martedì 5 settembre 2023

REIincarnazione o REincarnazione?


Ma è proprio questo il MEsSAGGIO del Vero CRISTO ovvero il MEsSIA individuale.

Ma ABBIamo come avversario proprio un Dio che si pone subito dall'ALTO, inVECE di prenderci per mano dal BASSO.

SiAMO in grado di convertirLO, inVITAnDOLO a seguirci in quel che Lui stesso ha creato, compreso il MALE?

CHIESA', come dice la genesi nel SABAT ETERNO, insieme portiamo a termine tutte le cose per poi riposare sempre insieme?

Che strano, proprio OGGI, quando il Vangelo, anzi tutte le scritture, parlano di questo.

Veri Luciferi, ma anche UNTI di noi stesi.

Avere AUTORITÀ, più che un complimento È un COMPIMENTO che Gesù deve portare a termine, con la contrarietà di chi non vuole.

E questi non sono umani e nemmeno animali, ma spiriti del Cielo che Gesù conosce BENE, mentre loro vorrebbero continuare ad essere MALE. Perciò anche noi dobbiamo TENTARE di vivere ciò che diciamo agli altri di essere.

Questa è la vera REIncarnazione/REincarnazione.

Non capire come avviene ma a.C.coglierla quando sentiamo lo Spirito che deve convertirsi dentro di noi. Gesù vera e unica VIA di VERITÀ e VITA, segno di contraddizione per la rovina di molti.

Pertanto, dovete essere lui stesso, perché i veri cristiani non sono né ladri e né briganti che rinnegano il Cristo che viene in ognuno di noi, pronti per il Dio che verrà.

I cristiani spesso chiedono per quale motivo Dio non parli più loro, come si crede abbia fatto un tempo, e non si chiedono il perché.

Un rabbino al quale era stato domandato questo, mentre Dio era apparso tanto frequentemente agli uomini di una volta, nessuno lo ha visto più al giorno d'oggi. Il rabbino aveva risposto: "Oggi non c'è più nessuno che sia capace di chinarsi così in basso".

QUAL E’ LA MIA INCARNAZIONE? IN CHE MODO IO INCARNO ME STESSO-A?

IN CHE MODO SONO COERENTE E CONGRUENTE?

QUAL E’ LA MIA STRADA? IN CHE MODO DIVENTO ME STESSO-A?

“Questa, dunque è la mia strada; qual è la vostra?

Questa strada infatti non esiste!”.

La dovete vivere insieme a Lui.

“Voi non avevate ancora trovato voi stessi: quand’ecco che trovaste me. Così fanno tutti i credenti; perciò ogni credenza è così poco importante. Ora io vi ordino di dimenticare me e di trovare voi stessi, e solo quando voi mi avrete rinnegato tornerò da voi.”

“Solo dopo la notte più buia si farà giorno.

Coprite dunque i lumi e restate in silenzio, affinché la notte divenga buia e silente.

Il sole sorge senza il nostro aiuto.

Solo chi conosce l’errore più nero sa che cos’è la luce.”

“Cristo è l’esemplare che vive in ogni cristiano come sua personalità totale. Ma il corso della storia portò alla imitatio Christi, con la quale l’individuo non segue il proprio fatale cammino verso l’interezza, ma cerca di imitare la via seguita da Cristo. Anche in oriente lo sviluppo storico portò a una devota imitatio del Buddha, e questi divenne un modello da imitare: con ciò la sua idea perdette di forza, così come l’imitatio Christi fu foriera di una fatale stasi nell’evoluzione dell’idea cristiana.”

