lunedì 30 giugno 2014

Per TRE MIS-FATTI e per QUAttro non RE-revocherò il mio decreto con d'Anna



«Per TRE MISfatti e per QUAttro non RE-revocherò il mio decreto con d'Anna, perché hanno venduto il GIU'STO' per denaro e il povero per un paio di SAN d'ALI, essi che calPESTAno come la polVERE della terra la TEsta DEI PO'VERI e fANNO deVIAre il cammino dei MIeSERI, e padre e figlio vANNO dalla stESSA RA-GAZZA, proFANAndo così il mio SANTO nOME. Su vesti pRESE come pegno si stenDONO PREsSO ogni altARE e bevono il vino conFISCAto cOME amMENda nella casa del LORO d'IO. EpPURE io ho sterMINATO daVANTI a loro l’AMOR-REO, la cui staTUra era come quella dei cEDRI e la forza come quella della quERCIA; ho stRAPPAto i SUoi frutTI in alto e le sue raDICI di SOtto. Io VI HO FATTO salire DALLA TERRA e vi ho conDOTTO per QUArant’ANNI nel deSErto, per darvi in PO'sSESSO la TERra dell’AMOR-REO. Ecco, vi farò afFONDAre nella TErRA, cOME afFONDA un CArRO QUAnDO è TUtto caRICO di cOVOni. All'ORA NEmMENO l’uOMO AGIle POtrà PIU' FUggiRE né l’uOMO forTE USAre la sua fORZA, il pRODE e non salVERA' la sua VITA né l’ARCIere REsistERA', non si salVERA' il corRIDOre né il CAVAlieRE salVERA' la SUa VITA. Il più COR-RAGGIO-SO fra i pRODI FUgGIRA' NUDO in quel giORno!».ORAcolo del S'IGNO-RE.



«Perché vai ripetendo i miei decreti e hai sempre in bocca la mia alleanza, tu che hai in odio la disciplina e le mie parole ti getti alle spalle?  Se vedi un ladro, corri con lui e degli adùlteri ti fai compagno. Abbandoni la tua bocca al male e la tua lingua trama inganni.  Ti siedi, parli contro il tuo fratello, getti fango contro il figlio di tua madre. Hai fatto questo e io dovrei tacere? Forse credevi che io fossi come te! Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.  Capite questo, voi che dimenticate Dio, perché non vi afferri per sbranarvi e nessuno vi salvi. Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora; a chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio».

La SOLI TAsto rea angELICA

Il re eRODE sentì PARlare del CRISTIano, poiché era diVENTAto famOSO. 
E, perTANTO, cominciò a perSEGUItARE alcuni membri della SUA CHIeSA.
Fece uccidere di spada il fratello dell'aPOSTolo GioVanni. Vedendo che ciò era gradito ai GIU'DEI, fece arRESTAre anche il FONDATORE.
Erano quelli i giorni degli Àzzimi.

Ma si diceva, pure: "è risuscitato dai morti per tormentarci". Altri invece dicevano: "E' coLUI che CHIUDE il CIELO per farci PERIRE"; altri dicevano ancora: "E' un PRO-feta, come uno DEI pro-FETI". Ma l'èRODE, al sentirne parlare, diceva: "Quello l'HO FATTO deCAPITAre IO!".
In FATTI lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua.
Fece questo a causa della COMPAGNA conCUBIna, moglie di suo fratello. Quel FIGLIO di UOMO in figlio di donna diceva a chi si eRODAVA: "Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello". Per questo l'eRODI-ADE gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, perché il re eRODE temeva il PRO-FETO del CIELO, sapendolo giusto e SANTO, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Per averlo SENTITO, si SENTIVA riCONOSCENTE per quel GIORNO PROpiZIO, quando nel SUO compleANNO fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della del suo regno. Entrata la figlia della stessa eRODI-ADE, danzò e piacque al re di coDESTO regno e ai comMEnSALI. Allora il re disse alla sgualdrina, figlia di TROIA: "Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò". E le fece questo GIU'raMENto: "QUAlSIaSI cOSA mi CHIeDERAI, te la darò, FOSSE anche la metà del mio s...regno". La putta-nella uscì e disse alla madre: "Che cosa devo chiedere?". Quella rispose: "La testa del PRO-FETO". Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: "Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa del PRO-FETO". Il re diVENNE TRIste; tuttaVIA, a motivo del GIU'raMENTO e DEI giu'RAmenTALI, non volle opPORLE un riFIUTO. SUbito il re MANdò una guarDIA con l'ordine che gli fosse PORTAto il CAPO. La guardDIA andò, lo reCAPItò per LUI in priGIONA e portò il CAPO SU un vASSO-IO, lo DIEde alla tipa che lo DIEde a SUA MADRE. I DIscePOLI di LUI, inVECE, saputa la cOSA ...

