domenica 30 giugno 2013

SOLO la VERITA' su questo MONDO VI LIBERERA' per SEMPRE

Santi Primi martiri della santa Chiesa di Roma
30 giugno - Memoria Facoltativa
 
OGGI, la Chiesa ROMANA celebra i SANTI cristiani che furono trucidati nei "giardini vaticani" da Nerone dopo l'incendio di Roma (luglio 64). Anche lo storico romano Tacito nei suoi Annali dice: 'alcuni ricoperti di pelle di animali furono lasciati sbranare dai cani, altri furono crocifissi, ad altri fu appiccato il fuoco al termine del giorno in modo che servissero di illuminazione notturna'. (Mess. Rom.)



 Martirologio Romano: Santi protomartiri della Santa Chiesa di Roma, che accusati dell’incendio della Città furono per ordine dell’imperatore Nerone crudelmente uccisi con supplizi diversi: alcuni, infatti, furono esposti ai cani coperti da pelli di animali e ne vennero dilaniati; altri furono crocifissi e altri ancora dati al rogo, perché, venuta meno la luce del giorno, servissero da lampade notturne. Tutti questi erano discepoli degli Apostoli e primizie dei martiri che la Chiesa di Roma presentò al Signore.
 

L'odierna celebrazione introdotta dal nuovo calendario romano universale si riferisce ai protomartiri della Chiesa di Roma, vittime della persecuzione di Nerone in seguito all'incendio di Roma, avvenuto il 19 luglio del 64. Perché Nerone perseguitò i cristiani? Ce lo dice Cornelio Tacito nel XV libro degli Annales: "Siccome circolavano voci che l'incendio di Roma fosse stato doloso, Nerone presentò come colpevoli, punendoli con pene ricercatissime, coloro che, odiati per le loro abominazioni, erano chiamati dal volgo cristiani".
Ai tempi di Nerone, a Roma, accanto alla comunità ebraica, viveva quella esigua e pacifica dei cristiani. Su questi, poco conosciuti, circolavano voci calunniose. Nerone scaricò su di loro, condannandoli ad efferati supplizi, le accuse a lui rivolte. Del resto le idee professate dai cristiani erano di aperta sfida agli dei pagani gelosi e vendicativi... "I pagani - ricorderà più tardi Tertulliano - attribuiscono ai cristiani ogni pubblica calamità, ogni flagello. Se le acque del Tevere escono dagli argini e invadono la città, se al contrario il Nilo non rigonfia e non inonda i campi, se vi è siccità, carestia, peste, terremoto, è tutta colpa dei cristiani, che disprezzano gli dei, e da tutte le parti si grida: i cristiani ai leoni!".
Nerone ebbe la responsabilità di aver dato il via all'assurda ostilità del popolo romano, peraltro molto tollerante in materia religiosa, nei confronti dei cristiani: la ferocia con la quale colpì i presunti incendiari non trova neppure la giustificazione del supremo interesse dell'impero. Episodi orrendi come quello delle fiaccole umane, cosparse di pece e fatte ardere nei giardini del colle Oppio, o come quello di donne e bambini vestiti con pelle di animali e lasciati in balia delle bestie feroci nel circo, furono tali da destare un senso di pietà e di orrore nello stesso popolo romano. "Allora - scrive ancora Tacito - si manifestò un sentimento di pietà, pur trattandosi di gente meritevole dei più esemplari castighi, perché si vedeva che erano eliminati non per il bene pubblico, ma per soddisfare la crudeltà di un individuo", Nerone. La persecuzione non si arrestò a quella fatale estate del 64, ma si prolungò fino al 67.
Tra i martiri più illustri vi furono il principe degli apostoli, crocifisso nel circo neroniano, dove sorge la basilica di S. Pietro, e l'apostolo dei gentili, S. Paolo, decapitato alle Acque Salvie e sepolto lungo la via Ostiense. Dopo la festività congiunta dei due apostoli, il nuovo calendario vuole appunto celebrare la memoria dei numerosi martiri che non poterono avere un posto peculiare nella liturgia.

giovedì 27 giugno 2013

RiVELAzione 12



Sarai MIA SPOSA
solo se non SARAi iniQUA'.
In quello STESSO MO'mento
riAVRAi TUTTI i TUOI FIGLI.
ESSEndo STERILE per COLPA MIA
ti detti UNA schiAVA, madre di reliGIOSI.
Tu VOLEsti che IO la RENDEssi MADRE
FU il TUO VOLERE!
Non il MIO:
«Ecco, il Signore mi ha impedito di aver prole;
unisciti alla mia schiava:
forse da lei potrò avere figli».
Lo FECI per te, non per me.
Così, al termine di quel TEMPO,
quando ritornasti da ME,
mi DESTI la TUA SCHIAVA.
COME moglie MELA desti.
A ME, TUO MARITO, TUO SPOSO di SEMPRE.
Ma, quando la TUA SCHIAVA si accorse di essere incinta,
TU sentisti la TRIstezza di non poter
CONTARE più nulla per LEI,
diVENUTA Madre DEI miei FIGLI.
Allora VOLEsti che l'offesa a te
e per te FATTA
riCADESSE su di ME!
DIcendoMI:
«Io ti ho messo in grembo la mia schiava,
ma da quando si è accorta d’essere incinta,
io non conto più niente per lei.
Il Signore sia giudice tra me e te!».
Ma tu non conoscevi la MIA GIUSTIZIA!:
«Ecco, la tua schiava è in mano tua: trattala come ti piace».
Allora LA MALtrattASTI,
tanto che quella si perse dalla TUA PRE-SENZA.
La trovò l’ANGELO del Signore
presso una sorgente d’acqua nel deserto,
la sorgente sulla GIUsta strada che PORTA SU,
e le disse: «DONNA, da dove vieni e dove vai?».
Rispose, la schiAVA:
«Fuggo dalla presenza della mia PADRona».
Le disse l’ANGELO del SIGNORE:
«Ritorna dalla tua PADR-ONA e RESTAle sottoMESSA».
Le disse ancora l’Angelo del Signore:
«Moltiplicherò la tua discendenza
e non si potrà contarTEla,
tanto sarà numerosa».
Soggiunse poi l’Angelo del Signore:
«Ecco, sei incinta:
partorirai un figlio
DIO HA ESAUDITO la SUA GIU'strizia,
perché il Signore ha uDITO il TUO lamento.
Egli sarà come un A SI NO SERVAtico;
la SUA MANO SARA' contro tutti
e la mano di tutti CONTRO di LUI,
e abiterà di fronte a tutti i suoi fratelli.
Come una MEZZA LUNA a MEZZO GIORNO».
ERA l''86 del II^tempo.

Rendete grazie al Signore, perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Chi può narrare le prodezze del Signore,
far risuonare tutta la sua lode?

Beati coloro che osservano il diritto
e agiscono con giustizia in ogni tempo.
Ricòrdati di me, Signore,
per amore del tuo popolo.Visitami con la tua salvezza,
perché io veda il bene dei tuoi eletti,
gioisca della gioia del tuo popolo,
mi vanti della tua eredità.

«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. In quel giorno molti mi diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?”.
Ma allora io dichiarerò loro:
Non vi ho mai conosciuti.
Allontanatevi da me,
voi che operate l’iniquità!”.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Come riconoscerte la SUA AUTORITA'?

mercoledì 26 giugno 2013

L'INNEstaTORE conSIGLIA

Si può TRARRE dall'albero MALVAGIO il FRUTTO BUONO.
BUONI si diventa, non si nasce.
INIZIALMENTE TUTTO era AMARO.

"Siate SANTI, compreso il sacro, perché il SIgnore, Dio vostro, E' SANTO. TRE VOLTE SANTO!".
Ognuno rispetti TUTTA la PRO-GENIE, sopratutto CHI ERA già PRIMA. Altrimenti non comprendere e non farete PARTE del SABATO.

Non rivolgetevi a Madre Natura, e non fatevi amuleti perchè nessun verderame può SALVA-GUARDARE il diDENTRO. L'inTERNO!

Quando offrite al Signore una potatura, offritela ABBondante.

Non gettate VIA quello eSTIRPAto. UsaTELO e, se è pOSSI-BILE, mangiaTELO, aiutandovi il giorno stesso per UTILIzzarlo. Al MASSIMO quello seguente.
Il terzo GIORNO ... BRUCIATELO!

Non siate avidi SIA nel POTARE CHE nel INNESTARE.


Lasciate qualcosa al VIANDANTE, prendendovi SOLO l'ABBondANTE e lasciando l'eventuale ABBominio.

Non commetterete ingiustizia in giudizio; non tratterai con parzialità il povero, né userai preferenze verso il potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia.
Non andrai in giro a spargere calunnie fra i tuoi SIMILI né coopererai alla morte di UNO di questi. Potrebbe ESSERE il SIGNORE.

Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello; rimPROvera APERTAmente il TUO PROSSIMO, così non ti caricherai d'un peccato per lui.
Non ti vendicherai e non serberai rancore contro i tuoi SIMILI e i SUOI FIGLI, ma amerai il tuo PROssimo coME TE STESSO.

IO SONO il SIGNORE.

L'INNESTO non è una fusione MA UNA ALLEANZA.

Non eSEGUIre inCROCI.
Non mischiare.

Compra la parte da innestare da CHI rimane il PADRONE.


Se sbagli ... sacrifica l'altro.

Quando sarete entrati nel LUOGO nel quale vi conDUCO, pianterete queste VOSTRE PIANTE, non considerando quelle preESISTENTI.
Per tre anni saranno per voi come INTOCCABILI.
NON SENE dovrà MANGIARE.

Ma nel quarto anno tutti i loro frutti saranno consacrati al Signore, come dono festivo.

Nel V°ANno mangerete il frutto di quegli alberi; così essi continueranno a fruttare per voi.
Io sono il Signore, vostro Dio.
Non mangerete carne con il sangue.
Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magìa.

Non TAGLIATEVI e NEMMENO INCIDETEVI sul corpo per un ricordo, né vi farete segni di tatuaggio.
IO SONO il SIGNORE.

Non profanare tua figlia, prostituendola ad altri GIARDINI, perché il TUO LUOGO non si dia alla prostituzione e non si riempia di infamie.

Osserverete le MIE FESTE e i miei RIPOSI.
IO SONO il SIGNORE.

Non vi rivolgete ai negromanti né agli indovini; non li consultate per non contaminarvi per mezzo loro.
IO SONO il vostro Dio.

Alzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio e temi il tuo Dio. I
IO SONO il SIGNORE.

Quando un forestiero dimorerà presso di voi nel vostro POSTo, non gli farete torto.

Il forestiero diMORANTE fra di voi lo tratterete come coLUI che E' NATO fra di voi, perchè RICORDATI che anche TU SEI STATO INNESTATO; tu l'amerai come tu stesso perché anche voi siete stati ALTRI alberi STERILI.
IO SONO il SIGNORE e vostro DIO.

Non commetterete inGIU'stizie nei GIU'dizi, nelle misure di lunghezza, nei pesi o nelle misure di capacità, in LARGO e in ALTO.

USERETE SEMPRE la STESSA MISURA, biLANCE e PESI giusti.
IO SONO il SIGNORE, VOSTRO DIO, che vi ho LIBERATI e SALVATI, da chi nemmeno ANNAfiAVA.

irRIGAtevi a VICENDA!

Osserverete dunque tutti MIEI conSIGLI e tutte i MIEI SUgGEriMENTI e le metterete in pratica.
IO SONO il SIGNORE come VOI SARETE miei RAMI.

NEL FRUTTO troverete il NUOVO SEME.

Assaporate il NUOVO FRUTTO.

QUANTO E' BUONO il SIGNORE NOSTRO.

CHI SALVA il CRISTO dagli INFERI?



«Guardatevi dai falsi profeti,
che vengono a voi in veste di pecore,
ma dentro sono lupi rapaci!
Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini,
o fichi dai rovi?
Così ogni albero buono
produce frutti buoni
e ogni albero cattivo
produce frutti cattivi;
un albero buono
non può produrre frutti cattivi,
né un albero cattivo
produrre frutti buoni.
Ogni albero che non dà buon frutto
viene tagliato e gettato nel fuoco.
Dai loro frutti dunque
li riconoscerete».

 


martedì 25 giugno 2013

L'AMORE tra l'ANIMA e SPIRITO


«Non date le cose sante ai cani
e non gettate le vostre perle
davanti ai porci,
perché non le calpestino con le loro zampe
e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi,
anche voi fatelo a loro:
questa infatti è la Legge e i Profeti.
Entrate per la porta stretta,
perché larga è la porta
e spaziosa la via
che conduce alla perdizione, 
e molti sono quelli che vi entrano.
Quanto stretta è la porta
e angusta la via
che conduce alla vita,
e pochi sono quelli che la trovano!».

lunedì 24 giugno 2013

PerLaMiasPosa




Dedicato a coLUI che è l'UNICO SANTO, Figlio di DONNA, oltre la MADRE del SOGNORE, del quale si celebra con la nascita al cielo anche la nascita secondo la carne. Fu il più grande fra i profeti perché poté additare l'Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo. La sua vocazione profetica fin dal grembo materno è circondata di eventi straordinari, pieni di gioia messianica, che preparano la nascita di CHI ABBI'AMO conosciuto QUAle CRISTO. LUI è il Precursore del Cristo con la Parola e con la VITA. Il battesimo di penitenza che accompagna l'annunzio degli ultimi tempi è figura del Battesimo secondo lo Spirito. La data della festa, tre mesi dopo l'annunciazione e sei prima del Natale, risponde alle indicazioni di Luca. 
GIA' nel grembo della MADRE, riCOLMA di SPIRITO SANTO, esultò di gioia alla VENUTA dell’UMANA SALVEZZA; la sua stessa nascita fu profezia di Cristo Signore; in lui tanta grazia rifulse, che il Signore stesso disse a suo riguardo che nessuno dei nati da donna era più grande di ... LUI.

E' raffigurato riVESTITO di solito con una "pelle di animale" e con in mano la CROCE della Risurrezione.
Senza contare le tante opere che lo raffigurano bambino, che gioca con il "piccolo Gesù", sempre riVESTITO di "pelle ovina", come precursore dell'AGNELLO di DIO, che toglie i PECCATI del MONDO ... inizialmente con l'ACQUA e, SOLO DOPO l'A.C.COGLIENZA e il riCONOSCIMENTO dello SPIRITO SANTO, con il FUOCO DIVINO.

Questo AUSTERO PRO-FETA, che in tutte le epoche ha suscitato grande MISTERO, viene POSTo in ALTO da CRISTO STESSO, da ESSERE da LUI definito “Il più grande tra i nati da donna”.
Pià GRANDE dello stesso GESU'? ... o per FARCI COMPRENDERE MEGLIO il CRISTO che VIENE ad ABITA-RE in NOI.
Egli è l’ultimo profeta dell’A.T. e il PRIMO Apo-stolo del CRISTO, perché gli rese testimonianza ancora PRIMA che si MANIFESTASSE agli UOMINI.

Dopo la visione dell'ANGELO da parte del Padre, la sua SPOSA lo concepì fra la meraviglia dei parenti e conoscenti: AL SESTO MESE della SUA GRAVI-DANZA. Il ‘messaggero celeste’, fu mandato da Dio ad annunciare dell'IMMACOLATA CONCEZIONE la MATERnità del CRISTO: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Come A.C.CADE nel mondo degli UOMINI.
Della sua infanzia e giovinezza non si sa niente, ma quando ebbe un’età CONVENIENTE (12 anni?), il PRE-SCELTO, conscio della sua missione, si ritirò a condurre la dura vita dell’asceta nel deserto, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle attorno ai fianchi; il suo cibo erano locuste e miele selvatico.
Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio (28-29 d.C.), iniziò la sua missione lungo il fiume Giordano, con l’annuncio dell’avvento del regno messianico ormai vicino, esortava alla conversione e predicava la penitenza.
Da tutta la Giudea, da Gerusalemme e da tutta la regione intorno al Giordano, accorreva ad ascoltarlo tanta gente considerandolo un profeta; e Giovanni in segno di purificazione dai peccati e di nascita a nuova vita, immergeva nelle acque del Giordano, coloro che accoglievano la sua parola, cioè dava un Battesimo di pentimento per la remissione dei peccati, da ciò il nome di Battista che gli fu dato.
Anche i soldati del re Erode Antipa, andavano da lui a chiedergli cosa potevano fare se il loro mestiere era così disgraziato e malvisto dalla popolazione; e lui rispondeva: “Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno e contentatevi delle vostre paghe” (Lc 3, 13).
Molti cominciarono a pensare che egli fosse il Messia tanto atteso, ma Giovanni assicurava loro di essere solo il Precursore: “Io vi battezzo con acqua per la conversione, ma colui che viene dopo di me è più potente di me e io non sono degno neanche di sciogliere il legaccio dei sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco”.
E alla delegazione ufficiale, inviatagli dai sommi sacerdoti disse, che egli non era affatto il Messia, il quale era già in mezzo a loro, ma essi non lo conoscevano; aggiungendo “Io sono la voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia”.
Quando ARRIVO' il MO'MENTO si presentò al Giordano per battezzare coLUI che VIENE senza peccato per lavare tutti i peccati. Disse prima di IMMERGERLO con SE: “Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato dal mondo!”- Tutto questo per lasciare FARE, in quel mo'mento, l'ADEmPIMENTO di OGNI GIU'stizia”.
La SCESA dello SPIRITO SANTO avVENNE come si POSA una colomba, mentre SENTIVA UNA VOCE: “Questo è il mio Figlio prediletto nel quale mi sono compiaciuto”. Da quel momento Giovanni confidava ai suoi discepoli “Ora la mia gioia è completa. Egli deve crescere e io invece diminuire” (Gv 3, 29-30).
La sua missione era compiuta, perché prese ad iniziare UNA NUOVA PRE-DICAZIONE, FORMAnDOSI un gruppo di APO-STOLI e DISCE-POLI e una gran folla al SEGUITO.

Egli aveva predicato proprio QUESTO: "preparare PER-SONE, che accogliessero il suo messaggio di Redenzione il CRISTO STESSO quale SALVATORE".
Aveva operato senza indietreggiare davanti a niente, neanche davanti al re d’Israele Erode Antipa († 40 d.C.), che aveva preso con sé la bella Erodiade, moglie divorziata da suo fratello; ciò non era possibile secondo la legge ebraica, la “Torà”, perché il matrimonio era stato regolare e fecondo, tanto è vero che era nata una figlia Salomè.
Per questo motivo un giudeo osservante e rigoroso come Giovanni, sentiva il dovere di protestare verso il re per la sua condotta. Infuriata Erodiade gli portava rancore, ma non era l’unica; perché il Battesimo che Giovanni amministrava, perdonava i peccati, rendendo così inutili i sacrifici espiatori, che in quel tempo si facevano al Tempio, e ciò non era gradito ai sacerdoti giudaici.
Erode fece arrestare e mettere in carcere Giovanni su istigazione di Erodiade, la quale avrebbe voluto che fosse ucciso, ma Erode Antipa temeva Giovanni, considerandolo uomo giusto e santo, preferiva vigilare su di lui e l’ascoltava volentieri, anche se restava molto turbato. Bisogna ricordare che, come il padre Erode il grande, temeva molto di perdere il POTERE del SUO Regno fino a chiederlo direttamente a Roma e a uccidere i propri figli che potevano ereditarlo prima del TEMPO.
Per questo fu riconoscente a quel GRIDO che lo avvertiva che sarebbe CADUTO per opera di un serpente.
Ma Erodiade venne il giorno favorevole, quando il re diede un banchetto per festeggiare il suo compleanno, invitando tutta la corte ed i notabili della Galilea. Alla festa partecipò con una conturbante danza anche Salomè, la figlia di Erodiade, e quindi nipote di Erode Antipa; la sua esibizione piacque molto al re ed ai commensali, per cui disse alla ragazza: “Chiedimi qualsiasi cosa e io te la darò, pur se è la metà del mio regno (forse podestanto la madre?)”; Salomé chiese alla madre consiglio ed Erodiade prese la palla al balzo, e le disse di chiedere la testa del Battista (molto più pericolosa del Regno che avrebbe comunque ereditato). A tale richiesta fattagli dalla ragazza davanti a tutti, Erode ne rimase rattristato, ma per il giuramento fatto pubblicamente, non volle rifiutare e ordinò alle guardie che gli fosse portata la testa di Giovanni, che era nelle prigioni della reggia.
Una TESTA fu portata su un vassoio e data alla ragazza che la diede alla madre. I suoi discepoli saputo del martirio, vennero a recuperare il corpo, deponendolo in un sepolcro; l’uccisione suscitò orrore e accrebbe la fama del Battista, che parve risorgere in altre sembianze, MENO AUSTERE nella CARNE ma fin TROPPE in SPIRITO SANTO.
Molti testi apocrifi, come anche i libri musulmani, fra i quali il Corano, parlano di lui; dai suoi discepoli si staccarono Andrea e Giovanni apostoli per seguire quel NUOVO proFETA, chiamato Gesù, chiedendogli DOVE avesse intenzione di ABITARE ... avendo deciso di uscire dal DESERTO. Il suo culto come detto all’inizio si diffuse in tutto il mondo conosciuto di allora, sia in Oriente che in Occidente e a partire dalla Palestina si eressero innumerevoli Chiese e Battisteri a lui dedicati.
La festa della Natività di S. Giovanni Battista fin dal tempo di s. Agostino (354-430), era celebrata al 24 giugno, per questa data si usò il criterio, essendo la nascita di Gesù fissata al 25 dicembre, quella di Giovanni doveva essere celebrata sei mesi prima, secondo quanto annunciò l’arcangelo Gabriele a Maria. Ma dalo studio dei Papiri del Mar Morto si è riscontrato che il PERIODO dell'ANNUNCIAZIONE è proprio quello. Cioè QUESTO! Quando la LUCE del SOLE e la durata del GIORNO inizia a diminuire a VANTAGGIO di un'ALTRA LUCE: la LUCE VERA che ha creato il SOLE e tutto il RESTO, comPRESA la TERRA.
Per quanto riguarda le reliquie c’è tutta una storia che si riassume; dopo essere stato sepolto privo del capo a Sebaste in Samaria, dove sorsero due chiese in suo onore; nel 361-362 ai tempi dell’imperatore Giuliano l’Apostata, il suo sepolcro venne profanato dai pagani che bruciarono il corpo disperdendo le ceneri. Perciò il CORPO non esiste più, ma a riguardo del CAPO ... esistono DUE. Una si trovava a Costantinopoli, per alcuni invece ad Emesa, purtroppo come per tante reliquie del periodo delle Crociate, dove si faceva a gara a portare in Occidente reliquie sante e importanti, la testa si sdoppiò, una a Roma nel XII secolo e un’altra ad Amiens nel XIII sec.
A Roma si custodisce senza la mandibola nella chiesa di S. Silvestro in Capite, mentre la cattedrale di S. Lorenzo di Viterbo, custodirebbe il Sacro Mento. Risparmiamo la descrizione di braccia, dita, denti, diffusi in centinaia di chiese europee.
Al di là di queste storture, frutto del desiderio di possedere ad ogni costo una reliquia del grande profeta, ciò testimonia alla fine, la grande devozione e popolarità di quest’uomo, che condensò in sé tanti grandi caratteri identificativi della sua santità, come PAR-ENTE di Gesù, precursore di Cristo, ultimo dei grandi profeti d’Israele, primo testimone-apostolo di Gesù, battezzatore di Cristo, eremita, predicatore e trascinatore di folle, istitutore di un Battesimo di perdono dei peccati, martire per la difesa della legge giudaica, ecc.

TUTTO QUESTO per FARVI CAPIRE che ci SONO PECORE e pecore, A.C.con-SENSI-ENTI o IGNOR-ANTI comPIACENTI.

Ma il CRISTO non viene per TUTTI, ma SOLO per MOLTI.

Come un SERVO INUTILE

«Prima di formarti nel grembo materno,
ti ho conosciuto,
prima che tu uscissi alla luce,
ti ho consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni».
Risposi: «Ahimè, Signore Dio!
Ecco, io non so parlare,
perché sono giovane».
Ma il Signore mi disse:
«Non dire: “Sono giovane”.
Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò
e dirai tutto quello che io ti ordinerò.
Non aver paura di fronte a loro,
perché io sono con te per proteggerti».
Oracolo del Signore.
Il Signore stese la mano
e mi toccò la bocca,
e il Signore mi disse:
«Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca.
Vedi, oggi ti do autorità
sopra le nazioni e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare».
 
MA COSA?
CHI?
 
Io ho solo voluto
rifugiarmi in te,
o Signore,
ma so che mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.
 Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:
davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!
Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio.
 Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore,
fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.
 La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza.
Fin dalla giovinezza,
o Dio,
mi hai istruito
e oggi ancora proclamo le tue meraviglie.


Carissimi, invece, a voi che amate la VERITA',
pur senza averLO visto e ora,
senza vederLO, credete in LUI.
Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa,
mentre raggiungete la mèta della vostra fede:
la salvezza delle anime.
Su questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti,
che preannunciavano la grazia a voi destinata;
essi cercavano di sapere quale momento
o quali circostanze indicasse lo Spirito SANTO
che era in loro,
quando prediceva le sofferenze destinate a Cristo
 e le glorie che le avrebbero seguite.
A loro fu rivelato che,
non per se stessi,
ma per voi erano servitori
di quelle cose che ora vi sono annunciate
per mezzo di coloro che vi hanno portato
il Vangelo mediante lo Spirito Santo,
mandato dal cielo:
cose nelle quali gli angeli
desiderano fissare lo sguardo.

domenica 23 giugno 2013

CHI E'? ... CHI SEI? ... CHI SONO?

 
«Riverserò sopra la casa di coLUI
che per LUSSURIA
 ha trafitto lo SPOSO
della SUA DEBOLEZZA
 uno spirito di grazia e di consolazione:
guarderanno il FIGLIO della COLPA,
colui che hanno trafitto:
Il PRIMO e VERO
SPOSO della MADRE.
 
Ne faranno il lutto come si fa il lutto
per un figlio unico,
lo piangeranno come si piange il primogenito.
In quel giorno grande sarà il lamento per TUTTI
i FIGLI della LUSSURIA
MADRE di TUTTE le GUERRE
simile al lamento di goduria o di SOFFERENZA.
Goduria per GUADAGNARSI la TERRA,
SOFFERENZA per aver PERSO il CIELO.
O il CONTRARIO?
 In quel giorno vi sarà per TUTTA la TERRA
e per i SUOI abiTANTI
una sorGENTE ZAMPIllante
per lavare il peccato
e l’imPURItà».
 
Fratelli,
tutti voi siete figli del PADRE
mediante la fede nell'UNICO SUO FIGLIO
il CRISTO
in quel BATTESIMO fatto di acqua
COME una cacca di una COLOMBA
se non si vuole POSAre su di VOI.
Ma CHI riconosce DEGNO
di ACCOGLIERLA
LEI si POSA COME una MANO di UNA SPOSA.
 
Vi CONfonderà come conFONDE lo SPOSO
Non vi sentirete PIU'
né GIU' e né SU
né posseduti e né possessori
né maschio e né femmina,
né figli e né genitori 
ma UNO con LUI che E'
PADRE e FIGLIO e SPIRITO SANTO.
Se apPAR-TEnete a LUI lo riCONOscerete.
Questo è il VERO BATTESIMO con
il FUOCO.
Non più UMANI
Ma COME ANGELI del CIELO.
 
 
Un giorno mi trovai a ...
PIANGERE di ME
e non mi accorsi che mi stavo sdoppiando.
Mi facevo DOMANDE
e mi riSPONDEVO, ma
LO SENTII
NON ERO IO
PARLAVA
mi CONSOLAVA
PIANGEVA con ME.

 «Se qualcuno vuole venire dietro a me,
rinneghi se stesso,
prenda la sua croce
ogni giorno
e mi segua.
Chi vuole salvare la propria vita,
la perderà,
ma chi perderà la propria vita
per causa mia,
la salverà».
 
NON MI LASCIARE MAI

L'ANGELO del SIGNORE

L’ANGELO del SIGNORE
si fa sentire SOLO
in quelli che TEMONO
di disPIACERE
al PROSSIMO SUO.
Dio stesso li teme e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in questa
diMEN-SIona si rifugia.

Temete il Signore, suoi SANTI:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a CHI CERCA il Signore
non manca alcun bene.

Venite, figli, ascoltatemi:
vi insegnerò il timore del Signore.
Chi è l’uomo che desidera la vita
e ama i giorni in cui vedere il bene?
 
Fratelli, se bisogna vantarsi
– ma non conVIENE –
verrò tuttaVIA alle VISIoni
e alle riVELAzioni del Signore.
So che un uomo, in Cristo, due millenni fa
– se con il corpo o fuori del corpo
non lo so, lo sa Dio –
fu rapito fino al terzo cielo.
E so che IO
– se con il corpo o senza corpo
non lo so, lo sa Dio –
fui trasFERITO per uDIRE
parole indicibili
che non è lecito ad alcuno pronunziare.
Di LUI io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò,
fuorché delle mie debolezze.
Per QUESTO rimango ANONIMO
Certo, se volessi vantarmi,
non sarei insensato:
direi solo la verità.
Ma evito di farlo,
perché nessuno mi giudichi
più di quello che vede o sente da me
e per la straordinaria grandezza delle rivelazioni.
Per questo,
affinché io non monti in superbia,
è stata data alla mia carne una spina,
un inviato di Satana per percuotermi,
perché io non monti in superbia.
A causa di questo
per tre volte ho pregato il Signore
che l’allontanasse da me.
Ed egli mi ha detto:
«Ti basta la mia grazia;
la forza infatti si manifesta
pienamente nella debolezza».
Mi vanterò quindi
ben volentieri delle mie debolezze,
perché dimori in me
la potenza di Cristo.
Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze,
negli oltraggi, n
elle difficoltà,
nelle persecuzioni,
nelle angosce
sofferte per Cristo:
infatti quando sono debole,
è allora che sono forte.


«Nessuno può servire due padroni,
perché o odierà l’uno e amerà l’altro,
 oppure si affezionerà all’uno
e disprezzerà l’altro.
Non potete servire LUI 
e il MONDO.
Al MASSIMO potete
servire al MONDO
per far conoscere LUI.
 Perciò io vi dico:
non preoccupatevi per la vostra vita,
di quello che mangerete o berrete,
né per il vostro corpo,
di quello che indosserete;
la vita non vale forse più del cibo
e il corpo più del vestito?
Chi di voi,
per quanto si preoccupi,
può allungare anche di poco
la propria vita?
  Non preoccupatevi dunque dicendo:
“Che cosa mangeremo?
Che cosa berremo?
Che cosa indosseremo?”.
Di tutte queste cose vanno in cerca gli animali.
Il Padre vostro celeste,
infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate inVECE, anziTUTO,
il REGNO di Dio e la sua Giùstizia,
e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del domani,
perché il domani si preoccuperà di se stesso.
A ciascun giorno basta la sua pena».
 

venerdì 21 giugno 2013

SONO un povero "cristo" di CRISTO

Fratelli, dal mo'mento che
mo'lti si vantANO da un pUNTO
di vista umANO,
MI VANTERO' anch’IO.
In quello in cui qualcuno osa vantarsi
lo dico da stolto
oso vantarmi anch’io.
Sono COME VOI
fatto di carne ed OSSA
come tutti i FIGLI di DONNA,
MA SONO CUSTODE
di SPIRITO
COME i FIGLI d'UOMO.
SIAMO TUTTI MINIsTRI di CRISTO.
Sto per dire una pazzia,
IO lo SONO più di LORO e di VOI:
 molto di più nelle fA(n)TICHE,
molto di più nelle priGIONIe,
infinitamente di più nelle percOSSEe,
spesso in pERIcolo di morte.
V volte dai GIU'dei ho ricevuto
i QUA'rANTA colpi - 1;
3 volte sono stato battuto con le verghe,
in UNA VOLTA sono stato SCOLPITO,
TRA volte ho perso la RIVA,
ho TRAScorso un giorno e una notte
in balìa delle onde.
Viaggi inNUMERE-VOLI,
PERicoli di fiumi, periCOLI di bRIGANTI,
pericoli dai miei SIMILI,
pericoli dai animaLI',
pericoli nei LUOGHI,
pericoli nei POSTi,
pericoli sul mare,
pericoli da parte di falsi fratelli;
disagi e fatiche,
veglie senza NUMEro,
fame e sete,
frequenti digiuni,
freddo e nudità.
Oltre a tutto questo,
il mio assillo quotidiano, l
a pre-occupazione per tutti i CORPI.
Chi è debole, che anch’io non lo sia?
Chi riceve scandalo, che io non ne frema?
Se è necessario vantarsi,
mi vanterò della mia debolezza:
ESSERE uno di VOI.
«PERtanto non accumulate per voi tesori della terra,
sulla TERRA, dove tarma e ruggine consumano
e dove ladri scassìnano e rubano;
accumulate invece per voi tesori in cielo,
dove né tarma né ruggine consumano
e dove ladri non scassìnano e non rubano.
Perché, dov’è il tesoro, là sarà anche il CORPO.

La lampada del corpo è l’occhio;
perciò, se il tuo occhio è semplice,
tutto il tuo corpo sarà luminoso;
ma se il tuo occhio è cattivo,
tutto il tuo corpo sarà tenebroso.
Se dunque la luce che è in te è tenebra,
quanto grande sarà la tenebra!

giovedì 20 giugno 2013

IO CONOSCO il V°ANGELO

E' LEI che LO-CON-SOLA
E' LI' che LO-CON-SOLA
(riVELAZIONE SETTE, DUE)

FratELLI',
se solTANTO poTESTEe
sopPORTARE
un po’ di FOLLIya
da PARTE MIA!
Ma, certo, voi mi sopPORTATE.
Io provo inFATTI
 per voi una SPECIE
di gelo-SIA DIVIna:
vi ho proMESSI inFATTI
 a.d. un UNIco sPOSO,
per preSENTArvi a coLUI
come verGINE casta.
Temo però che,
COME il SerPente
con la sua maliZIA seDUSSE la prima DONNA,
così i vostri PENsieri vengANO
in qualche modo traVIAti
dalla LORO SEMplicità e PURezza
nei riGUARDI delLO sPOSO.

InFATTI,
se il primo VENUTO
vi preDICA un primo UOMO 
diVERSO da quello che vi abbiANO
preDICAto chi è VENUTO
PRIMA di ME,
o se ricEVEte uno spirito
diVERSO da quello che avete RICEvuto,
o un ALTRO vAngelo che non AVEte anCORa sENTIto,
voi siete ben disPOSTi ad accettarlo.
ORA,
IO riTENGO di non ESSERE
 in nulla INFERIore a queSTI
SUper aPOSToli”!
E SE anche SONO un PROfano
nell’arte del parlare,
non lo SONO però nella dotTRINA,
come ABBiAMO diMOSTRAto in tutto
e per tutto davANTI a VOI.
O forSE comMISI una colpa
ABBA'ssANDO ME STESSO
per esALTARE VOI,
quANDO vi ho ANNunciAto GRATUItaMENTE
il V°Aangelo di Dio?
Ho imPOVERIto altre Chiese
ACCETTando il neCESSArio per viVERE,
allo scopo di SERviRE VoI.
E, TROVAnDOMI pRESSO di voi
e pur ESSEndo nel biSOGNO,
non SONO stato di PESO ad alcUNO,
PERché alle mie neCESSItà
hANNO provVEDUTO i fratelli giUNTI dal GIA'rDINO. 
IN ogni circoSTANZA HO FATTO il PO'sSIbile
per non esSERVI di agGRAVIO
e così farò in avVENIRE.
Per SEMPRE.
LUI mi è TESTImone:
nessUNO mi toglierà questo vANTO in Terra
di H-YA!
Perché?
Forse perché non vi amo?
L OSA Dio!

martedì 18 giugno 2013

NON ci SONO più le MARETTE di un TEMPO


Voglio PORTARvi a CONoscenza della GRAZIA di Dio, che conCEDE a TUTTI i "LUOGHI", conTENENTI il SUO SPIRITO, il SENSO della grande prova nella tribolAZIONE, affinCHE' la NOSTRA GIOIA sovrABBONDI per l'esTREMA poVERTA' verso questo mondo che ha straRIPATO nella ricchezza della NOSTRA GENErosità.
Posso testimoniare infatti che abbiamo dato secondo i nostri mezzi e anche al di là DEI nostri "mezzi", spontaneamente, doMANDAdoci con molta insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a vantaggio dei Santi. Superando anzi le nostre stesse speranze, ci siamo offerti prima di tutto al Signore e poi a noi, secondo la volontà di Dio; cosicché abbiamo pregato che, come l’aveva cominciata, così portasse a compimento fra noi quest’opera gene-rosa.
E come siamo ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che ci ha insegnato, così siamo larghi anche in quest’opera generosa. Non dico questo per darci un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del nostro amore con la premura DEIgli UNI verso gli Altri.
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per NOI, perché NOI diventassimo ricchi per mezzo della SUA POVERTA'.



Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i DeMoni che abitano gli ANI-MALI? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche gli ANIMA-LI?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.



Penserete che stia scherzando?

Non è scritto in Matteo cap. 24:
[37] Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo.
[38] Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano,
        prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca,
[39] e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti,
        così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo.
[40] Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato.
[41] Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata.
[42] Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà.

[43] Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il ladro,
        veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
[44] Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che non immaginate,
        il Figlio dell'uomo verrà.

Per CIO' vegliare per non essere sorPRESI

Non è scritto in Luca cap. 17:
[22] Disse ancora ai discepoli: "Verrà un tempo in cui desidererete vedere anche uno solo dei         giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete.
[23] Vi diranno: Eccolo là, o: eccolo qua; non andateci, non seguiteli.
[24] Perché come il lampo, guizzando, brilla da un capo all'altro del cielo,
        così sarà il Figlio dell'uomo nel suo giorno.
[25] Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga ripudiato da questa generazione.
[26] Come avvenne al tempo di Noè, così sarà nei giorni del Figlio dell'uomo:
[27] mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano,

        fino al giorno in cui Noè entrò nell'arca e venne il diluvio e li fece perire tutti.
[28] Come avvenne anche al tempo di Lot:
        mangiavano, bevevano, compravano, vendevano, piantavano, costruivano;
[29] ma nel giorno in cui Lot uscì da Sòdoma piovve fuoco
        e zolfo dal cielo e li fece perire tutti.
[30] Così sarà nel giorno in cui il Figlio dell'uomo si rivelerà.
[31] In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza, se le sue cose sono in casa,
        non scenda a prenderle; così chi si troverà nel campo, non torni indietro.
[32] Ricordatevi della moglie di Lot.
[33] Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà.
[34] Vi dico: in quella notte due si troveranno in un letto: l'uno verrà preso e l'altro lasciato;
[35] due donne staranno a macinare nello stesso luogo: l'una verrà presa e l'altra lasciata".
[36] (cosa E' riPORTATO QUI?).
[37] Allora i discepoli gli chiesero: "Dove, Signore?".
        Ed egli disse loro: "Dove sarà il cadavere, là si raduneranno anche gli avvoltoi".