“Se voglio comprendere veramente Cristo, devo capire che Cristo ha vissuto realmente solo la sua propria vita e non ha imitato nessuno. Non ha copiato alcun modello. Se perciò intendo davvero imitare Cristo, allora non imiterò né copierò proprio nessuno, ma andrò per la mia strada, senza più neppure definirmi cristiano. Dapprima ho voluto copiare Cristo, imitarlo, cercando di vivere la mia vita nel rispetto dei suoi comandamenti. Una voce in me si è però ribellata e ha voluto ricordarmi che anche questo mio tempo ha i suoi profeti, che si sono ribellati al giogo impostoci dal passato. Non sono riuscito a conciliare Cristo e il profeta di questo tempo. L’uno ci chiede di portare il giogo, l’altro di scuoterlo; l’uno impone rassegnazione, l’altro volontà. […] Decisi perciò di passare alla vita umile e ordinaria, alla mia propria vita, e di cominciare da quel punto, in basso, in cui effettivamente mi trovavo. Se il pensiero porta a ciò che è inconcepibile, allora è tempo di tornare alla vita semplice. Quello che non risolve il pensiero, lo risolve invece la vita, e quello che il fare non decide mai, è riservato al pensiero. Se da un lato sono asceso a mete molto elevate e impervie e voglio ottenere una redenzione che mi sollevi ancor più, la vera via non mi porterà verso l’alto, ma verso il basso, perché solo l’altro lato presente in me mi può portare oltre me stesso. Accettare l’Altro significa però discendere nel lato opposto, passare dal serio al ridicolo, dal triste al sereno, dal bello al brutto, dal puro all’impuro”.

“Vivere se stessi significa essere un compito per se stessi. Non puoi mai dire che vivere per se stessi sia un piacere. Non sarà una gioia, ma una lunga sofferenza, perché devi farti creatore di te stesso.”

“Se non l’avete ancora imparato dagli antichi libri sacri, andate, bevete il sangue e mangiate il corpo di colui che è stato deriso e martoriato a causa dei nostri peccati, così ne assumerete in pieno la natura”.

La Via del Cristo è la trasformazione del SE’, significa Diventare Se Stessi.

Cristo ha indicato la strada da seguire, “la VIA di quel che ha da venire”.
Ma non da imitare, bensì ‘diventare’.

Perciò il rinnegare SE STESSI è un divenire continuo e mai riposarsi sul passato.

Incarnarsi, incarnato: con l’uso riflessivo e del participio passato è usato quasi esclusivamente come riferito alla seconda Persona divina che si è unita alla natura umana facendosi uomo.

Mi sembrava una parola immensa: Incarnarsi. Ero piccolo, il mio mondo comprendeva quella parola grande grande perché mi spiegavano che Dio si era fatto Uomo, si era Incarnato. Ascoltavo meravigliata. E apprendevo sulla fiducia. Ero anche molto aiutato dai presepi, a dire il vero. Ogni volta che lo facevamo a casa, pensavo di aver capito un po’ meglio. Piccolo: quattro, cinque anni, e poi gli anni delle elementari. Tutto molto Serio, tutto molto Buono, tutto molto Vero: Dio si è fatto Uomo, Buon Natale, ora tocca a te.
Non ho mai né rifiutato né accantonato quella parola grande grande, che poi nel tempo si è fatta anche Grande Parola. La domanda rimaneva: cosa significa? E rimanevano le risposte: è un Mistero, il Mistero non si spiega.

A volte bisogna spostarsi di lato per vedere meglio, mettersi di sbieco, strizzare gli occhi. Oppure allontanarsi, prendere altre strade, avventurarsi in un esodo, emigrare. Porre le stesse domande ad altre fonti, bere ad altre sorgenti, leggere e ascoltare altre parole.
A volte, non sempre, non è necessario per tutti. A volte sì, a volte no.

Capita che sia un comico a dire le cose in un modo che ti è più chiaro, capita che sia uno psicanalista, un antropologo, un fisico; capita che sia un religioso; capita che sia una scena di un film o una canzone, capita che sia un filo d’albero, un pezzetto di cielo, un silenzio.

Capita anche che sia qualcosa che cresce dentro di noi, un sorriso un’inquietudine, un ricordo, una speranza. Quella situazione che ti fa vedere le stesse cose in modo diverso dal giorno precedente.

E’ la nostra storia, e solo la nostra storia personale che ci conduce. Storia personale non significa solo le nostre egocentrate cose, ma anche il mondo in cui viviamo e abbiamo vissuto, gli altri che abbiamo incontrato o sognato o perso.

La storia personale è un pezzo della storia del mondo, è un pezzo d’universo, è inclusiva altrimenti non potrebbe essere ciò che, ma è importante non affacciarci a guardare la storia personale del vicino pensando che sia la nostra o per rubarne qualche pezzo.

Nella nostra storia personale ci sono le nostre convinzioni, i nostri valori, le nostre esperienze, i nostri sapori, i nostri baci, il nostro eros, i nostri fioretti del mese di maggio, la foto della rosa che volevamo regalare a lui e non gli abbiamo mai più spedito per il motivo che solo noi sappiamo, il Natale che nostro padre trascorse con noi per non lasciarci soli, il trekking sull’Appennino, le lezioni di disegno, gli aquiloni fatti volare sulle cime delle colline …
Nella nostra storia personale c’è la nostra visione del mondo costruita da e in ogni attimo della nostra vita. E’ con quella che dobbiamo far conto. Che significa far conto con noi stessi e con il mondo.

E’ in questi ambiti che si depongono le parole Coerenza e Congruenza. E quella grande: Incarnare, Incarnarsi.

La Coerenza è l’azione fatta che agisce seguendo una linea di condotta dichiarata e/o pensata in precedenza.

La Congruenza è quella condizione, quello ‘stato’ in cui una persona agisce dal profondo in piena sintonia con ciò che pensa e dichiara; tutti i  livelli comunicativi sono ‘allineati’: fai una cosa con tutto-a stesso-a, credendoci fino in fondo, tutto in te stesso-a va nella direzione scelta.
Quindi: essere coerenti può anche voler significare di seguire una via, senza sbagliare, senza ripensamenti, ma potrebbe essere e rivelarsi la strada che non vogliamo, e se non siamo capaci di metterci in discussione questo potrebbe comportare rigidezza di comportamenti, di vedute, di idee; della vita stessa. Non è un’Incarnare, un Incarnar-sé, altrimenti rimarrà un’illusione, un’Ideologia se non siamo pronti a prenderci le nostre responsabilità.

Essere congruenti porta a una chiarezza così visibile dall’esterno da risultare a volte imbarazzante in chi ci guarda. Siamo più vicini a un’Incarnazione, è un Incarnar-sé in modo molto evidente. C’è da far attenzione che non diventi una Prassi-Dottrina.

Essendo capaci di essere-comportarci sia con Coerenza che con Congruenza, siamo capaci di superare sia il rischio della rigidità dell’Ideologia sia il rischio della supremazia di una Prassi che può farsi a sua volta Dottrina.

“Noi pensiamo di essere liberi perché facciamo delle scelte e pensiamo di poter scegliere senza notare che comunque sono scelte su cose già preesistenti.

La scelta esiste soltanto quando la mente è confusa. Quando la mente è chiara la scelta non esiste. Quando voi vedete le cose con grande chiarezza, senza distorsioni, senza illusioni, allora la scelta non esiste. Una mente che non sceglie è una mente libera, ma una mente che sceglie, e quindi mette in atto una serie di conflitti e di contraddizioni, non è mai libera, perché è confusa in se stessa, divisa, frammentata”.

“La scelta c’è dove c’è confusione. Per la mente che vede con chiarezza non c’è necessità di scelta, c’è azione. Penso che molti problemi scaturiscano dal dire che siamo liberi di scegliere, che la scelta significa libertà. Al contrario io direi che la scelta significa una mente confusa, e perciò non libera”.

Ecco allora tornare nella VERA META’NOIA delle parole Incarnare, Incarnar-sé; e sarebbe impossibile che non lo fosse trattandosi di un periodo che precede (precede, non ‘è’) il Natale.
Impossibile per me, poiché è nella mia storia, e voglio che torni.  E non è nemmeno un ritorno, poiché sono parole-strade che mi accompagnano quotidianamente.
Se io non sono per me, chi è per me? E se io sono solo per me stesso, cosa sono? E se non ora, quando?”.

