mercoledì 31 dicembre 2014

INSI MILIT INES



Quando gli uMANI cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uMANI erano belle e ne presero per MO'gli quante ne vollero. 
All'ORA il S'IGNORE disse: "IL MIO SPI-RITO NON REsTERRA SEmPRE nell'uMANO, perché egli è carne e la sua vita E' SOLO di C'E'ntOVEntiANi".
C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, UoMINI FAmOSI.
Il S'IGNORE vide che la MALvAGITà degli UoMINIuomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro CUoRE non era altro che MALE.
E il S'IGNORE si PENtì di aver fatto l'UoMINO sulla terra e se ne a.D.doLORO' in CUor SUo.
Il S'IGNORE disse: "STErMINErò dalla terra l'UoMINO che ho cREATO: con l'UoMINO anche il BESTiAMO e i REtTILI che sTRIsciANO con il VEN..3 e gli UGGELLI siMILI a quelle che SONO nei CIELI, perché SONO PENtito d'AVErLI' fATTI".

sabato 27 dicembre 2014

Al DISCEPOLO più A-MATO


 
CHI AVRA' il coRAGGIO di rinNEGARE
un DIO "FUORI di NOI"
per SALVARE CHI ABBY-AMO
in GREMBO?

giovedì 25 dicembre 2014

un AnGnElino che VIENE per GENErARE la MADRE di DIO?


Anche la MAMMA LUPA 
ha CU...ore 
per i PROpri cucCIOLI 
laCERAndo il cuORE 
della PE'-CORa MADRE 
del SUO AnGnEllino.

A cOSA SerVE' venire al mondo per poi morire?
CHI o cOSA dobbiamo, i questo FRA'tempo, creare o A.D.dirittura GENErare?

L'ANIMA...la' o QUA'?

mercoledì 24 dicembre 2014

Pe la SPOSA di IERI e la SPOSA di OGGI



Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;
mi hai fatto forza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno;
ognuno si fa beffe di me.
Quando parlo, devo gridare,
devo proclamare: «Violenza! Oppressione!».
Così la parola del Signore è diventata per me
motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno.
Mi dicevo: «Non penserò più a lui,
non parlerò più in suo nome!».
Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente,
chiuso nelle mie ossa;
mi sforzavo di contenerlo,
ma non potevo.

lunedì 22 dicembre 2014

LAMI ANNutrice cO ME MAtre.


ELla non mi ha riVOLTO SOLE parole ma i FATTI.
ED io non vi rispONDErò con le vostre parole perché SIETE VINTI.
Ho A.T.TESO, ma POIché non parlate di quello che vorREI SENTI-RE, poiché state lì senza risPOSTa, voglio anch'io dire la MIA parte, anch'io esPORRO' il mio PARE-RE; mi sento infatti pieno di PAROLE di FUOCO, mi PRE-ME lo SPI-RITO che è dENTRO di ME.
Ecco, dentro di me c'è come VINO che FERmenta, ma senza sfogo, come VINO che squarcia gli otri nuovi.
Parlerò e mi sfogherò, aprirò le labbra e risponderò.
Non guarderò in faccia ad alcuno, non adulerò nessuno, perché io non so adulare: altrimenti il mio creatore in breve mi ELI'-MINErebbe.
AsCOLTA-TE dunQUE, i miei disCORSI, ad ogni mia parola pORGEte l'OREcCH'IO.
Ecco, io apro la bocca, parla la mia lingua entro il mio paLATO.
Il mio cuore dirà sagge parole e le mie labbra parlerANNO chiARAmente.
Lo SPIRITO di Dio mi ha cREATO e il SOFfIO dell'OnNIPOTEnte mi dà vita.
Se PO'teTEe, rispONDEtemi, preparatevi daVANTI a me, state prONTI.
Ecco, io sono come voi di FRONTE a Dio e anch'IO sono stato tratto dal fango: ecco, nulla Avete da TE-MERE da ME, né graVERO' su di VOI la MANO.
Non AVE-TE fatto che dire ai miei OREcCHI e ho ben udito il SUO-NO dei vOsTRI detti: "Puro SI AMO NOio, senza peccato, NOi si amo mondo, non ABBiAmo colpa; ma ELI' contro di NOi trova preTESTI e ci STIMA suoi nèMICI; pONE in ceppi i nOsTRI piEDI e sSPIA tutti i nOsTRI pASSI!".
Ecco, in questo VI rispONDO: non AVE-TE raGIONE.
Dio è infatti più grande dell'uomo.
Perché VI LAMEntate di Lui, se non rispONDE ad ogni vosTRA parola?
Dio parla in un modo o in un altro,
ma non si fa attenzione.
Parla nel SUO-NO, nelle imMAGIni, nelle viSIONi, quando cade il sopORE sugli uomini e si AdDORmentANO nelle TE-NEBRE; apre all'ORA l'OREcCH'IO degli uoMINI e con apPARIzioni li sPAVENTA, per disTOGLIERE l'uOMO dal MALE e tenerlo lontano dall'orgOGLIO, per preSERVA-RE l'anima dalla fOSSA e la sua vita dalla morte VIO-LENTA.
Lo corREGGE con il DOlORE nel suo lETTO e con la torTUra CONTInua delle OSSA; QUAnDO il suo senso ha nauSEA del pane, il suo apPETITo del cibo sQUI-SITO; quANDO la SUa CARNE si CONsUMA a vista d'ocCH'IO e le osSA, che non si vedEVAno prima, spUNTAno fuORI, QUAndo eGLI si avVICIna alla fOSSA e la sua vita alla diMORA dei MORtI.

Ma se VIE' un ANGELO prESSO di LUI, un proTETTOre SOLO fra MIllE, per mostrare all'uOMO il suo doVERE, ABByA pietà di LUI e dica: "aCAMPAlo DAllo SCENDER nella fOSSA, ho trovato il riscATTO", all'ORA la carne del PICCOLO che ha ancora in GREMBO SARA' più fresca che nella SUA GIOVEnTU', tornerà ai giorni della sua aDOLEscenza: SUpplicherà Dio e questi gli USErà BENEvoLENZA, gli MOSTRErà il suo VOLTO in giubilo, e RENDErà all'uOMO la sua GIU'stizia.
ELI' si rivolgerà agli uomini e dirà: "Avevo peccato e violato la giustizia, ma egli non mi ha punito per quel che meritavo; mi ha scampato dalla fossa e la mia vita rivede la luce".
Ecco, tutto questo fa Dio, due volte, tre volte con l'uomo, per sottrarre l'anima sua dalla fossa e illuminarla con la luce dei viventi.
A.T.tendeTE, asCOLTaTEMI, TACete e io PARlerò: ma se AVEte qualcOSA da dire, rispondeTEMI, parLATE, perché vorREI darVI raGIONE; SENO' altriMENti aSCOLt'A-TEMI eDIO VI inSEGNErò la SAPIENZA.

mercoledì 17 dicembre 2014

E' NATO l' nOwO o il Ser PENtdE?


Perchè gli angeli li raffigurano con le ALI?
Sono TUTTI o VIPERI?
Se non FOSSE per lo SPAZIO VISIvo ... si potrebbe anche lasciare il POLLA-IO così come si presenta, ma troppe PIUME spenNATE inQUInANO le CACCHINE che se diLUIite potrebbero SerVIRE per conCIMARE l'ORTO.
UNO SOLO HA LE ALI e LE MAMMELLE e SUCCHIA anche SANGUE da CHI dovrebbe ESSERE a IMMAGINE e SOMIGLIANZA del PADRE che AMA come una MADRE. Ma le GALLINE continuano a FARE l'UoMo e non sanno che è vuoto perchè il GALLO non c'è e non si sente la sVEGLIA del TRA DIRE tra il BENE e il MALE, che biSOGNA solo conscerlo PER DONARLO osIGNORarlo?

Ma spesso mi chiedo!
Chi PERDE TEMPO nel guardare e sentire, per non dire LEGGERE ... senza capire perchè ci si sCONTRA e per quale VERO MOTIVO.

Io ho semPRE S.O.S.TENUTO e TEMUTO che ci SONO spiriti che giocano con i nostri CORPI senza conDIVIDERE le SOFFERENZE della CARNE.
Non voglio apriRE una disGUSsione sul perchè Gesù dice di mangiare la SUA CARNE e di BERE il SUO SANGUE, ma NOTO che qui si pensa solo a PASSARE il TEMPO a vedere come si comportano gli ANIMALI.

Fa anche questo DIO?
E' solo A.T.TENTO a qualche PULCINO che potrebbe venir schiacciato dalle ZIE ... in VOLOantaRIAmente?
O ci piace vedere il SANGUE versato e i CORPI strapazzati?

Fino a quando IO SARO' coSTRETTO a VEDERE e balbettare qualcosa che il MIO ANGELO preTENDE che io continui a FARE ... pure MALE?

Fino a quando IO DEVO rimanere APPESO a questa RETE di un POLLAIO?

Io che sembro un PIPI'strello che si è spiccicato a questa RETE ma non sa fare l'uovo.

Forse HO capito perchè LUCIFERO lo rafFIGURAno con le stesse MIE ALI e che MANgià peccaTORI per conCIMAre un PO' gli INFERI DEI Regni DEI CIELI.

