giovedì 28 febbraio 2013

La VERA CROCE

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.




«HA maleDETTO l’uomo
che confida nell’umano,
e pone nella carne il suo sostegno,
allontanando l'ANIMA del Signore.
Sarà come un tamerisco nella steppa;
non vedrà venire il bene,
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine,
dove nessuno può vivere.
BENEDETTO l’uomo che confida nel Signore
e il Signore è la sua fiducia.
È come un albero piantato lungo un corso d’acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi,
nell’anno della siccità non si dà pena,
non smette di produrre frutti.
Niente è più infido del cuore
e difficilmente guarisce!
Chi lo può conoscere?
Io, il Signore,
scruto la mente
e
asSAGGIO i cuori per far posto alla MIA ANIMA,
mio SACCO, mia biSACCiA,per dare a ciascuno secondo la sua con-dotta,
secondo il frutto delle sue azioni».

Dov'E' la COLPA di CHI non riesce a CAPIRE?

In quel tempo, Gesù disse ai farisei:
«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”.
Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”.
E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».

 

mercoledì 27 febbraio 2013

CON o SENZA PAROLE

Dissero:
«Venite e tramiamo insidie contro LUI,
perché la legge non verrà meno a chi ha il potere
né il consiglio a chi conosce la legge stessa.
Venite, ostacoliamolo quando parla,
non badiamo a tutte le sue parole».


Prestami ascolto, Signore,
e odi la voce di chi è in lite con me.
Si rende forse male per bene?
Hanno scavato per me una fossa.
Ricòrdati quando mi presentavo a te,
per parlare in loro favore,
per stornare da loro la tua ira.



Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Ascolto la calunnia di molti: «Terrore all’intorno!»,
quando insieme contro di me congiurano,
tramano per togliermi la vita.
Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,
i miei giorni sono nelle tue mani».
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori.

martedì 26 febbraio 2013

GOVERNATI da l'ORO STESSI, senza RE-ligio...nè.

Ascoltate la parola del Signore,
capi di SòDoma;
prestate orecchio all’insegnamento del nostro Dio,
popolo di GoMorra!

«Lavatevi, purificatevi,
allontanate dai miei occhi il male
delle vostre azioni.
Cessate di fare il male,

imparate a fare il bene,
cercate la giustizia,
soccorrete l’oppresso,
rendete giustizia all’orfano,
difendete la causa della vedova».
«SU, venite e discutiamo
dice il Signore.
Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,diventeranno come lana.
Se sarete docili e ascolterete,
mangerete i frutti della terra.
Ma se vi ostinate e vi ribellate,sarete divorati dalla spada,
perché la bocca del Signore ha parlato».

Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti.
Non prenderò vitelli dalla tua casa
né capri dai tuoi ovili.
Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle?
Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio.

In quel tempo,
si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra si sono seduti gli scribi e i farisei.
Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono,
ma non agite secondo le loro opere,
perché essi dicono e non fanno.
Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare
e li pongono sulle spalle della gente,
ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange;
si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti,
dei primi seggi nelle sinagoghe,
dei saluti nelle piazze,
come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”,
perché uno solo è il vostro Maestro
e voi siete tutti fratelli.
E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste.
E non fatevi chiamare “guide”,
perché uno solo è la vostra Guida,
il CRISTO.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo;
chi invece si esalterà, sarà umiliato
e chi si umilierà sarà esaltato».





lunedì 25 febbraio 2013

La trasFIGURAZIONE dei morti PRIMA della RISURREZIONE DEI VIVENTI.

In quei giorni, Dio CONDUSSE FUORI Abram e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».
Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia (in che senso?).
E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». (proPOSTa di PATTO?).
Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo (punto!)».
Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. (perchè riCADERE sempre nelle strane usanze umane?) Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.
Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono.

Perchè OMISSIS il PATTO dell'ALLEANZA?: Allora il Signore disse ad Abram: "Sappi che i tuoi discendenti saranno forestieri in un paese non loro; saranno fatti schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. Ma la nazione che essi avranno servito, la giudicherò io: dopo, essi usciranno con grandi ricchezze. Quanto a te, andrai in pace presso i tuoi padri; sarai sepolto dopo una vecchiaia felice. Alla quarta generazione torneranno qui, perché l'iniquità degli Amorrèi non ha ancora raggiunto il colmo". Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi. In quel giorno il Signore concluse quest’alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza io do questa terra, dal fiume d’Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate».

Perchè saltare i PASSI più importanti?

Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura?
Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore?
Qando mi assalgono i malvagi per straziarmi la carne, sono essi, avversari e nemici, a inciampare e cadere.
Se contro di me si accampa un esercito, il mio cuore non teme; se contro di me divampa la battaglia, anche allora ho fiducia. 
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per gustare la dolcezza del Signore ed ammirare il suo santuario. Egli mi offre un luogo di rifugio nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora, mi solleva sulla rupe.
E ora rialzo la testa sui nemici che mi circondano; immolerò nella sua casa sacrifici d'esultanza, inni di gioia canterò al Signore.
Ascolta, Signore, la mia voce. Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore: "Cercate il suo volto"; il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi, non abbandonarmi, Dio della mia salvezza. 
Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato, ma il Signore mi ha raccolto. 
Mostrami, Signore, la tua via, guidami sul retto cammino, a causa dei miei nemici.
Non espormi alla brama dei miei avversari; contro di me sono insorti falsi testimoni che spirano violenza.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte, si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore.


