CHI E' IL VIVENTE?

Molti vivono l'angoscia della morte dei propri cari perché temono che non riposino in pace per la propria colpa, nonostante la fiducia che ponevano in loro. Questo a.C.cadde anche ai discepoli e in primis a quello che LUI amava di più. La Bibbia riporta: "I MORTI NON SANNO NULLA DI NOI", come se dimenticassero tutto quello che è passato. Per questo non comunicano più con noi.

Nel libro di Giobbe per ex-empio è detto, a proposito dell'empio che muore, che "se i suoi figli salgono in onore, egli lo ignora; se cadono in disprezzo, egli non lo vede".

I morti dunque non sanno nulla di noi e neppure possono essere contattati, pregati, o evocati.

Ricordiamoci che la consultazione dei morti a favore dei vivi è una pratica condannata dalla Parola di Dio e che Saul, per averla praticata, fu fatto morire da Dio.

Siamo noi che non viviamo in pace con il dubbio di non salvare loro insieme a noi. Loro muoiono sperando che noi come seme possiamo salvare tutto l'albero pre-cedente. Perciò la speranza è posta tutta in noi anche per loro. Gesù non deve ricordarti ma è il CAPO della nostra coscienza universale.

La scienza quantistica sta scoprendo cose antiche, già indicate nella Bibbia e soprattutto nei Vangeli.

Esiste una coscienza nell'universo ed è quella che serve accrescere. La memoria di come si arriva a certi livelli non serve a molto e per nulla dopo.

Perciò state a.C.corti su chi cerca di trattenervi su cose materiali.

Come in un pc, quello che è paragonabile allo spirito è il programma (coscienza) che viene ripreso, mentre la memoria rimane nella materia. Ci sono esseri che ancora in vita perdono la memoria, ma non la coscienza.

La parola perdono è errata come traduzione dall'ebraico e dal greco.

È nata dal latino medioevale.

E' donata la coscienza ma non quel che sarebbe meglio tradotte in CANCELLO o DIMENTICO.

Per questo Gesù dice che OGGI stesso sei PARADISO con me.