venerdì 27 febbraio 2015

VI PRE GO, A RENDI AMO CI.



«Se il malvagio si allontana da tutti i peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi e agisce con giustizia e rettitudine, egli vivrà, non morirà. Nessuna delle colpe commesse sarà più ricordata, ma vivrà per la giustizia che ha praticato. Forse che io ho piacere della morte del malvagio – oracolo del Signore – o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva? Ma se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male, imitando tutte le azioni abominevoli che l’empio commette, potrà egli vivere? Tutte le opere giuste da lui fatte saranno dimenticate; a causa della prevaricazione in cui è caduto e del peccato che ha commesso, egli morirà. Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà».

https://www.youtube.com/watch?v=hlTny87LIq8

«Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».

mercoledì 25 febbraio 2015

cOME Ser PENTI T!



In quel tempo, fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore. Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta». I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!». Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

https://www.youtube.com/watch?v=DUtz69ZyCas


In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

venerdì 20 febbraio 2015

pre ME e QUA li' SO NO



«Grida a squarciagola, non avere riguardo; alza la voce come il corno, dichiara al mio popolo i suoi delitti, alla casa di Giacobbe i suoi peccati.
Mi cercano ogni giorno, bramano di conoscere le mie vie, come un popolo che pratichi la giustizia e non abbia abbandonato il diritto del suo Dio; mi chiedono giudizi giusti, bramano la vicinanza di Dio: “Perché digiunare, se tu non lo vedi, mortificarci, se tu non lo sai?”.
Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari, angariate tutti i vostri operai.
Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi e colpendo con pugni iniqui.
Non digiunate più come fate oggi, così da fare udire in alto il vostro chiasso.
È forse come questo il digiuno che bramo, il giorno in cui l’uomo si mortifica?
Piegare come un giunco il proprio capo, usare sacco e cenere per letto, forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore?
Non è piuttosto questo il digiuno che voglio: sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo? Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato, nell’introdurre in casa i miseri, senza tetto, nel vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l’aurora, la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia, la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà, implorerai aiuto ed egli dirà: “Eccomi!”».

https://www.youtube.com/watch?v=Pv1FKV7P-qY

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro.
Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.
Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

In VERITA' vi sarà TOLTO LO SPOSO, nel BENE e nel MALE, e saprete più CHI MAN-GIARE.

giovedì 19 febbraio 2015

ma DEI 2 DEI chi ha vinto?



Da questo Mosè COMPOSE la storia di adAMO edEVA?

«Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male. Oggi, perciò, io ti comando di amare il Signore, tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore, tuo Dio, ti benedica nella terra in cui tu stai per entrare per prenderne possesso.
Ma se il tuo cuore si volge indietro e se tu non ascolti e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi e a servirli, oggi io vi dichiaro che certo perirete, che non avrete vita lunga nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione. Scegli dunque la vita, perché viva tu e la tua discendenza, amando il Signore, tuo Dio, obbedendo alla sua voce e tenendoti unito a lui, poiché è lui la tua vita e la tua longevità, per poter così abitare nel paese che il Signore ha giurato di dare ai tuoi padri, Abramo, Isacco e Giacobbe».

A saperlo di CHI E' questo Ser penTe!

«Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?»

lunedì 16 febbraio 2015

DEI inTRIghi contro inTRIghi dei



AdAMO edEVA “p.e.c.CAROno” e CONCEPIRONO il FRUTTO della LORO A.T.TRAZIONE. Gli PARTI’ un feto dal CIELO, aVENDOlo acquistato con CAMBI-ALI.

Anzi con una sola BOTTA ne EBBE DUE.

Il PRIMO, uscito per ultimo, si dedicò alla gestione ANIMAle del creato, MENtre il SECONDO, uscito per primo, era “BRAVO” a LAVOraRE il SUOLO.
 
Trascorso del tempo, l’AGRIcoltore presentò i suoi frutti fatti dal SUOLO come OFFerta al SUO Signore, mentre SUO FRAtello pre-sentò a sua volta primo-geni-ti del SUO gregge e in PIU’ il loro grasso.

Il Signore gradì quel di PIU’, olTRE l’OFFerta e il primo-geni-to stESSO.

Questo GRADI-mento irritò SUO FRAtello e si ABBAtè in  VOLTO.

All’ORA il Signore disse all’irritato: «Perché sei irritato e perché è ABBA’ttuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai».

