domenica 30 settembre 2012

Chi è DEI nostri?

«Sei tu geloso per me? Fossero tutti profeti nel popolo del Signore e volesse il Signore porre su di loro il So Spirito!».

Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore onnipotente.
Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage.
Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.

Conosco le vostre opere: voi non siete né freddi né caldi. Magari voi foste freddi o caldi! Ma poiché siete tiepidi, non siete cioè né freddi né caldi, sto per vomitarvi dalla mia bocca. Voi dite: "Siemo ricchi, ci siamo arricchiti; non abbiamo bisogno di nulla", ma non sapete di essere DEI infelici, DEI miserabili, poveri, ciechi e nudi.  Vi consiglio di comperare da me oro purificato dal fuoco per diventare VERI ricchi della VERA RICCHEZZA che non perisce, nè VOI e nè chi a VOI appartiene, VESTI BIANCHE per coprirVI e nascondere la vergognosa VOSTRA nudità e collirio per ungerVi gli occhi e ricuperare la vista. 
IO TUTTI QUELLI CHE AMO LI RIMPROVERO E LI CASTIGO.
MostratEVi dunque zelanti e ravvedetevi.
Ecco, sto alla porta e busso.
Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. Il vincitore lo farò sedere presso di me, sul mio trono, come io ho vinto e mi sono assiso presso il Padre mio sul suo trono. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese. A me risulta che la Chiesa, per voce del Papa, SI SCHIERA, giudica e mantiene l'ex "Inquisizione romana" o poi "Sant'Uffizio", anche se nel 1965 Paolo VI la ridefinì nelle GIUSTE sue competenze, dandogli il nome vigente di "Congregazione per (difesa) la Dottrina della Fede".
Ora come potremo riconoscere gli ATTUALI profeti? ... a vantaggio di CHI?
Chi sono questi PICCOLI che sono stati affidati ...
dal Padre a Gesù?
Ho sentito una omelia di Don Tonino Bello, Vescovo della Chiesa Cattolica, in profumo di beatificazione (cioè sotto giudizio della Chiesa nel riconoscerlo SANTO) che rimproverava le cinque VERGINI "sagge" che non erano state misericordiose verso le altre cinque stolte, per me distratte per qualche LORO intimo problema.
 
E DATE UN PO' di SPIRITO a chi non ne ha ... se veramente lo AVETE ancora!
E' passato un GIUBILEO di ANNI dal VERO e UNICO CONCILIO Ecumenico.
Vi è stato SOTTRATTO il concilio INCARNATO: GIOVANNI e PAOLO i PRIMI.

Che altri segni aspettaTE?
L'IRA di DIO? 

venerdì 28 settembre 2012

Il TEMPO FISSATO

Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo.
C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato.
Un tempo per uccidere e un tempo per curare,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per fare lutto e un tempo per danzare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per conservare e un tempo per buttar via.
Un tempo per strappare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica?
Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine.

Signore, che cos’è l’uomo perché tu l’abbia a cuore?
Il figlio dell’uomo, perché te ne dia pensiero?

L’uomo è come un soffio, i suoi giorni come ombra che passa.
Benedetto il Signore, mia roccia, mio alleato e mia fortezza, mio rifugio e mio liberatore, mio scudo in cui confido.
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».


Ma l'ELIA del vecchio e del nuovo SONO MORTI?

Cosa vuol dire (vedi altro VAngelo): "TU SEI il FIGLIO del DIO VIVENTE"?
C'è un Dio mortale ... già morto?




giovedì 27 settembre 2012

Quanta è BELLA la MATERya, falsa x fetta.

Vanità delle vanità: tutto è vanità.
Quale guadagno viene all’uomo per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole?
Una generazione se ne va e un’altra arriva, ma la terra resta sempre la stessa.
Il sole sorge, il sole tramonta e si affretta a tornare là dove rinasce.
Il vento va verso sud e piega verso nord.
Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento.
Tutti i fiumi scorrono verso il mare, eppure il mare non è mai pieno: al luogo dove i fiumi scorrono, continuano a scorrere.
Tutte le parole si esauriscono e nessuno è in grado di esprimersi a fondo.
Non si sazia l’occhio di guardare né l’orecchio è mai sazio di udire.
Quel che è stato sarà e quel che si è fatto si rifarà; non c’è niente di nuovo sotto il sole.
C’è forse qualcosa di cui si possa dire: «Ecco, questa è una novità»?
Proprio questa è già avvenuta nei secoli che ci hanno preceduto.
Nessun ricordo resta degli antichi, ma neppure di coloro che saranno si conserverà memoria presso quelli che verranno in seguito.
In VECE TU, MIO SIGNORE, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. Tu fai ritornare l’uomo in polvere, quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo».
Mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte.
Tu li sommergi: sono come un sogno al mattino, come l’erba che germoglia; il mattino fiorisce e germoglia, alla sera è falciata e secca.
Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietà dei tuoi servi!
Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rendi salda.

martedì 25 settembre 2012

La PIETRA che non ha cuore di pietra.