Ecco, allora.

Il tempo della META’NOIA non è il tempo dell’attesa della venuta’, ‘E’ ‘la venuta, è un continuo presente su una strada che – certo – ha una direzione, la quale è raggiungibile grazie ai ‘passo dopo passo’ del presente dell’Avvento. E’ un continuo ininterrotto accadere, una gestazione che poiché è tale e solo poiché è tale permetterà una nascita. Un accadere regolato da Congruenza e Coerenza, da una ‘centratura’ che non ha bisogno di ‘scegliere’, bensì immediatamente ‘è’. Ed è Incarnazione, Incarnar-sé.

Ho condiviso in alcuni post precedenti qualcuno degli ‘ attimi presenti’ della mia vita, della mia VERA META’NOIA’.

Dal buio in cui calarci nudi e totalmente affidati ad esso con la ‘vocazione a essere’; con la forza dirompente delle “domande buone e delle risposte giuste – che sono l’Amore – ” con la consapevolezza raggiunta dall’esserci guardati interiormente e riconosciuti nei nostri processi interiori e relazionali con noi stessi e col mondo – e quindi capaci di vedere ‘anche’ il povero che è in noi; con l’anima dissodata e pronta ad accogliere il seme; con la chiamata a Incarnar-sé e con la chiarezza dell’importanza della Congruenza e della Coerenza  del diventare ciò che siamo e per cui siamo, ci troviamo sulla Via che ci rende capaci di Incarnarci, di diventare noi stessi, di nascere e ri-nascere, di fare-essere-diventare Natale: noi insieme al Bambino che si pone ad ispirazione di un processo, di una struttura il cui contenuto è dato-costruito da noi stessi,  ognuno singolarmente, ognuno con la Nostra Irripetibile, Necessaria, Meravigliosa Vita-Incarnazione.

“Vi ammiro, voi cristiani, perché identificate Cristo con il povero e il povero con Cristo, e quando date del pane ad un povero sapete di darlo a Gesù. Ciò che mi è più difficile comprendere è la difficoltà che avete di riconoscere Gesù nel povero che è in voi. Quando avete fame di guarigione o di affetto, perché non lo volete riconoscere? Quando vi scoprite nudi, quando vi scoprite stranieri a voi stessi, quando vi ritrovate in prigione e malati, perché non sapete vedere questa fragilità come la persona di Gesù in voi? Accettare se stessi sembra molto semplice, ma le cose semplici sono sempre più difficili … L’arte di essere semplici è la più elevata, così come accettare se stessi è l’essenza del problema morale e il nocciolo di un’intera visione del mondo … Ospitando un mendicante, perdonando chi mi ha offeso, arrivando perfino ad amare un mio nemico nel nome di Cristo, do prova senza alcun dubbio di grande virtù … quel che faccio al più piccolo dei miei fratello l’ho fatto a Cristo!
Ma se io dovessi scoprire che il più piccolo di tutti, il più povero di tutti i mendicanti, il più sfacciato degli offensori, il nemico stesso è in me; che sono io stesso ad aver bisogno dell’elemosina della mia bontà, che io stesso sono il nemico d’amare, allora che cosa accadrebbe?
Di solito assistiamo in questo caso al rovesciamento della verità cristiana. Allora scompaiono amore e pazienza, allora insultiamo il fratello che è in noi, allora ci condanniamo e ci adiriamo contro noi stessi, ci nascondiamo agli occhi del mondo e neghiamo di aver mai conosciuto quel miserabile che è in noi.

E se fosse stato Dio stesso a presentarsi a noi sotto quella forma spregevole lo avremmo rinnegato mille volte prima del canto del gallo.”