Strano l’A.T.tinenza con … “Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà".
All’ORA il lavoratore del SUOlo imPORTunò il FRAtello nei cAMPI e lo MENO’, ma fu coSTRETTO A.D. ucciderlo perché non stava FERMO.


Allora il Signore disse all’asSASSIno: «Dov’E’ tuo fratello?».

Egli rispose: «Non lo so. Sono forse io il CUSTODE di mio fratello?».

Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal SUOLO!

Ora sii maledetto, lontano dal SUOLO che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. Quando lavorerai il SUOLO, esso non ti darà più i SUOi proDOTTI: RAMIngo e FUgGIA’sco sarai sulla terra».

 
All’ORA il COLPEvole disse al Signore: «Troppo grande è la mia colpa per ottenere per-dono. Ecco, tu mi scacci oggi da questo
SUOLO e dovrò NASCOnDERMI lonTANO da TE; io sarò RAMIngo e FUgGIA’sco sulla terra e CHIunQUE mi INconTRErà mi ucciderà». Ma il Signore gli disse: «Ebbene, chiunque Ti ucciderà sUBIrà la venDETTA sette volte!».

Il Signore gli imPOSE un SEGNO, perché nessuno, inCONtranDOLO, lo colpisse.

Il Padre APRO-FONDI’ nuovaMENTE sua moglie, che gli partì un altro MAsCHIo.

«Perché – disse – Dio mi ha CONcESSO un’altra diSCENDEnza al POSTo di chi …, poiché il FRAtello avEVA imitato quello che LUI faceva con gli ANIMA…li’,uccidenDOLO».

Parla il Signore, Dio dei DEI, conVOCA la terra da oriente a occidente:
«Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici, i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti. Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle?
Ti siedi, parli contro il tuo fratello, getti fango contro il figlio di tua madre.
Hai fatto questo e io dovrei tacere? Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa»
Ora state BENE A.T.TENTI a chiedere SEGNI per METTERE DIO alla PROVA.

Non faTELO sBUFFAre, perché questa Generazione non gli sarà dato alcun SEGNO.

Questo POSTo dovEVA AVEre un altro TITOLO e doveva parlare delle LITI in FAMIGLIA di ELOHIM.

SOPRAtTUTTO tra SUOcera nuORA.

Quelli della CASA sono sempre TUTTI contro la SPOSA: lafuTUra nuORA.

BUONA PRIMA-VERA non più SOLO ARAba.

sabato 14 febbraio 2015

Il MIO DIO CANE



«Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani.
Così infatti ci ha ordinato il Signore: Io ti ho posto per essere luce delle genti, perché tu porti la salvezza sino all'estremità della terra ».
Nell'udire ciò, i pagani si rallegravano e glorificavano la parola del Signore, e tutti quelli che erano destinati alla vita eterna credettero.
La parola del Signore si diffondeva per tutta la regione.

giovedì 12 febbraio 2015

PO' SEDERE


POSTo in ALE' sti MEN to

Quando è nato il SIGNORE nel vostro MONDO?
E quando avete incontrato il CRISTO?

In principio … in Genesi 1,1
cOME in Giovanni 1,1:
e i giorni dopo (Gv 1,19,29,35,40,43,47

1° [1, 19-28] La testimonianza di Giovanni;
2° [1, 29-34] Il giorno dopo in "Ecco l'agnello di Dio …”*;
3° [1, 35-39] Il giorno dopo Giovanni in "Maestro, dove abiti?";
4° [1, 40-42] Il giorno in cui Gesù dice: "Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Pietro”:
5° [1, 43-46] Il giorno dopo Gesù incontrò Filippo e gli disse: "Seguimi";
6° [1, 47-51] Il giorno in cui Gesù rispose a Natanaèle: "… io ti ho visto quando eri sotto il fico"**;
7° [2, 1-11] Il giorno delle NOZZE.
* battezzava con acqua per far conoscere coLUI che VIENE.
** l’albero della conoscenza

Perché quando si apPRESTA a FORMA-RE l'UOMO diventa SIGNORE Dio e non più Dio ... SOLO?
Vabbè, questo è in PRINCIPIo. ma adESSO:

Il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia solo: voglio fargli un aiuto (per cosa?) che gli corri-sponda (mha?)». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati (dare il nome è come apPROPRIOarsi - POsSEDERE): in qualunque modo l’uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi (tanto uno vale l'altro), quello doveva essere il suo nome (e cosa vuol dire all'ORA sia santiFICAto il TUO NOME?). Così l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corri-spond'esse. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse all’uomo (vabbè, andiamo avanti). Allora l’uomo (non il s'IGNORA)disse: «Questa volta è OSSO dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre (già c'era un padre maschio e una madre DONNA?) e si unirà a sua moglie (come?), e i due saranno un’unica carne (che schifo!). Ora tutti e due erano nudi (caspita), l’uomo e sua moglie, e non provavano vergogna (piacere?).