Perchè una FORMA BREVE TAGLIATA della PARTE VITALE?
Fratelli, fatevi insieme miei imitatori e guardate quelli che si comportano secondo l’esempio che avete in noi. Perché molti – ve l’ho già detto più volte e ora, con le lacrime agli occhi, ve lo ripeto – si comportano da nemici della croce di Cristo. La loro sorte finale sarà la perdizione, il ventre è il loro dio. Si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi e non pensano che alle cose
della terra.
La nostra cittadinanza infatti è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che egli ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete in questo modo saldi nel Signore, carissimi!

E QUESTE VERITA'?
Per il resto, fratelli mei, state lieti nel Signore. A me non pesa e a voi è utile che vi scriva le stesse cose: guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno circoncidere! 
Siamo infatti noi i veri circoncisi, noi che rendiamo il culto mossi dallo Spirito di Dio e ci gloriamo in Cristo Gesù, senza avere fiducia nella carne, sebbene io possa vantarmi anche nella carne. Se alcuno ritiene di poter confidare nella carne, io più di lui: circonciso l'ottavo giorno, della stirpe d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo da Ebrei, fariseo quanto alla legge; quanto a zelo, persecutore della Chiesa; irreprensibile quanto alla giustizia che deriva dall'osservanza della legge. Ma quello che poteva essere per me un guadagno, l'ho considerato una perdita a motivo di Cristo.
Anzi, tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in lui, non con una mia giustizia derivante dalla legge, ma con quella che deriva dalla fede in Cristo, cioè con la giustizia che deriva da Dio, basata sulla fede. 

E questo perché io possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella morte, con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti.
Non però che io abbia già conquistato il premio o sia ormai arrivato alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch'io sono stato conquistato da Gesù Cristo.
Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù. 

Quanti dunque siamo perfetti, dobbiamo avere questi sentimenti; se in qualche cosa pensate diversamente, Dio vi illuminerà anche su questo.
Intanto, dal punto a cui siamo arrivati continuiamo ad avanzare sulla stessa linea.


PER TANTO, NON DORMITE. NON SOGNATE!
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.
Pietro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui.
Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva.
Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!».
Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.

CHI MANTIENE la proMESSA? ... l'ALLEANZA?
CHI SEGUE coLUI che non la MAN-tiene? ... che SPEZZA l'ALLEANZA?

venerdì 22 febbraio 2013

La CATTEDRAle SU UNA PANCiA?

PANCArella o BANCArella?
PANchina o BANchino?
Panchetto o Banchetto?

Dov'è lo sgaBELLO di DIO?

Esorto gli anziani che sono tra voi,
quale anziano come loro,
testimone delle sofferenze di Cristo
e partecipe della gloria che deve manifestarsi:
pascete il gregge di Dio che vi è affidato,
sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri,
come piace a Dio,
non per vergognoso interesse,
ma con animo generoso,
non come padroni delle persone a voi affidate,
ma facendovi modelli del gregge.
E quando apparirà il Pastore supremo,
riceverete la corona della gloria che non appassisce.


«La gente, chi dice che sia il Figlio dell’UOMO?».
«Ma voi, chi dite CHI in me PARLA?».
«CHI E' il CRISTO, il FIGLIO del DIO VIVENTE?».
«Chi sono i beati, figli della pro-vocazione SU Giona,
coloro che né carne né sangue possono rivelare,
ma SOLO il PADRE può sVELARE.
CHI CONOSCE il Padre che è nei cieli?
VOI polvere di PIETRA non lo avete riconosciuto.
VOI che fate entrare CHI non ha la CHIAVE.
Come E' FATTA questa CHIAVE?
CHI potrò LEGARE a ME?
... PER SEMPRE.
IO CHE POSSO SOLO
SCIOGLIERE
dal LEGACCIO
e temere che non faccia PIU' ritorno».

CHI ERA CHI LO si RICONOSCE
QUALE E':
 il FIGLIO di DIO
se aspettavano UN MESSIA?

CHI fu riconosciuto in COLUI che 
SOTTO il FICO
lo chiamò
:
"Dio ha dato il figlio della MADRE
terra aRATA".

mercoledì 20 febbraio 2013

NiNiVe NNVV più. FU DISTRUTTA lo stesso.

In quel tempo, fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore.
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere.
Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!».
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.


FECE il BENE! il GIUSTO! ... separando CHI ERA IN LOCOulo e non DEL loCULO.

Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, LA  REGINA del SUD si alzerà
contro gli uomini di questa generazione e li condANNerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di SalomONE. Ed ecco,
qui vi è uno più grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno
, perché essi alla preDICAzione di Giona si conVERTIrono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Gli Assiri erano noti come un popolo feroce e brutale. La loro ferocia era rappresentata sui muri degli stessi loro palazzi. Molte di queste sculture in pietra dimostrano infatti la loro brutalità nei confronti dei prigionieri di guerra, a cui toccava la solita sorte, venivano torturati, impalati e scorticati vivi.

"I suoi abitanti giovani e vecchi [...] con i loro cadaveri ho riempito le strade della città". 
"Lui stesso imprigionai nella sua residenza reale, come un uccello in gabbia. Innalzai una colonna presso la porta della città e scorticai tutti i capi della rivolta, e con la loro pelle rivestii la colonna; alcuni murai all’interno della colonna, alcuni infilzai su pali sopra la colonna, . . . e tagliai gli arti dei funzionari, dei funzionari reali che si erano ribellati. . . . Molti prigionieri fra loro arsi nel fuoco, e molti presi vivi come prigionieri. Ad alcuni tagliai le mani e le dita, e ad altri tagliai il naso, gli orecchi e le dita, a molti cavai gli occhi. Feci una colonna coi viventi e un’altra con le teste, e legai le loro teste a pali (tronchi d’albero) tutt’attorno alla città. Bruciai nel fuoco i loro giovani e le loro ragazze . . . Venti uomini catturai vivi e murai nelle mura del palazzo. . . . Il resto di loro [dei loro guerrieri] feci morire di sete nel deserto.


