Che strano quel Dio che non vuole dire il Suo Nome alla richiesta di Mosè da parte del faraone, limitandosi ad un semplice "SONO QUEL CHE SONO" in quel pre-sente, confermando l'essere VIVENTE in chi lo riconosce COME lo riconobbero Abramo, Isacco e Giacobbe. Lo afferma ANCHE Gesù che salverà solo chi lo riconoscerà. E' interessante sapere in che modo, visto che salverà anche chi non lo riconoscerà come un Dio ma solo avendone cura, sfamandolo, dissertandolo e vestendolo. Ma non per aver dato il necessario ma per ... vabbè lo dovete cercare e trovare in VOI.
Francamente dovrei dare più ragione agli attuali Sadducei più realistici o ai fanatici Farisei più spirituali?
E che dire degli Scribi che potrebbero cogliere dalle scritture cose tanto NUOVE quanto quelle antiche?
O mio Signore, ma quanto è semplice incontrare il Risorto che solo i bambini sanno riconoscere.
Per quanto riguarda il matrimonio terreno e celeste e con quale corpo risorgere e con quale moglie tra le tante che avete posseduto, vi rimando a quanto il Battista indica il Messia COME SPOSO e, per-tanto, in cerca della Sua Sposa conosciuta fin dagli INIZI.
Chi ha orecchi può sentire e chi ha occhi vedere.
RispondiEliminaA chi non comprende non è diretto.
Il V°Angelo di oggi REDENTE bene la CHI.AVE o meglio il co'DICE per entrare.
RispondiEliminaCercate di SCORGERE il SEGNOficato anche del "male" rientrante nel di-segno, o pro-getto o MEgl-IO REALE-AZIONE.
Se le piante danno segnali del loro stato sofferente al giardiniere, anche voi date questi segnali al GIA'ARDIniERE DEI già'ARDIniERI.
Tutti entrano nel REGNO, chi prima e chi dopo.
Perciò nessuno rimane dietro la porta.
Bisogna chiedersi solo se è una porta quel muro (c'è l'ho o cielo in angelologia, considerato che il paradiso non ha porte e l'unico REcinto è costituito dalle nostre pAURE che ci vestono di indumenti scomodi e fastidiosi.
Perciò segui il consiglio di Tina Pica: "Esco..pre te!"