Fino a quando?
Io so che troppo conCIME alla FINE BRUCIAno i GERMogli.

lunedì 15 dicembre 2014

ECCO in UNO in coLUI che E', che ERA e che VIENE


Rallegrati o MATER ANIMA MIA


Noi celebriamo, spero con il cerebrale intuito, la nascita di un uomo che nacque innanzitutto da UNA DONNA. Che questa sia stata VERGINE o STERILE, solo Dio lo sa. Che del Padre non ci risulta UNA SOLA PAROLA, ma solo pensieri, sogni e anGELI che lo abbiano ammutolito, solo LUI lo sa.
Una cosa è CERTA: "Tra i nati di donna non è sorto uno più grande".
Questo disse di LUI il FIGLIO della Vergine, il cosiddetto "FIGLIO dell'UOMO".
Nemmeno Dio può scrutare l'ANIMA che appartiene allo SPIRITO del PADRE, perché UNO E' l'ETERNO e tanti gli immortali.
Finiamola di fare conFUSIONE.
Il TEMPO E' FINITO!
Giovanni divenne Gesù quando decise di lasciare il deserto che gli dava l'austerità di poter anche venir considerato l'EL'YA, il CRISTO come descritto dal PRO-FETA IsaYA.
Testimoniare la LUCE VERA non vuol dire indicare un altro figlio di donna, ma far conoscere il FIGLIO dell'UOMO e della "VERGINE".
Come un GRIDO può anche non dirci NULLA, COSI' il VERBO non è un semplice SUONO o GRIDO nel deserto.
Non serve gridare ma basterebbe SUssURRA'-RE la VERITA' che anche se non più AUSTERA da PO'TER conVINCERE gli ipocriti FARI-6, si lascia riCONOSCERE da chi è POVERO DEI beni MATERiALI. I VERI CAPIENTI di SPIRITO SANTO.

La voce non GENEra LA PAROLA, ma la esPRIME.
MAN mano il VERBO incomincia ad afFERM'ARSI nella mente, nel cuore, ma GENERA e CONCEPISCE nell'ANIMA il FIGLIO dell'UOMO. Anche in un MASCHIO.
Il Cristo è il Verbo e Giovanni la SUA "voce", poiché di Cristo è stato scritto: "In principio era il Verbo", ma Giovanni, parlando di se stesso disse: Io sono voce di uno che grida nel deserto.
La parola riguarda la mente, la voce l'orecchio: quando la voce colpisce l'orecchio e non apporta la parola alla mente, ha un suono insignificante e manca di un utile frutto. Invece, perché nella mia mente si formi la parola, non c'è bisogno di voce; ma perché sia recato alla tua mente ciò che nella mia è già una realtà, la parola assume il servizio della voce. Perciò: la parola può precedere la voce, ma non può venir fuori senza la voce. A questo fine è creata la voce: non perché generi la parola, ma affinché ciò che era e si celava possa esternarsi. Quindi, quel che abbiamo detto della parola e della voce, dobbiamo riferirlo a Cristo e a Giovanni. Considera Cristo. In principio era il Verbo. Dov'era? E il Verbo era presso Dio. In principio presso Dio. Quanto prima di noi! quanto al di sopra di noi! E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. E da che lo sapremmo se non ascoltassimo la voce? Cristo infatti si muoveva fra gli uomini già vestito di carne mortale; e nonostante gli uomini andavano da Giovanni a dirgli: Sei tu il Cristo? Ma quello, a garantire di essere "voce", introduceva il Verbo che egli precedeva, respingeva l'onore che non gli spettava, additava Cristo. A quanti infatti dicevano: Sei tu il Cristo? Giovanni rispondeva: Ecco l'Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo. Ascoltate lui, riconoscete lui; quanto a me, lui precedo, lui annunzio. Ricordate quel che aveva detto: Io sono voce di uno che grida nel deserto, preparate la via al Signore; non a me, ma al Signore. Perciò, dal momento che grido, è lui che annunzio, poiché la voce dell'araldo è segno dell'arrivo del Giudice. Ma quando sarà venuto Colui che annunzio e avrà inabitato con sicurezza la vostra mente, bisogna che egli cresca e che io, invece, diminuisca. Voi sapete infatti, carissimi, che la parola, per il pronto ricorso all'aiuto della voce, quando sarà penetrata interiormente, attraverso l'ascolto, quella parola va affermandosi nella mente ed all'orecchio la voce viene meno. Il suono che ha colpito l'orecchio, infatti, non rimane dopo che il suo permanere viene ad essere senza limiti perché è penetrato nella mente. E questo per quale ragione? perché egli deve crescere ed io, invece, diminuire.

Battezza Giovanni e battezza Cristo. A Giovanni fu detto: L'uomo sul quale vedrai scendere lo Spirito come una colomba e rimanervi è colui che battezza in Spirito Santo e fuoco. Questo lo sapete, Fratelli, avvenne quando fu battezzato Cristo: ed ecco ormai che nel mondo intero egli è che battezza. Si è diffuso dovunque il battesimo di Cristo; in realtà il battesimo di Giovanni, sebbene abbia significato in mistero, nel ricordo del passato, tuttavia, attualmente non viene più amministrato. È venuto meno il battesimo di Giovanni, si è diffuso il battesimo di Cristo; per cui, dice anche: Bisogna che egli cresca ed io, invece, diminuisca. Riscontriamo tale affermazione nella nascita di entrambi e nelle loro passioni. Infatti, sebbene di Giovanni abbia detto Giovanni - Giovanni Evangelista di Giovanni Battista - sebbene abbia detto di lui: Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni: egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, sebbene sia comparso per rendere testimonianza alla luce, tuttavia è nato in questo giorno, Fratelli, quando il periodo della notte si fa più lungo e il giorno comincia a diminuire; Cristo, in verità, nel solstizio d'inverno, come sapete, quando il calare del periodo notturno si traduce in vantaggio della luce del giorno, poiché un tempo siamo stati tenebre, ma ora luce nel Signore. Per quale ragione sono nati in tali circostanze? Perché bisogna che egli cresca e questo, invece, diminuisca. Così pure, nelle loro passioni, Giovanni ha il capo troncato dalla spada, Cristo viene innalzato sulla croce; Cristo viene eretto, costui prostrato; perché costui diminuisca, gli viene troncato il capo, perché quello cresca, viene allungato. Bisogna che quello cresca e questo, diminuisca. Non a torto, a mio avviso, anche le età dei genitori rappresentano una scelta: una donna molto anziana genera Giovanni, una giovanissima vergine Cristo; Giovanni una sterilità senza speranza, Cristo un'intemerata verginità; insomma, l'uno una giovanetta in crescita, l'altro una vecchiaia in declino.

Entrambi annunziati dall'AnGELO.

Ma qual è la ragione, Fratelli miei, quanta la dignità di quest'uomo per cui, proprio come Cristo Signore, un angelo lo annunziò nascituro ai genitori? Com'è che lo ha meritato? Perché tra i nati di donna non è sorto uno più grande. Come infatti sapete, l'angelo Gabriele è inviato al sacerdote Zaccaria, anche Gabriele è inviato alla vergine Maria, promette un figlio all'uno e all'altra, riceve da entrambi una risposta. All'angelo che gli promette un figlio Zaccaria risponde: Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è sterile e avanzata negli anni. Anche Maria risponde: Come avverrà questo? Poiché non conosco uomo. Crea difficoltà ad entrambi la legge di natura. Entrambi, credo, ancora non sapevano che la legge di natura veniva a cessare per intervento del dono della grazia di Dio. Perciò entrambi avranno esitazione nella risposta; nondimeno, quello è punito, questa viene benedetta. A quello si dice: Ecco, sarai muto; a Maria si dice: Benedetta tu fra le donne. Zaccaria perde la voce, Maria concepisce il Verbo. Dopo questi eventi, il Verbo si fa carne nella Vergine, e la voce si sprigiona dal muto; Giovanni, appena nato, rende la voce al padre; il padre, parlando, dà il nome al figlio. Tutti sono pieni di ammirazione, tutti stupiscono e, scambiandosi a vicenda opinioni a bassa voce, dicono in cuor loro: Chi sarà mai questo bambino? Ora le nostre parole sono quelle del Vangelo. Davvero la mano del Signore era con lui. Chi sarà mai colui che ha avuto un tale inizio? È ancora tanto piccolo ed è già così grande. E se costui che si apre ora alla vita sarà grande, che sarà chi era da sempre? Giovanni, ancora chiuso nel segreto del grembo materno, lo riconobbe mentre era a sua volta nascosto nel talamo del seno verginale e, poiché non gli era possibile a voce, lo salutò sobbalzando; perciò, e di lui che sarà? Volete sapere che sarà? Lo dirò in breve, ascoltate il Profeta: Egli - disse - sarà chiamato il Signore di tutta la terra.

Contro il sopravvivere di usanze superstiziose.

Dunque, celebrando con adunanze festive il giorno della nascita del beato Giovanni, precursore del Signore, dell'uomo grande, imploriamo l'intercessione delle sue preghiere. Dal momento che è davvero l'amico dello Sposo, anche a noi potrà assicurare di poter raggiungere lo Sposo, per meritare di ottenere la sua grazia. Ma, se vogliamo ottenere la sua grazia, evitiamo di profanare la sua nascita. Si faccia finita con quel che sopravvive di sacrilego, abbiano termine le passioni e i sollazzi delle vanità; è vero che quelle cose che abitualmente si fanno non avvengono più in onore dei demoni, tuttavia però ancora secondo il costume dei demoni. Ieri, dopo l'ora del vespro, l'intera città ardeva di fuochi maleodoranti; il fumo aveva oscurato tutta l'atmosfera. Se vi sta un po' a cuore la religione, consideratelo per lo meno una vergogna per tutti. Sappiamo, Fratelli, che queste cose sono i ragazzi ad attuarle, ma gli adulti avrebbero dovuto evitarle. Infatti, secondo il detto di un tale: Chi, potendolo, non impedisce che si pecchi, lo vuole. In realtà, Fratelli, la Chiesa, nel nome del Signore progredisce di anno in anno; queste cose vanno in disuso, e in ogni caso il deperire tende al nulla, ma non sono estinte fino al punto che si possa stare tranquilli senza doverne parlare. Né potremo tacere prima che le vecchie usanze e i nuovi riti raggiungano i propri fini, così che l'antica superstizione scompaia e la nuova religione si affermi in pieno. Per il nostro Signore Gesù Cristo al quale è l'onore e la gloria con Dio Padre onnipotente e con lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

ORA avete capito tutte queste cose?
QUESTO E' PIU' di un COPIA e INCOLLA.
QUESTO che vi PARLA, come all'AUR'ORA E' più di una PRO-VOCAZIONE.
E' UNO scriba divenuto discepolo del regno dei cieli e padrone di casa e del suo tesoro che contiene cose nuove di cose antiche.

giovedì 11 dicembre 2014

Il REGNO E' DEVIO LENTI



«In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti se ne impadroniscono.
Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni. E, se volete comprendere, è lui quell’Elìa che deve venire.
Chi ha orecchi, ascolti!».
Quando è nato il SIGNORE nel vostro MONDO?
E quando avete incontrato il CRISTO?

