mercoledì 5 agosto 2020

Lo SPOSO VIENE dal LIBANO



La rivelazione Divina sceglie il Libano come simbolo del Cristo Redentore e del suo Regno e il cedro del Libano rappresenta il Cristo Eterno e Immortale.
La Bibbia cita il nome del Libano soltanto nell’Antico Testamento e nel Nuovo Testamento nomina alcune città o luoghi libanesi. Nel Nuovo Testamento, Tiro e Sidone, che si trovano nel Sud del Paese, vengono nominate insieme in vari versetti (Mt 15,21), (Mc 3,8), (Lc 6,17) e (Att 12,20). Vediamo che la città libanese, Tiro, viene nominata cinquantanove volte, invece quella di Sidone cinquanta volte
Trenta su sessantasei libri della Bibbia ricordano il Libano o parlano di cose collegate a tale Paese. Il nome del Libano si cita circa settanta volte, mentre i suoi cedri quasi settantacinque volte; ma vengono ricordati anche trentacinque luoghi presenti in Libano. La Bibbia nomina undici personaggi libanesi, tra i quali: Hiram il re di Tiro, Assaf la guardia della foresta dei cedri e Isabella la figlia del re di Tiro.  
Il libro “canto dei cantici” descrive il cedro del Libano come un amante giovane che ha un naso come una torre che guarda a Damasco. Nello stesso libro, nel capitolo quattro, si parla della sposa che viene dal Libano e che è diventato un inno famoso cantato ancora oggi nei matrimoni: ‘Vieni dal Libano’.
Nel Nuovo Testamento, Gesù visitò il Sud Libano varie volte, dove predicò e guarì varie persone con la fede, accompagnato da Sua Madre Maria che lo aspettò varie volte nella grotta di Maghduce e dai suoi discepoli.
Il Libano viene nominato varie volte nel testo della Bibbia; oggi quasi in ogni casa libanese si trova una Bibbia, e anche varie famiglie musulmane ne possegono una, credendo nella coesistenza tra i cristiani e musulmani.

1 commento:

  1. UNA SOLA HÉLLa V’ERA UNI’ONE che nell’A’MORE GENE’RA ANKH’ORA A’MORE....... VITA in VERaGINE’ETÁ nel m’ODO d’ÉL PRINCIPEo, ORA ET SEMPER PERLA LUX

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.