martedì 31 gennaio 2012

CHI CREDO DI ESSERE?

Siamo TUTTI un po' meno degli ANGELI. Un po' più degli Angeli sono gli ARCA-angeli. Chi è sotto gli angeli? Sai cosa vuol dire DEMONIO?
Molti ne hanno SETTE. Allora cerchiamo tra questi CHI è il PADRONE, l'assegnatario della Nostra ANIMA.

A tutti è rivolta la l'ostile domanda: “Chi credi di essere?”
L'ostilità tra i demoni per accaparrarsi l'anima.
Ostilità crescente nelle quali le accuse e gli insulti volano liberamente.

Senza lo Spirito Santo non possiamo fare nulla.

I Giudei che si erano sentiti provocati dall’affermazione di Gesù, “La verità vi farà liberi”, si presentano come figli di Abramo, schiavi di nessuno (che falsità egizia e babilonese). Poi dichiarano di avere Dio come padre. Ma Gesù dice loro: “Voi avete per padre il diavolo”; una accusa fortissima. San Tommaso ci chiede di stare attenti a questa frase per non cadere nell’errore dei Manichei che accettavano due principi quello del bene, Dio, e quello del male, il Diavolo. Gesù accusa i giudei di avere il diavolo come padre, non perché nati da lui ma perché operavano le cose che piacciono a lui, nel senso di quel proverbio italiano: “Dimmi con chi vai, e ti dirò chi sei.”

E il discorso va avanti. Gesù afferma: “Chi di voi può dimostrare che ho peccato? Se dico la verità, perché non mi credete? … voi non siete da Dio". E i giudei rispondono: “Non abbiamo forse ragione di dire che tu sei un Samaritano e un indemoniato?". Gesù si difende: “Io non sono indemoniato”. San Tommaso spiega una cosa interessante. Gesù non si difende dall’accusa di essere Sammaritano; sapeva che la sua opera stava proprio in questo sforzo di rompere le barriere che separano gli umani. Lo insegna bene San Paolo nella lettera ai Galati: “Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è Giudeo né Greco; non c'è schiavo né libero; non c'è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.” (Gal 3, 27-29)
L’accusa quindi, di essere Sammaritano non incomoda Gesù. Quella di essere indemoniato sì, e si difende. “Io onoro il Padre mio, ma voi non onorate me. Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca, e giudica. In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno".
I giudei capiscono in modo materiale questa affermazione e ritornano all’attacco: “Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?”.
Giovanni, nel sesto capitolo del suo vangelo, ci riporta quello che Gesù dice di se stesso: “Io sono il pane della vita… I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo". (Gv 6, 49-51) Ora, illuminati dallo Spirito, noi siamo capaci di capire un po’ di più l’insegnamento e l’agire di Gesù. O no?
L’atmosfera attorno a Gesù era ostile e tensa: è il momento scelto da Gesù per fare l’affermazione più chiara e importante al suo riguardo: “In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono”. E’ un momento sublime circondato da nuvole oscure e lampi di ostilità e molta incredulità. E’ un momento pericoloso perché Gesù stava affermando che era Dio; “Io Sono”, infatti, è il nome di Dio come ci insegna il libro dell’Esodo (3,14). E' l'affermazione che termina lo scontro con i giudei, tanto che questi non sapevano come reagire, se non considerare la sua parola una blasfemia che meritava la morte. “Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui”. Ma non era arrivata ancora l’ora di Gesù.
Più tardi i giudei la ricordano questa frase di Gesù, lo accusano e riescono a farlo uccidere, perché allora era arrivata la sua ora: l’ora della sua morte, l’ora della sua risurrezione! L'ora in cui si poteva testimoniare con il centurione: “Davvero, costui è il figlio di Dio!”. E' l'ora della nostra fede!

Vi ricordo che io scrivo e riscrivo anche quello che condivido e non metto origini affinchè non siate schiavi di faziosità. Giudicate da voi stessi. Lascio i riferimenti biblici per farvi capire che della Bibbia si è capito ben poco, se non si ha chi vi spiega il TUTTO.

MA io vi dico che Gesù non fu condannato a morte dal Sinedrio per essersi fatto PADRE, perchè Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea lo invitarono a discutere su questo, anche se uscita da voce UMANA.
Gesù comandò Giuda di organizzare l'incontro, ma i due BUONI farisei furono messi da parte e in minoranza, perchè GESU' doveva pagare l'affronto fatto con la liberazione di LAZZARO/MARIA.
Penarono parecchio per convincere PILATO a crocifiggerlo per altri motivi.
MA SAPETE LEGGERE IL VANGELO?

In verità lo SPIRITO SANTO vi libera ma chi vi vela gli occhi sono i DEMONI che diavolizzano tra loro. Magari svolazzavano ... via.

La VERITA' vi libera.

Io posso solo ringraziare la PADRONA di casa e i suoi ospiti per avermi fatto esultare in CHI h apreso possesso della SUA ANIMA.

SERVE ... sapore ... ora il mio sESSO?

Io SONO un piccolo sentiero, una falsità che non teme la LUCE per trovare la mia VITA nello SPOSO che AMA come una MADRE ... più di un ... Padre.