martedì 2 marzo 2021

CHI SEI? DA DOVE ... VIENI?


Tutti sono d'a.C.corde con la spiegazione della parabola dei talenti, in cui bisogna farli fruttare a chi CIELI dà. E questo sarebbe un Padre? PO'VERI voi che non comprendete che Gesù stesso fa la FINE di quel VERO TALENTO di VITE ETERnE.
Beati coloro che pensano di non avere talenti che provocano ossessioni di sensi di colpa, anche in chi pensa di non averne.
Chi vi dice che un talento dovrebbe fruttarne altri, basati su apprezzamento di parte, più di altri che di se stessi?
Il VERO TALENTO è CORPO STESSO, ANZI LO SPIRITO CHE CI ABITA.
Quel talento che fa la differenza e facilita il percorso di un VERO RITORNO in uno SPAZIO, in un TEMPO, VERAMENTE FAMILIARE.
Se dobbiamo servire , allora serviamo chi ci vuol far capire CHI SI AMO! E questo deve avvenire con un CARICO LEGGERO, sopportato da un GIOGO DOLCE.
Ciò che conta davvero è la sensazione di avere una CHI AMATA, cioè la VERA VOCeAZIONE, e quella è propria di ogni essere APParenteMENte umano.
Sgombriamo il campo: avere una vocazione non significa essere chiamati a salvare il mondo o a fare qualcosa di eccezionale, non renderà supereroi o supereroine, ma ascoltare la propria vocazione può permettere di fare delle scelte libere sulla base di una sensazione che è possibile sviluppare. Seguire la vocazione può portare a compiere scelte che le altre persone riterranno folli, senza senso, controproducenti, ma che rivelano il proprio senso a chi le compie. Significa disegnare il proprio labirinto, non seguire la strada lineare che porta a puntare tutto sul talento, tralasciando le altre parti di sé, le emozioni, i desideri. Perché avere un talento dovrebbe obbligarci a svilupparlo? Perché la nostra educazione è fondata su due pilastri: il senso del dovere e il senso di colpa: due cattive interpretazioni del sano senso di responsabilità.
Dal piccolo lato (latino) = VOCATIO'NEM da VOCATUS, participio passato di VOCA'RE chiamare, questa da VOX voce. Azione di chiamare; figur. Movimento interiore, per il quale uno sente chiamato ad operare.
Aggiungerei: CHI AMARE OPERANDO IN SE, volendosi + bene = scovare un DONO ... tutto per SE. Liberi di condividerlo con CHI (SI!) AMA.
angeloanonimo

7 commenti:

  1. https://www.youtube.com/watch?v=1fE5oFfZtWo

    Giovanni D'Elia

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  2. Mi piace molto questo TUO post.
    Ma voglio darti una risposta: perchè possedere un talento dovrebbe portarci a svilupparlo?
    Perché Dio se ce lo ha dato è per un motivo?

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    Risposte
    1. Forse al contrario!
      Fa di tutto per sotterrarlo!
      Se ricordi, è un Dio che miete dove non ha seminato e raccoglie dove non ha sparso.

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    2. Ma che senso ha che ci dia qualcosa per poi nasconderla?

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    3. Sta a te scoprire il motivo e quando lo scoprirai potrai regnare sul tutto.
      Perchè Gesù s'incazzo quando gli dissero: "Costui scaccia i demòni in nome di Beelzebùl, principe dei demòni".
      E rispose: "Come potrebbe uno penetrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue cose, se prima non lo lega? Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde. Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro".

      IO LASCIO LIBERI TUTTI ma molti non si sentono ancora LIBERI. PERCHE'?
      Perché non vuoi dare quel che NON E' TUO?

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.