mercoledì 24 giugno 2015

cOME' GIOVAN



In verità vi dico: SI AMO TUTTI nati di donna e solo pochi hanno comPRESO lo SPOSO, a preSCINDERE di quanto SONO GRANDI i suoi SENI, lunghi i LORO clitoRIDI e esTERNI i GENI...TALI. UNO cercò di riVELAR-CIELO. TUTTA-VIA fosse il PIU PICCOLO DEI deMONI. Ma adESSO è il PIU' GRANDE perchè HA VINTO il mondo e il REGNO DEI C'E'-LI' non s'OFFRE più VIAlenza e i VIAlenti non SENE imPADRONIeSCONO PIU'.
E se LO VOLETE anCOR "ACCETTARE" il SUO "CAPO" ... VENITE e MANGIATE e "VEDETE" cOME è BUONO il SIGNORE che VI AMA TUTTE.
Chi ha OREcCHI in TENDA

venerdì 19 giugno 2015

Questa è la LUCE del SUO A-MORE da SEMPRE



Fra TE..li', se solTANTO PO'TESTE SOpPORTARE un po’ della MIA FOLLIA!
SOpPORTEreste Ia mia GELO-SIA nei vostri conFRONTI. Una SPECIE di PRO-MESSA inFATTIi A.D. un unico sposo, preSENT'andovi come VERGINE CASTA. Temo però che, come il Ser Pente con la sua malizia sedusse la prima donna, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi dello SPOSO. 
InFATTI, se il PRIMO "VENUTO" vi sembra diVERSO da quello che vi hanno predicato, o se ricevete uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben disposti ad accettarlo. Ma IO, ORA riTENGO di non essere in nulla inferiore a questi “super PREDIcatori”! E se anche sono un prof.ANO nell'arte del parlare, non lo sono però nella dott.TRINA, come ABBY-AMO diMOSTRAto in tutto e per tutto davanti a voi.
O forse commisi una colpa abbassando me stesso per esaltare voi, quando vi ho annunciato gratuitamente il vangelo di Dio? Ho impoverito altre Chiese accettando il necessario per vivere, allo scopo di servire voi. E, trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato di peso ad alcuno, perché alle mie necessità ho provveduto da SOLO. In ogni circostanza ho fatto il possibile per non esservi di aggravio e così farò in avvenire. LUI mi è TESTI-MONE: nessuno mi toglierà questo vanto sulla TERRA! Perché? Forse perché non vi amo? Lo sa LUI!

mercoledì 17 giugno 2015

Non vi piace come BUONA NOTIZIA?



Essere religiosi vuol dire essere pensanti e capire l'esistenza stessa con conSIDERazione e CURA. ComPRENDERE le continue scelte alla quale SI AMO POSTi e sottoPOSTi (comMENTI). E' TUTTO sPIEGATO nell'eTIMOlogia della PAROLA stessa.
Lottare SI, cOME combattere contro una debolezza o malattia.
Pace SI, cOME equilibrio, conSAPEVOlezza di comPRENDERE tutto quello che a.C.CADE, nel MALE e nel BENE.
Cercare e TROVARE la GIU'stizza di DIO.
C'è VITA e vita.
E' una domanda che mi faccio spesso come anche se è meglio lottare per la vita o se è meglio lottare per la giustizia.
La risPOSTa è in NOI e BEATO colui che la perCEPISCE anche se è povero, malato ... perseguitato da CHI è CON SENTITO che ci MALtratti o ci GRATIfichi.
PRE-PARATEVI al PEGGIO e ALZATE il CAPO se conoscete la VERITA', perchè la VOSTRA SALVEZZA non è più vicina ma E' in ATTI.

venerdì 12 giugno 2015

Chi è in GRADO di far piangere un DIO?

 
Fratelli, a me, che sono l’ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell’universo, affinché, per mezzo della Chiesa, sia ora manifestata ai Principati e alle Potenze dei cieli la multiforme sapienza di Dio, secondo il progetto eterno che egli ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, nel quale abbiamo la libertà di accedere a Dio in piena fiducia mediante la fede in lui. Per questo io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell’uomo interiore mediante il suo Spirito. Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, e così, radicati e fondati nella carità, siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità, e di conoscere l’amore di Cristo che supera ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.


venerdì 5 giugno 2015

Beato Padre Maurizio ... che BOTTA!



QUESTA E' la BEATITUDINE del BEATO tra i beati:

"BEATI QUELLI CHE PUR NON AVENDO VISTO CREDERRANO!"

