Ma non si riesce ancora a comprendere del tutto se dovevano ucciderlo o no, visto che nella realtà, dopo l’aver sentito la parabola, gli “attori” Farisei comprendono che parla “DI” loro.
Pertanto, questa parabola si ricollega a quanto Mosè parla “DI” chi doveva venire per prendersi il guadagno del loro raccolto, sostenendo di essere il Figlio del loro Dio, a cui non dovevano rendere testimonianza.
Questo si ricollega anche a quanto, giustamente Caifa, conoscitore di questo comando, lo riconosce e lo fa uccidere.
Pertanto, visto che anche in questo post si percepisce la morte del Figlio per la salvezza di tutti noi, la domanda lapidaria è ancora: “DOBBIAMO UCCIDERLO o NO?”. Affinché, è sempre meglio che muore un solo uomo per … riunire insieme i figli di Dio che sono dispersi.
Una creatura in formazione che segue chi è più VERO e cerca di richiamare chi ha ancora dei dubbi. Tutto con un senso, in un senso, nell unico senso
martedì 29 settembre 2020
DOBBIAMO nuovamente UCCIDERLO o NO?
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"Il talento và premiato" https://youtu.be/xWElqcv3jL0
RispondiEliminaIl mio TALENTO lo sotterrerò perché Lui miete dove non ha seminato e raccoglie dove non ha sparso. E di certo io non mi vendo ai banchieri per aumentare i LORO in TE RESSI.
RispondiEliminaTerra sono e terra diverrò.
Io sono già dove è PIANTO e stridore di denti.
https://youtu.be/6t-xryTurAc
EliminaQuando entro in sembianze di un terrestre colui che fu cacciato dal Cielo, si fece riconoscere dai pastori che conoscevano come nascevano gli ani-mali, nel vero senso della parola. Ma quando ritorno dalla morte si fece riconoscere SOLO dalle donne. Le uniche lo seppero consolare, come qualsiasi ... "animale".
EliminaGesù stesso si assume la responsabilità della sua morte, che è quindi parte del piano salvifico di Dio: “Do la mia vita per le pecore. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso”. Quindi, se tutti hanno una parte di responsabilità, se Gesù ha liberamente accettato di donare la sua vita per tutti, se questo fa parte del piano di Dio, come possiamo esprimere ancora una condanna?
RispondiEliminaPerciò è Gesù stesso che si fa condannare, tradire e rinnegare da noi, come ha fatto con i suoi?
Elimina
EliminaDirei di sì, era già tutto previsto!!! La morte di Gesù doveva avvenire!!!
Dio non perdona i peccati “dall’alto”, ma pagando lui stesso. Non ha delegato la sofferenza sulla croce, Lui stesso era sulla croce, dandoci il massimo esempio di umiltà e di amore perché ama talmente l’uomo che si è sacrificato caricando su di se tutti i peccati del mondo e rendendoci così liberi. Noi non sappiamo amare ma Lui si!!
“Dio infatti ha tanto amato il mondo, che ha dato il Figlio suo Unigenito, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna”.
https://youtu.be/Kl0q2r5_2Lg
Sai dirmi allora il compito di noi semplici creature qual E'?
RispondiEliminaPer me bastano tre cose: praticare la giustizia, amare con misericordia e che camminare con Dio! Semplice e lineare senza tante menate, il di più è vanagloria.
EliminaPraticare la giustizia non è vanagloria?
EliminaE anche il resto se non sei sicura?
Camminare con Dio cosa vuol dire?
Cala cala trin ch'etto!
Praticare la giustizia è agire secondo coscienza e non significa giudicare. Ma chi è trin ch’etto 😲😂?
RispondiEliminaLa coSCIENZA è VANAgloria PURA!
Eliminahttps://www.youtube.com/watch?v=XD6HR0vz6S8
La vigliaccheria chiede è sicuro?
RispondiEliminaL’opportunità chiede è conveniente?
La vana gloria chiede è popolare?
Ma la coscienza chiede è giusto?
Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è ne sicura , ne conveniente,ma popolare; ma bisogna prenderla, perchè è giusta.
Carino Trinchetto 😂💙
Ma GIU'diCARE GIU'STO' qualc'OSA lo può fare il VIgliACCO, l'opPORTUnista, il presUNTUoso, il SUperBO, l'ORGOgliOSO e tutti gli altri che hanno una coscienza alquanto dubitabile che sia GIU'STA' per un altro ma per il SE è GIU'stissima!
EliminaCara TRINcheTTINA dimmi cos'è per te GIU'STAI?