In principio … in Genesi 1,1
cOME in Giovanni 1,1 e i giorni dopo (Gv 1,19,29,35,40,43,47)
1° [1, 19-28] La testimonianza di Giovanni;
2° [1, 29-34] Il giorno dopo in  "Ecco l'agnello di Dio …”*;
3° [1, 35-39] Il giorno dopo Giovanni in "Maestro, dove abiti?";
4° [1, 40-42] Il giorno in cui Gesù dice: "Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Pietro”:
5° [1, 43-46] Il giorno dopo Gesù incontrò Filippo e gli disse: "Seguimi";
6° [1, 47-51] Il giorno in cui Gesù rispose a Natanaèle: "… io ti ho visto quando eri sotto il fico"**;
7° [2, 1-11] Il giorno delle NOZZE.
* battezzava con acqua per far conoscere coLUI che VIENE.
** l’albero della conoscenza

SiATEO VI o LENTI in A-MORE.
E SOLO se questa VI o LENZA rimane allora sieTE nella VIA VERA per la VITA E TERNA.

lunedì 8 dicembre 2014

po' VERO Ser PENTE



CHieSI preSE tutta la COLPA di AVErci RESI imMORTA...LI' o un PO' eTERNI? 

mercoledì 3 dicembre 2014

ANNA bloccato cOME ME in ALBum di FACCE

La chiamano la SECONDA moltiplicazione DEI pani e DEI pesci, ma è un VERO inSEGNA-mento per pre-PARARSI alla FUGA da questo mondo, da VERO RE per i SUI SUdDITI, divenuti FRAtelli di VIAgGIO.
Chi ha conDIVISO con il CAPO tutte le sofferenze, COME in un CORPO UNICO, è DEGNO di riSORGERE inTEro e intATTO.
COME l'ANIMA, ma TUTTA come un CORPO.
Non solo il TABERNACOLO, ma TUTTA la CHIESA.
Ma che DICO!
COME TUTTA una CITTA', UNA NAZIONE, ... UN MONDO inTEro.
Non più di TERRA, ma TUTTA del CIELO.
Ho fatto la rima?
Cos'è la rima se non una SI MILITudine di SUO...no?



AMOri MIEI, non TE-ME-TE, nulla è andato perduto.
Basta che una sola tartarughina riuscirà a raggiungere il mare e la SPECIE TUTTA sarà salva.
Ma anche nel MARE non è tutto finito.

Non temete! Continueranno a parlare le IMMAGINI, le PAROLE, ... le PIETRE.
Lo SPOSO si SALVO' e ORA ha SALVATO la SUA SPOSA.

Da ora in POI potete solo percepire il LORO ECO, il MIO e SUO...no.


COME DEI carcerati che si prePARANO all'EVA-SION da una SI-TU-AZIONE che non è di GIU'stizia, ma di ingANNO.
Non tutti sono PRONTI a superare il perCORSO, ma cOME si può NON conDIVIDERE la propria FORZA con CHI ti AMA e crede nella TUA PAROLA.
Cosè l'AMO-RE?
VOI VELO avete inSEGNATO!
Io CONOSCEVO SOLO la VERITA'.



In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e,
salito sul monte,
lì si fermò.
Attorno a lui si radunò molta folla,
recando con sé zoppi, storpi, ciechi,
sordi e molti altri malati;
li deposero ai suoi piedi,
ed egli li guarì,
tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano,
gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano.
E lodava il Dio d’Israele.
Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse:
«Sento compassione per la folla.
Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare.
Non voglio rimandarli digiuni,
perché non vengano meno lungo il cammino».
E i discepoli gli dissero:
«Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?».
Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?».
Dissero: «Sette, e pochi pesciolini».
Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra,
prese i sette pani e i pesci,
rese grazie,
li spezzò e li dava ai discepoli,
e i discepoli alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà.
Portarono via i pezzi avanzati:
sette sPORTE piene.

giovedì 27 novembre 2014

VELOsVELO

Vi anti-cippo che non ho voglia ... adESSO.
StaMATTINA si.

RiCORDA-RE cOME SENTI-IERI.
L'APO-CALISSE ovVERO riVEL'AZIONE è un SENTI-MENTO.
cOME dire:

adESSO come all'ORA che VIENE.

Non mi va di sPIEGARLO.

L'HO solo sVELATO.

Non lo riVELO.

L'H OSO LO sVELATO.


mercoledì 19 novembre 2014

SOSTAnCOR

cOME VELO pOSSO sPIFFERARE cOSA mi GONFIA dal bASSO il VENTRE?

a.C. QUI sterò UnOMO cOME la MADRE DEI VIVENTI o DEI CREDENTI?

Tra taLENTI e MINE si può capire cOSA voleva dirci quel FIGLIO di DIO che non sMISE di comBATTERE il C'El'HO caduto SOPRA la TERRA.

Parlerò SOLO traMITE una CARNE che non viene toccata dal MACELLAIO perchè DEVE PATIRE spiriTUAlMENTE le PENE DEI INFERI VIGILANTI che U.S.ANO carne di ANI-MALI per farci caPIRE cOSA SUcCESSE anCOR PRIMA della VOSTRA GENErAZIONE.

Vi avVERTO!

l'OLTRE non è per ESSERI di sola CARNE.

BEATI coLORO che saranno trOVAti BASTO-NATI e REclUSI A.D.ifFERENZA di chi pensa che il SUO AGE è benE VOLUTO da DIO.

Ho scritto queste poche righe eVITAndo di parlare delle PARA(bole)CULI di CHI poi comPRESE che TUTTO doveva avVENIRE in LUI, anche questo PASSO per aver LIBER-ATeo l'A-MICO/A che comPRESE SOLO dopo la SU AMOrTE la VERITA' che ci rende LIBERI, anche di tornare per riPRENDERE la PARTE perduta, ancora tra le GRINFIE DEI VIGLIANTI.

(Lc 22,64)

giovedì 6 novembre 2014

SEI SEI SEI + TV


Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita.
Allora la terra intera presa d'ammirazione, andò dietro alla bestia e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere alla bestia e adorarono la bestia dicendo: "Chi è simile alla bestia e chi può combattere con essa?".
Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d'orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi.
Essa aprì la bocca per proferire bestemmie cont...ro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo.
Le fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione.
L'adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello immolato.
Chi ha orecchi, ascolti: Colui che deve andare in prigionia, andrà in prigionia; colui che deve essere ucciso di spada di spada sia ucciso.
In questo sta la costanza e la fede dei santi.
VIDI POI SALIRE DALLA TERRA UN'ALTRA BESTIA, CHE AVEVA DUE CORNA, SIMILI A QUELLE DI UN AGNELLO, CHE PERO' PARLAVA COME UN DRAGO. Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita.
Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini.
Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra dicendo loro di erigere una statua alla bestia che era stata ferita dalla spada ma si era riavuta.
Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia.
FACEVA SI CHE TUTTI, PICCOLI E GRANDI, RICCHI E POVERI, LIBERI E SCHIAVI RICEVESSERO UN MARCHIO SULLA MANO DESTRA E SULLA FRONTE; E CHE NESSUNO POTESSE COMPRARE O VENDERE SENZA TALE MARCHIO, CIOE' IL NOME DELLA BESTIA O IL NUMERO DEL SUO NOME.
QUI STA LA SAPIENZA. CHI HA INTELLIGENZA CALCOLI IL NUMERO DELLA BESTIA: ESSA RAPPRESENTA UN NOME D'UOMO. E TAL CIFRA E' ... V/ V/ V/.


martedì 28 ottobre 2014

GUState quANT è BRavo il FRAtello del S'ignor

Volevo svelarvi tutto sulla salvezza, ma non posso rovinare l'esortazione a combattere con LUI stesso a vantaggio dell'UNICA FEDE.
In verità si sono infiltrati infatti tra voi alcuni individui - i quali sono gia stati segnati da tempo per questa condanna - empi che trovano pretesto alla loro dissolutezza nella grazia del nostro Dio, rinnegando il nostro unico PADRONE e SIGNORE.

Ora io voglio ricordare a voi, che già conoscete tutte queste cose, che il Signore dopo averci salvato, fa perire in seguito quelli che non vogliono credere, e che gli angeli che non conservarono la loro dignità ma lasciarono la propria dimora, egli li tiene in catene eterne, nelle tenebre, per il giudizio del gran giorno.
Ugualmente, anche costoro, come sotto la spinta dei loro sogni, contaminano il proprio corpo, disprezzano il Signore e insultano gli esseri gloriosi. L'arcangelo guerriero, in contesa con chi viene a dividere, disputa per il nostro corpo, non usando accuse con parole offensive, ma dicendo: Ti condanni il Signore stesso!
Costoro invece bestemmiano tutto ciò che ignorano; tutto ciò che essi conoscono per mezzo dei sensi, come animali senza ragione, questo serve a loro rovina.
Guai a loro!