NON hanno PUDORE e riconoSCiENZA verso chi li HAfatto ARRICCHIRE, con motivazioni che hanno NUTRITO i loro testi di CANZONI e SPETTACOLI teatrali.
Io non difendo la PROSTITUTA, che in equal modo si è venduta a poco prezzo per nutrire i suoi  POVERI FIGLI, per colpa del RE (loro padre di pro-Istituzione) che l'HA U.S.A.ta per soddisfare i suoi ISTINTI carnali e di potere.

IO Giù-dico CHI, pur non conoscendo, sa solo GIU'DedICARE sempre MALE, sia quando si arricCHIva CHE quando vuole portare alla distruzione CHI non conosce CHI è più forte di CHI sa solo utilzzare  l'invidia e la vendetta, ma diventa carne di AGNELLO sul FUOCO quando si dona misericordia nel perdonare, ma non come MALATI di mente.
Ma COME impossessati da DeMONI che non hanno il coraggio di INCARNARSI del PROSSIMO.

CHI, CHI, CHI mi traDIRA' sarà come se NON FOSSE MAI NATO.    


CoLUI che ha già DECISO chi TRARRE FUORI per POI distruggere TUTTO.

martedì 19 febbraio 2013

LUI SALVA gli SPIRITI affranti.

«Come la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano
senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina
e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata
».

Pregando, non sprecate parole come i pagani:
essi credono di venire ascoltati a forza di parole.
Non siate dunque come loro,
perché AlBInò e Padre vostro
sa di quali cose avete bisogno
prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
riMETTI a noi i nostri debiti
come anche noi li riMETTIAMO ai nostri debitori,
e non ABBAnDONARCI alla tentazione,
ma liberaci dal male
.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».

Strano! Non avevano anche cambiato il MALE con il maligno?
E perchè non traducono BENE il rimettere in per-donare, come ANCHE il debiti in PECCATI?


IPOCRITI!
AtTORI da straPAZZO!

Il SENSO E' che dovete riconoscere la vostra PENA
e soffrire per CHI ne ha UNA PIU' GRANDE,
fino a CHIEDERVI se il MALcapitato
E AVANTI o INDIETRO a VOI.

Se poi VELO condonerà il PECCATO ... io lo SPERO,
ma SO CERTAmente che se LO FARA'
è perchè AVETE PRESO,
spiritualmente,
la PENA del VOSTRO PROSSIMO
che E' DIO. 

CONSOLATE DIO che SOFFRE per i PROPRI FIGLI
che non LO COMPRENDONO

Siete fatti di CARNE o di solo SPIRITO?

Volevo scrivere altro ma c'è CHI non MELO permette.
CHI HA ORECCHI ... SENTA e CHI HA OCCHI VEDA
e CHI CONOSCE ... COMPRENDA!

domenica 17 febbraio 2013

Il MISTERO di DIO

Quando stai per RAGGIungerlo ... ti sFUGGE.
 

Tu che abiti al riparo dell'Altissimo e dimori all'ombra dell'Onnipotente, dì al Signore:
"Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido". 
Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio.  La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; non temerai i terrori della notte né la freccia che vola di giorno, la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno.
Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma nulla ti potrà colpire. 

Solo che tu guardi, con i tuoi occhi vedrai il castigo degli empi.
Poiché tuo rifugio è il Signore e hai fatto dell'Altissimo la tua dimora,  non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. 

Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede.
Camminerai su aspidi e vipere, schiaccerai leoni e draghi.
Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome. 

Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, lo salverò e lo renderò glorioso.  Lo sazierò di lunghi giorni e gli mostrerò la mia salvezza.

Se si è PIENI di Spirito Santo ci viene incontro lo SPIRITO SACRO per PROVARCI nella DIVISIONE.
Quale DEI 2 vi NUTRIRA' in VERITA'?
Una volta TUTTI sapevano FARE il PANE dalle SPIGHE, ad ESSO?
Chi vi insegna a NUTRIVI di ALTRO?
In quale SENSO?
C'è chi riesce a trasformare MAMMONA in pane SPECULANDO, invece di SPIGOLARE.
Il costruttore si guadagna il PANE lavorando le PIETRE, il falegname il LEGNO, il fabbro il FERRO. E così VIA ... per DOVE?

In questa frase proVOCATORIA nel deserto, COSA vi conVINCE e CHI no?
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse:

«Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo».
E la risposta di Gesù? QuALE senso ha DIRE: «Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».

Poi ... Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”».

E ancora Gesù gli risponde: «È stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».

SVEGLIA!

Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.

Che è questo moMENTO già STABILITO?

Volete ce vi riporti COSA dice a RIGUARDO GESU' ... durante il SUO MIniSTERO?

Ma non avete un ANGELO caduto con VOI che vi aiuti?

Ho tante cose da dirvi ma è inutile parlare con CHI non è pre-DISPOSTO.

venerdì 15 febbraio 2013

Il VERO CONCILIO E' UNO e PERSONALE nella COMUNITA'


Al MONDO sembra rimanere ancora NASCOSTO
ma SOLO CHI ha conosciuto la VERITA'
può ... comPRENDErLO.

