POSTo quattro giorni fa in corrispondenza del vangelo di queste "con soli azioni". Gesù si "RI-FERISCE" a nostro vantaggio, consolandoci e scegliendoci come amici, per farsi consolare da loro A SUA VOLTA. Quei amici che lo rinnegarono, lo tradirono, lasciandolo solo in quel che rimaneva nella carne, ma erano stati con Lui totalmente IN SPIRITO SANTO, ADEmpiendo inTERRAmente alle scritture.

Il Vangelo di oggi è alquanto allucinante per incoerenza e contraddizione, ma nonostante tutto sembra che Gesù lo dica per provocare i suoi amici e convincerli che per far parte di questa SUA VOLTA CELESTE basti essere DEI disgraziati.

martedì 5 settembre 2023

REIincarnazione o REincarnazione?


Ma è proprio questo il MEsSAGGIO del Vero CRISTO ovvero il MEsSIA individuale.

Ma ABBIamo come avversario proprio un Dio che si pone subito dall'ALTO, inVECE di prenderci per mano dal BASSO.

SiAMO in grado di convertirLO, inVITAnDOLO a seguirci in quel che Lui stesso ha creato, compreso il MALE?

CHIESA', come dice la genesi nel SABAT ETERNO, insieme portiamo a termine tutte le cose per poi riposare sempre insieme?

Che strano, proprio OGGI, quando il Vangelo, anzi tutte le scritture, parlano di questo.

Veri Luciferi, ma anche UNTI di noi stesi.

Avere AUTORITÀ, più che un complimento È un COMPIMENTO che Gesù deve portare a termine, con la contrarietà di chi non vuole.

E questi non sono umani e nemmeno animali, ma spiriti del Cielo che Gesù conosce BENE, mentre loro vorrebbero continuare ad essere MALE. Perciò anche noi dobbiamo TENTARE di vivere ciò che diciamo agli altri di essere.

Questa è la vera REIncarnazione/REincarnazione.

Non capire come avviene ma a.C.coglierla quando sentiamo lo Spirito che deve convertirsi dentro di noi. Gesù vera e unica VIA di VERITÀ e VITA, segno di contraddizione per la rovina di molti.

Pertanto, dovete essere lui stesso, perché i veri cristiani non sono né ladri e né briganti che rinnegano il Cristo che viene in ognuno di noi, pronti per il Dio che verrà.

I cristiani spesso chiedono per quale motivo Dio non parli più loro, come si crede abbia fatto un tempo, e non si chiedono il perché.

Un rabbino al quale era stato domandato questo, mentre Dio era apparso tanto frequentemente agli uomini di una volta, nessuno lo ha visto più al giorno d'oggi. Il rabbino aveva risposto: "Oggi non c'è più nessuno che sia capace di chinarsi così in basso".

QUAL E’ LA MIA INCARNAZIONE? IN CHE MODO IO INCARNO ME STESSO-A?

IN CHE MODO SONO COERENTE E CONGRUENTE?

QUAL E’ LA MIA STRADA? IN CHE MODO DIVENTO ME STESSO-A?

“Questa, dunque è la mia strada; qual è la vostra?

Questa strada infatti non esiste!”.

La dovete vivere insieme a Lui.

“Voi non avevate ancora trovato voi stessi: quand’ecco che trovaste me. Così fanno tutti i credenti; perciò ogni credenza è così poco importante. Ora io vi ordino di dimenticare me e di trovare voi stessi, e solo quando voi mi avrete rinnegato tornerò da voi.”

“Solo dopo la notte più buia si farà giorno.

Coprite dunque i lumi e restate in silenzio, affinché la notte divenga buia e silente.

Il sole sorge senza il nostro aiuto.

Solo chi conosce l’errore più nero sa che cos’è la luce.”

“Cristo è l’esemplare che vive in ogni cristiano come sua personalità totale. Ma il corso della storia portò alla imitatio Christi, con la quale l’individuo non segue il proprio fatale cammino verso l’interezza, ma cerca di imitare la via seguita da Cristo. Anche in oriente lo sviluppo storico portò a una devota imitatio del Buddha, e questi divenne un modello da imitare: con ciò la sua idea perdette di forza, così come l’imitatio Christi fu foriera di una fatale stasi nell’evoluzione dell’idea cristiana.”

“Se voglio comprendere veramente Cristo, devo capire che Cristo ha vissuto realmente solo la sua propria vita e non ha imitato nessuno. Non ha copiato alcun modello. Se perciò intendo davvero imitare Cristo, allora non imiterò né copierò proprio nessuno, ma andrò per la mia strada, senza più neppure definirmi cristiano. Dapprima ho voluto copiare Cristo, imitarlo, cercando di vivere la mia vita nel rispetto dei suoi comandamenti. Una voce in me si è però ribellata e ha voluto ricordarmi che anche questo mio tempo ha i suoi profeti, che si sono ribellati al giogo impostoci dal passato. Non sono riuscito a conciliare Cristo e il profeta di questo tempo. L’uno ci chiede di portare il giogo, l’altro di scuoterlo; l’uno impone rassegnazione, l’altro volontà. […] Decisi perciò di passare alla vita umile e ordinaria, alla mia propria vita, e di cominciare da quel punto, in basso, in cui effettivamente mi trovavo. Se il pensiero porta a ciò che è inconcepibile, allora è tempo di tornare alla vita semplice. Quello che non risolve il pensiero, lo risolve invece la vita, e quello che il fare non decide mai, è riservato al pensiero. Se da un lato sono asceso a mete molto elevate e impervie e voglio ottenere una redenzione che mi sollevi ancor più, la vera via non mi porterà verso l’alto, ma verso il basso, perché solo l’altro lato presente in me mi può portare oltre me stesso. Accettare l’Altro significa però discendere nel lato opposto, passare dal serio al ridicolo, dal triste al sereno, dal bello al brutto, dal puro all’impuro”.

“Vivere se stessi significa essere un compito per se stessi. Non puoi mai dire che vivere per se stessi sia un piacere. Non sarà una gioia, ma una lunga sofferenza, perché devi farti creatore di te stesso.”

“Se non l’avete ancora imparato dagli antichi libri sacri, andate, bevete il sangue e mangiate il corpo di colui che è stato deriso e martoriato a causa dei nostri peccati, così ne assumerete in pieno la natura”.

La Via del Cristo è la trasformazione del SE’, significa Diventare Se Stessi.

Cristo ha indicato la strada da seguire, “la VIA di quel che ha da venire”.
Ma non da imitare, bensì ‘diventare’.

Perciò il rinnegare SE STESSI è un divenire continuo e mai riposarsi sul passato.

Incarnarsi, incarnato: con l’uso riflessivo e del participio passato è usato quasi esclusivamente come riferito alla seconda Persona divina che si è unita alla natura umana facendosi uomo.

Mi sembrava una parola immensa: Incarnarsi. Ero piccolo, il mio mondo comprendeva quella parola grande grande perché mi spiegavano che Dio si era fatto Uomo, si era Incarnato. Ascoltavo meravigliata. E apprendevo sulla fiducia. Ero anche molto aiutato dai presepi, a dire il vero. Ogni volta che lo facevamo a casa, pensavo di aver capito un po’ meglio. Piccolo: quattro, cinque anni, e poi gli anni delle elementari. Tutto molto Serio, tutto molto Buono, tutto molto Vero: Dio si è fatto Uomo, Buon Natale, ora tocca a te.
Non ho mai né rifiutato né accantonato quella parola grande grande, che poi nel tempo si è fatta anche Grande Parola. La domanda rimaneva: cosa significa? E rimanevano le risposte: è un Mistero, il Mistero non si spiega.

A volte bisogna spostarsi di lato per vedere meglio, mettersi di sbieco, strizzare gli occhi. Oppure allontanarsi, prendere altre strade, avventurarsi in un esodo, emigrare. Porre le stesse domande ad altre fonti, bere ad altre sorgenti, leggere e ascoltare altre parole.
A volte, non sempre, non è necessario per tutti. A volte sì, a volte no.

Capita che sia un comico a dire le cose in un modo che ti è più chiaro, capita che sia uno psicanalista, un antropologo, un fisico; capita che sia un religioso; capita che sia una scena di un film o una canzone, capita che sia un filo d’albero, un pezzetto di cielo, un silenzio.

Capita anche che sia qualcosa che cresce dentro di noi, un sorriso un’inquietudine, un ricordo, una speranza. Quella situazione che ti fa vedere le stesse cose in modo diverso dal giorno precedente.