E POI, dopo il PECCATO?
Perché non chiesero perdono?
S'iCOLPArono a vicenda, ma non si pentirono, anzi, cosa fecero dopo scaciati da quel POSTo?

Si riMENARONO nuovamente.
Ma adESSO VIENE Il BELLO.
PAGARONO quell'afFRONTO con l'acquisto di un uomo, anzi DUE.

Potete peccare quanto volete ma come farete a sfuggire alle voste RE-SPOSAbilità? 

E'-RE-SIA, E-QUA PARTI-COLARE TRA-DIRE PER-DONO.

 
Colui che mangia il pane con me,
ha levato contro di me il suo calcagno.
Ve lo dico fin d'ora,
prima che accada,
perché,
quando sarà avvenuto,
crediate che Io Sono.
In verità, in verità vi dico:
Chi accoglie colui che io manderò,
accoglie me;
chi accoglie me,
accoglie colui che mi ha mandato.
 
Come potrebbe uno penetrare nella casa dell'uomo forte
e rapirgli le sue cose,
se prima non lo lega?
Allora soltanto gli potrà saccheggiare la casa.
Chi non è con me è contro di me,
e chi non raccoglie con me,
disperde.
Perciò io vi dico:
Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini,
ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.
A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato;
ma la bestemmia contro lo Spirito,
non gli sarà perdonata né in questo secolo, n
é in quello futuro.



domenica 8 febbraio 2015

SONO cOME MERCE iN ARIA



Se per me FOSSE un vanto parlare della mia esperienza trascendentale, all'ORA eVITErei di "fare" brutte figure.
Il MIO problema è che non riesco a sMETTERE. VorREI riTORNARE come ERO, ma riavrò quello che ORA non M'InTeRESSA?
Lo sapete che anche un SOGNO può cambiare il modo di pensare?
Chi SA' UNA più del DIAvolo?
Non mi sEMBRA di averlo inCONTRAto di MIA INIZIAtiva. Forse di SUA DEciSIONe.
A CHI inTE-RESSA di più questo inCONTRO?
E' LUI che ha RIconosciuto in me il VERO PERICOLO o IO non mi sono SOfFERMATO A.D. EVITArLO?
Un MOTIvo ci sarà per il QUAle E' a.C.CADUTO tutto questo in ME.
Di certo non FARO' quello che LUI mi dice di FARE.

E' più LOGICO che continui a FARE quello che FACEVO prima di INcontrarlo.
DI certo non ho scelto io questo MO'mento.
SONO sempre sull'ALTO...LA'.
Per A.D.'ESSO SONO anCORA VIVO.
O NO?

sabato 7 febbraio 2015

E RODE LA VOLPE



Già al tempo di suo padre, il Grande, l’AVId’ETA’ REignava a tal punto da uccidere neoNATI al SOL PENsiero che ivi nASCESSE chi avrebbe PO’tutto togliergli il regno … terreno.
EpPURE stava per uccidere un figlio di donna che avrebbe fatto conoscere l’UNICO FIGLIO d’UOMO-coLUI che avrebbe salvato il regno del figlio, ancor più schiAVO DEI DONI del mondo.
Giù i due figli si conoscevano. Uno figlio di donna e UNO FIGLIO dell’UOMO.
ANCHE le due MADRI si conoscevano. E i due PADRI?

Strano che quel nazareno era già pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre, grande davanti al Signore. ANZI RI-condurrà molti figli, di vittoriosi contro gli uomini e CON Dio, DI-NANZI al Signore LORO Dio.
Di CHI sto PARLANDO?
EGLI stesso camminerà INNAnzi con lo spirito e la forza di Elia, per RI-condurre i CUORI DEI padri verso i FIGLI e i riBELLI alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto.
Si può parlare APERTAMENTE solo quando queste cose si avVERAno in CHI non crede a … PAROLE.
"Giovanni è il suo nome". Da dove deRIVA questo nome?
Tutti furono meravigliati e i loro vicini furono presi da timore.