Quando parliAMO dAVANTI alla GHIERA, per far aumentare la nostra fede, quando nella PRE-GHIERA chiediAMO aiuto per altri SERVI nella Vigna del Signore ... a CHI CI riVOL.TI-AMO?
Alla VITE, ai tralci  ... o a NOI STESSI?

Era SERA e LUI GIU'nSE con i SUOI do'dici. Noi, ORA, mentre eravamo a men-sa e mangiAVAmo LUI, disse: "In verità vi dico, uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà". Allora NOI, addolorati profondamente, dopo averLO SENTITO sul PANE e il VINO e l'INVITO a CONDIVIderloLO, inCOMINCIammo a ratTRISTIrci e a DIRgli UNO e l'Altro: "Sono for-se, io?". Ed egli ci disse: "Uno DEI 1 2, UNO tra VOI, coLUI che inTINGE con ME... nel piATTO. Il FIGLIO dell'UOMO se ne va, come E' scritto di LUI, ma guai a co-LUI dal quale il FIGLIO dell'UOMO E' TRA-DETTO, ma non FA! BENE per quell'uomo SE non fosse mai nato!".AdESSO si ritira in pre-ghiera, rimanendo smpre vicino a tutti noi che dobbiamo rimanere vicini a LUI e a NOI STESSI, anche se per il mondo rimane NUOVA-mente "NASCOSTO''.
Lo DICE ... BENE in UNO e SEI, non più DIVISO.

Guai a chi non ha colto il MESSAGGIO di questo CONCILIO XN.
Sarebbe come venir escluso dalla SPERAnza PERSOnificata nel SIGNORE di SEMPRE, del SEMPRE ... per SEMPRE.
Chi ha compreso non si disperi, se ha COLTO l'OPERA dello SPIRITO SANTO in SE. Dovrebbe GIOIRE, in VECE, in SUA vece.
Che lo stesso SPIRITO, con FORZA, AGISCA ad ESSO e per TUTTI, allo stesso MODO e non COME agì quando ci fece intraVEDERE cosa potEVA riSERVArci la VIA.
''SPERiAMO che questo Concilio vinca'', sia nel reALE che nel VIRTU'ale.
Non più RACCONTATO ma VISSUTO.
In questa QUA'-RESI-mha da CHI avremo l'OLIO SANTO e BENE DETTO?

Che GRANDE PRO-VOCAZIONE!
O Padre Benedetto!

Tute ne vai con il tuo pre-FETTO e le tue "me-mores" e ci lasci a riprendere la STESSA VITA, che non sia verso E@-MoUSe ma per il POSTO di SEMPRE a NOI pre-PARATO fin da SEMPRE.

Buon CAMMINO verso il SANTO PASSAGGIO.

giovedì 14 febbraio 2013

Di-MESSA o DIS-messa?

OGGI, ora E' il GIORNO della SALVEzza
TREntaTRE anni ORAsono ... in mesi, giorni, ore, minuti e secondi
SOMMA-TELI TUTTI


C'è ABBA-STANZA TEMPO per ritornate al SIGNORE?
NON AVETE RICONOSCIUTO la VISITA di DIO?
Non VELAnno racCONTAta?

E sapete CALCOLARE con SAPIENZA il CENTRO?
Il GIORNO che PIETRO si ALZA, non si ABBAsSA, per far POSTO a COLUI che DEVE VENIRE.
Sapete quante volte?

QUANTE VOLTE AVETE GIUDICATO L'IMMAGINE della SUA SPOSA?
Dimenticandovi CHE SIETE PARTE?
Di quale PARTE?
Del VESTITO o del CORPO?

VI VERGOGNATE di LEI?
AdESSO SPOGLIA?

VI VERGOGNATE DEL MIO PECCATO?



GUStaTELO TUTTO l'ECCE HOMO

mercoledì 13 febbraio 2013

PAGO' TUTTO CoLUI che non LO avEVA introDOTTO nel CORPO.

Colui che non aveva conosciuto peccato,
Dio lo fece peccato in nostro favore,
perché in lui noi potessimo
diventare giustizia di Dio.
In principio Dio creò il CIELO e la TERRA ... (PUNTO)!
La TERRA era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle ACQUE.
Visto che non sapeva distinguere se fossero COSE BUONE, vide che era fatta a foglie come veli trasparenti che non facevano intravedere il nucleo. InCOminCIO' a sfogliare la «CIPOLLA!». E si chiedeva il perchè del SUO PIANTO.

Mentre quelle SUE ACQUE riEMPIvano una FOSSA SU la  TERRA (che chiAMIAMO MARE, in quanto A-MARE), incomincio a VEDERE MEGLIO, in QUANTO nella POZZA SCORSE la FORMA-AZIONE DEI PUNTI-ni, come PULVI-SCOLO.

Si CHIESE, nel FRA-TEMPO se apPARTEnESSEro alla TERRA o alle SUE ACQUE.
Ma, sembravano che si MOLTIPLICASSERO.
Notò che avevano FORME diverse, SIMILI tra loro.

Comicio a dividerli:
I TANTI secondo la LORO specie e
i poCHI secondo LA PROPRIA specie, 
tutti questi "pulvi-scoli" del suolo.

AllORA, facendo questo, si RI-TROVO' tra le SUE mani un PUGNO di TERRA bagNATA.
VIDE che erano fe-CON-di e di MOLTIplicAVAno.

Poi fu chiamato XPRE-PARAaRSI  Xla CENA, a LAVAaRSI le MANI.