Perché si sono incamminati per la strada dell'assassino e, per sete di lucro, si sono impegolati nei traviamenti del deMONIO e sono periti nella ribellione. Sono la sozzura dei vostri banchetti sedendo insieme a mensa senza ritegno, pascendo se stessi; come nuvole senza pioggia portate via dai venti, o alberi di fine stagione senza frutto, due volte morti, sradicati; come onde selvagge del mare, che schiumano le loro brutture; come astri erranti, ai quali è riservata la caligine della tenebra in eterno.

"Ecco, il Signore è venuto con le sue miriadi di angeli per far il giudizio contro tutti, e per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà che hanno commesso e di tutti gli insulti che peccatori empi hanno pronunziato contro di lui".
Sono sobillatori pieni di acredine, che agiscono secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce parole orgogliose e adùlano le persone per motivi interessati.
Ma voi, o carissimi, ricordatevi delle cose che furono predette all'INIZIO: "Alla fine dei tempi vi saranno impostori, che si comporteranno secondo le loro empie passioni". Tali sono quelli che provocano divisioni, gente materiale, privi dello Spirito.

Ma voi, carissimi, costruite il vostro edificio spirituale sopra la vostra santissima fede, pregate mediante lo Spirito Santo, conservatevi nell'amore di Dio, attendendo la misericordia del Signore nostro che ci promise la VITA ETERNA.
Convincete quelli che sono vacillanti, altri salvateli strappandoli dal fuoco, di altri infine abbiate compassione con timore, guardandovi perfino dalla veste contaminata dalla loro carne.

A colui che può preservarvi da ogni caduta e farvi comparire davanti alla sua gloria senza difetti e nella letizia, all'unico Dio, nostro salvatore, per mezzo di nostro Signore, gloria, maestà, forza e potenza prima di ogni tempo, ora e sempre.

Amen!

martedì 21 ottobre 2014

Oltre le PAROLE


cOME "FATE" a non riCOR-DARE quel TEmPO', quando ERA-VATE con ME sotto il FICO (Gv 1,48)?
IO ERO diVERSO, ma la VERITA' proMEsSA è rimasta la sTEsSA.
PO'TEnzialMENTE voi esclUSI  dalla cittadinanza di coLORO che comBATTOno e vinCONO DIO.
EsTRAnei ai pATTI della proMESSA, senza speranza e senza Dio in VOI, ma FUORI delle cOSE del mondo.
ORA inVECE, NON mi riCOnOSCE NEssUNO.
Voi che in quel un TEmPO', eREA-VATE lonTANI, poi, per CAUSA MIA, SIeTE diVENTati VICIni, GRAZIE al MIO SANGUE, allo sTEsSO SANgue di quel d'IO a immagine di un DIO (Gn 1,27).
Egli inFATTI è la nostra e VERA PACE.
CoLUI che di due ha fatto una cosa sola, ABBAtTEndo il muro (CIELO) di SE-PARA(diso)azione che li DIoVID'EVA, cioè l’inimicizia, per mezzo della carne (Gn 3,15).
Così egli ha abolito la Legge, fatta di PRO-ibiZIONI e DIVIeti, per creare in se stesso, DEI DUE, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, eliminando in se stesso l’inimicizia.
Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini.
Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.
Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso INIZIO (AL-FA').
In LUI tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.

Non lasciate che rimangono semplici PAROLE.

giovedì 16 ottobre 2014

MA SI AMO veraMENte LIBERI di SCEGLIERE?



«Guai a voi, che costruite ALTARI ai SANTI che i vostri PADRI hanno perSEGUITATO. Così voi rinNEGATE le OPERE dei vostri padri VERSO chi aveva bisogno di LORO per SANTIFICARSI.
LORO TENTARONO e anche UCCISERO e VOI APPROVATE l'OPERA e non i costruttori.
Per questo la sapienza di Dio ha detto:
“Manderò deMONI e anGELI a venir GIU'dicati da essi, che uccideranno e perseguiteranno entrambi, non sapendo disTINGUE-RE nemmeno la LORO scelta e il LORO giuDIZIO".
Perché a questa generazione sia chiesto CONTO SEMPRE del LORO GIUDIZIO e della LORO VOLONTA' VERSO l'UNICO DIO, che crea dal NULLA.
Cercate il NULLA se siete CAPACI di contenrlo ancora.
Il GIUDIZIO di DIO, come MOLTI S.O.S.TEmgONO è ancora da FARSI in ogni MODO, MORTO o VIVENTE cOME si tROVI.
Dal PRIMO all'ULTIMO.
Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione uMANA.
UNO giudicherà TUTTI e TUTTI giudicheranno l'UNO.
Guai a voi, STUDIOSI della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza, senza SAPERE cosa avete FATTO».
E se avete roRAGGIO, oltre a trattarmi in modo ostile .. cercate di farmi parlare su molti ALTRI ARGOmenti, affinchè IO POSSA CADERE sul MIO STESSO GIU'diZIO.


martedì 9 settembre 2014

Anche IO GIU'-DICO il MIO ANGELO. E VOI?



Fratelli,
quando uno di voi è in lite con un altro,
osa forse appellarsi al giudizio degli ingiusti anziché dei santi?
Non sapete che i santi giudicheranno il mondo?
E se siete voi a giudicare il mondo,
siete forse indegni di giudizi di minore importanza?
Non sapete che giudicheremo gli angeli?
Quanto più le cose di questa vita!
Se dunque siete in lite per cose di questo mondo,
voi prendete a giudici gente che non ha autorità nella Chiesa?
Lo dico per vostra vergogna!
Sicché non vi sarebbe nessuna persona saggia tra voi,
che possa fare da arbitro tra fratello e fratello?
Anzi, un fratello viene chiamato in giudizio dal fratello,
e per di più davanti a non credenti!
È già per voi una sconfitta avere liti tra voi!
Perché non subire piuttosto ingiustizie?
Perché non lasciarvi piuttosto privare di ciò che vi appartiene?
Siete voi invece che commettete ingiustizie e rubate,
e questo con i fratelli!
Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio?
Non illudetevi:
né immorali, né idolatri, né adùlteri,
né depravati, né sodomìti, né ladri,
né avari, né ubriaconi, né calunniatori,
né rapinatori erediteranno il regno di Dio.
E tali eravate alcuni di voi!
Ma siete stati lavati, siete stati santificati,
siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo
e nello Spirito del nostro Dio.

domenica 7 settembre 2014

prePARARE un POSTo con MALAvoglia



«O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvato».

Ma CHI è questo figlio dell'uomo?
E il POSTo come SENTI NELLA ... per la CASA di CHI ha vinto DIO?


HO CAPITO!

Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. Infatti: «Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai», e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso». La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.
La VERA CARITA' è nel RImPROVErare i FARI-SEI che POI fanno alTREtanto con il Figlio dell'UOMO?

«Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
Mi PARE che quel GESU' ha portato a compimento anche QUESTO.
E' stato AMMONITO, anche più di una volta, e anche la COMUNITA' lo ha GIU'dicato.


Posso lavarmi le MANI?

mercoledì 3 settembre 2014

Un PO'-VERO DEI anGELI l'ORO RE

Io daSE-M...pre non ho potuto parlare a voi come a esseri spirituali, ma carnali, come a neonati in Cristo.
Vi ho dato da bere latte, non cibo solido, perché non ne eravate ancora capaci.
E neanche ora lo siete, perché siete ancora carnali.
Dal momento che vi sono tra voi INviDIO e DISCOrDEI, non SIeTE forSE carnALI e non vi comPORTA-TE in MANI-ERA uMANA? Quando uno dice: «Io sono di ca'...CHI..IO?», e un altro: «Io sono a-POLLO»,
non vi diMOSTRI-ATEi SEMPLI-c'è-MENTE uoMINI?
Ma che cosa è mai a-POLLO? Che cosa è CA'...?
SERVIoTORI, PAV'...ONI (cic..OGNE) A.T.traVERSO i quali siete venuti alla fede,
e ciascuno come il Signore gli ha conCESSO. Io ho PIANTAto, a-POLLO ha irRIGATO,
ma SE...M-pre LUI che facEVA CREScere.
SIcCHE', né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo LUI, che fa cREsceRE.
Chi piANTA e chi irRIGA sono una MEdeSIMA cOSA:
ciHAscUNO RICEVE-RA' la PRO-priYA RICcOmPENSA SEcondo il PROprIO lavORO.
SI-AMO inFATTI COLLAboraTORI di coLUI che ha "PIANTATO", "SEMINATO" ... ABBA'nDONATO!
VOI SIete PARTE di LUI come una cODA pPERSA e RE-cresciuta!.

martedì 2 settembre 2014

Lo RICcO-NaSCONO SOLO i de'' MONI

Lo Spirito conosce bene ogni profondità di Dio.
Chi inFATTI conOSCE NEi segreti dell’uomo E' lo spirito dell’uomo che è in lui?
Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo SPIRITO di Dio.
Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo,
ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana,
bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali.
Ma l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio:
esse sono follia per lui e non è capace di intenderle,
perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito.
L’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa,
senza poter essere giudicato da nessuno.
InFATTI chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore
in modo da poterlo consigliare?
Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.

venerdì 29 agosto 2014

cOME un MAN...TE...lLO?