mercoledì 3 giugno 2015

PERe O' sempre con MODEM ra AZIONE



In quei giorni, con l’animo affranto dal dolore, sospirai e piansi. Poi iniziai questa preghiera di lamento: «Tu sei giusto, Signore, e giuste sono tutte le tue opere. Ogni tua via è misericordia e verità. Tu sei il giudice del mondo. Ora, Signore, ricòrdati di me e guardami. Non punirmi per i miei peccati e per gli errori miei e dei miei padri. Violando i tuoi comandamenti, abbiamo peccato davanti a te. Ci hai consegnato al saccheggio; ci hai abbandonato alla prigionia, alla morte e ad essere la favola, lo scherno, il disprezzo di tutte le genti, tra le quali ci hai dispersi. Ora, quando mi tratti secondo le colpe mie e dei miei padri, veri sono tutti i tuoi giudizi, perché non abbiamo osservato i tuoi comandamenti, camminando davanti a te nella verità. Agisci pure ora come meglio ti piace; da’ ordine che venga presa la mia vita, in modo che io sia tolto dalla terra e divenga terra, poiché per me è preferibile la morte alla vita. Gli insulti bugiardi che mi tocca sentire destano in me grande dolore. Signore, comanda che sia liberato da questa prova; fa’ che io parta verso la dimora eterna. Signore, non distogliere da me il tuo volto. Per me infatti è meglio morire che vedermi davanti questa grande angoscia, e così non sentirmi più insultare!».Nello stesso giorno a Sara, figlia di Raguèle, abitante di Ecbàtana, nella Media, capitò di sentirsi insultare da parte di una serva di suo padre, poiché lei era stata data in moglie a sette uomini, ma Asmodèo, il cattivo demonio, glieli aveva uccisi, prima che potessero unirsi con lei come si fa con le mogli. A lei appunto disse la serva: «Sei proprio tu che uccidi i tuoi mariti. Ecco, sei già stata data a sette mariti e neppure di uno hai potuto portare il nome. Perché vorresti colpire noi, se i tuoi mariti sono morti? Vattene con loro e che da te non dobbiamo mai vedere né figlio né figlia». In quel giorno dunque ella soffrì molto, pianse e salì nella stanza del padre con l’intenzione di impiccarsi. Ma, tornando a riflettere, pensava: «Che non insultino mio padre e non gli dicano: “La sola figlia che avevi, a te assai cara, si è impiccata per le sue sventure”. Così farei precipitare con angoscia la vecchiaia di mio padre negli inferi. Meglio per me che non mi impicchi, ma supplichi il Signore di farmi morire per non sentire più insulti nella mia vita». In quel momento stese le mani verso la finestra e pregò: «Benedetto sei tu, Dio misericordioso, e benedetto è il tuo nome nei secoli». In quel medesimo momento la preghiera di ambedue fu accolta davanti alla gloria di Dio e fu mandato Raffaele a guarire tutti e due: a togliere le macchie bianche dagli occhi di Tobi, perché con gli occhi vedesse la luce di Dio, e a dare Sara, figlia di Raguèle, in sposa a Tobìa, figlio di Tobi, e così scacciare da lei il cattivo demonio Asmodèo.

domenica 31 maggio 2015

VI pre SENTO la TERZA PERSOna della S.S.TRInità


Quando gli umanoidi cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra, avvenne che i figli di DIO videro che tra loro c'erano alcune ANIMAle presero per loro mogli tutte quelle che essi scelsero. E l'eTER-NO disse: «Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l'umano, perché nel suo tra-via-mento egli non è che carne; i suoi giorni saranno quindi 120 anni». Vi erano dei gigANTI sulla terra a quei tempi, e anche dopo, quando i figli di DIO si acCOSTOLArono alle figlie degli umani e queste partorirono loro dei figli. Essi sono gli eroi che esistettero nei tempi antichi, sono gli uomini famosi di quei tempi. Ora l'rTER-NO vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo. E l'eTER-NO si pentì di aver fatto l'umano/UOMO sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. Così l'eTER-NO disse: «Io sTER-minerò dalla faccia della terra l'UOMO che ho concepito, dall'umano al bestiame, dai rettili agli uccelli del cielo, perché mi pento di averli fatti».
Ma non distrusse TUTTI.

Difatti, non è ad angeli che Dio ha sottoposto il mondo futuro del quale parliamo; anzi, qualcuno in un passo della Scrittura ha reso questa testimonianza:
«Che cos'è l'uomo perché tu ti ricordi di lui o il figlio dell'uomo perché tu ti curi di lui?Tu lo hai fatto di poco inferiore agli angeli; lo hai coronato di gloria e d'onore; tu hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi».
Avendogli sottoposto tutte le cose, Dio non ha lasciato nulla che non gli sia soggetto. Al presente però non vediamo ancora che tutte le cose gli siano sottoposte; però vediamo il PRIMO-UNI-GENITO che è stato fatto di poco inferiore agli angeli, coronato di gloria e di onore a motivo della morte che ha sofferto, affinché, per la grazia di Dio, gustasse la morte per tutti. InFATTI, per condurre molti figli alla gloria, era giusto che colui, a causa del quale e per mezzo del quale sono tutte le cose, rendesse perfetto, per via di sofferenze, l'autore della loro salvezza. Sia colui che santifica sia quelli che sono santificati provengono tutti da uno; per questo egli non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo:
«Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli;
in mezzo all'assemblea canterò la tua lode
».
E di nuovo:
«Io metterò la mia fiducia in lui».
E inoltre:
«Ecco me e i figli che Dio mi ha dati».Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita. InFATTI, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla discendenza di CHI si riBELLO agli DEI. Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l'espiazione dei peccati SUO popolo. InFATTI, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati.