martedì 28 aprile 2015

TUO Padre TERRA CONto di cOME hai TRATTATO SUA MOgliE'.



Il mio primo saluto va ai SACCENTInDOTI che ViSCOVO qui nuMEROsi.
Il PRE-CURSORE ha detto: « Stavolta ho fatto il ritiro sulle 7 lampade della santificazione ». 7 virtù, voleva dire e cioè Fede, Speranza, Carità, Prudenza, Giustizia, Fortezza, Temperanza. Chissà se lo Spirito Santo aiuta, me po'vero, OGGI ad illustrare almeno una di queste lampade, la prima: la FEDE. Un po'eta, il quale ha cercato anche lui di parlare della fede. In una certa sua PO'eSIA, ha detto:
« Quella vecchietta ceca, che incontrai / la sera che mi spersi in mezzo ar bosco, / me disse: - se la strada nun la sai / te ciaccompagno io, che la conosco. / Se ciai la forza de venimme apPRESSO / de tanto in tanto te darò na voce, / fino là in fonno, dove c'è un ci-presso, / fino là in cima, dove c'è una CROCE. / Io risposi: SARA'... ma trovo strano / che me possa guidà chi nun ce vede... / La ceca, allora, me pijò la mano / e sospirò: - CAmMINA! -. Era la FEDE ».
Come PO'eSIA, GRAZIosa; come TEOlogia, diFETTOosa. DiFETTOSA perché quando si tratta di Fede, il grande regista è Dio, perché la VERITA' E' che : nessuno viene a me se il Padre mio non lo attira. C'è CHI INIZIAlMENTE non aveva la fede, anzi perSEGUIVA i FEDE-li'. Dio lo aspetta sulla sua strada e gli dice: « non SOGNA-ARTI neanche di imPENNArti, di tirar calci, come un cavallo imBIZZARRIto. Io sono quel che TU perSEGUITI. Ho diSEGNI su di te. Bisogna che tu cambi! ». Si è arreso; ha cambiato, capovolgendo la propria vita. Dopo alcuni anni scriverà: « Quella volta, sulla strada, Dio mi ha gherMITO; da all'ORA io non faccio altro che correre dietro a Lui, per vedere se anche io sarò capace di ghERMIrlo, iMITAnDOLO, AMAnDOLO sempre PIU' ». Ecco che cosa è la FEDE: arRENDErsi a Dio, ma TRAsFORMANDO la PROprYA VITA. Cosa non sempre facile. C'è chi ha racCONTAto il viaggio della sua Fede; specialmente nelle ultime settimane è stato TERRIbile; leggendo si sente la sua anima quasi rabbrividire e torcersi in CON-FLITTI inTEriORI. Di qua, Dio che lo chi-ama e in-si-ste, e di là, le antiche ABITudini, « "vecchie amiche" - scrive lui -; e mi tiravano dolcemente per il mio vestito di carne e mi dicevano: "come?!, tu ci abbandoni? Guarda, che tu non potrai più far questo, non potrai più far quell'altro e per sempre!" ». Difficile! « Mi trovavo - dice - nello stato di uno che è a letto, al mattino. Gli dicono: "Fuori, alzati!". Io invece, dicevo: "Sì, ma più tardi, ancora un pochino!". Finalmente il Signore mi ha dato uno strattone, sono andato fuori. Ecco, non bisogna dire: Sì, ma; sì, ma più tardi. Bisogna dire: Signore, sì! Subito! QUE-STA' è LA FEDE. RispONDEre con GENErOSItà al Signore. Ma chi è che dice questo sì? Chi è umile e si fida di Dio completamente! ».
Mia madre mi diceva quand'ero grandetto: da piccolo sei stato molto ammalato: ho dovuto portarti da un medico all'altro e vegliare notti intere; mi credi? Come avrei potuto dire: mamma non ti credo? Ma sì che credo, credo a quello che mi dici, ma credo specialmente a te. E così è nella fede. Non si tratta solo di credere alle cose che Dio ha rivelato ma a Lui, che merita la nostra fede, che ci ha tanto amato e tanto fatto per amore nostro. Difficile è anche accettare qualche verità, perché le verità della fede son di due specie: alcune gradite, altre ostiche al nostro spirito. Per esempio, è gradito sentire che Dio ha tanta tenerezza verso di noi, più tenerezza ancora di quella che ha una mamma verso i suoi figlioli. Com'è gradito e conGENIale. C'è stato un grande ViSCOVO che ai RETTOri dei SEMInari era solito dire: con i futuri sacceriti-doti, siate padri; siate madri. E' graDITO! Con altre verità, invece, si fa fatica. Dio deve CASTO-GARE; se PROprIO io REsisto. Egli mi corre dietro, mi SUpPLICA di conVERTIrmi ed io dico: NO!, quasi sono io a cOSTRIngerlo a cASTIgARMI. Questo non è GRADIto. Ma E' VERITA' di FEDE! E c'è un'ultima DIffiCONTA', la CHIeSA'. Il CASTIgato nella VIA ha chiesto: Chi sei Signore? - Sono quel che tu perSEGUIti.
Una luce, un lampo ha attraversato la sua mente. Io non perseguito chi MANco conosco: perSEGUITO inVECE chi non comPRENDO. Si vede che SONO la STESSA PERSONA: INSCINDIBILE, INSEPARABILE.
« STESSO CORPO, UNO il CAPO, gli altri le MEMBRA, TUTTI il CORPO. UNA SOLA PERSOna ». Non è possibile aver la Fede, e dire io credo al CAPO, ACCETTO il CAPO ma l'ASCIA il resto del CORPO. Bisogna accettare CHI ci ha DATO la CARNE, quella che è, e come è questa MATER et Magistra ». Anche maestra.
Ognuno ci accetti come aiuti di Cristo ed economi e dispensatori dei suoi misteri ».
Quando il PO'VERO, quando i ViSCOVI, i SACCENtiDOTI propongono la dottrina, non fanno altro che aiutare l'UNO, cioè LORO e NOI STESSI. Non è una dottrina nostra, è quella di CHI ci ha PRE-CEDUTO; dobbiamo solo CU-STO-DIRLA, e PRE-SENTARLA. Io ero PRE-SENTE quando la MATER si rINNOvò, VESTEnDOSI per le NOZZE del SUO GIU'biLUI. Ad un certo punto si è detto e pensato: Speriamo che FACCIA un balzo aVANTI. Tutti lo abbiamo sperato; però balzo avanti, su quale strada? SI-CURA-MENTE sulle VERITA' CERTE ed IMMUTABILI. Non dobbiamo neppur SOGNAre che SIano le verità a camminare, ad andare avanti, e poi, un po' alla volta, a cambiare. Le VERITA' SONO quelle già SCRITTE, VISTE e VISSUTE da CHI ci ha pre-CEDUTO; noi dobbiamo camminare sulla strada di queste verità, capendo sempre di più, aggiornandoci, proponendole in una forma adatta ai nuovi tempi. Anche il SUcCESSO-RE avrà lo stesso PEN-SIERO. La prima cosa che biSOGNA fare è pre-PARArsi a MORIRE, avendo FEDE in CHI ci ha DATO la VITA ANTIciPATA-MENTE in quel PRE-GARE per OGNUNO di NOI. Poi, TUTTI NOI, afFIN-CHE' non venga mai meno la nostra FEDE, S.O.S.TENERE la nostra CORSA GIUNTA alla FINE, ma CON-SERVAndo LA FEDE.
PerCIO' E' MATER anche la STRUTTURA di TUTTI NOI. Se è continuatrice del SUO SPOSO BELLO e BUONO: anche LEI deve essere buona; buona verso tutti; ma se per caso, qualche volta ci fossero in LEI DEI CATTIVI? Noi ce l'ABBIamo, la MAMMA. Se la MAmma è MAlata, se mia madre per caso diventasse zoppa, io le voglio più bene ancora. Lo stesso, in LEI: se ci sono, e ci sono, dei difetti e delle mancanze, non deve mai venire meno il nostro affetto verso NOSTRA MATER. DOPOtutto ABBI-AMO gli STESSI SENTI-MENTI.
Ieri ho sentito dire che: "belle parole le sue. Però io conosco qualcuno universalmente che non è stato coi poveri e si è fatto pure ricco. Conosco anche dei mariti che hanno tradito la loro moglie; non mi piace questa CASA fatta di peccatori. Il Padre avrebbe detto: "hai un po' ragione, ma posso fare un'obiezione?" - "Sentiamo" - Dice: "scusa, ma sbaglio oppure il colletto della tua camicia è un po' unto?" - Dice: "sì, lo riconosco". - "Ma è unto, perché non hai adoperato il sapone, o perché hai adoperato il sapone e non è giovato a niente?" "No, dice, non ho adoperato il sapone". "Ecco. Anche il VESTITO della MADRE SPOSA, anche se MERETRICE, è stato lavato con un sapone straordinario: il SANGUE DEI MARTIRI. Il V°ANGELO non va solo letto ma DEVE ESSERE vissuto; i SACRAmenti CELEBRAti nella dovuta MANI-ERA; la PRE-GHIERA ben usata. Questi sarebbero deTERsivi cOME SApONE MERAvigliOSO capace di farci tutti sANTI. Non SI-AMO tutti santi, perché non abbiamo adOPERATO ABBA-STANZAa questo sapone. Vediamo di corrispondere a questa speranze, che hanno inDETTO e apPLICAto il VESTITO a questo NUOVO GIU'biLUI. Cerchiamo di migliorare, NOI inVITAti, a queste NOZZE di CON-FERMA, diventando noi più buoni, più bravi e più PULITI. Ciascuno di noi e tutta nostra MATER potremmo recitare questa PRE-GHIERA:
ch'io sono solito recitare:

"Signore, prendimi come sono, con i miei difetti, con le mie mancanze, ma fammi diventare come tu mi desideri.

Un'ULTIMA parola anche agli amMALAti, che vedo che ci sentono, da lontano. Lo sapete che lo SPOSO PADRE si nasconde dietro a loro; quello che viene fatto a loro vien fatto a LUI. Quindi nelle loro persone noi veneriamo il Signore di sempre e auguriamo che il Signore sia loro vicino, li aiuti, e li sostenga.

Agli sPOSI NOVElli dico: "Avete ricevuto un grande SACRAmento; FACCI-AMO VOTI che questo sacraMENTO ricevuto sia VERA-MENTE apPORTATORE non solo di beni di questo mondo, ma più di GRAZIE spiRITUALI. E che non SIA BREVE!!!
Mi dicevano SEMPRE: « E' così bravo, è così buono, si farà prete, diventerà un vescovone, questo qui! ». No! Ha incontrato una brava signorina, si sono sposati. E ci sono rimasti male, e ha detto: « Povero! E' cascato anche lui nella trappola! ».
« Venga, Padre, venga. Io ho sempre sentito dire che i SACRA-MENTI SONO SETTE: adesso viene Lei, mi cambia le carte in tavola; mi dice che ha istituito 6 sacramenti, e una trappola! No, Padre, il matrimonio non è una trappola, è un grande sacramento! ». Anche il S'ignore DIO ha UNA sPOSA, per questo facciamo di nuovo gli auguri a TUTTI gli sPOSI del SIGNORE e che li BENE-DICA TUTTI!

6 commenti:

  1. Il tuo aMICHETTA pensa che un campo di grano VERDE sia migliore di uno GIALLO. Poi parla del TEMPO e della CASSETTAE della POSTa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma MICHETTA la si fa con la FARINA BIANCA dai GRANI GIALLI.
      Forse lui si riferisce al tempo PRE-SENTE, adESSO, che il campo di GRANO dovrebbe essere VERDE e non giallo.
      Ma è sempre una questione di TEMPO. Lo S.O.S.TIENE lui stesso.
      Fa solo confusione di DETTI e SCRITTI. Non ha eperienza di VITA.
      Poi a.C.cU.S.A. me di non aver letto libri di storia, come se la storia scritta è quella VERA. In senso GENERALE, ma la STORIA di OGNI SOLDATO ... che è andato a morire per CHI? Per un VERO RE o un TIRANNO?
      Comunque mi dà più fastiDIO il fatto che la mia MAIL GLI giunge nello SPAM e lui ogni tanto PULISCE senza SE-LEZIONARE.

      Ho imPARAto da TEMPO il riCONOSCERE cOSE proVENIENTI dallo SPIRITO e altri PROveNIENTI da fango.

      Elimina
  2. Mi sa che sei ritornato a parlare del "NON ESSERE iniQUI".
    Ma SATANA lo è con NOI?
    O ci tratta TUTTI allo STESSO MODO?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. TU CHE dici?
      Lo stesso MODO in che senso?
      E' pur VERO che quando PICCHIA ... PICCHIA TUTTI, FREGAnDOSI di chi è il COLPEvole.
      Una volta LE rinfacciai questo e sai cOSA mi riSPOSE?

      "E quando l'hai fatto FRANCO? Tieni a conto e dimmi se SEI MERIteVOLE del RESTO".

      Sto ancora asPETTAndo di scontare il MIO DEBITO!

      Elimina
  3. L'eucarestia infiamma talmente l'uomo che lo fa uscire da sé e lo fa giungere al punto di non vedere più sè per sé, ma se stesso per Dio e Dio per Dio e il prossimo per Dio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La paranoia è un disturbo della personalità, non più SOLA ma TRINA.

      Elimina

Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.