giovedì 2 gennaio 2014

IO NON NEGO, ma posso SOLO CONFESSARLO

Figlioli, chi è il bugiardo
se non colui che nega che Gesù è il Cristo?
L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio.
Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre;
chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
Quanto a voi, quello che avete udito da principio rimanga in voi.
Se rimane in voi quello che avete udito da principio,
anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre.
E questa è la promessa che egli ci ha fatto:
LA VITA ETERNA!Questo vi ho scritto riguardo a coloro che cercano di ingannarvi.
E quanto a voi, l’unzione che avete ricevuto da lui rimane in voi
e non avete bisogno che qualcuno vi istruisca.
Ma, come la sua unzione vi insegna ogni cosa ed è veritiera e non mentisce,
così voi rimanete in lui come essa vi ha istruito.
E ora, figlioli, rimanete in lui, perché possiamo avere fiducia quando egli si manifesterà e non veniamo da lui svergognati alla sua venuta.


Questa è la testimonianza di Giovanni,
quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo:
« TU, CHI SEI? ». EGLI CONFESSO' e NON NEGO'.
CONFESSO: «Io non sono il Cristo».
Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?».
«Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose.
Gli dissero allora: «Chi sei?
Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato.
Che cosa dici di te stesso?».
Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto:
Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa».
Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei.
Essi lo interrogarono e gli dissero:
«Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?».
Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua.
In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me:
a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo».
Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.


5 commenti:

  1. Dio della mia lode, non tacere, perché contro di me si sono aperte la bocca malvagia e la bocca ingannatrice, e mi parlano con lingua bugiarda.
    Parole di odio mi circondano, mi aggrediscono senza motivo.
    In cambio del mio amore mi muovono accuse, io invece sono in preghiera.
    Mi rendono male per bene e odio in cambio del mio amore.
    Suscita un malvagio contro di lui e un accusatore stia alla sua destra!
    Citato in giudizio, ne esca colpevole e la sua preghiera si trasformi in peccato.
    Pochi siano i suoi giorni e il suo posto l'occupi un altro.
    I suoi figli rimangano orfani e vedova sua moglie.
    Vadano raminghi i suoi figli, mendicando, rovistino fra le loro rovine.
    L'usuraio divori tutti i suoi averi e gli estranei saccheggino il frutto delle sue fatiche.
    Nessuno gli dimostri clemenza, nessuno abbia pietà dei suoi orfani.
    La sua discendenza sia votata allo sterminio, nella generazione che segue sia cancellato il suo nome.
    La colpa dei suoi padri sia ricordata al Signore, il peccato di sua madre non sia mai cancellato: siano sempre davanti al Signore ed egli elimini dalla terra il loro ricordo.
    Perché non si è ricordato di usare clemenza e ha perseguitato un uomo povero e misero, con il cuore affranto, per farlo morire.
    Ha amato la maledizione: ricada su di lui!
    Non ha voluto la benedizione: da lui si allontani!
    Si è avvolto di maledizione come di una veste: è penetrata come acqua nel suo intimo e come olio nelle sue ossa.
    Sia per lui come vestito che lo avvolge, come cintura che sempre lo cinge.
    Sia questa da parte del Signore la ricompensa per chi mi accusa, per chi parla male contro la mia vita.
    Ma tu, Signore Dio, trattami come si addice al tuo nome: liberami, perché buona è la tua grazia.
    Io sono povero e misero, dentro di me il mio cuore è ferito.
    Come ombra che declina me ne vado, scacciato via come una locusta.
    Le mie ginocchia vacillano per il digiuno, scarno è il mio corpo e dimagrito.
    Sono diventato per loro oggetto di scherno quando mi vedono, scuotono il capo.
    Aiutami, Signore mio Dio, salvami per il tuo amore.
    Sappiano che qui c'è la tua mano: sei tu, Signore, che hai fatto questo.
    Essi maledicano pure, ma tu benedici!
    Insorgano, ma siano svergognati e il tuo servo sia nella gioia.
    Si coprano d'infamia i miei accusatori, siano avvolti di vergogna come di un mantello.
    A piena voce ringrazierò il Signore, in mezzo alla folla canterò la sua lode, perché si,è messo alla destra del misero per salvarlo da quelli che lo condannano.

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  2. Rendete veramente giustizia, o potenti, giudicate con equità gli uomini?
    No! Voi commettete iniquità con il cuore, sulla terra le vostre mani soppesano violenza.
    Sono traviati i malvagi fin dal seno materno, sono pervertiti dalla nascita i mentitori.
    Sono velenosi come un serpente, come una vipera sorda che si tura le orecchie,
    che non segue la voce degli incantatori, del mago abile nei sortilegi.
    Spezzagli, o Dio, i denti nella bocca, rompi, o Signore, le zanne dei leoni.
    Si dissolvano come acqua che scorre, come erba calpestata inaridiscano.
    Passino come bava di lumaca che si scioglie, come aborto di donna non vedano il sole!
    Prima che producano spine come il rovo, siano bruciati vivi, la collera li travolga.
    IL GIUSTO GODRA' nel VEDERE la VENDETTA, laverà i piedi nel sangue dei malvagi.
    Gli uomini diranno: “C'E' un GUADAGNO PER IL GIUSTO, c'è un Dio che fa giustizia sulla terra!”.

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  3. Dio, non darti riposo, non restare muto e inerte, o Dio.
    Vedi: i tuoi avversari fremono e i tuoi nemici alzano la testa.
    Contro il tuo popolo ordiscono trame e congiurano contro i tuoi protetti.
    Hanno detto: «Venite, cancelliamoli come popolo e più non si ricordi il nome di Israele».
    Hanno tramato insieme concordi, contro di te hanno concluso un'alleanza; le tende di Edom e gli Ismaeliti, Moab e gli Agareni, Gebal, Ammon e Amalek la Palestina con gli abitanti di Tiro.
    Anche Assur è loro alleato e ai figli di Lot presta man forte.
    Trattali come Madian e Sisara, come Iabin al torrente di Kison: essi furono distrutti a Endor, diventarono concime per la terra.
    Rendi i loro principi come Oreb e Zeb, e come Zebee e Sàlmana tutti i loro capi; essi dicevano: «I PASCOLI di DIO CONQUISTIAMOLI PER NOI».
    Mio Dio, rendili come turbine, come pula dispersa dal vento.
    Come il fuoco che brucia il bosco e come la fiamma che divora i monti, così tu inseguili con la tua bufera e sconvolgili con il tuo uragano.
    Copri di vergogna i loro volti perché cerchino il tuo nome, Signore.
    Restino confusi e turbati per sempre, siano umiliati, periscano; sappiano che tu hai nome «Signore», tu solo sei l'Altissimo su tutta la terra.

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  4. NONNEGARECONFESSA!

    Un GIOVANNI (il Battista):
    «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».

    Un GIOVANNI (l'Apostolo):
    Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui (il Battista). Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.