martedì 26 novembre 2019

LA VERITA'




San Paolo, alias Saulo il Fariseo della tribù di Beniamino conosceva benissimo le scritture, eppur non riconobbe quel tipo di messianicità. Matteo, invece, vuole prendere per mano i Giudei per condurli a quel che Luca evidenzia di più. Ci può anche stare, ma rimane una forzatura. E' ridicolo Matteo quando richiama certi passi delle vecchie scritture, che è manna per chi sostiene che i vangeli sono stati scritti per cambiare l'ebraismo, su una storia di un ribelle zelota che p...otrebbe aver portato anche un modo rivoluzionario di tipo gandhiano.
La conoscenza delle scritture e soprattutto di Mosè, che dà ordine di uccidere un fantomatico Figlio di Dio SESSI PRE-ESENTeTASSE in prima persona. Caifa lo riconobbe e si schierò con quel Dio di eserciti terreni e non CELESTI. Basta leggere attentamente la parabola "DEI VIGNAIOLI OMICIDI" per capire che stiamo parlando del Regno dei Cieli e non di come si gestiscono le sue galere su questa terra.
E' la PAROLA del CRISTO stesso che fa capire gli errori fin da Caino che doveva sacrificarsi lui, per essere vero re e vero profeta, invece di sacrificare il fratello come suo unico agnello senza macchia. Le vecchie scritture sono piene di incomprensioni di uomini primitivi al linguaggio di un RE di tutto l'UNIVERSO, che inizia a stabilire una alleanza con il suo popolo sulla base di un rapporto che è simile più a quello matrimoniale e non tra regnante e sudditi. Ma chi lo ha compreso viene tolto da questi inferi che sono le galere di un regno che alla fine le eliminerà senza punizioni eterne ma solo perché sono in disuso.

4 commenti:

Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.