(immMAGIne inSERIta STA'SERA)
Il PADRE PAGA sempre al posto del FIGLIO come il FIGLIO PAGA la posto del PADRE.

Mentre si LavAVA le mani ... fide scapPARE VIA una PARTE di quel fANGO, sentì la MADRE che diceva, mentre strofinAVA quelle MANINE:
«Ritornate a me con tutto il cuore, con digiuni, con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira, di grande amore, pronto a ravvedersi riguardo al male».
Chi sa che non cambi e si ravveda e lasci dietro a sé una benedizione?
Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio.
Suonate il corno in Sion, proclamate un solenne digiuno, convocate una riunione sacra.
Radunate il popolo, indite un’assemblea solenne, chiamate i vecchi, riunite i fanciulli, i bambini lattanti; esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dal suo talamo.
Tra il vestibolo e l’altare piangano i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano: «Perdona, Signore, al tuo popolo e non esporre la tua eredità al ludibrio e alla derisione delle genti».
Perché si dovrebbe dire fra i popoli: «Dov’è il loro Dio?».
Il Signore si mostra geloso per la sua terra e si muove a compassione del suo popolo.

COSA VOGLIO RACCONTARVI?
Cose QUOTI-diane, cose com-UNI, FATTI VERI e TERRENI.

Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.
Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: «Al momento favorevole ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso».
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!



martedì 12 febbraio 2013

A SAN ALBINO

 
NOS NON HABEBIMUS PAPAM
 
 
Seguiranno ESEMPI COME SI DIVENTA PAPA',
anzi, ancor PIU'
MAMMA'.
 
In occasione del CENTENARIO della NASCITA di
ALBINO LUCIANI
per SEMPRE 
GIOVANNI PAOLO
il PRIMO
 
Siamo stati visitati da DIO e nessuno se nè accorto!

Seguirà la VENUTA del PADRE!

domenica 10 febbraio 2013

AVE...TE con VOI ... lo SPIRITO della MADRE?

Nel mio VAngelo è comPRESO tutto IN UN UOMO che FECE e inSEGNO' dal PRINCIPIO fino al GIORNO in cui, dopo aver dato istruzioni ai suoi AMICI che si era scelti nello Spirito SantoFU assUNTO in CIELO
Egli si mostrò VIVO, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio.
Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi, ma di attendere che si adempisse la promessa del Padre

"quella, disse, che voi avete udito da me: inizialmente siete stati battezzati con acqua, voi invece sarete battezzati in Spirito Santo, fra non molti giorni".
Così venutisi a trovare insieme gli domandarono: "Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il TUO REGNO? ". Ma egli rispose: "Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni in tutto il mondo fino agli estremi confini del cielo".  Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo.

 
E poiché essi, come stupitdi, stavano fissando il cielo mentre egli se n'andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: "Uomini increduli, perché state a guardare il cielo? Questo UOMO, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo". Allora ritornarono in se e capirono come EGLI sarebbe VENUTO, COME E' SEMPRE VENUTO, dapprima nei PRO-FETI. Compresero anche il SETTIMO giorno CREATO per l'UOMO e non l'uomo per il SABATO. Compresero il RIPOSO di DIO SOLO al compimento di tutte le COSE. Compresero l'IMMACOLATA CONCEZIONE e l'OTTAVO giorno, senza più traMONTI.

Entrati in LORO salirono SU un piano superiore dove abitavano adESSO. C'erano TUTTI meno LUI.



E SI CHI-E'-de-VANO il PER-CHE', NONO-STANTE l'ASSI-DUALITA' CON-CORDE NE LA PRE-GHIERA.
IN SIEME A LORO ... alcune donne e MARIA, la MADRE  e con i fratelli di lui.



In quei giorni LUI si alzò in mezzo ai fratelli (il numero delle per-sone radunate era circa 12 0 [cento-venti]) e disse: "Fratelli, era necessario che si adempisse ciò che nella Scrittura fu predetto dallo Spirito Santo per bocca di COLUI che preDISSE tutto a riguardo il GIU'-DEO e il SUO tra-DIREDavide a ri-guardo l'arRESTO. Egli era stato del nostro numero e aveva avuto in sorte lo stesso nostro ministero.
Quel comprare un pezzo di mondo con i pro-venti del suo de-litto e poi ... PRE-AVVENTO-dandOSI SI SQUARCIO' l'ANIMA
laciando spargere le SUE MEMBRA.
La cosa è divenuta così nota a tutti che da allora questa terra viene chi a-mata  campo di SU-CESSIONE di SANGUE.  IN-FATTI E' scritto nel SALirMI: "La sua dimora diventi deserta, e nessuno vi abiti, il suo incarico lo prenda un altro". 
Bisogna dunque che tra coloro che condivisero lo stesso PANE per tutto il tempo in cui il MIO Signore ha vissuto in mezzo a VOI, incominciando dal battesimo con acqua fino al giorno in cui è stato di tra noi assUNTO in CIELO, UNO diVENGA, IN-SIEME a noi, TESTI-MOME della sua riSUrREZIONE".

Furono MESSI a GIU'dizio due:
chiSEPPE dire BARsABBA, SOPRAnNOMINATO GIU'STO', e ... MATATH (dono), e da YAH (DIO).  Allora essi pregarono dicendo: "Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostraci quale di questi due hai designato a prendere il posto in questo ministero e apostolato di colui che ci ha ABBA'nDONATO per PRE-PARARCI un posto da lui scelto".
Gettarono quindi le LORO sorti e ESORTI' il DONO di DIO, che fu associato agli 11 apo-stoli.

Mentre quello stesso GIORNO volgeva al termine mentre si trovavano tutti insieme nello stesso POSTO. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi. Si trovavano allora GIU'-DEI osSERVI-ANTI di ogni luogo che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore dicevano: "Costoro che parlano non sono forse tutti di fuori? E com'è che li sentiamo ciascuno parlare in noi? Siamo Parti, Medi, làMITI, abitanti sparsi, GIU'-DEI e PRO-SEunGUENTI e li udiamo annunziare in NOI le grandi opere di Dio".  Tutti erano stu-piti e per-plessi, chie-dendosi l'un l'altro: "Che significa questo?".
Altri invece li deridevano e dicevano: "Sono u-bria-chi".
Allora, levatosi SU con gli altri 11, parlò a voce alta così: "GIU-DEI, e voi tutti, vi sia ben noto questo e fate attenzione alle mie parole: Questi uomini non sono u-bria di sCONOSCIUTO se non in CHI diMORA, come voi SU-spettate, essendo appena NOnVE del GIORNO.
AcCADE inVECE QUELLO che FU PRE-DETTO: "Negli ultimi giorni, dice il Signore, Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni. E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi profeteranno. Farò prodigi in alto nel cielo e segni in basso sulla terra, sangue, fuoco e nuvole di fumo. Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue, prima che giunga il giorno del Signore, giorno grande e splendido. Allora chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato. Uomini vincenti ascoltate queste parole: quell'UOMO acCREDItato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra di voi per opera sua, come voi ben sapete -, dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete FISSATO sul LEGNO per mano di empi e l'avete ucciso.  Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere. Fu detto, in FATTI, a suo riguardo: Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; poiché egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua; ed anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non ABBA'nDONERAI l'ANIMA MIA nei DEI INFERIori, né perMETTERAI che il tuo Santo veda la corruzione. Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza. Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente che egli morì e fu sepolto e la sua tomba è ancora oggi fra noi. Poiché però era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, PRE-VIDE la RISURREZIONE e ne parlò: questi non fu  ABBAnDONATO GIU', né il SUO COPRO si CORROSE. Questo UOMO Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo TESTI-MONI. InnALZATO PER-TANTO alla mia destra e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva pro-messo, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire. In FATTI non si sale al cielo terreno, ma TUTTA-VIA ... siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi. Si sappia dunque con certezza tutta la casa di chi ha combattutto con dio e gli uomini e ha vinto che Dio ha costituito Signore e Figlio dell'UOMO
quell'uomo che VOI crocifiggete ANCORA!".
Per TANTO PENTITEVI e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di COLUI che E' GIA'-SU, quale NUOVO PADRE, per la RE-MISSIONE DEI vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro".

 


Con molte altre parole li scongiurava e li esortava: "Salvatevi da questa generazione per-versa". Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno si unirono a loro circa 3000 per-sone.
Eraano assidui nell'ascoltare l'insegnamento di quelle PAROLE e nell'unione fraterna, nella fraAzione del pane e nelle pre-ghiere. Un senso di timore era in tutti e prodigi e segni avvenivano per opera DEI loro, divenuti CAPI. Tutti coloro che erano diventati credenti stavano insieme e tenevano ogni cosa in comune; chi aveva proprietà e sostanze le vendeva e ne faceva parte a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano il pane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati.



venerdì 8 febbraio 2013

LO STESsO DEI SEM...PER l'eTERNItà

A COLOro che MI hANNO riCONOsciuto
in quel che NON E' SOLO in un CORPO,
avendo OSPITATO l'ANGELO del SEMPRE. FRAtelli l’AMORE E la CARITA'
fraTERNA RESTINO SALDI.
Non dimenticate l’ospitalità di CHI
non è straniero per noi
ma SOLO per CHI non lo riconosce
il PRIMA di NOI.
L'OSPITALEità alcUNI,
PRATICAndola,
SENZA SAPERLO
Hanno acCOLTO 
DEI ANGELI.
 
RicordateVI DEI carcerati,
come se foste loro compagni di carcere,
e di quelli che sono maltrattati,
PERCHE' ANCHE VOI AVETE UN CORPO.
QUESTO MATRImonio sia rispettato da tutti
e il TALAMO SIA senza macchia.
I FORNIcaTORI e gli ADU'Lteri saranno giudicati d'IO
(CIO'E' da LORO stessi ... sdoppiati).
La VOSTRA conDOTTA sia senza aVARIzia;
(VERSO CHI OSPITATE)
COLUI che VUOLE ESSERE ...
acCOLTO X PRENDERVI
X SEMPRE.
AcCONTETAtevi di quello che avete,
perché d'IO stesso ha detto:
«Non ti lascerò e non ti abbandonerò».
Così possiamo dire con fiducia:
«Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura.
Che cosa può farmi l’ uomo?».
(Prendersi la sua POLvere).
Ricordatevi dei vostri CAPI, VERI UOMINI del CIELO,
i quali vi hanno annunciato la parola di Dio.
Considerando attentamente l’esito finale della loro vita,
imitatene la fede.
Il CRISTO E' LO STESSO
ieri e oggi e X SEMPRE!
NEI SEcoli DEI seCOLI.
VERO SPIRITO ELARGITO SU TUTTI 
COLOro che ABBA'sSANO
il CAPO.
 