Difficile sPIEGARLO!
TERRI-BILE ...viverlo!
TE-mere fino alla FINE il dubbio dell'anGELO vestito di LUCE.
SEI TU?
O devo asPETTArlo come gli altri?




mercoledì 27 agosto 2014

IO e il ... "DETTOBENE"

Tutti salgono in cattedra e si spartiscono le vesti della VERITA', cogliendone il SENSO anche a Sor...TE.
Quanto dicono, fatelo e osservatelo, perché DICONOBENE FATTOMALE.
Prendono FRASI preCON-FEZIONInate e le imPONGONO cOME se FOSSEro CAMPIONI ESEMPLARI di quella "BUGIA" che sorregge la CANDIDAela che, se a.C.CESA, la ilLUMIna per ricordarvi su che PIANO è SORRyETA'.

Tutti i LORO POSTi e TEMPLIari sono FATTI per essere amMIRAti dai VIAndANTI cibernetici.
AlLARG'ANO le LORO imMAGIni e alLUNG'ANO gli ORNA-menti; aMANO GAREgGIARE tra i LORO siMILI virtuali, per SUperARSI tra di LORO. ComMENTONO con saLUTI e COMpliMENTI, ma si RUBANO i COPYinCOLLA. E così FANNO con i SUONI e le VISIoni.
Per poi sentirsi chiamare RABBYA!
MaGARI GAREgGIA'sSERA a VIOLENZA in A-MORE, ma non SANNO quello che FANNO.

Ma voi non FATEvi chiamare "RABBYA"', perché uno solo è la VERAO VIA-LENTA in A-MORE.
E cercate il PADRE che è in LUI che FA TUTTO a FIN di BENE.

Non PROclAMATEVI "maESTRI", perché SOLO da LUI deRIVA l'ESTRO, in TUTTI NOI, creDENTI e non CREDEnti.
Il più "BRAVO (deTErMINAto)" tra voi sia vostro SERvoI; chi invece si INNalzerà a PAROLE sarà ABBAssato nei FATTI e chi si abBASSERA' in PAROLA sarà innALZATO.

Guai a voi, bLOGGHIsti e inTErnettAUTI ipocristi, che chiudete la VERITA'  del WWW; perché così voi non vi enTRA-TE, e non lasciate enTRARRE nemMENO quelli che vogliono enTRARCI.

... omisis ...


Guai a voi, bLOGGHIsti e inTErnettAUTI ipocristi, che perCORRETE il WEB navigando per fare un solo PROsELI'to e, OTTenutolO, lo RENDETE figlio del riFIUTO didIO il dOPPIO di voi.

Guai a voi, guide ci-ECHI, che dite: Se si conDIVIDE un PEN-SIERO non vale, ma se si CLICCA "MI PIACE" si è obbliGATI.
St-TOLTI e CIeCHI: che cosa è più grande, il SENso o il VERS-O che rende sacro il SEnso? E dite ancora: Se si giura per l'aMICIzia non vale, ma se si GIU'ra per la complicità che vi è NASCOsta, si resta obbligati. C'E'-CHI! Che cosa è più grande, la VERITA' nasCOSTA in una UNIONE o CHI apPAR-TIENE all'UNIONE? E'bBENE, chi giura per la PERSOna, GIU'ra per CHI la FA VIVERE e per quanto vi apPAR-TIENE; e chi GIU'ra per il VIVENTE, GIU'ra per LO SPIRITO che ABIta in LUI. E chi GIU'ra per LO SPIRITO, GIU'ra SUlLA' SUa SALVEZZA o cond'ANNA.

Guai a voi, bLOGGHIsti e inTErnettAUTI ipocristi, che paGATE la CONneSIONe, l'eNERgia e l'AUTOrizzAZIONE, e TRASagGREDITE le PREiSCRIZIONI più grAVI delle CONdizioni della VERITA' stessa: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose biSOGNA PRATI-CARE, senza OMEttere il SENSO dei MEZZI. GUIDE C'E'diCHE', che filtrate la FARFALLA LEGGERA quando si inebria nella proVOCAZIONE e inGIOIAte l'eMErSIONe della BAALena!


Guai a voi, bLOGGHIsti e inTErnettAUTI ipocristi, che FATE PIAceVOle agli OcCHI l'eSTERNO del POSTo e della PIATTA-FORMA mentre all'IN-TErNO SIeTE pieni di rAPIna, TEsSEndo la VOSTRA QUOTIdiANA RETE. BlocchiSTA ciECO, puLISCI prima l'IN-TErNO del tuo cALICE,  afFIN.CHE' anche l'exTERNO diventi UNO!

Guai a voi, bLOGGHIsti e inTErnettAUTI ipocristi, che rASSO-MIGLIA-TE a SE-PO'lcristi CALCEficati: essi all'esterno son ERTI a VEDErsi, ma dENTRO sono fragili. Così anche voi apPARIte GIU'sti dal di FUORI daVANTI ai PRO-FILI di GESSO, ma dENTRO siete PIENI di POL-VERE e senza SPIRITO nell'ANIMA.


Guai a voi, bLOGGHIsti e inTErnettAUTI ipocristi, che innALZATE TEMPLARI a VOI-STESSI e aDOORnate le PIETRE delle VOSTRE tombe DEI GIU'sti INferi e dite: Se FOSSImo vissuti al tempo DEI nostri padri che non hanno riCONOSCIUTO la VERITA', non ci sAREmmo asSOCIati a quella VIA; e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli DEI stessi AUTO-IPO-cristi - sterMINAtori DEI sTEsSI proFETI del CIELO. E'bBENE, colMATE la MIaSURA dei vostri padri!


SerPENdi RAZZA di VI pere, come potreTE scamPARE dalla con d'ANNA del riFIUTO didIO?  Perciò ecco, io vi mando PRO-FETI, saPIENTI e trasMIETITORI; di questi alcuni li BLOCCATE e li CANCELLATE, altri ne FATE quel che VOLETE nei vostri POSTi e li perSEGUITate di POSTo in POSTi; perché riCADA su di voi tutto quel CHE FATE, con apPARENTE INNOcenza, spalMATO in OTTIMA fede in quel che padroneggia il vostro cuore, UCCIDENDO la PAROLA dalla MAIL al POSTo di DESTIN'AZIONE.


In verità vi dico: tutte queste cose ricadranno su di VOI nella VITA VERA in GIU'STA' MIaSURA.

GeremiaUSAl'M, GeremiaUSAl'M, che uccidi i proFETI e lAPIdi quelli che ti sono inVIAti, quANTE volte ho voluto racCOGLIERE i tuoi fiori, come una ragazza li raccoglie per farli morire sulla TOMBA del SUO SPOSO! 

Ecco: il VOSTRO "CAMPO" vi sarà lasciato desERTO!

Vi dico inFATTI che non mi VEDRETE più finché non direte:
"Benedetto colui che viene nel nome del Signore!".

Quale S'IGNORe?


 
CHI cOME dIO?

domenica 24 agosto 2014

TU e il ... "DETTOMALE"

TU, che per VOLERE la MIA ANIMA, SOStieni che HO osSERVAto i coMANDAmenti della TUA LEGGE.
eD IO posso SOLO balbettare che PER seguire TE si facEVA meno fatica perché sarebbe stata troppo DURA ... altriMENTI.
Eppure, non è VERO!
SONO IO che ho voluto lavorare nel GIORNO del TUO riPOSO, VOLENDO IO LAVOaRARE per TE.
IO BEVEVO VINO anche quando non avevo più SETE e NONosTANTE a.C.conSENTIVO ad un altro CALICE per poi SENTIrmi più BASSO delle BESTIE.
IO BALLavo anche quando VOLEvo sMEtTEre, ma IO conTEnuAVO per fARTI ridere.
IO mi preSENTAvo ad apPUNTAmenti eQUI-VOCI, LASCIando i MIEI, anche se facEVA freddo o PIOvEVA o A.D.dirittura NEVIcAVA.
IO conSUmavo tutti i miei risPARMI in VIZI e stavo ben A.T.TENTO a non ESAGErare in ELemoSINA, trasCURANDO anche la FAMIGLIA.
Altro che LEGGERO il TUO GIOGO!
Questo vuol dire non essere PIU' sotto la LEGGE?
QUALE LEGGE E...DICHI?

Però IO SENTIvo un'ALTRA LEGGE che mi A.T.TIRAVA, più di TUTTE le LEGGI, di GRAVItà comPRESE.
Ma SENTIvo anche TE "DETTOMALE", che ti inSInuAVI come semPRE fai, dapPRIMA GRADEvolMENTE, QUA-SI un SOVRApPIU' di gAU-DIO, poi di aMAREzza che sVUOTA il cuore, per POI riCERCARE quel che sentivo imPERDIbile.
Ero poco più che un raGAZZIno ma percepii da SUBI'TO chieche tu potevi ESSERE...riPROVATO.
Poi COMInciai a SENTIrmi COME SEMIparALIzzato dalla pAURA di scORGErti ... inVOCAndo quelle FORZE e LEGGI che mAVE-VANO inSEGNATO da picCOLO.

Po'VERA gente, illusa da una VANA SEduzione nel credere di poter PRO-SPERARE cOMInciANDO con un PECCATO.