Tutto questo scritto è in maggior parte copiato da altri che hanno conosciuto quel DAI’MON che io riconosco come un vero angelo non avversario.

UN DAI’MON CHE AMA PER PRIMO:

“NON SONO STATO IO AD AMARLO PER PRIMO E NON SO SE LO AMO VERAMENTE, MA DI CERTO E’ LUI CHE AMA ME.

MI HA FATTO VIVERE MOMENTI VISSUTI DA CHI HA CONOSCIUTO DI PERSONA GESU’ E ANCHE LA SOLITUDINE INTERIORE DI GESU’ STESSO, CHE PARLAVA CON IL SUO SE STESSO FUTURO IN FIGURA PATERNA, più per i suoi prossimi che per Lui stesso.

QUESTO E’ IL MIO DAI’MON, CHE CERCA ME.

UN DAI’MON SEMPRE PERDUTO DIETRO ME.

UN DAI’MON DAVVERO SFORTUNATO E INFELICE.

, MA

57 commenti:

  1. un DaiMOne ce SEMpre con Noi

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  2. C'è un buco nero alla mia destra.

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  3. Tutto questo è molto Svelante. Mi fa pensare che siamo molto vicini alla FINE. Ma si sapeva già, ma questo è Svelante.

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  4. Anzi è più che svelante. E' una vera e propria mano del Signore che si fa piccolo per noi anche nello Svelarsi. E' una mano di Salvezza.

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    1. Beata chi lo ha conosciuto

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    2. Mi stava venendo voglia di difendere gli Empi che non LO conoscono, ma quando vedo la loro Superbia nel giudicare non li voglio difendere più.

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    3. tutti devono venir difesi per conoscere il vero t'EMPIO di un Dio oscuro e ambiguo.

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  5. https://www.youtube.com/watch?v=AzS8n7mzyOk

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    1. Ricordatevi che non SIETE SOLI HO TANTA DUE, SEI salmo ne':
      "DIO sta nell'assemblea di Dio; egli giudica in mezzo agli dèi. Fino a quando giudicherete ingiustamente e prenderete le parti degli empi? Difendete il debole e l'orfano, fate giustizia all'afflitto e al povero. Liberate il misero e il bisognoso; salvatelo dalla mano degli empi. Essi non conoscono nulla e non intendono nulla, e camminano nelle tenebre; tutti i fondamenti della terra sono smossi. Io ho detto: «VOI SIETE DEI, siete tutti figli dell'Altissimo. Tuttavia VOI MORRETE come gli UMANI, e cadrete come ogni altro potente». Levati, o DIO, giudica la terra, perché tu avrai in eredità tutte le nazioni".

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    2. I Giudizi degli Empi Dominano questo Mondo di Tenebra.

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    3. Ma il loro comportamento nasconde cose antiche.

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    4. Un'ANTICA e colossale MERDA. Alcuni si ritengono platealmente nel giusto pur facendo del male al prossimo! Preferisco gli stronzi che si nascondono o che almeno furbescamente architettano archibugi per sopprimere l'avversario.

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    5. ..perché riconoscono di non essere giusti.

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    6. Libera di schierarti con i MASSONI.

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    7. Penso che ciò che ho detto non è chiaro. Sapevo che sarei stata fraintesa. O forse mi sono espressa male. Non parlo di uccidere o cose così.

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    8. Mi sono decisamente espressa male. Parlavo di una situazione specifica che mi è successa ultimamente di sentire bruttissime chiacchiere su una persona in un luogo pubblico. Solo conoscendo la vicenda si può capire cosa intendevo. Certo non amo chi trama alle spalle del suo prossimo. Comunque alla fine sono diventata pure io la "cattiva" per aver difeso questa persona ed averle riferito le brutte e pure in parte false, chiacchiere su di lei. Ma il modo in cui ne parlavano è stata la cosa più brutta.