E’ la nostra storia, e solo la nostra storia personale che ci conduce. Storia personale non significa solo le nostre egocentrate cose, ma anche il mondo in cui viviamo e abbiamo vissuto, gli altri che abbiamo incontrato o sognato o perso.

La storia personale è un pezzo della storia del mondo, è un pezzo d’universo, è inclusiva altrimenti non potrebbe essere ciò che, ma è importante non affacciarci a guardare la storia personale del vicino pensando che sia la nostra o per rubarne qualche pezzo.

Nella nostra storia personale ci sono le nostre convinzioni, i nostri valori, le nostre esperienze, i nostri sapori, i nostri baci, il nostro eros, i nostri fioretti del mese di maggio, la foto della rosa che volevamo regalare a lui e non gli abbiamo mai più spedito per il motivo che solo noi sappiamo, il Natale che nostro padre trascorse con noi per non lasciarci soli, il trekking sull’Appennino, le lezioni di disegno, gli aquiloni fatti volare sulle cime delle colline …
Nella nostra storia personale c’è la nostra visione del mondo costruita da e in ogni attimo della nostra vita. E’ con quella che dobbiamo far conto. Che significa far conto con noi stessi e con il mondo.

E’ in questi ambiti che si depongono le parole Coerenza e Congruenza. E quella grande: Incarnare, Incarnarsi.

La Coerenza è l’azione fatta che agisce seguendo una linea di condotta dichiarata e/o pensata in precedenza.

La Congruenza è quella condizione, quello ‘stato’ in cui una persona agisce dal profondo in piena sintonia con ciò che pensa e dichiara; tutti i  livelli comunicativi sono ‘allineati’: fai una cosa con tutto-a stesso-a, credendoci fino in fondo, tutto in te stesso-a va nella direzione scelta.
Quindi: essere coerenti può anche voler significare di seguire una via, senza sbagliare, senza ripensamenti, ma potrebbe essere e rivelarsi la strada che non vogliamo, e se non siamo capaci di metterci in discussione questo potrebbe comportare rigidezza di comportamenti, di vedute, di idee; della vita stessa. Non è un’Incarnare, un Incarnar-sé, altrimenti rimarrà un’illusione, un’Ideologia se non siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità.

Essere congruenti porta a una chiarezza così visibile dall’esterno da risultare a volte imbarazzante in chi ci guarda. Siamo più vicini a un’Incarnazione, è un Incarnar-sé in modo molto evidente. C’è da far attenzione che non diventi una Prassi-Dottrina.

Essendo capaci di essere-comportarci sia con Coerenza che con Congruenza, siamo capaci di superare sia il rischio della rigidità dell’Ideologia sia il rischio della supremazia di una Prassi che può farsi a sua volta Dottrina.

“Noi pensiamo di essere liberi perché facciamo delle scelte e pensiamo di poter scegliere senza notare che comunque sono scelte su cose già preesistenti.

La scelta esiste soltanto quando la mente è confusa. Quando la mente è chiara la scelta non esiste. Quando voi vedete le cose con grande chiarezza, senza distorsioni, senza illusioni, allora la scelta non esiste. Una mente che non sceglie è una mente libera, ma una mente che sceglie, e quindi mette in atto una serie di conflitti e di contraddizioni, non è mai libera, perché è confusa in se stessa, divisa, frammentata”.

“La scelta c’è dove c’è confusione. Per la mente che vede con chiarezza non c’è necessità di scelta, c’è azione. Penso che molti problemi scaturiscano dal dire che siamo liberi di scegliere, che la scelta significa libertà. Al contrario io direi che la scelta significa una mente confusa, e perciò non libera”.

Ecco allora tornare nella VERA META’NOIA delle parole Incarnare, Incarnar-sé; e sarebbe impossibile che non lo fosse trattandosi di un periodo che precede (precede, non ‘è’) il Natale.
Impossibile per me, poiché è nella mia storia, e voglio che torni.  E non è nemmeno un ritorno, poiché sono parole-strade che mi accompagnano quotidianamente.
Se io non sono per me, chi è per me? E se io sono solo per me stesso, cosa sono? E se non ora, quando?”.

Ecco, allora.