Mentre ERA TEnuto in carCERE, dalla CHIeSA SALIVA incESSAnteMEN-TE una PRE-GHIERA per LUI. In quella notte, quando l'eRODE stava per farlo comPERIRE daVANTI al PO'polo, PIANTO-NATO da due CUSTODI e legato con DUE caTEne, stava dorMENdo, coLUI che doveva diVENIRE caUSA del TRA-NELLO. MEN-TRE davANTI alla PORTA le SENTI-NELLE cuSTOdiVANO il carCERE.
Ed ecco, gli si presentò un anGELO del Signore e una LUCE sfOLGOrò nel VANO della C'E'lLA'. Egli toccò il fiANCO, lo deSTO' e disse: «Àlzati, in fretta!». E le caTEne gli caddero dalle MANi. L’angelo gli disse: «Mettiti la cinTUra e léGATI i SANdaLI'». E così fece. L’anGELO disse: «Metti il MANtello e SEGUI-MI!». Uscì e pRESE a SEGUIrLO, ma non si RENDEVA conto che era REALtà ciò che stAVA SUcCEDENDO per opera dell’anGELO: credEVA inVECE di aVERE una VISI-ONE.
EsSI OLTRE-PASSArono il PRIMO POSTo di cuSTO-DIA e il SECondo e arRIVArono alla PORTA che conDUCE alla LIBERTA'; la PORTA si APRI' DA sé DAvanti a loro. USCIrono, perCORSEro una stRADA e a un TRAtto l’anGELO si ALLOnTANO' da lui.
All'ORA, riENTRAto in SE', disse: «Ora so VERA-MENTE che il Signore ha MAN-DATO il SUO MEsSAGGIO e mi ha strappato dalla MANo dell'eRODE e da tutto ciò che il PO'polo DEI-GIU'dei si A.T.TEND'EVA».

mercoledì 25 giugno 2014

Il VERMICELLO DEI anGELI

Ti ricordo che il SABATO è stato FATTO per IL FIGLIO dell'UOMO. Cioè per la SECONDA PERSONA della TRINITA'. E non per il contrario. CHI E' sotto il PRIMO CIELO non ha conosciuto il SABATO SPI-RITUALE. Gesù PRO-VOCA i FARISEI che conoscevano BENE il SIGNIFICATO.
In poche PAROLE entrAMBI avevano ... "RAGgI-ONE".
Per questo GESU' dice che VIENE a DIVIDERE, ma non in senso negativo, MALE-FICO o non PRODUTTIVO o CREATIVO.
Dividere vuol dire ... DISTINGUERE.
InVECE chi è sotto il SECONDO CIELO ha la chiave del PRIMO e sa capire il verbo "splagcni,zomai", che ha a che fare con le viscere (in greco spla,gcna), considerate sede dei sentimenti inTEnsi, che SOLO OGNUNO può CERCARE di CAPIRE in SE. Per questo il GIU'dizio deve essere PIU' per CONOSCENZA e non per sentito DIRE. In un certo SENSO ... comPASSIONEVOLE. Questo VERBO VISCERALE è utilizzato altre due volte: nella parabola del buon Samaritano (Lc 10,33) ed in quella del padre misericordioso (Lc 15,20).
“Ed egli [Gesù] lo diede alla madre”. Con questo gesto il Signore ridona identità alla Madre e al Figlio, anche in quel BELLISSIMO abbraccio TRINO tra MADRE, FIGLIO (sotto la CROCE) e ... PADRE sulla CROCE.
In FATTI la morte spezza questo rapporto tra chi ha CONdiVISO la VITA.
Il figlio non è più e la madre non poteva più esser tale senza il figlio UNICO, ma il CRISTO, che è PADRE, FIGLIO e ... SPIRITO SANTO lo ristabilisce. Ciò sottolinea due aspetti: da un lato nuovamente la potenza della Parola, che opera anche questo; dall’altro il fatto che l’agire di Dio è più potente anche della morte e che come restituisce il figlio alla madre, così il Signore può restituirci una nuova esistenza nella fede con LO SPIRITO SANTO che apparTIENE il TERZO CIELO, che si dovrebbe VIVERE nell'OTTavo giono. Il GIORNO INFINITO per chi ha conosciuto la NOTTE del SABATO terreno che è la MORTE della CARNE e anche dello SPIRITO.