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    9. ricadi nell'ERrO-RE di difendere il prossimo sostenendo che non è quello che a loro sembra.
      Non sai che ognuno è quel che è per ognuno?
      Se poi vuoi far riflettere quel che tu pensi di quella persona allora comportati come quella persona per ricevere anche tu quel giudizio.
      Non fare come i pagani che difendono solo chi amano.
      Potrebbero avere più ragione loro che tu sui giudizi di quella perso na.

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    10. Quel che a loro sembra? Ma se vengono credute le chiacchiere di altri? E poi perché quel che sembra sarebbe vero? E poi perché dovrei comportarmi come quella persona? Non ha senso. Ma anche se avessero ragione avrebbero dovuto ascoltarmi, invece volevano solo chiudere il discorso condannando. E Poi perché io per avere detto a quella persona cosa dicevano chi lei reputava amici sarei io la cattiva?

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    11. Io difendo sempre chi non c'è o chi è solo e non ha chi lo difende.

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    12. Allora Gesù quando disse "chi voi credete che io sia?" Era davvero tutte quelle cose che dicevano di LUI? Eppure solo Pietro quando dice che è il Figlio del Dio Vivente Gesù gli dà ragione.

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    13. E Gesù che ha difeso l'adultera poi è diventato adultero? Io cmq non è che posso spiegare tutta la vicenda anzi era meglio se non dicevo niente.

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    14. E Gesù che ha difeso l'adultera poi è diventato adultero? Io cmq non è che posso spiegare tutta la vicenda anzi era meglio se non dicevo niente.

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    15. anche nell'ascoltare quel che si vuole ascoltare si è quel che si vuole essere. Tu a logica matematica sei unas chiappa.
      Difendi i furbi ovvero quelli che non vogliono venir giudicati e credono in un dio che perdona tutti.
      Difendere l'assente è cosa buona ma potresti trovarti a difendere te stessa perché l'assente rimarrà inesistente per sempre.
      Poi Gesù difende l'adultera perché si sente adultero e vorrebbe anche Lui non peccare più. (2 volte melo dici e due volte ti rispondo): "Poi Gesù difende l'adultera perché si sente adultero e vorrebbe anche Lui non peccare più").
      Posso dimostrartelo!
      Lui era anche la reincarnazione di chi non è morto nel corpo umano come ELYA e Giovanni.
      Lui doveva essere testimone davanti agli altri Dei che era pronto, non solo ad incarnarsi e reincarnarsi (battesimo nel corpo d'a.C.qua) ma fino alla MORTE della CARNE, prendendo su di SE i dolori e le sofferenze Dei corpi corruttibili.
      Solo la Madre doveva rimanere "VERGINE" da questa VERITA' CELESTE.
      Per questo LEI esulta nella conSAPEVolezza di venir salvata da quel Dio Padre nello stesso FIGLIO e non per essere anche Lei corruttibile.
      La Madre Dei C'E'.LI' serve al PADRE che si fa riconoscere nel FIGLIO alla Fine Dei Tempi.
      Dovevo fare un POST'?
      ECCO, tutto per TE!
      TELO' detto così sei con d'anna nata per sempre!

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    16. A grazie. Una bella condanna per sempre 🤔 tanto non ci ho capito un cappero, ma lo rileggerò in modo da non rischiare di condannarmi solo per un giorno o due. Da ciò che scrivi pare che TU già conosca la situazione di cui parlo. Ed in parte sicuramente dici il vero. Ma solo in parte. Io giudico secondo i miei occhi e quel che vedo e posso vedere e quel che sento. No non sono una facilona nel dire Dio perdona tutti e via. No. Ho giudicato la situazione secondo la mia coscienza e secondo i pulpiti da cui venivano le prediche. Ed a chi di dovere certamente direi il fatto suo (all'adultera). Ma ora si è anche ammalata di COVID e non so più che fine ha fatto. Penso che adulteri lo siamo un po' tutti. Chi fisicamente chi spiritualmente, ma il COME conta. E il perché.