Il tempo della META’NOIA non è il tempo dell’attesa della venuta’, ‘E’ ‘la venuta, è un continuo presente su una strada che – certo – ha una direzione, la quale è raggiungibile grazie ai ‘passo dopo passo’ del presente dell’Avvento. E’ un continuo ininterrotto accadere, una gestazione che poiché è tale e solo poiché è tale permetterà una nascita. Un accadere regolato da Congruenza e Coerenza, da una ‘centratura’ che non ha bisogno di ‘scegliere’, bensì immediatamente ‘è’. Ed è Incarnazione, Incarnar-sé.

Ho condiviso in alcuni post precedenti qualcuno degli ‘ attimi presenti’ della mia vita, della mia VERA META’NOIA’.

Dal buio in cui calarci nudi e totalmente affidati ad esso con la ‘vocazione a essere’; con la forza dirompente delle “domande buone e delle risposte giuste – che sono l’Amore – ” con la consapevolezza raggiunta dall’esserci guardati interiormente e riconosciuti nei nostri processi interiori e relazionali con noi stessi e col mondo – e quindi capaci di vedere ‘anche’ il povero che è in noi; con l’anima dissodata e pronta ad accogliere il seme; con la chiamata a Incarnar-sé e con la chiarezza dell’importanza della Congruenza e della Coerenza  del diventare ciò che siamo e per cui siamo, ci troviamo sulla Via che ci rende capaci di Incarnarci, di diventare noi stessi, di nascere e ri-nascere, di fare-essere-diventare Natale: noi insieme al Bambino che si pone ad ispirazione di un processo, di una struttura il cui contenuto è dato-costruito da noi stessi,  ognuno singolarmente, ognuno con la Nostra Irripetibile, Necessaria, Meravigliosa Vita-Incarnazione.

“Vi ammiro, voi cristiani, perché identificate Cristo con il povero e il povero con Cristo, e quando date del pane ad un povero sapete di darlo a Gesù. Ciò che mi è più difficile comprendere è la difficoltà che avete di riconoscere Gesù nel povero che è in voi. Quando avete fame di guarigione o di affetto, perché non lo volete riconoscere? Quando vi scoprite nudi, quando vi scoprite stranieri a voi stessi, quando vi ritrovate in prigione e malati, perché non sapete vedere questa fragilità come la persona di Gesù in voi? Accettare se stessi sembra molto semplice, ma le cose semplici sono sempre più difficili … L’arte di essere semplici è la più elevata, così come accettare se stessi è l’essenza del problema morale e il nocciolo di un’intera visione del mondo … Ospitando un mendicante, perdonando chi mi ha offeso, arrivando perfino ad amare un mio nemico nel nome di Cristo, do prova senza alcun dubbio di grande virtù … quel che faccio al più piccolo dei miei fratello l’ho fatto a Cristo!
Ma se io dovessi scoprire che il più piccolo di tutti, il più povero di tutti i mendicanti, il più sfacciato degli offensori, il nemico stesso è in me; che sono io stesso ad aver bisogno dell’elemosina della mia bontà, che io stesso sono il nemico d’amare, allora che cosa accadrebbe?
Di solito assistiamo in questo caso al rovesciamento della verità cristiana. Allora scompaiono amore e pazienza, allora insultiamo il fratello che è in noi, allora ci condanniamo e ci adiriamo contro noi stessi, ci nascondiamo agli occhi del mondo e neghiamo di aver mai conosciuto quel miserabile che è in noi.

E se fosse stato Dio stesso a presentarsi a noi sotto quella forma spregevole lo avremmo rinnegato mille volte prima del canto del gallo.”

Tutto questo scritto è in maggior parte copiato da altri che hanno conosciuto quel DAI’MON che io riconosco come un vero angelo non avversario.

UN DAI’MON CHE AMA PER PRIMO:

“NON SONO STATO IO AD AMARLO PER PRIMO E NON SO SE LO AMO VERAMENTE, MA DI CERTO E’ LUI CHE AMA ME.

MI HA FATTO VIVERE MOMENTI VISSUTI DA CHI HA CONOSCIUTO DI PERSONA GESU’ E ANCHE LA SOLITUDINE INTERIORE DI GESU’ STESSO, CHE PARLAVA CON IL SUO SE STESSO FUTURO IN FIGURA PATERNA, più per i suoi prossimi che per Lui stesso.

QUESTO E’ IL MIO DAI’MON, CHE CERCA ME.