SENTIvo spESSO un DOLOre LANCInANTE CON-TEnuo nel MIO PETTO per SUggERIrMI di PENsare a me, al MIO CORPO, e non al TUO SPI-RITO.
Sai BENE che IO non CERCO altro, per ME, a DETTA DEI altri, che la TUA VERaGOGN'OSA comPAGNIA.
E MI tocca adESSO CURAre CHI è DIVEntato oDIOso a TUTTI per OPERA tua.
Che STRANO DIVEntare TUA VITTIma con il CON-SENSO DidIO.
POtevi esSERE stato TU DETTOMALE d'AN-NATO, a TEntARMI di SUiciDIO, PERché questa è la morte riCERCATA per una FALSA liberAZIONE e non VERA VITTORIA SUlLA' morte.
Non SAPEVO anCORA che DIO sCUoTE e sBATTE chi si ABBAnDONA a LUI, cOME si FA COL GRANO per SEpararlo dalla PULA.
Poi LO fa passARE e riPASSare nel FUOCO e nell'a.C.QUA' per risPLASMARE l'OPERA in MEN-TE fin dall'INIZIO.
O uOMO, dici di non VOLE-RE altro che la VOLOntà di DIO, che SEI pronto a dare la VITA per LUI, ma SEI ALTRE-TANTO pronto ad eSEguirla, quella VOLOntà, e a DARLA , quella VITA, cOME VUOLE LUI? SE la SUA VOLOntà è che tu FALLIsca, che TU VADA dove ti MANda e sMETTA in corso d'OPERA, che non pORTI a compiMENTO quel che INIZIAlMEN-TE ti è stato ORDINAto, cOSA puoi dire? TI sei PROclAMATO servo inutile, e ti MERAvigli QUA'ndo sCOPRI di ESSERLO Davvero?
Per QUESTO non mi sentivo MAI VERO, cioè UMILE, ma UNO che si sFORZAva a PROVArLO.
A TROVArLO.
E in questa riCERCA mi SENTIVO cOME torTUrato.
cOME si PUO' uscire da queSTA vita perCOrsSA?
E nel PEGGIO ... non si facEVA PIU' SEntire!
A tal PUNTO da venir FOLGORati da una TERRIficANTE CON-SAPEVOlezza di CAPI-RE QUAnto può esSERE forTE loDIO che cERTI PRO-VANO per LUI, quelli che non si RAsSEGNANO A.D. una VITA che è stata LORO doNATA senza CHIedERE loro il perMESSO, e non si diPANE SEcondo la loro VOLOntà BEN-SI' sECOndo quella del CREATO-RE.
SENTIvo la dispERAta MIetiTUra di CHI preFERISCE i piaCERI di questa VITA TErRENA alla FELICITA' dopo la MORTE, NULLA-IMPORTANDO-SI di BEATIattiTUdini da perCEPIRE in siTUAzioni di SOfFERNZA.
E TUo DETTOMALE comPORTA-MENto da TENTAtore IUDUttore per VAGLIare il nostro BENE riMOSTO.

SCRIVO questo per PRE-PARaARMI allo sCONTRO FINALE. DEVO conCENTRaARMI, oME diSPERA CONTRO TE che CERCHI disTOGLIERMI dalla riEVOCAZIONE PRIMOrDIAle della SUbliME conDOTTA di DIO nei MIEI conFRONTI.

Devo sMETTERLA di comPORTArmi cOME quei bAMBIni che PIANGONO QUAndo il PADRE LI apPOGGIA al MURO (cielo) per inVOGLIArli a USARE i PROpri MEZZI per anDARE da LUI.
DopoTUTTO non è NE'mMENO la PRIMA ... VOLTA (CIELO).
Per questo TI RENDO LODE per non aver AVUTO la TUA inutile comPASSIone.

mercoledì 20 agosto 2014

POSTo di TRAnSInzione

Guai ai pastori che pascono se stessi!
I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge?
Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. Non avete reso forti le pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse.
Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza.
Per colpa del pastore si sono disperse e sono preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate.
Vanno errando le mie pecore su tutti i monti e su ogni colle elevato, le mie pecore si disperdono su tutto il territorio del paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura.
Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: Com’è vero che io vivo – oracolo del Signore Dio –, poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d’ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge – hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge –, udite quindi, pastori, la parola del Signore: Così dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: a loro chiederò conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto.
Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna».

giovedì 7 agosto 2014

usciRE dal SEnNO DdIO

EpPURE TU SPIRITO PEN-SAVI:

 Salirò in cielo,
sulle stelle di Dio
innalzerò il trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
nelle parti più remote del settentrione.
 Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all'Altissimo.

«Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –, nei quali con la loro "due "CASE" concluderò un’alleanza nuova. Non sarà come l’alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire da dove erano stati POSTi, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore.
Questa sarà l’alleanza che concluderò con la CASA del primo, dopo quei giorni – oracolo del Signore –: PORRO' LA MIA LEGGE DENTRO DI LORO, la scriverò SUL loro CUORE. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Non dovranno più istruirsi l’un l’altro, dicendo: “Conoscete il Signore”, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande – oracolo del Signore –, poiché IO PERDONO LA LORO INIQUITA' E NON RICORDERO ' PIU' IL LORO PECCATO
».
 
L'ANIMA:
 
Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza, sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie e i peccatori a te ritorneranno.
Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocausti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
 
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.
 
 





lunedì 28 luglio 2014

DiFESA d'A-MORE




CI PRO-MISE l'eTERnità!

"Avete dunque trovato il principio, che cercate la fine?
Vedete, la fine sarà dove è il principio.
Beato colui che si situa al principio:
perché conoscerà la fine
e non sperimenterà la morte."

domenica 20 luglio 2014

Non c'è più SE-ME


Perché cerchi un Dio fuori di te affinché abbia anCORa cura di te quando non ti a.c.Corgi che il SUO SEME è stato POSTo in te?
Quale GIU'dice potrà ancora a.C.cUSARTI e di quale inGIU'stizia?
OraMAI la tua forza inFATTI TESTI-MONIA il SUO PATTO di SEMPRE.
Un PECCATO?
CONtro CHI?
Con quale TUo/SUo ORGANO non sarai indulgente?
In quale TUoSUo PO'TERrE puoi continuare a non credere?A che FINE rigettare l’inSOLEnza di coLORO che pur CONOsCONO questo PO'TERrE?QUANDO MANI-FESTE-RAI in tutta la TUA FORZA, GIU'dicando con mitezza, GO-VERnANDO INDUlgenza, per ESERCITare il SU/oTUo PO'TERrE?
TU che GIUdiCHI con GIU'diZIO differente solo nel TEMPO e nel MO'mento.
cOME SOpPORTErai il GIU'diZIO DEI TUoI Figli per la GIU'STA' SPERAnza.
In questo POSTo dove si PECCA per poi PENtirSE-NE, asPETTAndo il TUO comPIACI.mento.

Perché MANdi il TUO STESSO SPIRITO in aiuto alla nostra/TUa deBOLEzza; non sappiamo inFATTI come preGARE in modo conVENIente, ma lo SpiRITO stesso inTErCEDE con geMITI inExPRIMIbili; e coLUI che SCROTO dello SEME che ravvolge il BENE nel MALE per PER-SEGUIRE l'UNICO diSEGNO del PADRE.

Non c'è PIU' le ZIZZ...ANI...MA di UNA VOLTA.
Non si LIEVITA più SOTTO la TUA FERMent'AZIONE.
I PICCOLI muoIOno senza nemMENO sOFFRIRE.

Quella SACRO/SANTA zizzANIA che esce quando LO STELO CRESCE e FA ... FRUTTO.

NON c'E' PIU' AZIONE conSIDERata SCANDALosa e TUTTI non sEMBRAno più INrI-QUI.

venerdì 18 luglio 2014

A.A. :P ... TANE per il CiEl'HO?

La nostra nORMA non nega agli umani QUEL che riescono a governare, senza inTErFERIRE LANgelo d'IO. Il SANTO non può FAR nulla finCHE' non ha CONsultATO la FAMIglia SUPERiORE. In tutti i TEASTI SACRI, l'in-TEnto non è quello che PENsano gli IGNOrANTI, cioè che Dio parli, PEN-SI, riFLETTA e si avvALGA dell'oPINIone di alTRI: cOME PO'-TREbbe il CreATORE avVALErsi dell'aiUTO di ciò che LUI sTEsso ha cREATO? Anzi, tutto QUEsto sPIEGA CHIARE-MENTE anCHE i PARTIcolari dell'ESIstENZA, PERSIno la creAZIONE degli ORGani degli ANImali, sono stati fATTI traMITE gli ANgeli, POIché tutTE le PO'TEnze sono anGELI. QUAnto è grande la cECITA' DE'gli IGNORanti, e quANTo è DANNO-SA!
Se tu dici ad UNO di coLORO che PRETEnDONO di ESSE-RE i saPIENTi del VITTORIOSO sull'ANgelo di d'IO o che Dio ha MAN-DATO un ANgelo nell'uTEro della DONnA per FORMArvi il pro-FETO, questo lo riEMPIrà di MERAviglia, ed egli lo a.C.cetTErà come un atto della GRANDEzza e della PO'tenza di Dio, e come un segno della Sua SA-PIEnza; egli CREDErà anCHE l'anGELO sia un corPO' di LUce arDENTE grANDE cOME la TErza pARTE del mondo inTEro, e tutto ciò gli sEMBRErà pOSSIbile da pARTE di Dio.
Se inVECE tu gli dici che Dio ha POSTo nel SEME uMANO la PO'tenza di fORMA-RE e di deFINIRE gli ORGani, e che ciò sia l'"ANgelo", all'ORA egli si sTUpirà PERché non caPISCE che il VERO a.T.to di GRANDEzza e PO'tenza CONsisTE nel far esisTEre delle forze che AGIscaNO pur non ESSEndo PERcepiTE dai SEnSI.
La SAPIENZA ha sPIEGATO che ognUNA delle faCOLTA' del corpo è un "ANgelo", e tANTo più lO SONO le POTENZE disSEMInate nel mondo. La SAPIENZA ha dUN-QUE già sPIEGATO a chi fa uso del suo inTE-LETTO che la facoltà dell'imMAGInAZIONE è chiAMATA anGELO; e l'inTE-LETTO è CHIamato cheRUBINO.".

martedì 15 luglio 2014

La PRE-GHIERA è sempre un CON-SENSO


Quando gli umani cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i FIGLI di Dio videro che le figlie degli umani erano BONE e ne presero come PECORELLE quante ne vollero.
Allora il S'IGNOR disse: "Il mio spirito non resterà sempre in quelle bestie, perché sono carne e la sua vita sarà a termine".
C'erano sulla terra i gigANTI a quei tempi - e anche dopo - quando i FIGLI di Dio si univano alle figlie degli umani e queste partorivano loro DEI figli: sono questi gli eroi dell'ANTI-CHItà, DeMONI fAMO-SI.

lunedì 7 luglio 2014

STRANO ma VERO!