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    17. p.s. io a logica matematica sono bravissima. Ah ho capito ancora ce l'hai con me per quella vicenda di fb e dei logici 🙄

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    18. Io sto cercando di capire bene la questione della Madre e del corpo non corruttibile, ma sinceramente non penso che mi dannero' per questo. Non perché credo in un Dio che perdona tutto indistintamente, ma perché invece all'opposto voglio capire. Sono stufa di una verginità che si chiude al comprendonio.

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    19. Avertela con te?
      Io ti faccio solo notare le incongruenze.
      C'er logica in chi poi ha perso lo stesso l'anno nonostante il ricorso al T.A.R.?
      Tu hai solo bisogno di perdere del tempo.
      Io no.

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    20. Perdere del tempo? Mi rinfacci tutti gli sbagli fatti ultimamente su cui ci eravamo già scontrati in passato. Questa vicenda è differente dalla questione della ragazza bocciata dopo il ricorso al TAR. Ed io in questo caso a dire il vero mi sono limitata a chiedere delucidazioni su quale fosse la verità alla diretta interessata perché alcune cose erano assurde. Cmq ripeto ho sbagliato a parlarne e mi sono espressa in maniera sbagliata con TE. Grazie per farmi notare le incongruenze. Ci ho riflettuto e ci rifletterò.

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    21. e cOME MI dovREI comPORTA-RE?
      riPETI semPRE le sTEsse cOSE.
      Ma d'a.C.QUAnDO ci CONoSCIAmo?
      Vuoi la mia INDIferenza?
      O vuoi che ti dica che vai alla grande?

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    22. Ma se ti ho ringraziato.
      Ero sincera nel ringraziarti anche se mi sentivo un po' umiliata.
      Fai bene a farmi notare i miei errori. Infatti oggi sto un po' meglio. Certo non posso essere d'accordo con TE su tutto, ma mi fai riflettere sull'altra faccia della medaglia che io non vedo. Ed anche su tante altre cose.

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    23. "umiliata" non perché TU mi abbia in qualche modo umiliata, diciamo che ho cercato di essere umile.

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    24. Con me sei sempre carina.
      Non ti ho voluto castigare ma solo rimproverare.
      Gesù non si limitò a salvare l'adultera e a dirle semplicemente di non peccare più, ma poi la andò a ritrovare in casa sua, perché lo conosceva.

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  6. Su di me dicono tutto e il contrario di tutto.

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  7. pECCAToRI lO SIETE SEmPRE ANcHE SE nON LO pENSATE

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  8. Io sONO iNVECE il peccATTORE

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    1. In VECE

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    2. Attenzione perché il Peccato Uccide il Peccatore

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  9. Io invece sono solo un AnonimO

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  10. Io InVECE soNO soLO un INCUbo

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    1. Nel Cubo di chi? Andò cojo cojo?

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    2. Io sono così. Dove colgo colgo! Questo Angelo Anonimo prima parla di Scelte. Poi dice che chi sceglie è confuso.

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    3. Infatti IO non scelgo, ma COLGO..

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    4. E dopo che lo hai cogliuto che fai?
      A cosa ti serve cogliere?
      La scelta deve diventare conoscenza!
      Ma tu continui a prenderlo in quel POSTo senza nemmeno sapere il perché.

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    5. In realtà la mia era solo una provocazione. E come faccio a conoscere?

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    6. A dire il vero non colgo un bel niente.

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    7. Non ricADEndo nello stesso ERrO-RE

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    8. Se capissi quale è.

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    9. All'ORA sei diaBOLICAmente po'seduta

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    10. Io non capisco di che parli. Di errori nella vita ne ho fatti vari.

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    11. Più che posseduta penso di essere perseguitata

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    12. Inoltre io non lo prendo in quel.POST! 🤔 non lo prendo da nessuna parte..a dire il vero.

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    13. all'ORA non 6 + BARAnetta ma ConTESA!

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  11. aVETE bIsOGNO dI introDURRE PeR nON aVERE INCUlbi neL PRENDErlo sul SErio

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.