UN DAI’MON SEMPRE PERDUTO DIETRO ME.

UN DAI’MON DAVVERO SFORTUNATO E INFELICE.

, MA

venerdì 1 settembre 2023

finANAL men TE


Il Mio Signore é diverso dal vostro.
Il mio non dà della cagna ad una donna perseguitata dal vostro dio.
Non bastona chi ha paura di perdere quel solo talento, dato peraltro da un dio duro che vuole mietere dove non ha seminato e raccogliere dove non ha sparso.
E che dire delle vergini che mentre tutte dormivano hanno sottratto olio alle altre?
Mi direte che il Signore È Sempre il SIGNORE e non CENE sono altri.
Si, è vero! Ma sta a voi comprendeli nel vostro tempo. Il Mio TEmPO' non è fissato.
È un TEMPO FUTURO di coLUI che VIENE in altre vesti, anzi NUDO!

Questo che dico non è merito mio ma di colui che mi ha fatto rivivere il vangelo, terra-terra. 
Di colui che ha perso il cielo per amore di chi lo perdona per quel ha fatto inizialmente su chi ha voluto che diventasse la SUA CARNE.

giovedì 17 agosto 2023

A quale regno AMBI TE?


Chi è il più immorale: chi non ritiene l'atto immorale e lo confessa davanti a tutti anche se non lo commette o chi nonostante lo ritiene immorale lo esegue consuetudinariamente?
E chi è più idolatra: chi crede in un dio che punisce povere creature che sono state create imperfette o chi cerca di capirci qualcosa in questo ambiguo mondo?
E chi è più adultero: chi confessa la propria infedeltà, per un laccio più forte di lui, o chi continua a nascondere i suoi adulteri?
E chi è più effeminato: chi non ha la forza di riconoscersi potente davanti alla verità ma lo fa solo per seguire leggi naturalmente malvagie o chi non ha paura di venir anche lapidata o di riconoscersi peccatore?
E chi è più sodomita: chi si fa e lo fa per amore del prossimo o chi si fa o lo fa solo per piacere proprio?
E chi è più ladro: chi ruba ai ladri più subdoli e potenti o chi ruba rendendo legale quel ladrocinio?
E chi è più avaro: chi non dona il proprio o chi non l'altrui?
E chi è più ubriacone: chi beve per sopperire ad una compagnia o chi beve per non godere della compagnia?
E chi è più maldicente: chi dice in faccia quel che pensa o chi sta ben attento a non farlo sapere che lo ha detto lui?
E chi è più rapace: chi ti avvisa che ti sta cercando per ucciderti o chi lo fa con inganno?
A cosa ambite? Al regno di dio di questo mondo o al Regno dei Cieli del Padre?

ExUltet e gauDEAt Mater - Messa di Passaggio


In questo canto EXULTATUR anche il Peccato.
Pertanto è Gesù che si prende la responsabilità di tutto quanto accaduto nell'Eden, scagionandoci nei confronto di Dio Mater e non Padre. Per questo La Madre VIENE senza quel "P.e.c.atto" per vivere i dolori e le sofferenze a noi imposti, compreso il PARTO, ma sempre in un modo SPIRITUALE che avviene sotto La Croce, rendendolo SPIRITUALE.

E solo nel finale potete spegnere le candele nel sedere, cioè nel sedere le spegnete! Ora in PIEDI!

domenica 13 agosto 2023

Ripetizioni di DioLogica per i vacanti eri


1Re 19,9(x)11-13 : Rm 9,1-5 = Y
Mt 10,32-33 : Mt 26,30-35.69-75 = Y
Mt 14,22-33 : Gv 21,1-23 = Y
Mt 17,1-13 = Y

Prego dimostrare!

sabato 12 agosto 2023

Qual è il compito dell'avversario che si nasconde in te?


Molti sostengono di avere visioni o esperienze trascendentali, ma non sanno distinguere chi è l'autore.
Innanzitutto bisogna analizzare i precedenti, cioè quello che ha portato questa esperienza, che dovrebbe innanzitutto non essere momentanea.
Di solito avvengono dopo conseguenze di vita complicata che portano a queste esperienze.
Posso dire che bisogna stare attenti a capire chi è il consolatore che potrebbe essere il tentatore.
Per questo la Chiesa ha le CHIAVI di letture per distinguere i due.
Anche in soccorso a Gesù arrivò Satana nel deserto.
Ma il discorso su Satana è lungo e complesso.
Se ti perseguita all'ora vuol dire che sei vicino a sentire il PADRE che è nei Cieli.

lunedì 31 luglio 2023

La Bibbia è tutta una parabola!


