martedì 23 aprile 2019

l'inTErNO e l'exTERNO



Ci vorrebbe una LIVELLA di saggezza!
Una figura come Lazzaro dimenticata da tutti e tre gli evangelisti? Manco Luca lo conosce come Lazzaro ed è l'unico a parlare di Marta e sua sorella.
Dal capitolo UN-DICI di Giovanni, l'unico che conosceva quella Casa i Betania, dove il Signore tornava spesso per sentirsi a CASA:
Quando Gesù venne per salvare Lazzaro da quel luogo chi uso per SEmPRE, Maria, invece, stava seduta in un altro luogo chi uso (la sua casa).
E' strano come si ABBYnANO queste due figURIE. Una chi usa in un sepolcro e l'altra in casa. Ma Marta, dopo aver sentito il Maestro dire: "Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, ANCHE SE MUORE, VIVRA', chiunque vive e crede in me, non morrà in eterno", va a CHI AMARE di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: "Il Maestro è qui e ti chiama".
Che strano! Come sta Gesù CHI AMANDO quel discepolo che PIU' AMAVA!
Maria che gli rimprovera la sua mancata presenza che ha causato la morte del fratello. E PIANGE con tutti i suoi SETTE GIU'DEI. Gesù che a vedere loro PIANGE anche LUI (perché?).

Maria è quella che stava all'EX-TERNO del sepolcro in cui doveva stare il SUO SIGNORE e piangeva.

lunedì 22 aprile 2019

Il V°Angelo


Oggi è il PRIMO giorno dell' "OTTAVA di Pasqua", detto comunemente il giorno della festa "dell’Angelo". Si discute molto sul sepolcro aperto, come se quel corpo non potesse uscire tenendolo chiuso. Un po' come lo stesso messaggio intrinsecamente ermetico, come quello della SUA venuta in questo mondo, in un SEGNO: "Questo per voi il segno: 'troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia'", detto da ANGELI a semplici pastori. COMPRESERO?
Così anche per le donne che temevano di non potere entrare nella tomba perché chiusa da una grossa pietra. Ma la trovano aperta e, dall’interno, sentono queste parole: "Gesù, il Nazareno, non è qui". Un altro messaggio intrinsecamente ermetico. Per la prima volta sono pronunciate queste parole: "EGLI E' RE-SUSCITATO". Gli evangelisti ci dicono che queste parole sono state pronunciate dagli Angeli. Esiste un profondo significato in questa presenza angelica ed in questa proclamazione angelica: come se questi messaggio non potevano che essere pronunciati da ANGELI.
L'Incarnazione del Verbo, Figlio di Dio, così anche per esprimere per la prima volta le parole “egli è risorto”, la Resurrezione, un soggetto umano non era sufficiente, una parola umana non poteva bastare. Occorreva un essere superiore, perché per l’essere umano, questa verità e le parole che comunicano questa verità, “è risuscitato”, questa verità stessa è talmente sconvolgente, talmente incredibile, che forse nessun uomo avrebbe osato pronunciarla.
Dopo questo primo annuncio, si comincia a ripetere: "Il Signore è risuscitato e si è rivelato a Pietro, a Simone", ma il primo annuncio richiedeva una intelligenza superiore all’intelligenza umana. Così questa festa dell’Angelo, almeno io la intendo così, viene a completare l’Ottava pasquale. Nelle letture bibliche, nei passi dei Vangeli, è sempre questione di questi Angeli; ora la festa italiana sottolinea non solamente il momento di questa presenza angelica, ma spiega anche il perché di questo momento della Resurrezione. In più la constatazione umana del sepolcro vuoto, occorreva un’altra constatazione sovrumana: "egli è risuscitato".


mercoledì 17 aprile 2019

Che funzione ha il Ser PENTE del PADRE?

Provate ad aprire lo sportello della gabbia ad un uccellino prigioniero: potrà succedere che, spinto da un cragioso impulso, si precipiti fuori e voli verso la libertà, ma potrà anche succedere che si ritiri timoroso in un angolo. Se esce, può andare a finire nelle fauci di un gatto o nel becco di un uccello rapace; se resta, perde un’occasione unica e può pentirsene per tutta la vita. E la sua vita non sarebbe degna di questo nome, se dovesse trascorrerla tutta fra le sbarre della sua prigione.
Anche l’uomo è in gabbia e, spalancargli troppo bruscamente la porta, può voler dire precipitarlo nelle fauci della droga, del suicidio della violenza e del delitto. Ne sappiamo qualcosa ai nostri giorni.


Certamente la felicità non è dentro la gabbia, è fuori, ma tutti hanno paura di essere felici. D’altra parte, le sbarre della sua gabbia l’uomo se le è costruite lui stesso, millennio dopo millenio, con un lavoro estremamente minuzioso e nello stesso tempo assurdo. Ma vi è una speranza per la vita di chi è ingabbiato: capire in che modo le sbarre sono sorte dal nulla.

Ogni sbarra è un paraocchi e ogni benda è un “diavolo”. Così l’uomo si trova circondato da mille diavoli che assolvono fedelmente alla loro funzione, facendo il loro dovere. Sono come tanti segnali stradali: attento lì c’è una curva, puoi uscire fuori strada. Fermati e lascia agli altri la precedenza, spaventati trema, terrorizzati …… 

Andrebbe tutto bene se l’uomo capisse quei segnali. Purtroppo là dove sembra segnata una curva, la strada è dritta. La gabbia nell'aver spezzato si risolve in una esasperante perdita di tempo. Tuttavia se l'uomo troppo precipitosamente ne esce, la libertà raggiunta esteriormente, ma non ancora interiormente, diventa pericolosa per lui.

Occorre dunque rimettere i segnali al loro posto giusto e soprattutto capirli: come sono nati? Come si sono formati? Che funzione hanno i "diavoli?

Conoscendo "il frutto dell'albero della Vita", dividendo la Creazione in "buona" e "cattiva". La vita deve pulsare libera spinta dalle due grandi energie cosmiche: quella distruttiva mente e luminosa e quella costruttiva e tenebrosa. Sia la luce che la tenebra sono fenomeni utili, tutti e due creati da Dio. Il positivo e il negativo sono indispensabili nella formazione della generazione di Dio. Non siamo semplici creature. Dopotutto dobbiamo vederli in questo modo: la tenebra come luce che si spegne.

GIU' DA' GE SU'



Un incontro organizzato da Nicodemo che convinse il Sinedrio a ricevere quel no strano nazareno per capire il suo messaggio. Ma Gesù aveva un altro progetto su di loro, compreso Giuda che fu usato.

lunedì 15 aprile 2019

l'ALTER EGO del C'E'L'HO.



Una delle tante SANTE settimane. A cosa serve anche toccare la pietra dove fu postato il corpo del "CROCIFISSO", che è UNA PERSONA e non un aggeggio per specularci sopra. Un'altra settimana per i preparativi a sgozzare poveri agnelli, senza capire perchè Mosè fece in quel modo. Sono dispiaciuto nel vedere tanta superficialità. Con sono contro l'arte e il turismo, ma per le prevalenze. Gesù stesso rimproverò chi s'incantava nel vedere il Tempio di Salomone prevedendo la sua rovina. A me interessa chi impersona il "CROCIFISSO" o almeno ne vuole parlare come si presentò nuovamente davanti a Caifa nelle sembianze i Pietro e di Paolo. Cerco chi vuole approfondire le apparenti contraddizioni tra i vangeli, gli Atti, le lettere e le vecchie scritture. Un gruppo di amici come in quel tempo, quando ci fece visita chi scese dal Cielo per noi e risalirci con almeno UNO di noi. Lo fa continuamente, ma a trovarne UNO che vule risalire con me. Mi toccherà salire da solo?
Ma non interessa a nessuno Colui che bussa continuamente come uno spirito RE-LEGATO in un corpo vegetativo e che cerca di mandarci segnali per farci capire che sta in noi farlo RISORGERE?

venerdì 12 aprile 2019

La figlio lenza DEI cieli



'Come mai dicono gli scribi che il Messia è figlio di Davide? Davide stesso infatti ha detto, mosso dallo Spirito Santo:

"Disse il Signore al mio Signore: "'Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi"'.

