domenica 29 marzo 2015

GIU'...DA' il CRISTO al Padre ... togliendolo per SEMPRE dalla MATER.



RiLEGGEND' la PASSIONE del MIO SIGNORE del PRIMO VA'nGELO mi a.C.corGO che MANtiene anCORa la VERITA' PRIMOrDI-ALE.
Chi poi ha A.T.tinto da questo, che SI-CURA-MEN-TE conosceva il SENSO di quelle PAROLE BEN sPIEGATE in quel PASTO, ha inQUI-NATO il MEsSAGGIO, MEttENDo troppo A-MORE e meno VERITA'.
Poi mentre scrivo SENTO le parole di questo VI-DEO che CON-FONDONO l'UMANO con il diVINO.
Mi liMITErò solo a FARE doMANde che sono risPOSTe!
Ci si può imPADRONIre di UNO SPIRITO?
E con ing.Anno riUSCIRE A.D. UCCIDERLO?
Perché anche i Greci lo cercavano per CONOSCERLO?
Ma CHI? Il Padre o il FIGLIO?
Il sommo SACERdote conoscEVA l'esistenza di UN Figlio del Dio BENEDETTO?
IL MALE-DETTO?

Chi riCONOSCErà, CHI MAN-TIENE anCORA, come all'ORA, il SENSO della SUA PAROLA?
Perché non vi SOfFERMATE di PIU' su: "Lasciatela stare; perché le date fastiDIO? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; i poveri inFATTI li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me inVECE non mi avete sempreEssa ha fatto ciò ch'era in suo potere, ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico che dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure in suo ricordo ciò che ella ha fatto"?
Dov'E' scritto che quello di GIU'dà è un TRAdiMENTO?
E se DOSSE un TRA-DIRE con il MAESTRO, tra CARNE e SPIRITO?

FRANCA-MENTE mi sento PROprIO adESSO  come uMANO che sta per TRA-DIRE il FIGLIO dell'UOMO in ME STESSO, per UCCIDERLO in E TERNO.
FOR SE per capire MEGLIO cOSA E' questo BENE per ME se non fossi mai nato? Non PREocCUPAtevi di ME, ma pensate PIU' a VOI che vi perdete nelle PAROLE TRA-SCRITTE con i conSEGUENTI errORI.
L'euCARESTIA in Marco non è qualcosa da ripetere in ME MORIA, ma UNA VERA PRO-MESSA.

QUALE INNO cantano? E avevano comPRESO: "Tutti rimarrete scandalizzati, poiché sta scritto:
Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse. Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò in Galilea
".

Perché POI non riescono a MAN-TENERE la PRO-MESSA?
Per VOLERE del FIGLIO che doveva diVENIRE il BENE-DETTO dal PADRE e non solo dagli uMANI?
cOME avrebbe VOLUTO (il FIGLIO) pRENDERsi i SUOI con LUI, difFERENTE-MENTE dalla VOLONTA' del PADRE?

CHI E' il VERO TRAuDITORE?
C'OSA vuol dire: "Chi lo tradiva aveva dato loro questo segno: "Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta". (SI MILE come in Gv 1,33-34?)
Dov'è scritto che è Pietro a colpire con un SOL colpo il servo del sommo sacerdote, peraltro, tagliandogli l'orecchio?

[28] ...

Perchè dicono: "Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo".
Da c'OSA il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: "Veramente quest'uomo era Figlio di Dio!?.
SOLO Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses OSSERVARONO dove veniva dePOSTo.

venerdì 27 marzo 2015

La MiA DONNA ha saputo della con d'ANNA.




Sentivo la calunnia di molti:
«Terrore all’intorno! Denunciàtelo! Sì, lo denunceremo».
Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta:
«Forse si lascerà trarre in inganno, così noi prevarremo su di lui, ci prenderemo la nostra vendetta».
Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso, per questo i miei persecutori vacilleranno e non potranno prevalere; arrossiranno perché non avranno successo, sarà una vergogna eterna e incancellabile. Signore degli eserciti, che provi il giusto, che vedi il cuore e la mente, possa io vedere la tua vendetta su di loro,  poiché a te ho affidato la mia causa! Cantate inni al Signore, lodate il Signore, perché ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.

domenica 22 marzo 2015

Il Figlio del Re non è il PRINCIPio?



cOME SONO sTRAne QUEsTE scritTUre ANTIche di OGGI, non PASSate INNOsSERVA-TE.