CHI EL-YA?
In quel tempo, il coETAnio, figlio di chi uccise tutti gli altri COEtanii sentì parlare dell'eREde, perché il SUO NOME ERA diventato FAmoso. Si diceva: «l'UOMO che doveva VENIRE E' riSORTO DAI MORTI e per queSTO ha il po'TERE di fare PROdiGi». Altri inVECE dicevano: «È ElYa». Altri anCORa dicevano: «È un PROfeta, come UNO DEI proFETI». Ma il d'ERO, al sentirne parlare, diceva: «Quell'UOMO che IO HO FATTO UCCIDERE togliendoli il CAPO, E' RI-sorto!».
Proprio il DeRO deh, inFATTI, aveva mandato ad arrestare quell'uomo e lo aveva messo in preGIONE a causa di ERO dì ADE, moglie di suo fratello (FILIteo, colui che brilla, rappresente il mistero, inizio DEI magi appaganti e di SPERANZA), l’aveva sposata nonostante avesse il marito in vita e anche UNA GiglioLeanza.
Il MALdeCAPITATO, inFATTI, diceva al SUO PADRONE: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello». Per questo EROdiADE LO oDIOava e voleva farlo uccidere, ma non poteva, perché RODEntro temeva quella VOCE, sapendolo uomo GIUSTO e SANTO, e ViGiLava su di LUI; nell’ascoltarLO RESTAva molto perPLESSO, tuttaVIA lo asCOLTava VOLEnTIeri.
Venne però il giorno PROpiZIO, quando le RODE MACERAva nel SUO PECCATO, PER il SUO compleANNO, fece un banchetto per i PIU' alti FUnZIOnari della SUA mCorte, gli UFFIciali dell’eSERcito e i NOTTtabili della PAGANIA. Entrata la giglia della stESSA EROdiADE, DANzò e piacque al RODE e ai comMENsali. Allora il re disse alla FAN-CIULLA: «Chiedimi quello che vuoi (quello che domina il tuo istinto) e io te lo darò». E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche (pagandoti con) la metà del mio regno». Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La TESTA (la punta celeste) di quel maschio del CIELO». E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adESSO, SU un vassoIO, il CAPO di quel BATTISTA». Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei comMENsali non VOLLE opPORLE un riFIUTO.
E SUbito il re MANdò un VIGILANTE e ordiNO' che GLI fosse (FECE) portata la testa di CHI GRIDAVA la VEIRTA'. La GUARDIa anDO' lo deCAPITO' in preGIONE e ne portò la (una) testa SU un vasSO-IO, la diede alla FANcheCIULLA e la FAN-CIULLO' A SUA MADRE.
Mentre gli APPREN-DISTIi di quell'UOMO, SAputo il FATTO, VENNERO, ne PRESERO il CORPO e lo POSERO alTROVE.

 

giovedì 7 febbraio 2013

DEMO (strazione) nIO (mia)

Fratelli, non comportatevi da bambini nei giudizi; siate come bambini quanto a malizia, ma uomini maturi quanto ai giudizi. Sta scritto nella Legge:
Parlerò a questo popolo in altre lingue e con labbra di stranieri, ma neanche così mi ascolteranno, dice il Signore.
Quindi le lingue non sono un segno per i credenti ma per i non credenti, mentre la profezia non è per i non credenti ma per i credenti. Se, per esempio, quando si raduna tutta la comunità, tutti parlassero con il dono delle lingue e sopraggiungessero DEI non iniziati o non credenti, non direbbero forse che siete pazzi? Se invece tutti profetassero e sopraggiungesse qualche non credente o un non iniziato, verrebbe convinto del suo errore da tutti, giudicato da tutti; sarebbero manifestati i segreti del suo cuore, e così prostrandosi a terra adorerebbe Dio, proclamando che veramente Dio è fra voi.

Fratelli, non è per me un vanto predicare il vangelo; è per me un dovere: guai a me se non predicassi il vangelo! Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato.Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di predicare gratuitamente il vangelo senza usare del diritto conferitomi dal vangelo.
Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero. Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. Tutto io faccio per il vangelo, per diventarne partecipe con loro.


Mi sono fatto Giu'Deo con i GiùDei, per guadagnare i Giu'Dei; con coloro che sono sotto la legge sono diventato come uno che è sotto la legge, pur non essendo sotto la legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la legge. Con coloro che non hanno legge sono diventato come uno che è senza legge, pur non essendo senza la legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo, per guadagnare coloro che sono senza legge.

mercoledì 6 febbraio 2013

Non tentare il SIGNORE, DIO TUO, ma lasciati CONDURRE.

Fratelli,
non avete ancora rESISTITO fino al sangue
nella lotta contro il peccato
e avete già dimenticato l’esortazione
a voi rivolta come a figli:
«Figlio mio,
non disprezzare la correzione del Signore
e non ti perdere d’animo
quando sei ripreso da lui;
perché il Signore corregge coLUI
che egli ama e percuote chiunque riconosce come figlio».

È per la vostra correzione che voi soffrite!
Dio vi tratta come figli;
e qual è il figlio che non viene corretto dal Padre?
Certo, sul momento,
ogni correzione non sembra causa di gioia,
ma di tristezza;
dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia
a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi,
perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi,
ma piuttosto a guarire.
Cercate la pace con tutti e la santificazione,
senza la quale nessuno vedrà mai il Signore;
vigilate perché nessuno si privi della grazia di Dio.
Non spunti né cresca in mezzo a voi alcuna radice velenosa,
che provochi danni e molti ne siano contagiati.
 
 

DedIcatO a ... CHI deve SANTIFICARE il NOME nella SUA FAMIGLIA.