Davide stesso lo chiama Signore: come dunque può essere suo figlio?""'. E la numerosa folla lo ascoltava volentieri.

OR LANDO GAL ASSO FAL CONE



OgnUNO PORTA a.C.QUA al PROprIO MULIno ma c'è CHI la deTESTA quell'a.C.QUA! Ma TUTTI e tre hanno detto la VERITA'. Orlando ha cercato di farla dire TUTTA a Falcone che giustamente è stato ripreso da Galasso.
Chi conosce un po' di GIURIsPRUDENZA sa benissimo che le Sentenze non devono essere motivate da propri giudizi ma GIU'STO' DIRITTO conTEmpLATO nelle LEGGI viGENTI.
FALCONE in questo caso era FUORILEGGE c'OME' il MIO s'IGNORE ai EMPI di CA'iFA'.



giovedì 4 aprile 2019

GIU'STA' Lc 11,44



A.T.TENTI ai maestri che sanno solo PLAGIARE il FUMO.
Essere perfetti come il Padre che è nei Cieli vuol dire essere coerenti in quel che si dice rispetto a quel che si fa. Il vero maestro è colui che fa quel che dice e se si limita a insegnare deve pure farci degli esempi di chi ha fatto allo stesso modo prima di noi, ricavando frutti per TUTTI e non per se stessi.
Siate anonimi per evitare di fare le prime donne.
Non contradditevi mai e se comprendete di aver sbagliato, convertitevi facendo del vostro passato una vera esperienza di vita.
Non limitatevi a dire cose belle e che sicuramente danno frutti, ma io devo pur reguardire ance il mio maestro, come fece la donna cananea a Gesù. Che me ne faccio di un Gesù che non mi dice tutta la verità?
Altrimenti il Messia non sarebbe nemmeno quel Figlio di Davide che pagò per i suoi genitori.
E non dite che non siete perfetti, altrimenti non lo sarete mai.
E' proprio vero che sono perfetti più i ladri e le prostitute.
Siate umili ne capire che ci vuole tempo per correggersi, ma se lo fare osservando il prossimo , nel male e nel bene, lo accelerate quel TEmPO'.
L'umiltà non si misurano in livelli di grandezza ma di coerenza. Il Papa lo ha detto a tutti i cristiani che non serve andare in chiesa o alla messa se poi non si cerca di essere più cristiani. Cristiano in dialetto italofrancese vuol dire CRETINO, nel senso BUONO del termine. Poi sulla questione del PLAGIO vi ricordo che anche il maligno sa come toccarvi il cuore, sa suscitare emozioni, sa sollecitare all'azione senza costringervi, vi offre empatia e accende entusiasmo. La leadership non è tanto una questione di autorità, quanto di capacità di guadagnarsi "autorevolezza" sul campo, esercitando un influsso positivo sugli altri. MA POI? Dove finisce tutta questa positività?
Vedendo il mondo e tutti i grandi maestri che la storia dell'umanità ha avuto, in verità comincio a pensare che venga tutto dal maligno. E solo pane al PANE e vino al VINO è da DIO!
Lui è bravo a plagiare, ma poi ci vaglia come il grano.
Perciò lavorate sul SE -TACCIO. Come farete?
Sforzatevi di più a far capire che si deve credere di più a chi vive come se fosse l'ultimo giorno e che è importante una parola di conforto e non tutte le stupidaggini sull'amore, che non è CARITA'.
Se non sapete salvare le ANIME, STATE-VENE zitti!
Plagiale almeno in quel saper morire in pace e nella sicurezza della Misericordia di Dio e non in quel darsi da fare per poi diventare più bravi di altri per avere un sepolcro più VISIBILE ma, ahimè, sempre pieno di putridume.
Ne non mi capite non è colpa mia ma di chi mi manda da voi, che siete più "BRAVI" di un poveraccio, come me, che non vuole nemmeno venire da voi. E se lo faccio e perché LUI mi tratta peggio di GIONA.
Voi conoscete in cosa consiste il SEGNO di GIONA?
Io per voi sono solo un semplice RICINO (non olio di r.)