«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

domenica 6 luglio 2014

I DUE < 3 spiRITI

 
 
Fratelli,
voi non siete sotto il dominio della carne,
MA DELLO SPIRITO,
dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi.
SE QUALCUNO NON HA LO SPIRITO DI CRISTO,
NON GLI APPARTIENE.
E se lo Spirito di Dio,
che ha risuscitato Gesù dai morti,
abita in voi,
colui che ha risuscitato Cristo dai morti
darà la vita anche ai vostri corpi mortali
per mezzo del suo Spirito
che abita in voi.
Così dunque,
fratelli,
noi siamo debitori non verso la carne,
per vivere secondo i desideri carnali,
perché,
se vivete secondo la carne,
morirete.
Se, invece,
mediante lo Spirito
fate morire le opere del corpo,
VIVRETE.
 

venerdì 4 luglio 2014

APRI la BOCCA che la VOGLIO riEMPIre

«Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese, voi che dite: “Quando sarà passata la CRIStI e si potrà riVENDERE la GRANA?
E il giorno di festa, perché si possa smerciare il DERIVATO, diminuendo e/o aumentando la PERcenTUale,  usando MISURE sBALLATE, per comprare con carta straccia gli INDI-GENTI e il PO’VERO per un paio di SANd’ALI?
Venderemo anche lo scARTO della GRANA
”».
«In quel giorno – ORAcolo del Signore Dio – farò traMONTAre il sole a mezzogiorno e oS-CURErò la terra in pieno giorno!
CambiERO’ le vosTRE fESTe in lutto e tutti i vostri cANTI in laMENto:
farò vestire ad ogni FIANCO il sacco, farò radere tutte le tESTe:
ne farò come un lutto per un figlio unico e la sua fine sarà come un giorno d’amarezza.
Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore Dio – in cui manderò la fame nel paese;
non FAME di pane né sete di acqua, ma DI ASCOLTARE LE PAROLE DEL SIGNORE».
Allora andranno errando da un mare all’altro e vagheranno da settentrione a oriente,
per cercare la parola del Signore, ma non la troveranno.


Perché hanno PERSO per SEMPRE il FIGLIO dell’UOMO, che ci ha a.C.COMPAGAti fino alla FINE del MONDO.

Questa E’la FINE del MONDO, ma non ancora della TERRA e di tutti gli esseri apPARtenenti adESSA.
 
Chiudi la BOCCA perché non c’è più PaNE per riEMPIrla.

Dovevi aver compreso prima … quando non VENIVA ancor TUTTO sVELATO, ma riVELATO sPIECTATAMENTE.
 

mercoledì 2 luglio 2014

In BOCCA AI MORTI DEI MORTI ...

Co MESI fa a CERCAre il bene e non il male, dopo aver mangiato la LORO CO-NOscenza, SE voLETE VIVere?
QUAle DIO SEGUIte?
CHI E' per VOI il SIGNORE?
Quale il SUO V°Angelo?
O fate i CRETIE'N per non andare alla GUERRA?
O chi pensa di non credere, per non sapere, che il GIU'diZIO è BASATO sul SUO e non su chi potrebbe anche NON ESISTERE per LUI.
Non è FACILE LOTTARE con CHI non HA CORPO da venir FERITO o ARMI da poter ANNI-ENTrARE.
SOLO con il VINCItore il Signore, Dio degli eserciti, sarà con LUI, come voi dite.

ODIate il mALE e aMATE il BENE e riSTABILIte nei TRbUNAli il diRITTO.
Preparate la VIA del Signore, raddRIZZAte i SUoi SENTIiERI!
Ogni BURROne sia riEMPIto, ogni mONTE e ogni COLLE sia ABBAssato; i pASSI torTUOsi siANO DIritti; i luOGHI IMPERvi sPIA-NATI.
Solo COSI' il Signore, 
Dio degli eserciti, avrà pietà del VOSTRO RESTO, meritevole di PERcOSSE.
E ogni UNO vedrà la SALVEzza di Dio!

«Io detesto, respingo le LITURGIE, sopratTUTTO le PIU' SOLEnni e NON GRADIsco le vostre riUNIONI sACRE; anche se voi mi offrite sOLO-CAuSTI, io NON GRADIsco le vostre OFF-ERTE, e le VItTI-ME grASSE cOME paciFICAzione io NON le guARDO.
LonTANO DA ME il frasTUONO dei vOsTRI cANTI: il SUOno delle vOsTRE cORDE non pOSSO uDIRE!
PIU'tTO-STO cOME le acQUE sCORRE IL DI'RITTO e la GIU'stizia cOME un TORREnTE per eNNe».


AsCOLTA, TI voglio PARlare, PERché TESTI-MONI-ERO CONtro DI TE!
IO SONO di ME, il tuo TE!
Con lo STESSO GIU'dizio e miSURA sarai a.C.cUSATO.
Non ti rimPREvero per i tuoi sACRIfici, i tuoi oloCAuSTI mi stANNO semPRE daVANTI.
Non PREDErò VITElli dalla tua casa né CAPrI dai tuoi oVILI.
Sono mie tutte le BESTIE della FOREsta, ANI-MALI a migliAIA sui MONti.
CONOsco TUtTI i VOLAtili del Cielo, è MIo CIò che MUOvE nella camPAGNA.
Se AVEsSI faME, non TELO diREI: mio è il MONdo e quANTO CON-TIene.
MANgerò FOR-SE la carne dei CORNUTI?
BERrò for-se il SANgue DEI mammeLATTI?
PerCHE' vai riPETEndo i MIEi deCRETI e hai semPRE in BOCCA LAMIa ALLEanza, TU che hai in oDIO la diSCIPLIna e le MIe PARole ti GETTI alle sPALLE?

martedì 1 luglio 2014

La sCURE è pronta sulla RADICalità del ME sSAGGio

Soltanto voi ho conosciuto tra tutte le stirpi della terra;
perciò io vi farò scontare tutte le vostre colpe.
Camminano forse due uomini insieme, senza essersi messi d’accordo?
Ruggisce forse il leone nella foresta, se non ha qualche preda?
Il leoncello manda un grido dalla sua tana, se non ha preso nulla?
Si precipita forse un uccello a terra in una trappola, senza che vi sia un’esca?
Scatta forse la trappola dal suolo, se non ha preso qualche cosa?
Risuona forse il corno nella città, senza che il popolo si metta in allarme?
Avviene forse nella città una sventura, che non sia causata dal Signore?
In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo piano ai suoi servitori, i profeti.
Ruggisce il leone: chi non tremerà?
Il Signore Dio ha parlato: chi non profeterà?
Vi ho travolti come Dio aveva travolto in passato, eravate come un tizzone strappato da un incendio; ma non siete ritornati a me».

ORAcolo del Signore. Perciò ti tratterò così, come sempre!
Poiché questo devo fare di te: pre-pàrati all’incontro con il tuo Dio!

lunedì 30 giugno 2014

Per TRE MIS-FATTI e per QUAttro non RE-revocherò il mio decreto con d'Anna



«Per TRE MISfatti e per QUAttro non RE-revocherò il mio decreto con d'Anna, perché hanno venduto il GIU'STO' per denaro e il povero per un paio di SAN d'ALI, essi che calPESTAno come la polVERE della terra la TEsta DEI PO'VERI e fANNO deVIAre il cammino dei MIeSERI, e padre e figlio vANNO dalla stESSA RA-GAZZA, proFANAndo così il mio SANTO nOME. Su vesti pRESE come pegno si stenDONO PREsSO ogni altARE e bevono il vino conFISCAto cOME amMENda nella casa del LORO d'IO. EpPURE io ho sterMINATO daVANTI a loro l’AMOR-REO, la cui staTUra era come quella dei cEDRI e la forza come quella della quERCIA; ho stRAPPAto i SUoi frutTI in alto e le sue raDICI di SOtto. Io VI HO FATTO salire DALLA TERRA e vi ho conDOTTO per QUArant’ANNI nel deSErto, per darvi in PO'sSESSO la TERra dell’AMOR-REO. Ecco, vi farò afFONDAre nella TErRA, cOME afFONDA un CArRO QUAnDO è TUtto caRICO di cOVOni. All'ORA NEmMENO l’uOMO AGIle POtrà PIU' FUggiRE né l’uOMO forTE USAre la sua fORZA, il pRODE e non salVERA' la sua VITA né l’ARCIere REsistERA', non si salVERA' il corRIDOre né il CAVAlieRE salVERA' la SUa VITA. Il più COR-RAGGIO-SO fra i pRODI FUgGIRA' NUDO in quel giORno!».ORAcolo del S'IGNO-RE.



«Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle?  Se vedi un ladro, corri con lui e degli adùlteri ti fai compagno. Abbandoni la tua bocca al male e la tua lingua trama inganni.  Ti siedi, parli contro il tuo fratello, getti fango contro il figlio di tua madre. Hai fatto questo e io dovrei tacere? Forse credevi che io fossi come te! Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.  Capite questo, voi che dimenticate Dio, perché non vi afferri per sbranarvi e nessuno vi salvi. Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora; a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio».