Peccato che poi TUTTO rimane una rappresentazione teatrale senza capire chi USA gli attori stessi.

L'IPO-CRITA (chi spiega ma non in prima persona), cioè l'ATTORE, SERVE anche nella REALTA' per farci capire che dobbiamo solo AMMETTERE che nulla avviene per CASO.

Si PAGA anche per i nostri GENI-TORI, ma siete liberi di DABBARLI per sempre.

Qui è la sapienza di essere RIBELLI DEI Cieli ma continuare ad AMARE il PADRE e la MADRE che conFIDANO nel FIGLIO il RITORNO.

Se SOLO un SOLO SEME si SALVA ... in VERITA' si SALVA tutta la PIANTA e il terreno BUONO e FERTILE è già PRONTO da tempo in quel GIARDINO che non è ... VEGETATIVO.

Eravamo MINEoRALI e ci siamo sforzati di diventare VEGE-TALI. Ma la somiglianza non era perFETTA e abbiamo staccato le radici per poter SPORTARCI per nostro volere.
SCRISCIAVAMO per VOLONTA' fino a far spuntare ARTI ad arte.

Ma non potevamo nutrirci ancora di quello che E' sempre rimasto in NOI stessi.

Ci mancava qualocosa che non riuscivamo a comprendere ancora RIMAsta nel nostro ALBERO iniziale.

Dovevamo diventare CARNI-VORI.

SIAMO ... RI-USCITI.

Ma ADESSO che SIAMO vicino a toglierci le VESTI e la MASCHERA che nasconde il SUO VOLTO ... pensiAMO di esserci persi.

Vogliamo SENTIRE il PADRE o alMENO la MADRE ma non sappiAMO che SONO in NOI per SEMPRE.

CHI POTRA' fermarci?

Può farlo UNO come NOI?

La MIA CARNE...VALE

I MIEI PAR...enti par...EVA...no!

Ora i figli si urtavano nel suo seno ed essa esclamò: "Se è così, perché questo?".
Andò a consultare il Signore. il Signore le rispose:

"Due nazioni sono nel tuo seno
e due popoli dal tuo grembo si disperderanno;
un popolo sarà più forte dell'altro
e il maggiore servirà il più piccolo".


CoLUI, che fu salvato dal Padre di TUTTI,
PREDIligeva il figlio per la CACCIAgiONE di suo gusto,
mentre la MADRE DEI GEmelli
preFERIVA CHI era uscito per ULTIMO.


Uscì il primo,
rossiccio e tutto come un mantello di pelo.
Subito dopo, uscì il fratello e teneva in mano
il calcagno del primo.

I fanciulli crebbero e il primo divenne abile nella caccia,
un UOMO della steppa,
mentre il secondo era un uomo tranquillo,
che dimorava sotto le tende.


Il Padre si UNI' alla donna, la quale CONCEPI' e PAR-TORI' e esclaMO':
"Ho ACQUISTATO un UOMO dal SIGNORE".
Poi PAR-TORI' anCORa un fratello al primo.
Ora il PICCOLO era pastore di greggi e
il GRANDE lavoratore del suolo.
Dopo un certo tempo,
il GRANDE OFFRI' I FRUTTI del suolo in sacrificio al Signore;
anche il PICCOLO offrì primo-geniti del SUO GREGGE e il loro grasso.
Il Signore gradì questi ULTIMI,
ma non gradì i FRUTTI del SUO SUOLO offerti dal più GRANDE.
Questi fu molto irritato e il suo volto era abBATTUTO.
Il Signore disse allora: "Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto?
Se agisci bene, non DOVRAI forSE TENERLO ALTO?
Ma se non agisci bene,
il peccato è accovacciato alla tua porta;
verso di te è il suo istinto,
ma tu dòminalo".


All'ORA il più grande disse al fratello: "Andiamo ... FUORI!".
Mentre erano FUORI, 
alzò la mano contro il più piccolo e lo uccise.
Allora il Signore disse:
"Dov'è chi sacrificava i primo-geniti del SUO gregge?".
Egli rispose: "Non lo so. Sono forse io il guardiano DEI altri?".
Io CUSTODISCO SOLO il TUO SuOLO.


Riprese: "Che hai fatto?
La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii male-detto lungi da quel suolo
che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello.
Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti:
ramingo e fuggiasco sarai sulla terra".
Disse l'UNICO figlio rimasto al Padre:
"Troppo grande è la mia colpa per o tenere per dono?

Si può vendere il REGNO DEI Cieli per un piatto di minestra di lenticchie?
Pur arrivando da FUORI ... sFINITO.
Si permise di dire a più piccolo che si dedicava anche al SUO PASTO:
"Lasciami mangiare SUBITO un pò di questa minestra rossa, perché io sono sfinito"
Il piccolo SCALTRO, frutto del MONDO, disse:
"Vendimi subito la tua primo-genitura".
Rispose chi non aveva ALTRO per PAGARE:
"Ecco sto morendo: a che mi serve allora la primogenitura?".
Il Figlio del mondo disse: "Giuramelo subito".
Quegli lo giurò e vendette la primogenitura.
Il PICCOLO diede al grande il PANE e la minestra di lenticchie;
questi mangiò e bevve (cosa?), 
poi si alzò e se ne andò.
A tal punto il GRANDE disprezzò la RISURREZIONE
DEI morti.


Alla donna disse:
"Moltiplicherò
i tuoi dolori e le tue gravidanze,
con dolore partorirai figli.
Verso tuo marito sarà il tuo istinto,
ma Egli TI DOMINERA'
".