O Dio, meditiamo il tuo amore dentro il tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode si estende sino all’estremità della terra;

Facciamo ora l’elogio di uomini illustri,/ dei padri nostri nelle loro generazioni./ La memoria di NeeMIA durerà a lungo;/ egli rialzò le nostre mura demolite,/ vi pose porte e sbarre/ e fece risorgere le nostre case./ Nessuno sulla terra fu creato eguale a Enoc;/ difatti egli fu assunto dalla terra./ Non nacque un altro uomo come Giuseppe,/ guida dei fratelli, sostegno del popolo;/ perfino le sue ossa furono onorate./ Sem e Set furono glorificati fra gli uomini,/ ma, nella creazione, superiore a ogni vivente è AdAMO.

In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?».
Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me»

All’inizio dell’anno successivo, al tempo in cui i re sono soliti andare in guerra, Davide mandò Ioab con i suoi servitori e con tutto Israele a compiere devastazioni contro gli Ammoniti; posero l’assedio a Rabbà, mentre Davide rimaneva a Gerusalemme.
Un tardo pomeriggio Davide, alzatosi dal letto, si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia. Dalla terrazza vide una donna che faceva il bagno: la donna era molto bella d’aspetto. Davide mandò a informarsi sulla donna. Gli fu detto: «È Betsabea, figlia di Eliàm, moglie di Urìa l’Ittita». Allora Davide mandò messaggeri a prenderla.
La donna concepì e mandò ad annunciare a Davide: «Sono incinta». Allora Davide mandò a dire a Ioab: «Mandami Urìa l’Ittita». Ioab mandò Urìa da Davide. Arrivato Urìa, Davide gli chiese come stessero Ioab e la truppa e come andasse la guerra. Poi Davide disse a Urìa: «Scendi a casa tua e làvati i piedi». Urìa uscì dalla reggia e gli fu mandata dietro una porzione delle vivande del re. Ma Urìa dormì alla porta della reggia con tutti i servi del suo signore e non scese a casa sua. La cosa fu riferita a Davide: «Urìa non è sceso a casa sua».
Davide lo invitò a mangiare e a bere con sé e lo fece ubriacare; la sera Urìa uscì per andarsene a dormire sul suo giaciglio con i servi del suo signore e non scese a casa sua.
La mattina dopo Davide scrisse una lettera a Ioab e gliela mandò per mano di Urìa. Nella lettera aveva scritto così: «Ponete Urìa sul fronte della battaglia più dura; poi ritiratevi da lui perché resti colpito e muoia». Allora Ioab, che assediava la città, pose Urìa nel luogo dove sapeva che c’erano uomini valorosi. Gli uomini della città fecero una sortita e attaccarono Ioab; caddero parecchi della truppa e dei servi di Davide e perì anche Urìa l’Ittita.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro.
Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.
Così sei giusto nella tua sentenza, sei retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa io sono nato, nel peccato mi ha concepito mia madre.
Fammi sentire gioia e letizia: esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe.

Il FIGLIO dell'UOMO non ha bisogno di confidarsi con noi, perché conosce tutti, UNO per UNO, e non ha bisogno che qualcuno gli dia testimonianza su un altro, EGLI inFATTI CONOSCE COSA c'è in ogni uomo e l'ESSERE che lo COMANDA.

martedì 24 giugno 2014

La CARNE che BATTEZZA con ACQUA lo SPIRITO di FUOCO.

Ascoltatami, TU SOLITARIO e udite attentamente TUTTE le GENTI; il Signore dal seno materno ti ha chiamato, fino dal grembo di tua madre ha pronunciato il tuo nome. Ha reso la tua bocca come spada affilata, ti ha nascosto all’ombra della sua mano, ti ha reso freccia appuntita, ti ha riposto nella sua faretra. Ti ha detto: «Mio servo tu sei, comBATTEnte sugli uomini, sul quale manifesterò la mia gloria».

Io gli ho risposto: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio».

Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui i VINCENTI di Dio e a lui riunire comBATTEenti – poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza.

 «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare la Tribù DEI VINCITORI diGIU'  e ricondurre i superstiti della BATTAglia DEI CIELI. Io ti renderò PRIMO RAGGIO del MATTINO, perché porti la mia salvezza, FIGLIO dell'AUR'ORA, perché anche a LEI apPARTE-TIENI».


QUAli DEI 2 dobbiAMO NUTRIRE FEDE?


Il Figlio di DONNA o il FIGLIO dell'UOMO?
QuANTI ne ABBI-AMO?
Perché si festeggia la NASCITA di CHI perse la TESTA per CHI veniva a TOGLIERE (non a perdonare) i peccati del MONDO?
Da OGGI il GIORNO comincia a diminuire rispetto alla NOTTE.

lunedì 23 giugno 2014

Guai a voi ... e DUCATI!



State A.T.TENTI a non contraddirvi MAI. Perché nella CONTR...ADDIZIONE si MOLTIPLICANO le PENE.
Perché non iniziate VOI per PRIMI a pregare per CHI GIUdiCATE nei vostri POSTi?
Perché GIUsSANI non è SANTO?
Cosa vuol dire far parte di COMUNIONE e LIBERAZIONE?
E avere la TESSERA di AZIONE CATTOLICA?

Sceglietevi un APOSTOLO e seguitelo SEMPRE, perché anche GIUda si è salvato. A differenza di CHI si è CONTRAdDETTO.

Anche i PENSIERI vengono GIU'dicati.
NULLA SCAMPA al VAGLIO del GIUdice crudele a guardia del FRUTTO della VITA.

venerdì 20 giugno 2014

GIU'da SAPOR...are.



«Non accumulate per voi tesori sulla terra,
dove tarma e ruggine consumano
e dove ladri scassìnano e rubano;
accumulate invece per voi tesori in cielo,
dove né tarma né ruggine consumano
e dove ladri non scassìnano e non rubano.
Perché, dov’è il tuo tesoro,
là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio;
perciò, se il tuo occhio è semplice,
tutto il tuo corpo sarà luminoso;
ma se il tuo occhio è cattivo,
tutto il tuo corpo sarà tenebroso.
Se dunque la luce che è in te è tenebra,
quanto grande sarà la tenebra!».

giovedì 19 giugno 2014

Non TOCCATE i PICCOLI finchè diventano GRANDI.


Sorse come un fuoco un proFETO di ELI' e la sua parola bruciava come fiaccola.
Egli fece venire su di NOI la carestia e con zelo li ridusse a pochi.
Per coLUI che è S'IGNORE chiuse il cielo e così fece scendere più volte il fuoco.
Come ti rendesti glorioso, con i tuoi prodigi!
E chi può vantarsi di esserti uguale?
Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagl’inferi, con la comPIACEnza di chi è PIU' GRANDE di te; tu hai fatto precipitare re nella perdizione e uomini gloriosi dal loro letto e hai annientato il loro potere.
Tu che hai ascoltato parole di rimprovero e sentenze di condanna.
Hai stabilito la vendetta e la sua figliolanza come tuoi successori.
Tu sei stato riPRESO in un turbine di fuoco tra carri di fuoco; tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del Padre verso il FIGLIO e ristabilire le tribù di CHI comBATTETTE e VISE ... DIO.
Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell’a-MORE, perché è certo che anche noi vivremo ma dopo la morte la nostra fama non perdurerà.

Il corRAGGIO di DIO è UNICO e quando sPUNTERA' dall'AUR'ora ... fatevi trovare prONTI per il SUO GIUdizio.
Non ABBIATE paura di superare il ROVO ARDENTE che vi avvolgerà.
Affinche nessun principe fi FACCIA tremare e, pertanto, riuscire a dominarvi.

Nulla dovrà essere più GRANDE di coLUI che ci SEGNO' la VIA, non nel cuore ma, ... nell'AMIMA. Vera BRECCIA per entrare deFINITIvaMENTE nel SUPERior CiE-LhO.
Seguite CHI è VIVENTE anche se si pensa CHIUSO o disPERSO da un SEPOLCRO ... non SUO.
Seguite le SUE OPERE del CIELO e non di chi ha SOLO POTERE sulla CARNE.

lunedì 16 giugno 2014

Ma parla DIsSE DI chi VIsSE?

«Dio ha tanto amato il mondo
da DARE
il Figlio, unigenito,
perché chiunque crede in LUI
non vada perduto,
ma abbia la vita eterna.
Dio,
inFATTI,
non ha mandato il Figlio nel mondo
per condannare il mondo,
ma perché il mondo sia salvato
per mezzo di LUI.
Chi crede in LUI non è condannato;
ma chi non crede è già stato condannato,
perché non ha creduto nel nome
dell’unigenito Figlio di Dio».
 
Un aiutino?
(Mt 6,9 - Lc 11,2)

venerdì 13 giugno 2014

LE PIAGHE che la SPOSA non vuole RISANARE



L'ANIMA
sarà GLORIFICATA
con la SAPIENZA,
l'AMICIZIA
e la CONCORDIA.
Il CORPO
con lo SPENDORE,
la TRASPARENZA,
l'AGILITA'
e l'IMMORTALITA'.
D'IO, infatti,
non è il dio DEI MORTI
ma il DIO del VIVENTE.

giovedì 12 giugno 2014

CHI vi DARA' la CHI...AVE?

Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei pro-feti!
A.T.TORI, che innalzate SI-PARI ai PRO-FETI e, come ARTI-STI adorNATE le tombe dei GIU'sti, e dite: "Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro per versare il sangue dei pro-feti; e così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli degli uccisori dei pro-feti. Ebbene, colmate la misura dei vostri padri!"

Non biSOGNAVA che il CRISTO sopPORTAsse queste SOfFERENZE, per entrare nella SUa gloria, e quel GeSU' venire ucciso e riSUSCITA-RE ENTRAmbi il terzo giorno?.

Ma come fate a non CAPIRE da SOLI se SOLO LEGGEste da SOLI, CHIedendo aiuto allo SPIRITO tre VOLTE SANTO.
SiMONE, CeFA, cLEOfa = PIETRA (ma è chiaro COME è stato scritto e ancora traDOTTO)!

Ma questo CUORE VI ARDE veraMEN-TE o NO?

In disPARTE se saTANA NON penSASSE SECondo Dio, ma secondo gli uomini ... VOI cosa COMPRE n DARESTE?

MA SI ATE RE ALI alMENO nel VIRTU' ALE.
CHI E DETE l'imPO'...sibile!

mercoledì 4 giugno 2014

pre-GHIERA IN dio PER dio DI dio.

«Padre santo,
custodiscili nel tuo nome,
quello che mi hai dato,
perché siano una sola cosa,
come NOI.
Quand’ero con LORO,
io li custodivo nel TUO NOME,
quello che mi hai dato,
e li ho conservati,
e nessuno di loro è andato perduto,
tranne il FIGLIO della perdizione,
perché si compisse la Scrittura.
MA IO VENGO A TE
e dico questo mentre sono nel mondo,
perché abbiano in se stessi l
a pienezza della mia gioia.
Io ho dato loro la tua parola
e il mondo li ha odiati,
perché essi non sono del mondo,
come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo,
ma che tu li custodisca dal MALE.
Essi non sono del mondo,
come io non sono del mondo.
Consacrali nella verità.
La tua parola è verità.
Come tu hai mandato me nel mondo,
anche io ho mandato loro nel mondo;
per loro io consacro me stesso,
perché siano anch’essi consacrati nella verità».

martedì 3 giugno 2014

CHI VI riCORDA?



In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse:
«Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo (ma chi parla?). Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te».