COSA PENSATE guardando la PIETRA a TESTATA d’ANGOLO?
Quella PIETRA “scartata” dal costruttore.
Ho saputo ultimamente che la pietra TESTATA d'ANGOLO non è la PRIMA per poi posare tutte le altre, ma l'ULTIMA. Quella che si mette sull'APICE dell'ARCO.
QUELLA CHE MANTIENE TUTTO l’ARCO, momentaneamente sorretto dal BASSO.

Un po' come, DICE il MIO AMICO: "gli ultimi saranno i primi"

Molto di PIU'!
Bisognerebbe capire se lo scarto è per sempre o momentaneamente.
Si scarta, cioè si DIVIDE, i pezzi per INIZIARE a formare l'ARCO (romano per intenderci).
Gesù costruiva con il PADRE SUO ... ARCHI-TRAVI perché non erano semplici FaleGNAMI. Erano CARPEnTIERI.
Era pericolosissimo salire quasi sul pinnacolo del tempio per posare un architrave che doveva sorreggere il tetto e si poteva cadere se si aveva l'età pensi-on-abile.

Ho saputo che i PRIMI sono gli EBREI (nel senso di credenza e di scelta) e gli ultimi i PAGANI (nello stesso senso).

Ora mi domando: "COME E' MORTO suo Padre?".
Chi lo ha ucciso ... implorandolo a servire un Dio in un TEMPIO di PIETRA?
Forse pure a GRATIS.

LUI smise di lavorare le PIETRE (trasformandole) in PANE.

Cominciò a cercare oltre quel nutrimento MATERIAle.

Ad ESSO, nessuno mi venga a dire che era DIO o suo Figlio, il Padre che è nei Cieli, o qualcosa di non INCARNATO nella sofferenza di essere IN PRIMIS “CREATURA”.

SATANA E' (un o UNA) D’IO e deve venir sempre POSTO dietro a CHI VIVE il significato della propria CREATURA, fino a volersi incarnare per vivere le SUE SOFFERENZE, sperando di ALLEViARLE.
Anche la MADRE comprese la SOFFERENZA del PADRE che SEMINA affinché il SUO SEME desse il FRUTTO che il CIELO avrebbe COM-PRESO e per SEMPRE.

Molti si chiedono a cosa serve la SOFFERENZA ... preferendola alla TENEREZZA, ma se non avessimo capito la SOFFERENZA della perdita di un nostro "cucciolo" divenuto PAPPA di chi deve in un certo modo sfamarsi ... come saremmo riusciti a metterci in COMUNITA’ e a sviluppare IN NOI la CREATIVITA' di eliminare questa apparente imPERFEZIONE?

Il PROBLEMA non sono i PRIMI e gli ULTIMI ma "QUELLI di MEZZO".

C'E' chi piange come una gazzella o un leone che perso il cucciolo pensa a farne un altro e un altro ancora fino a quando diventa CIBO della TERRA.

Cominciate a intravedere la CHIAVE di una PORTA che non è di legno ma COME un ARCO semplicemente da attraversare.
DOVETE SOLO RICONOSCERLO dalla PIETRA ANGOLARE.

Ti RENDO GRAZIE della TUA VISITA perché MI HAI PARLATO e ti ho riconosciuto PIU' di un FRATELLO ... o MIO SIGNORE!

Au…GUS…stò

lunedì 24 settembre 2012

IL pre...MIO

I VINCITORI ...
- mangeranno dell'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio;
- non saranno colpiti dalla seconda morte;
- avranno la manna nascosta e una pietruzza bianca sulla quale sta scritto un nome nuovo, che nessuno conosce all'infuori di chi la riceve;

- che perseveranno sino alla fine nelle opere, avranno autorità sopra le nazioni; le pascoleranno con bastone di ferro e le frantumeranno come vasi di terracotta, con la stessa autorità che fu data al Figlio dal Padre e avranno la stella del mattino. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese;
- saranno vestiti di bianche vesti, non sarà cancellato il loro nome dal libro della vita, ma saranno riconosciuti davanti al Padre e davanti ai suoi angeli;
- saranno come colonne nel tempio di Dio e non ne uscirà mai più. Su di loro sarà inciso il nome di DIO e il nome della città dell'UNICO DIO, della nuova CITTA' che discende dal cielo, da presso Dio, insieme con il SANTISSIMO NOME ... NOSTRO.
- si sederanno presso sul TRONO di coLUI che ha VINTO e si è assiso presso il Padre NOSTRO nel TRONO DEI CIELI.

Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese.


I Vincitori sono quelli che non negano di DONARE le COSE del CIELO a chi è del CIELO anche se è sopra la TERRA.
Non hanno detto ai LORO prossimi: «Va’, ripassa, te lo DIRO' domani», avendo in possesso ciò che loro chiedevano.
Non hanno tramandato il male contro il prossimo, mentre dimoravano fiduciosi presso i loro.
Non hanno litigato senza motivo con nessuno, se non li hanno fatto nulla di male.
Non hanno invidiato l’uomo violento e non si sono irritati per tutti i loro successi, perché il Signore ha in orrore il perverso,
mentre la sua amicizia è per i giusti.
La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio,
mentre egli benedice la dimora dei giusti.
Dei beffardi egli si fa beffe e agli umili concede la sua benevolenza.


Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua.
Non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino.
Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore.
Non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l’innocente.
Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre.

Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».




domenica 23 settembre 2012

La VERITA' su questo mondo

C'è chi non vuole leggere la Bibbia perchè non vuole credere a qualcosa scritta da uomini, dimenticandosi che SIAMO DEI e il PADRE si è incarnato in un FIGLIO di DONNA, sostenendo di ESSERE e di farci conoscere il FIGLIO dell'UOMO.

Per me è COSA di tuttu i GIORNI, sia in terre dove COMANDA "LA FAMIGLIA" che in quelle dove co' manda L'A GENTE:

[Dissero gli empi:]
«Tendiamo insidie al giusto, che per noi è d’incomodo e si oppone alle nostre azioni; ci rimprovera le colpe contro la legge e ci rinfaccia le trasgressioni contro l’educazione ricevuta.
Vediamo se le sue parole sono vere, consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.
Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti, per conoscere la sua mitezza e saggiare il suo spirito di sopportazione.
Condanniamolo a una morte infamante, perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà».

Fratelli miei, dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.
Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra? Siete pieni di desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete; chiedete e non ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni.
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
(dalle scritture Liturgiche di OGGI: San Pio da PietreELcina, già Francesco ForgiONE).

giovedì 20 settembre 2012

Io VELO detto!

Io giudico le parole e i comportamenti "virtuali".
Molti su questa PIATTAFORMA BESTIALE (con il numero di UOMO WWW, nella quale ho conosciuto tutti voi, SEGUENDO lui), non pubblicano i miei commenti o l'ignorano addirittura. I MIEI, PURi pro-VOCANTI, sono sempre dalla parte di un DIO attualmente al vostro SERVIZIO, ma preferiscono rispondere a quelli di certi individui che cercano di POLITIZZARE il messaggio evangelico. Potrei pensare a COMPLICITA' nel screditare la CHIESA CATTOLICA, dopotutto anche il "Giovanni detto Francesco" CERCO' di cambiarla. Ma come vedete è stato UTILIZZATO sia dalla CHIESA terrena che da quella CELESTE. Ma siete piccoli ancora per capire le cose DEI GRANDI, sia in terra che soprattutto in CIELO.

Attribuite a ME BESTiEmMIE ma non sapete quello che fate e che pure dite. Io cerco di provcarvi, di spingere a vedere oltre CHI non è più forte di VOI, ma di certo MOLTO ma MOLTO più SCALTRO.

Anche io ho scelto come usare la MIA SCALTREZZA.
A voi il GIUDIZIO.

E' GRAVE cancellare certi commenti che hanno un senso, anche se PRO-VOCATORIO ... come lo E' TUTTO questo TEMPO, ma è ancor più grave se si SA quello che si fa.
Poi i PURI sono i DEMONI che sono gelosi degli uomini che il PADRE ha preso in simpatia. Questo è il VERO MISTERO, anche della SUA INCARNAZIONE tra gli UOMINI, in sembianza di FIGLIO. Anche LUI deve rispettare le stesse SUE LEGGI CREATIVE, sia in materia che in SPIRITO.

Come devo dirVELO ancora?
VELO detto in commedia, in prosa, in tragedia ma come altro modo devo dirvelo?

Lo GRIDO ai CREDENTI!
Ma le SCRITTURE del GIORNO le sapete almeno LEGGERE?
Quella di ieri, E quella di OGGI?


Poi sarei io che non so relazionarmi con voi.

La verità è che siete ancora ANIMA...lì, ... gettata con molta CARNE e poco SPIRITO.
Poi si critica la Chiesa.

Gesù sapeva scoprire i sepolcri dove si nascondevano i demoni e per questo che è riconosciuto anche come RE DEI demoni.

POI, il mio compito è questo:
"IO VELO DETTO".

Il SIGNORE chiederà conto del mio SERVIZIO ed io chiamerò VOI a difendermi.
Ho molta esperienza tra i demoni che sanno.

mercoledì 19 settembre 2012

IO percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse

Il CAPO dei Giudei decide la morte di Gesù (Giovanni 11,45-54):
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui. Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto. Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: "Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione". Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: "Voi non capite nulla e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera". Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
Gesù pertanto non si faceva più vedere in pubblico tra i Giudei; egli si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoli.
(mi si apre un altro LIBRO su GIUDA e EFRAIM, ma non posso parlare con voi e ASCOLTARE LUI contemporaneamente))Ammazzarne uno per impedire che altri cento insorgano. Da sempre questa è stata la logica che ha ispirato i potenti di questo mondo nella gestione del potere di questo mondo. "Io percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse", dice Gesù, ben conoscendo le regole che governano le cose di questo mondo. E Gesù dice ai suoi discepoli che lo tradiranno, perché ad ogni martirio corrisponde un tradimento.E i martiri (VERI TESTIMONI) rimangono soli, traditi da tutti i propri amici. E chi va al martirio non può che gridare quel "Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato (o GIUSTIZIATO nella giusta traduzione del SALMO)", che anche Gesù ripete sulla croce. Quella del martirio è un rito, vissuto e visto migliaia di volte nella storia e che ha riguardato anche un uomo come Gesù che parlava di pace, amore fra gli uomini e invitava tutti a sentirsi e ad operare come figli di Dio.E’ difficile che qualcuno decida di andare ad immolarsi insieme a colui con il quale si sono divise le gioie e i dolori. Quando questo avviene è proprio colui che è destinato al martirio, come fa Gesù, che cerca di METTERE IN SALVO QUELLI CHE EGLI AMA. "Pigliate solo me", dirà Gesù alle guardie che lo andavano ad arrestare, "e lasciate stare gli altri". E’ un modo per sopravvivere, per lasciare il proprio seme sulla terra, per dare continuità alla propria predicazione (NASCOSTA) che risorge in ogni uomo o donna che si rimetta in cammino sulla via del bene.
La teologia successiva ha poi inventato la teoria del "sacrificio necessario", del Padre celeste che avrebbe mandato il suo figlio prediletto a morire per l’umanità. Il primo a farlo è l’evangelista Giovanni che in 3,16 scrive: "Perché Dio (o il PADRE) ha tanto amato il (SUO) mondo, che ha dato (forse LASCIATO andare) il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna".
"SAREBBE personalmente BELLO CAPIRE CHI LASCIA ANDARE il Figlio, prima e/o dopo, il PADRE NEL mondo o la MADRE DAL PADRE?)
Era la fine del primo secolo. Il martirio di Gesù era lontano, tutti coloro che lo avevano conosciuto erano morti, la nuova comunità di cristiani cercava una spiegazione al dramma della crocifissione e all’ignominia di un Dio che muore (inquinamento per troppo AMORE? ... racconto per fatto COMPIUTO? ... in LUI che non si trova più o in NOI che non riconosciamo e le SUE VERE PAROLE. Più di una promessa, ma UNA CONFERMA, già ORA, OGGI con LUI in PARADISO).

Ma questo passo del Vangelo di Giovanni, letto come lo leggono oggi molti gruppi di letteralisti biblici, suona come una vera mostruosità, con questo Dio che, nonostante tutto, ha ancora bisogno di sacrifici cruenti, e per di più del suo figlio unigenito, per salvare l’umanità. Ma il senso della frase non è quello che si è andato consolidando nel corso degli ultimi duemila anni di cristianesimo.
La vita e la morte sono, ancora oggi e nonostante tutte le scoperte scientifiche di questa nostra umanità, un mistero inspiegabile per chi deve ancora AFFRONTARE entrambe in VERITA'. Ogni uomo o donna che si impegni sulla strada di Dio, è un dono di Dio, sono portatori di questo mistero della vita che troppo spesso noi confondiamo con la morte (VEDI ADAMO ed EVA nella GENESI). C’è una vita che va messa in gioco, che va resa utile per la collettività nella quale viviamo. In questo senso ogni uomo o donna può svolgere il ruolo di chi si sacrifica per il mondo (VEDI GESU' con chi lo ha VERAMENTE seguito e la MADRE, nella SPOSA di MARIA). E ogni uomo o donna sono volto di Dio, figli di Dio, di questo mistero inafferrabile di cui non siamo in grado di tenere conto, ma che ci pervade e ci costringe sulla via del bene. VOGLIAMO DIVENTARE VOLTI del PADRE e della MADRE che SONO NEI CIELI?
E allora quando si parla di "sacrificio necessario" bisogna intenderne bene il senso. La crocifissione di Gesù, come viene raccontata in tutti e quattro gli evangeli, non è stata una passeggiata. Chi parla con tanta superficialità di "sacrificio necessario", dovrebbe per un momento solo immedesimarsi nel Gesù chino sotto il peso della croce, trafitto dalle spine, flagellato a sangue dalle guardie, inchiodato su un legno ed esposto al pubblico disprezzo. Cosa c’è di "necessario" in tutto questo? Cosa significa quando le chiese cristiane, nel loro complesso, dicono che il sacrificio di Gesù e solo il suo sacrificio, unico ed irripetibile, salva l’umanità?
CHI E? SALVATO E DA CHI O DA CHE COSA?
Per questo molti non capirono e non capiscono guardandolo NON SALVATO, ma perito come un verme.
Nessuno mai che provasse a mettersi dalla parte dell’agnello (!o?).C’è poco da fare: i catechismi, i credo o confessioni di fede che dir si voglia, non potranno mai rendere giustizia alla morte di un uomo giusto, ammazzato senza ragione, per soddisfare la voglia di potere dei grandi sacerdoti del tempo, per tenere a bada il popolo attraverso una morte crudele e spietata. La teologia, i catechismi o i credo che non rendono il dramma della morte di un uomo, non meritano di passare alla storia e neppure di essere recitati. Eppure sono quelli che ogni giorno vengono recitati in tutto il mondo e costituiscono la perpetua crocifissione di Cristo invece che proclamare la sua resurrezione.

TUTTI FANNO PARTE del DISEGNO ma ci dimentichiamo di essere stati anche noi attrezzi nelle MANI di chi, IMBROGLIANDOCI, ci spingevano a SALVARE QUESTO MONDO e non la NOSTRA ANIMA.

Se si SALVA l'ANIMA ... si SALVA un MONDO, contenente TUTTO quello che NOI ABBIAMO AMATO, pure i NEMICI che comprendiamo quali attrezzi di CHI è molto più GRANDE di NOI e che non dobbiamo più CHIAMARE DIO ma MAMMA e PAPA'. 

sabato 15 settembre 2012

Ma il vero scandalo non è il SUO TRONO.

"Voi tutti vi scandalizzerete per causa mia in questa notte" ... perchè comprenderete il BACIO di chi è stato tradito dall'esterno ma non dall'INTERNO.
Ma Pietro gli disse: "Anche se tutti si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzerò mai" ... non conoscendo ancora lo SCANDALO degli scandali sul diventare EUNUCO per i CIELI.

Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?". Gesù, conoscendo de...

ntro di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro: "Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? E' lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. Ma vi sono alcuni tra voi che non credono".

Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi".
 
I peccati "CIELI" può REDIMERE SOLO CHI ci chiede PER DONO ... lavandoci i PIEDI per averci nascosto la VERITA' (Giovanni 13,7).
Quell'UOMO, fattosi, DIO imparò da una PECCATRICE come si AMA ... che gli lavò i piedi con le SUE LACRIME e i SUOI CAPELLI "TAGLIATI". Da allora si cominciò a tagliarsi i CAPELLI ... soprattutto gli UOMINI.
Molti DEI Giudei che erano venuti da Maria (non da Lazzaro? e perchè non da Marta?), alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui. Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto. Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: "Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani (che permettono quello che il Sinedrio cercò di nascondere, sepellendo vivo la "malattia" di quel "LAZZAROne") e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione". Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: "Voi non capite nulla e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera". Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote PROFETIZZO' che Gesù doveva morire per la nazione e non per la nazione soltanto, ma anche per RIUNIRE I FIGLI DI DIO CHE ERANO DISPERSI. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
 
Intanto la gran folla di Giudei venne a sapere che Gesù si trovava là, e accorse non solo per Gesù, ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. I sommi sacerdoti allora deliberarono di uccidere anche Lazzaro, perché molti Giudei se ne andavano a causa di lui e credevano in Gesù.
 
BEATO colui che non si scandalizza di me". Mentre questi se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta. Egli è colui, del quale sta scritto: "Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerà la tua via davanti a te.
In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell'Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda".
 
In realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo che sulla terra – e difatti ci sono molti dèi e molti signori –, per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e un solo Signore, Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui.
 
Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!

ASCOLTATE ... BENE:



E' GIOVANNI (solo nel suo vangelo ai piedi della CROCE con la MADRE di Gesù, in altri non risultano, ma c'è sempre La MADDALENA) che SOSTIENE che quell'UOMO E' MORTO per i SUOI PECCATI. La VERITA' è in quella CASA in Betania. La CASA di Marta e ... la samaritana incontrata al POZZO.

venerdì 14 settembre 2012

Sulla PASTA si incide una CROCE per far lievitare il PANE.

Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio Figlio, ma non ancora Padre, non ritenne un privilegio l’ESSERE del Padre che è nei Cieli, ma svuotò la SUA EREDITA’ celeste per distribuirla al LORO POPOLO, diventando simile agli uomini, assumendo anche la condizione di servo.
“Dall’aspetto riconosciuto come uomo”, umiliò se stesso facendosi PECCATO per obbedire fino alla morte e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome SUO che è al di sopra di ogni NOME, perché nel nome di Gesù, il CRISTO come lo E’ il PADRE e lo SPIRITO SANTO, ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, ma non nei mari, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.

Al SUO POPOLO disse: “Ascolta, popolo mio, la mia legge, porgi l’orecchio alle parole della mia bocca. Aprirò la mia bocca con una parabola, rievocherò gli enigmi dei tempi antichi”.

Il suo popolo LO lusingava con la loro bocca, ma gli mentivano con la lingua: il loro cuore non era costante verso di lui e non erano fedeli alla sua alleanza. Ma quando li uccideva, lo cercavano e tornavano a rivolgersi a Lui, ricordavano che Dio è la loro roccia e Dio, l’Altissimo, il loro redentore.
Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa, invece di distruggerli per sempre.
Molte volte trattenne la sua ira e non scatenò il suo furore.

ECcO risPETTO adESSO:
In quei giorni, il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».
Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti (a)morì.
Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo.
Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo (??? di RAMe!) e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo (??? di RAMe!), restava in vita.

Nella condizione servile SIMILE ad un UOMO, figlio di DONNA, dice:
«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’UOMO. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare (LASCIARE che) il Figlio unigenito, perché CHIUNQUE CREDE IN LUI  non vada perduto, ma ABBIA LA VITA ETERNA.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

Qualcuno comincerà a vedere disordine o ordine in questa PAROLE, metafore … PARABOLE?
PERCHE’ non vi sintonizzate VERSO il CIELO?

OGGI si FESTEGGIA l'ESALTAZIONE della CROCE

Vi sembra blasfemo tutto questo?
DisORDINATO per la VOSTRA MENTE?
E per il vostro cuore?

E' blasfemo vedere con gli occhi di un bambino un CROCIFISSO che ti fa l'occhiolino, accompagnato con un sorriso?
Ma, poi, guardandolo con gli occhi di un adulto riconosci la smorfia del dolore ... ma subito il sorriso di UNA MADRE che vi attacca al SUO SENO.
Ma CHI SPINGE prima e durante il ... PARTO?
Il vero miracolo è ALZARSI e iniziare il RITORNO ... non ARRIVARE.

Come lo avete seguito agli INIZI dovreste CONTINUARE a seguirlo nella FINE. In questa PARENTESI di VIAGGIO, in questo mondo.

E' sempre il “PADRE” che VA INCONTRO al Figlio ... anche lasciandolo ANDARE per A-MORE del SUO POPOLO, della SUA SPOSA.

Vi sembra ancora mentalmente disordinato?

Anche un ALBERO sembra disordinato con i suoi rami diversi tra loro, con le LORO foglie mai ferme se soffia il VENTO. Anche il VENTO sembra disordinato. E una FIAMMA ARDENTE, scoppiettante o BRUCIANTE eternamente?
In VERITA' seguono un ORDINE che qualcuno ha definito CAUSA e EFFETTO. Causa di effetto o effetto di causa?
Hai letto le scritture INIZIALI e FINALI di OGGI?
E quelle CENTRALI?
Io ho cercato di metterle in ordine ma non è facile. Meglio VIVERLE.

Voi di fronte al dolore del mondo, di fronte al male di vivere,  potreste arrivare a capire che l'unico bene che rimane è "la divina indifferenza", il distacco dignitoso dalla realtà?

MA LA VERITA’?
DOVE E’?

Quando si è al "LIMITE". Proprio quando si è vicino allo STRAPPO del "VELO" ... ci si dovrebbe CHIEDERE se "E' PECCATO".

Qualcuno potrebbe DIRE: "Bene detto peccato" ... ma CHI potrà COMPRENDERE quel SERpende di RAMe che per vederlo brillare come il SOLE al tramonto, bisogna continuamente strofinarlo.

Ma un PECCATO eseguito per la PROPRIA SALVEZZA è perdonabile?
... in buona o cattiva fede.

Durante le Messe celebrate da Padre Pio c'era sempre un notevole TramBusto e qualche fratello cercava di "riprendere" chi restava in estasi, invitandolo a "rimproverare" chi faceva chiasso in quel SANTO MOMENTO, ma LUI non rispondeva.

Solo dopo "RIPRESO" rispondeva: "NON IMMAGINI quanto CASINO c'era SOPRA, SOTTO e INTORNO a LUI, come se la PACE si era rifugiata SOLO dentro di LUI e per un attimo l'ho sentita in quell'attimo di SILENZIO ASSORDANTE".

Si è chiaro!
Cioè si comincia a vedere nero, ma anche grigio.
ALBEGGIA di già, anche se siamo nel MERIGGIO.
Gesù è venuto a dividere per RIUNIRE PERFETTAMENTE!
Noi siamo SALE della TERRA e LUCE nel (o del) MONDO.
Ci tirerà TUTTI FUORI dalle tenebre, ma con MANI di UOMO
Mi viene da rispondere GESU' CRISTO, ma non è facile giudicarlo sia nel momento, che nel passato e FUTURO.
Bisogna stare ATTENTI. Essere SICURI che sia la VOLONTA' del PADRE, cioè del FIGLIO che DIVENTA PADRE.
Un PADRE certamente PECCA per salvare un figlio.
Noi siamo capaci di peccare per i nostri nemici?

Cos’è il proprio destino?
Destino = FERMARE - FISSARE ... STABILIRE FERMAMENTE
Nel DESTINO è indispensabile che ci sia il protagonista.

Altrimenti è SORTE: annodare, legare insieme ... come FORTUNA: legare con ferro, incatenare.
C'è differenza da quello che abbiamo visto esternamente FATTO a Gesù e quello che AVVENIVA INTERIORMENTE?

UBBI o OBBI-DIRE vuol dire ... PRESTARE ASCOLTO standogli dinanzi.
Dovreste VOI fare ordine nel vostro disordine. Dopotutto siete voi che sostenete che VI CONOSCETE, che siete LIBERI e padroni di VOI STESSI.

Mistero vuol dire CHIUSO.
Lo APRIAMO?
Forse dovreste un po’ PULIRVI “dei vostri” VECCHI INDOTTRINAmenti, da  "credenze" umane.

Sapete cos'è la CREDENZA nella mia cucina?
DOVE di DEPOSITA il PANE.
Dal NUTRIMENTO lo RICONOSCERAI.

O preferisci che ti mandi un serpentello BRUCIANTE?
Tu mangialo con un "CERTO" PANE.
IL MIO

Ma Giovanni lo CAPITE … sotto la CROCE?
Accogliere la MADRE nella PROPRIA CASA cosa vuol dire?
Se si ACCOGLIE l’ANIMA del CIELO … si può VIVERE la VENUTA del PADRE dei CIELI.

mercoledì 12 settembre 2012

Se SATANA v(uo)lesse ... non ci sarebbe scampo per alcUNO.

C'era una volta ad Efeso una matrona di così rinomata pudicizia che accorrevano ad ammirarla anche le donne dei paesi vicini. Ora questa donna, dopo aver perduto il marito, non soddisfatta di accompagnarne il feretro, come si usa comunemente, con i capelli sciolti e di battersi il petto nudo sotto gli occhi della folla, volle seguire il defunto anche nella tomba e, dopo che il suo corpo fu deposto in una camera sotterranea secondo l'usanza greca, incominciò a custodirlo e a piangerlo giorno e notte senza mai smettere. Così si affliggeva e si ostinava a lasciarsi morire d'inedia e né i genitori né i parenti riuscirono ad allontanarla da lì. Da ultimo perfino i magistrati, respinti, se ne andarono e quella donna, esempio di singolare virtù, compianta da tutti, non toccava cibo ormai da cinque giorni.
Assisteva quella poverina una fedelissima ancella che piangeva insieme a lei e che tutte le volte che la lampada posta dentro la tomba si affievoliva, la ravvivava. In tutta la città pertanto non si parlava d'altro e gli uomini di ogni ceto sociale riconoscevano che non c'era mai stato esempio più fulgido di vera pudicizia e di vero amore. Quand'ecco che nel frattempo il governatore della provincia fece crocifiggere dei ladroni proprio vicino a quell'edicola in cui la matrona piangeva il cadavere ancora fresco del marito. La notte seguente, dunque, un soldato che faceva la guardia alle croci per evitare che qualcuno sottraesse i corpi e desse loro sepoltura, avendo notato una luce che risplendeva sempre più vivida tra i monumenti funebri e avendo udito il gemito di qualcuno che piangeva, per umana curiosità fu preso dal desiderio di sapere chi fosse o che cosa facesse. Scese quindi nel sepolcro e, vista una donna bellissima, in un primo momento si fermò sbigottito come davanti ad un fantasma o ad un'apparizione infernale, ma poi, quando vide il corpo del morto e considerò quelle lacrime e quel volto graffiato dalle unghie, resosi conto della situazione reale, del fatto cioè che la donna non poteva sopportare la perdita del marito, portò nel sepolcro la sua cenetta e incominciò ad esortare la donna in lacrime a non perseverare in un dolore del tutto inutile e a non rompersi il petto con singhiozzi che non avrebbero portato alcun giovamento. Diceva che tutti gli esseri umani devono fare la stessa fine e che li attende la stessa dimora e aggiungeva tutte le altre parole con le quali si consolano gli animi affranti. Ma ella, ferita da quel tentativo di consolazione per lei senza senso, si lacerò con furia maggiore il petto e, strappatisi i capelli, li depose sul cadavere del marito lì disteso. Non si arrese tuttavia il soldato, ma, continuando ad esortarla nello stesso modo, tentò di dare del cibo alla povera donna, finchè l'ancella, vinta dal profumo del vino che le pareva un nettare, dapprima proprio lei, senza opporre più resistenza, porse la sua mano verso il gentile invito, poi, rifocillata dalla bevanda e dal cibo, incominciò a prendere d'assalto l'ostinazione della padrona dicendo: "A che ti gioverà tutto questo se ti lascerai morire di fame, se ti seppellirai viva, se esalerai la tua anima innocente prima che il destino lo voglia? Credi che le ceneri o i mani sepolti sentano tutto ciò? Vuoi tu ritornare a vivere? Vuoi sì o no toglierti dalla testa queste stupidaggini da donnetta e godere della gioia della luce del sole quanto più a lungo possibile? Il corpo stesso di questo morto qui disteso ti deve ammonire a vivere". Nessuno è sordo quando viene invitato a mangiare o a vivere e così la donna, indebolita dall'astinenza di alcuni giorni, lasciò che venisse spezzata la sua ostinazione e si rimpinzò di cibo non meno avidamente dell'ancella che si era arresa per prima.
Del resto voi sapete quale altra tentazione suole farsi avanti quando la pancia è piena. Ed ecco che il soldato con quelle stesse lusinghe con cui aveva ottenuto che la matrona trovasse la voglia di vivere, diede l'assalto anche alla sua virtù. E a quella casta donna il giovane non sembrava certo brutto o rozzo nel parlare, anche perché l'ancella cercava di metterlo in buona luce e diceva ripetutamente: "Combatterai anche contro un amore che già ti ha preso il cuore?"
A farla breve, la donna non tenne a digiuno neppure quest'altra parte del corpo e il soldato, vincitore, riuscì a piegarla per un verso e per l'altro. Giacquero dunque insieme non solo quella notte, in cui consumarono le nozze, ma anche il giorno seguente e quello dopo ancora, naturalmente dopo aver ben chiuso le porte del sepolcro, di modo che, chiunque si fosse avvicinato al monumento funebre, conosciuto o sconosciuto che fosse, pensasse che la castissima moglie fosse morta sopra il corpo del marito.
Intanto il soldato, attratto dalla bellezza della donna e dalla segretezza di quell'amore, comprava tutto ciò che di buono poteva con i suoi scarsi mezzi e subito, al calar della notte, lo portava nella tomba. Perciò i parenti di uno dei crocifissi, come videro che la sorveglianza era diventata meno stretta, una notte tirarono giù il loro congiunto appeso e gli resero gli estremi onori. Ma il soldato, raggirato mentre si dava al bel tempo, non appena il giorno seguente vide una delle croci senza cadavere, temendo di essere giustiziato, spiegò alla donna che cosa fosse successo: e aggiunse che non avrebbe aspettato la sentenza del giudice, ma avrebbe fatto giustizia della sua incuria con la spada. Solo, concedesse lei stessa un posto a lui che stava per morire e rendesse comune al marito e all'amante quel sepolcro fatale. La donna, non meno pietosa che casta, rispose: "Gli dèi non permettano che io veda in così breve tempo i due funerali dei due uomini a me più cari! Preferisco appendere alla croce il morto che far morire il vivo". Conformemente a questo discorso, ordinò di togliere dalla bara il cadavere di suo marito e di attaccarlo alla croce che era rimasta libera. Il soldato mise in atto la trovata di quella donna così assennata, e il giorno dopo la gente si chiese con meraviglia come avesse fatto il morto a salire in croce.