Nella prima scrittura del Vecchio GereMIA si parla di due CASE, quella d’Israele e quella di Giuda. In cOSA si difFERISCOno?
Certi ELleni con lo stesso CULTO-RE che CHIeDONO d’OVE ABIT’ASSE Gesù a CHI condusse il CRISTO a Natanaèle.
E che fa questi? Chiede ad CHI, seguendo il CRISTO, GLI “CHIESE” d’OVE ABIT’ASSE alle TRE circa del po’meriggio per poi SCOPRIRLO alla QUAtTRO.
Per POI vederlo apPESO su un ASSE, come un SerPENTE?
Ma CHI E’ COSTuI che adESSO vuole ABITARE in NOI?
CHI, nei giorni della sua vita terrena, pregò e supplicò il Padre affinché lo RI-a.C.cogliesse NUOVAmente nella CASA celeste.
TUTTI dobbiamo morire ma in quale mODO?
Non fummo eSAUDITI quando nascemmo QUI su questa TERRA?
Ma è la morte che dobbiamo temere o il rischio di MORIRE senza LUI in NOI?
Lui che VIENE continuaMENTE a MORIRE con NOI.


Alla MIA MADDAI...lena.




Dal TUO A-mico PASTICCIONE.

Posso riUTILZZARE le MIE ALI che per MERITO TUO mi hANNO dato?

mercoledì 18 marzo 2015

SI AMO cOME LUI



In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». Per questo i Giudei cercavano ancor più di ucciderlo, perché non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesù riprese a parlare e disse loro: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterà opere ancora più grandi di queste, perché voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna. Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.




martedì 17 marzo 2015

farete opere più grandi di quelle che ho fatto io

Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.


domenica 15 marzo 2015

venerdì 13 marzo 2015

Il MISTER o DIO DEI VIVENTI



In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

mercoledì 11 marzo 2015

Amiamo morire come voi amate vivere

 
Mosè parlò al popolo e disse: «Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi. Vedete, io vi ho insegnato leggi e norme come il Signore, mio Dio, mi ha ordinato, perché le mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso. Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”. Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do? Ma bada a te e guàrdati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, non ti sfuggano dal cuore per tutto il tempo della tua vita: le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli».
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

lunedì 9 marzo 2015

Dov'E' il SECONDO CAPRO?




Dalla comunità prenderà due capri per un sacrificio espiatorio e getterà le sorti per vedere quale dei due debba essere sacrificato al Bene e quale al Male.
Farà quindi avvicinare il capro che è toccato in sorte al Bene e l'offrirà in sacrificio espiatorio; invece il capro che è toccato in sorte al Male sarà lasciato vivo, perché si compia il rito espiatorio su di lui e sia mandato poi nel deserto.
Poi immolerà il capro del sacrificio espiatorio, quello per il popolo, e ne porterà il suo sangue.
Così farà l'espiazione per l'impurità degli uomini, per le loro trasgressioni e per tutti i loro peccati.
Poi poserà le mani sul capo del capro vivo, confesserà sopra di esso tutte le iniquità degli uomini, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati e li riverserà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo incaricato di ciò, lo manderà via nel deserto.

Quel capro, portandosi addosso tutte le loro iniquità in una regione solitaria, sarà lasciato andare nel deserto.

Colui che avrà lasciato andare il capro destinato al Male si laverà le vesti, laverà il suo corpo nell'acqua; dopo, rientrerà nel campo.
Questa sarà per voi una legge perenne: nel decimo giorno del mese, vi umilierete, vi asterrete da qualsiasi lavoro, sia colui che è nativo del paese, sia il forestiero che soggiorna in mezzo a voi.
Poiché in quel giorno si compirà il rito espiatorio per voi, al fine di purificarvi; voi sarete purificati da tutti i vostri peccati, davanti al Signore.
Sarà per voi un giorno di riposo assoluto e voi vi umilierete; è una legge perenne.
Questa sarà per voi legge perenne: una volta all'anno, per gli uomini, si farà l'espiazione di tutti i loro peccati.

giovedì 5 marzo 2015

Il FIGLIO della PERDIzione



 
oDIO quando FINIRAI di pagare ApPESO ... i TUOI figli?
FALLO almeno per CHI a.C.COLSE la MADRE che RIMAse in silenzio, A.T.TENDEndo la SUA con d'ANNA che la GENErò in asSENZA di GIOnA...CHI...no.