La SOLI TAsto rea angELICA

Il re eRODE sentì PARlare del CRISTIano, poiché era diVENTAto famOSO. 
E, perTANTO, cominciò a perSEGUItARE alcuni membri della SUA CHIeSA.
Fece uccidere di spada il fratello dell'aPOSTolo GioVanni. Vedendo che ciò era gradito ai GIU'DEI, fece arRESTAre anche il FONDATORE.
Erano quelli i giorni degli Àzzimi.

Ma si diceva, pure: "è risuscitato dai morti per tormentarci". Altri invece dicevano: "E' coLUI che CHIUDE il CIELO per farci PERIRE"; altri dicevano ancora: "E' un PRO-feta, come uno DEI pro-FETI". Ma l'èRODE, al sentirne parlare, diceva: "Quello l'HO FATTO deCAPITAre IO!".
In FATTI lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua.
Fece questo a causa della COMPAGNA conCUBIna, moglie di suo fratello. Quel FIGLIO di UOMO in figlio di donna diceva a chi si eRODAVA: "Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello". Per questo l'eRODI-ADE gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, perché il re eRODE temeva il PRO-FETO del CIELO, sapendolo giusto e SANTO, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Per averlo SENTITO, si SENTIVA riCONOSCENTE per quel GIORNO PROpiZIO, quando nel SUO compleANNO fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della del suo regno. Entrata la figlia della stessa eRODI-ADE, danzò e piacque al re di coDESTO regno e ai comMEnSALI. Allora il re disse alla sgualdrina, figlia di TROIA: "Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò". E le fece questo GIU'raMENto: "QUAlSIaSI cOSA mi CHIeDERAI, te la darò, FOSSE anche la metà del mio s...regno". La putta-nella uscì e disse alla madre: "Che cosa devo chiedere?". Quella rispose: "La testa del PRO-FETO". Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: "Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa del PRO-FETO". Il re diVENNE TRIste; tuttaVIA, a motivo del GIU'raMENTO e DEI giu'RAmenTALI, non volle opPORLE un riFIUTO. SUbito il re MANdò una guarDIA con l'ordine che gli fosse PORTAto il CAPO. La guardDIA andò, lo reCAPItò per LUI in priGIONA e portò il CAPO SU un vASSO-IO, lo DIEde alla tipa che lo DIEde a SUA MADRE. I DIscePOLI di LUI, inVECE, saputa la cOSA ...

Mentre ERA TEnuto in carCERE, dalla CHIeSA SALIVA incESSAnteMEN-TE una PRE-GHIERA per LUI. In quella notte, quando l'eRODE stava per farlo comPERIRE daVANTI al PO'polo, PIANTO-NATO da due CUSTODI e legato con DUE caTEne, stava dorMENdo, coLUI che doveva diVENIRE caUSA del TRA-NELLO. MEN-TRE davANTI alla PORTA le SENTI-NELLE cuSTOdiVANO il carCERE.
Ed ecco, gli si presentò un anGELO del Signore e una LUCE sfOLGOrò nel VANO della C'E'lLA'. Egli toccò il fiANCO, lo deSTO' e disse: «Àlzati, in fretta!». E le caTEne gli caddero dalle MANi. L’angelo gli disse: «Mettiti la cinTUra e léGATI i SANdaLI'». E così fece. L’anGELO disse: «Metti il MANtello e SEGUI-MI!». Uscì e pRESE a SEGUIrLO, ma non si RENDEVA conto che era REALtà ciò che stAVA SUcCEDENDO per opera dell’anGELO: credEVA inVECE di aVERE una VISI-ONE.
EsSI OLTRE-PASSArono il PRIMO POSTo di cuSTO-DIA e il SECondo e arRIVArono alla PORTA che conDUCE alla LIBERTA'; la PORTA si APRI' DA sé DAvanti a loro. USCIrono, perCORSEro una stRADA e a un TRAtto l’anGELO si ALLOnTANO' da lui.
All'ORA, riENTRAto in SE', disse: «Ora so VERA-MENTE che il Signore ha MAN-DATO il SUO MEsSAGGIO e mi ha strappato dalla MANo dell'eRODE e da tutto ciò che il PO'polo DEI-GIU'dei si A.T.TEND'EVA».

mercoledì 25 giugno 2014

Il VERMICELLO DEI anGELI

Ti ricordo che il SABATO è stato FATTO per IL FIGLIO dell'UOMO. Cioè per la SECONDA PERSONA della TRINITA'. E non per il contrario. CHI E' sotto il PRIMO CIELO non ha conosciuto il SABATO SPI-RITUALE. Gesù PRO-VOCA i FARISEI che conoscevano BENE il SIGNIFICATO.
In poche PAROLE entrAMBI avevano ... "RAGgI-ONE".
Per questo GESU' dice che VIENE a DIVIDERE, ma non in senso negativo, MALE-FICO o non PRODUTTIVO o CREATIVO.
Dividere vuol dire ... DISTINGUERE.
InVECE chi è sotto il SECONDO CIELO ha la chiave del PRIMO e sa capire il verbo "splagcni,zomai", che ha a che fare con le viscere (in greco spla,gcna), considerate sede dei sentimenti inTEnsi, che SOLO OGNUNO può CERCARE di CAPIRE in SE. Per questo il GIU'dizio deve essere PIU' per CONOSCENZA e non per sentito DIRE. In un certo SENSO ... comPASSIONEVOLE. Questo VERBO VISCERALE è utilizzato altre due volte: nella parabola del buon Samaritano (Lc 10,33) ed in quella del padre misericordioso (Lc 15,20).
“Ed egli [Gesù] lo diede alla madre”. Con questo gesto il Signore ridona identità alla Madre e al Figlio, anche in quel BELLISSIMO abbraccio TRINO tra MADRE, FIGLIO (sotto la CROCE) e ... PADRE sulla CROCE.
In FATTI la morte spezza questo rapporto tra chi ha CONdiVISO la VITA.
Il figlio non è più e la madre non poteva più esser tale senza il figlio UNICO, ma il CRISTO, che è PADRE, FIGLIO e ... SPIRITO SANTO lo ristabilisce. Ciò sottolinea due aspetti: da un lato nuovamente la potenza della Parola, che opera anche questo; dall’altro il fatto che l’agire di Dio è più potente anche della morte e che come restituisce il figlio alla madre, così il Signore può restituirci una nuova esistenza nella fede con LO SPIRITO SANTO che apparTIENE il TERZO CIELO, che si dovrebbe VIVERE nell'OTTavo giono. Il GIORNO INFINITO per chi ha conosciuto la NOTTE del SABATO terreno che è la MORTE della CARNE e anche dello SPIRITO.

O Dio, meditiamo il tuo amore dentro il tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode si estende sino all’estremità della terra;

Facciamo ora l’elogio di uomini illustri,/ dei padri nostri nelle loro generazioni./ La memoria di NeeMIA durerà a lungo;/ egli rialzò le nostre mura demolite,/ vi pose porte e sbarre/ e fece risorgere le nostre case./ Nessuno sulla terra fu creato eguale a Enoc;/ difatti egli fu assunto dalla terra./ Non nacque un altro uomo come Giuseppe,/ guida dei fratelli, sostegno del popolo;/ perfino le sue ossa furono onorate./ Sem e Set furono glorificati fra gli uomini,/ ma, nella creazione, superiore a ogni vivente è AdAMO.

In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?».
Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me»

All’inizio dell’anno successivo, al tempo in cui i re sono soliti andare in guerra, Davide mandò Ioab con i suoi servitori e con tutto Israele a compiere devastazioni contro gli Ammoniti; posero l’assedio a Rabbà, mentre Davide rimaneva a Gerusalemme.
Un tardo pomeriggio Davide, alzatosi dal letto, si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia. Dalla terrazza vide una donna che faceva il bagno: la donna era molto bella d’aspetto. Davide mandò a informarsi sulla donna. Gli fu detto: «È Betsabea, figlia di Eliàm, moglie di Urìa l’Ittita». Allora Davide mandò messaggeri a prenderla.
La donna concepì e mandò ad annunciare a Davide: «Sono incinta». Allora Davide mandò a dire a Ioab: «Mandami Urìa l’Ittita». Ioab mandò Urìa da Davide. Arrivato Urìa, Davide gli chiese come stessero Ioab e la truppa e come andasse la guerra. Poi Davide disse a Urìa: «Scendi a casa tua e làvati i piedi». Urìa uscì dalla reggia e gli fu mandata dietro una porzione delle vivande del re. Ma Urìa dormì alla porta della reggia con tutti i servi del suo signore e non scese a casa sua. La cosa fu riferita a Davide: «Urìa non è sceso a casa sua».
Davide lo invitò a mangiare e a bere con sé e lo fece ubriacare; la sera Urìa uscì per andarsene a dormire sul suo giaciglio con i servi del suo signore e non scese a casa sua.
La mattina dopo Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò per mano di Urìa. Nella lettera aveva scritto così: «Ponete Urìa sul fronte della battaglia più dura; poi ritiratevi da lui perché resti colpito e muoia». Allora Ioab, che assediava la città, pose Urìa nel luogo dove sapeva che c’erano uomini valorosi. Gli uomini della città fecero una sortita e attaccarono Ioab; caddero parecchi della truppa e dei servi di Davide e perì anche Urìa l’Ittita.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro.
Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.
Così sei giusto nella tua sentenza, sei retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa io sono nato, nel peccato mi ha concepito mia madre.
Fammi sentire gioia e letizia: esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe.

Il FIGLIO dell'UOMO non ha bisogno di confidarsi con noi, perché conosce tutti, UNO per UNO, e non ha bisogno che qualcuno gli dia testimonianza su un altro, EGLI inFATTI CONOSCE COSA c'è in ogni uomo e l'ESSERE che lo COMANDA.