lunedì 10 settembre 2012

NON inCESTAtevi con vostra "madre" MATER-YA

Fratelli, si sente dovunque parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che non si riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con la moglie di suo padre. E voi vi gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti in modo che venga escluso di mezzo a voi colui che ha compiuto un’azione simile!
Ebbene, io, assente con il corpo ma presente con lo spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha compiuto tale azione. Nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati voi e il mio spirito insieme alla potenza del Signore nostro Gesù, questo individuo venga consegnato a Satana a rovina della carne, affinché lo spirito possa essere salvato nel giorno del Signore.
Non è bello che voi vi vantiate. Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta? Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete àzzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con àzzimi di sincerità e di verità.

mercoledì 5 settembre 2012

Pre PARA azioni ... PRE-GARE.

Io, per ora, posso solo trattarvi come esseri carnali. NON POSSO PARLARVI come a esseri spirituali, in quanto siete come embrioni, feti e non neonati in Cristo.
Vi posso solo daro da bere cose materiali, DIRVI PAROLE umane, perché non siete ancora capaci si sopportare il PESO della VITA SPIRITUALE.
Non sono IO che faccio NASCERE a VERA VITA, ma il PADRE per opera della MADRE.
L'invidia e la discordia sono la vera placenta che vi trattiene in quelle acque sulle quali ha aleggiato anche NOSTRO SIGNORE, per VOI Padre o ancora fratello?
Non siete forse ANCORA carnali e non vi comportate in maniera umana?
Quando uno dice: «Io sono di Tizio», e un altro: «Io sono di Caio», non vi dimostrate semplicemente uomini? Ma che cosa è mai un altro uomo, che dia Tizio o Caio oppure SEMPREonIO? 

SOLO Servitori, SERVI INUTILI, attraverso i quali siete venuti alla fede, e ciascuno come il Signore gli ha concesso.
ORA, cos'è la FEDE?

E' come un seme che non ha mai FRUTTIFICATO e se pure l'ALBERO lo consola quanndo lo SPINGE ad andar via ... TREMA nel momento che CADE nella NUDA TERRA. Ancor PRIMA ha paura e si lascia trattenere dal Fiore, dal FRUTTO che lo AVVOLGE.
Ma non sa che Tizio ha piantato l'ALBERO, Caio lo ha CURATO e SEMPREonIO lo ha MANGIATO.
Dov' ad ESSO questo SEME?
Produrrà PANE?
Nutrimento per ANIMALI o ALIMENTO per il CIELO?

Nessuno conosce DIO, CoLUI che SA quello che fa anche usando il PROPRIO FIGLIO per la rovina e la risurrezione di molti:
VERO e UNICO SEGNO che svela il segreto DEI vostri CUORI, in contradizioni e VERITA' destinate SOLO a CHI a LUI appartiene.


Qualcuno si chiederà se è già condannato a sofferenza o risorto a vita.
ANAlizzatevi!

O non sapete giudicare cosa E' BENE fare e CHI E' MALE essere.

ABBIATE FEDE in CHI può guarire il VOSTRO malessere.

CHIEDERE e vi sarà dato, ma SAPETE cosa CHIEDERE?
Una PENA o una penitenza?

Vi sentite meritevoli o immeritevoli della CONSIDERAZIONE del CIELO?

domenica 2 settembre 2012

Vi siete fatti prendere troppo da questo mondo

Dovevate ascoltare le leggi e le norme che il CON d'8 vi insegnò:
CIOE' METTERLE IN PRATICA, AFFINCHE' VIVIATE ENTRANDO NEL CORPO (terra) CHE IL SIGNORE, Dio dei vostri padri, VI HA DATO.
NON dovevate AGGIUNGERE NULLA a ciò che LUI vi comandò e senza nemmeno togliere nulla; ma osservando i SOLI comandi del Signore, vostro Dio, che LUI vi prescrisse.
Siete ancora in tempo ad osservarle dunque, e ...
le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi di chi, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”.
Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che LUI di diede e che OGGI lo esige?
 
Fratelli miei carissimi, ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento. Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi.
Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.
 
NON ONORATE IL SIGNORE CON E LABBRA, lalontanando i vostri cuori dal SUO.
Perchè invano sarà il vostro compito di purificazione, di PERFEZIONE.
Diventando semplice OMO Sapienti di cose terrene.
 «Ascoltatemi tutti e comprendete bene!
Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro.
Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E a VOI: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».