Come in qualsiasi tempo ... mangiavano, bevevano, scopavano, vendevano, piantavano, costruivano ...
RIDEVANO sopraTUTTO!

lunedì 17 giugno 2013

LasciaGLI sFOGARE il MALE e poi ABBrA'cCIALO

Fratelli, poiché siamo suoi collaboratori, nel male e nel bene, vi eSORTO a non acCOGLIERE inVANO i COMPITI che DIo ci afFIDA. Egli dice infatti:

«Al momento favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso».

Ecco ora il momento favorevole,
ecco ora il giorno della salvezza!
L'importante che TUTTO quello che facciamo lo si FACCIA daVANTI a DIO, senza dare motivo di scandalo a nessuno,
perché non venga criticato il nostro ... ministero; ma in ogni cosa ci presentiamo come ministri di Dio con molta fermezza:
nelle tribolazioni,
nelle necessità,
nelle angosce,
nelle percosse,
nelle prigioni,
nei tumulti,
nelle fatiche,
nelle veglie,
nei digiuni;
con purezza,
con sapienza,
con magnanimità,
con benevolenza,
con spirito di santità,
con amore sincero,
con parola di verità,
con potenza di Dio;
con le armi della giustizia a destra e a sinistra;
nella gloria e nel disonore,
nella cattiva e nella buona fama;
come impostori,
eppure siamo veritieri;
come sconosciuti, eppure notissimi;
come moribondi, e invece viviamo;
come puniti, ma non uccisi;
come afflitti, ma sempre lieti;
come poveri, ma capaci di arricchire molti;
come gente che non ha nulla
e invece possediamo
TUTTO!

X TANTO, se avete BENE inTESO l'occhio per occhio e il dente per dente, dovreste CAMBIARE ... ROTTA. Stesso VERSO (legge), ma con SENSO OPPOSTO (nell'UNICA VERITA').
Imparate a CHI E' UMILE di CUORE e SOPPORTA il SUO GRANDE PESO fino a renderlo LEGGERO.
Per CIO' non opponetevi al malvagio, ma aFRONTAtelo;
se vi perCUOTE è perchè gli è DATO in POTERE, ma attenti a darne più POTERE basandosi sull'UNICA VERTA': la vostra!
Se vi PORTA davanti al GIUDICE dicendo che la vostra TUNICA è SUA (corpo carnale) ... PORGE-TELI ANCHE il MANTELLO (SPIRITO SANTO).
Se tii coSTRINGErà ad acCOMPAGNArLO per una VITA, TU con LUI CONDIVIDILA e SARANNO DUE ... VITE.
DA’ a chi ti chiede, SOPRAtTUTTO lo SPIRITO SANTO che non può ricevere GRATUITAMENTE.
Non VOLTArGLI le sPALLE perchè SEI tu ... PRIMA.
CIOE' ... DOPO!

domenica 16 giugno 2013

Il FICO non fa FRUTTI ma FIORI COMMESTIBILI

Fratelli, cosa vuol dire VENIR SALVATO per AVER riCONOSCIUTO il CRISTO?
Può uno simulare questa conoscenza e RIconoscenza?
Sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della Legge ma soltanto per mezzo della CONOSCENZA in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù per essere giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della Legge; poiché per le opere della Legge non verrà mai giustificato nessuno.
In realtà mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio. Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me. E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.
Dunque non rendo vana la grazia di Dio; infatti, se la giustificazione viene dalla Legge, Cristo è morto invano.
Cosa vuol dire che è necessario che IO VENGA CROCIFISSO ... materialmente o SPIRITUALMENTE?
LUI VIENE per MOLTI e non per TUTTI.
LUI VIENE per DIVIDERE ... cosa o CHI?
Mi sa che POCHI si SONO SALVATI o devo ancora dire che POCHI si SALVERANNO?

Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda, uscì con i Dodici diretto a Betània.
La mattina seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. E avendo visto di lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era infatti quella la stagione dei fichi. E gli disse: "Nessuno possa mai più mangiare i tuoi frutti". E i discepoli l'udirono.


Una LEGGENDA o una legenda?












LO SPIRITO di CRISTO in NOI che ci RENDE più di un dio

Fratelli, il CRISTO ci possiede;
e noi sappiamo bene che
il PRIMO UOMO
è morto per LUI, 
che a SUA VOLTA
ha voluto MORIRE per NOI.
Per CIO' TUTTI SONO MORTI.
Il Figlio per il PADRE
e il Padre per il FIGLIO,
per riSORGERE NUOVI .. TUTTI.
Ed EGLI,
l'AUTORE del TUTTO,
è morto per tutti,
perché quelli che vivono
non vivano più per se stessi,
ma per colui che è morto
e risorto per loro.
Cosicché non guardiamo più nessuno
alla maniera umana;
se anche abbiamo conosciuto
CRISTO
alla maniera umana,
ora non LO conosciamo più così.
Tanto che,
se uno è in Cristo,
è una nuova creatura;
le cose vecchie sono passate;
ecco, ne sono nate di nuove.
Tutto questo però viene da Dio,
che ci ha riconciliati con sé
mediante Cristo
e ha affidato a noi
il ministero della riconciliazione.
Era Dio infatti che riconciliava a sé
il mondo in Cristo,
non imputando agli uomini
le loro colpe
e affidando a noi
la parola della riconciliazione.
In nome di Cristo,
dunque, siamo ambasciatori:
per mezzo nostro
è Dio stesso che esorta.
Vi supplichiamo
in nome di Cristo:
lasciatevi riconciliare con Dio.
COLUI CHE NON AVEVA CONOSCIUTO
P E C C A T O,
Dio lo fece
P E C C A T O
in nostro favore,
perché in lui noi
potessimo diventare
GIU'stizia di Dio.

Ma come fate a non capire?
NON RI-CORDATE?
Se non ricordate allora siete SOLO TERRA.
NON AVETE LO STESSO SUO SPIRITO
TRA-DIRE e FARE c'è di mezzo il MARE di questo MONDO e non CIELI nuovi e TERRA nuova.