Aprirò la mia bocca in parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.

domenica 30 luglio 2023

La Per Là preziosa


Se voi conosceste come si forma una perla e cosa può produrre un campo con il duro lavoro o il ricavata di una semplice pesca di tanti pesci , comprendereste le similitudini odierne.
Per questo il Figlio si fa PANE e VINO e anche in 153 grossi pesci. Non più grano e uva o un simbolo del pesce.
Lui vuole rendere partecipe anche gli UOMINI di buona volontà al Suo disegno.
Fin da principio ha condiviso con noi tutti i peccati.
Perciò fareste bene a convertirvi, finché siete in tempo!
Una vera inversione a U come fece Saulo per divenire Paolo.
Non proprio rinnegando la tradizione, le scritture e tutte le cazzate che vi hanno detto al catechismo, ma nel comprendere la loro pro-vocazione!
Non siete più bambini. Del bambino deve rimanere solo la fiducia in quel che vi sto porgendo tra le mani.
Eppure è così sotto i vostri occhi l'ambiguità del mondo e di tante fedi religiose che pensano di essere le ben volute da Dio, giudicando male altri loro simili.
Ma ormai trovo nella mia spigolatura solo spighe vuote, divenuta pula; le perle non più naturali ma di allevamento come anche i pesci.  

 

domenica 16 luglio 2023

MARghieraITA


Anche il SE ME nasce dal terreno, perciò quale colpa ha chi si trova ad essere ancora terreno sassoso, buono per tener saldo il trono dell'Universo, o ancora produttore di rovi di spine, buoni per formare la corona di quel RE?
Io vi dico che questo mattone supera il più fertile dei terreni!



 

giovedì 13 luglio 2023

GRANDE MADRE


A voi sembrerà ingiusta qualsiasi sentenza ma avete letto i CODICI della Giustizia di Dio, iniziati a scrivere sulla sofferenza di Caino?

mercoledì 12 luglio 2023

Un bacio che serviva a chi?


Gesù è esistito ma i fatti sono stati raccontati con il senno del poi.
Ad esempio perché il Sinedrio si arrabbia di più per la liberazione di Lazzaro e non per il casino fatto con i mercanti del Tempio?

lunedì 10 luglio 2023

domenica 2 luglio 2023

Dareste un bicchiere d'a.C.QUA a Satana?


Molti vanno in crisi quando leggono questo passo perché pensano che Gesù non volesse dire addirrittura di odiare un padre o un figlio che può ostacolaci nella vera sequela della Nostra Vita con il Signore.
Non è fanatismo se conosciamo le cause stesse che ha portato Dio a farsi in tre per noi. Cosa vuol dire essere fanatici religiosi, se essere religiosi vuol dire proprio essere fanatici delle cose non di questo mondo? Se non si è pronti a morire per la causa giusta del Figlio, come po'tremo riconoscere il vero Padre che rimane ad aspettarci nei Cieli?
Forse il problema é il vero discernimento delle cose Dei "cieli" con quelle di un Mondo fatto di Terra e Cieli Nuovi.
Forse è Tempo sinodale di spiegare il Vero Bene nelle Scritture, rivalutando le vere pro-messe dal SerPente, passando dal sacrificio di Abr-amo (non quello di Isacco), fino all'incomprensione di Cai-fa che uccise chi si faceva Dio, rispettando quanto detto da un Mosè umano che si faceva portatore di una verità divina di un Dio alquanto confuso, come quello di Giobbe, che potere solo sulle cose materiali ma non spirituali.
Gesù spiega bene questo discernimento Paterno e Figliare quando a.C.c'USA i Farisei di avere come padre il Dia-volo, in considerazione che Abramo si rifiutò di uccidere quel bellissimo e buonissimo unico Figlio che sorrideva vedendo il Padre che faceva il fanatico umano nel volerlo uccidere e non un fanatico dell'AMORE come incarnava quel già uomo con un cromo soma in +.

(la 🗝in Giova ni 19, 28)