E TUTTI serbavano in cuor loro, dicendo: "Che sarà mai questo bambino?"
Davvero la mano del Signore stava con lui che Io faceva crescere, FORTIficanDOLO nello spirito.
La SUA VITA fu NASCOstà fino al giorno della SUA manifestazione.
Incominciò a manifestarsi OFF-END-ENDo TUTTI: "Razza di vipere, chi vi ha insegnato a sfuggire all'ira imminente? Fate dunque opere degne della conversione e non cominciate a dire in voi stessi: SIAMO GIA’ SALVI, per volere diVINO! Perché io vi dico che Dio può far nascere figli anche dalle pietre, fino a farle parlare della VERITA’. Mentre, per VOI, la scure è già posta alle vostre radici, per TAGLIArvi e buttarvi nel fuoco".
DISSE pure cOSA dovEVAmo fare.
CONDIVIDERE LA CONOSCENZA DEL BENE E DEL MALE CON CHI PIU’ AMAVAMO.

ERA così VERO che lo CREDEVANO il CRISTO e gli avrebbero CREDUTO se non avesse NEGATO … CON-FESSAnDOLO.
Arrivò il giorno che anche LUI sentì il biSOGNO di venir battezzato con l’acqua e apPENA a.C.conSENTI’ … da quell’ACQUA  USCI’, e, posandosi come una colomba, SENTI’ una VOCE: "edeco, questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto"Da all’ORA non s-mise il suo pre-di-care a dire: "Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino, anzi è QUI in MEZZO a VOI". E da a-mico dello SPOSO cominciò a sentire sempre LO SPOSO in LUI.
Allora gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: "Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?". E Gesù disse loro: "Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno.
All’ORA sentì il biSOGNO di VESTIRSI, non più damico, ma da sposo.
"Perché nessuno mette un pezzo di stoffa nuova su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore. Né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano".
Ma non fece in tempo a VESTIRSI che fu preso e messo in carcere.
E dubitò di quel che gli era a.C.CADUTO.
Ma riSENTI’ lo SPOSO nella SPOSA: "Non odi, non vedi? Eri sordo e adESSO MI SENTI. Eri cieco e adESSO VEDI. E TUTTE le TUE MEmbra camminano, guaRITE, come se la MORT non avesse più il suo PO’terre.
NON SCANDALIZZARTI più di ME ".
All’ORA incominciò a parlare di CHI era prima: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re! E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, anche più di un profeta. Egli è colui, del quale sta scritto: Ecco, io mando davanti a te il mio MEsSAGGEro che preparerà la tua via davanti a te.
In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di coLUI che TUTTA-VIA: il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Ma da LUI a ME il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono.

Con quali altre PAROLE devo sPIEGARE il RAPPORTO tra ELIA e coLUI che ERA,E’ e VIENE.
Se viene un figlio di donna che non mangia e non beve, dite: E’ un indemoiato.
E' venuto proprio CHI aspettate, che mangia e beve, e dite: NON PUO’ ESSERE LUI, perché è amico dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia dalle sue opere".
Chi ha orecchi intenda.
In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: "Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere". Egli rispose: "Andate a dire a quella volpe: Ecco, io scaccio i demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno avrò finito. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io vada per la mia strada, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme.

Eppur E RODE, la volpe che quel figlio di donna  salvò, per questo, lo consegno ai suoi discepoli, dando alle belve assetate di carne e sangue un altro CAPO.
Lasciando riSUONARE quelle PAROLE:
"Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa vi viene lasciata deserta!
Vi dico infatti che non mi vedrete più fino al tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!".

Perché dico queste COSE?
Perché è arrivato il MO’MENTO!
In QUANTO non siete in grado di comprendere quello che voi stesso S.O.S.tenete.
Se VERA-MENTE lo S.O.S.TERREste … sarebbe già in VOI.
"Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti;
ma chi viene dalla terra,
appartiene alla terra e parla della terra.
Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti.
Egli attesta ciò che ha visto e udito,
eppure nessuno accetta la sua testimonianza;
chi però ne accetta la testimonianza,
certifica che Dio è veritiero.
Infatti colui che Dio ha mandato
proferisce le parole di Dio
e dà lo Spirito senza misura.
Il Padre ama il Figlio
e gli ha dato in mano ogni cosa.
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna;
chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita,
ma l'ira di Dio incombe su di lui.
Ma, molte cose ho ancora da dirvi,
ORA E’ il MO’mento di portarne il peso.
Se CREDETE allo Spirito di VERITA’,
egli vi guiderà alla verità tutta intera,
perché non parlerà da sé,
ma dirà tutto ciò che avrà udito
e vi annunzierà le cose future.
Egli glorificherà il Figlio
che GLORIFICA il PADRE,
perché prenderà dal Figlio
e VELO annuncia,
Tutto quello che il Padre possiede.
Quando il Signore viene a sapere che si sente dire che c’è chi fa più discepoli di CHI BATTEZZA, all’ORA, lascia e si dirige di nuovo da dove era partito,chiedendoci: .
"Dammi da bere".

mercoledì 4 febbraio 2015

PAdre dei PAdri



Questa non è una catechesi.
Questa è l'intima VERITA' di CHI ha i VERI SENTImenti del VERO PADRE, come Albino LUCIANI AVEva quelli della VERA MADRE.
Il PADRE che asPETTA il FIGLIO che AVEva SEMI-NATO, pur se AVEva in se la LUCE, si LIMITAVA a nasconderla e non a MANIFESTARLA.
Ma il PADRE sa che nelle TENEBRE il FIGLIO riSENTIRA' la SUA VOCE che lo porta a diventare PIU' di un PADRE.
Non più UNO ma DUE, anzi TRE.
Il FIGLIO a compimento è PIU' del PADRE perché i SE, oltre al PADRE, ha la MADRE, la SPOSA del PADRE.

domenica 1 febbraio 2015

Il PADRE sCAMBIATo cOME falso proFETO nel FIGLIO


Mosè parlò al popolo dicendo: «Il Signore, tuo Dio, susciterà per te, in mezzo a te, tra i tuoi fratelli, un profeta pari a me. A lui darete ascolto. Avrai così quanto hai chiesto al Signore, tuo Dio, sull’Oreb, il giorno dell’assemblea, dicendo: “Che io non oda più la voce del Signore, mio Dio, e non veda più questo grande fuoco, perché non muoia”. Il Signore mi rispose: “Quello che hanno detto, va bene. Io susciterò loro un profeta in mezzo ai loro fratelli e gli porrò in bocca le mie parole ed egli dirà loro quanto io gli comanderò. Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto. Ma il profeta che avrà la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire, o che parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà morire”».

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Se la prima lettura e il Vangelo si richiamano allo stesso PRO-FETO, all’ORA si completano in chi sapeva di essere riPROVATO a GIU’dizio DEI ANZIANI, per poi venire UCCISO, se avesse PARLATO di SE STESSO, cOME se fosse DIO in PERSONA.
Così come la proMESSA esige il DONO (di riCONOSCERLO),  l’A.T.tesa inVOCA la VENUTA di coLUI che VIENE, quale
Spirito di Verità, guidandoci alla VERITA’ TUTTA inTEra, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito, annunziandoci le cose future.
Egli LO glorifica, perché prende dal FIGLIO e VELO annuncia: “quello che il Padre PO’sSIEDE” (a braccio); per questo LUI disse “prenderà del mio e VELO annunzierà”.
cOME LUI si ABBAserà a lasciar PARLARE LO SPIRITO del PADRE, che AUMENTA sempre più in SE, cOSI’ noi dobbiamo incominciare a PARLARE nelle VIE, conSAPEVO…lì di cosa può SUcCEDERE al SUO habitat (il CORPO di CARNE e SANGUE).
In quel TEmPO’ molte cose doveva ancora dirci, ma per quel mo’mento non erano capaci di conTEnere.
All’ORA perché non vi a.C.costate con ONESTA’ inTElettuale e di VITA a riconoscere in quel “falso profeta” (per quel tempo), il PADRE che si ABBA’sa a FIGLIO per riconoscere TRA NOI chi GIU’-DICA cOME un VERO DIO le proprie CREATURE? A.D.d’OSSAnDOSI le nostre MALATTIE spiRITUALI?
InSEGNA-RE cOME CHI ha AUTOrità, vuol dire PARLARE di cOSA è a.C.caduto in SE, fino a riUSCIRE a PARLARE con DIO, faccia a FACCIA e abBRACCIO.
La DOMANDA rimane sempre la STESSA:
Ma quando LUI VIENE, trova la stessa FEDE INIZIATA in A-bramo?
Da COSA LO riCONOSCERETE?


Lc 24,27…44-49;
Gv 5,41-47;
Gv 7,19-24;
Gv 8,5-9;
Gv 9,28-34.

Perché la LEGGE fu data per mezzo di Mosè, la GRAZIA e la VERITA’ vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio nessuno l'ha mai visto: “proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato” … a CHI ha conosciuto la SUA VERITA’, con ANIMO SEMPLICE.