lunedì 30 giugno 2014

La SOLI TAsto rea angELICA

Il re eRODE sentì PARlare del CRISTIano, poiché era diVENTAto famOSO. 
E, perTANTO, cominciò a perSEGUItARE alcuni membri della SUA CHIeSA.
Fece uccidere di spada il fratello dell'aPOSTolo GioVanni. Vedendo che ciò era gradito ai GIU'DEI, fece arRESTAre anche il FONDATORE.
Erano quelli i giorni degli Àzzimi.

Ma si diceva, pure: "è risuscitato dai morti per tormentarci". Altri invece dicevano: "E' coLUI che CHIUDE il CIELO per farci PERIRE"; altri dicevano ancora: "E' un PRO-feta, come uno DEI pro-FETI". Ma l'èRODE, al sentirne parlare, diceva: "Quello l'HO FATTO deCAPITAre IO!".
In FATTI lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua.
Fece questo a causa della COMPAGNA conCUBIna, moglie di suo fratello. Quel FIGLIO di UOMO in figlio di donna diceva a chi si eRODAVA: "Non ti è lecito tenere la moglie di tuo fratello". Per questo l'eRODI-ADE gli portava rancore e avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, perché il re eRODE temeva il PRO-FETO del CIELO, sapendolo giusto e SANTO, e vigilava su di lui; e anche se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
Per averlo SENTITO, si SENTIVA riCONOSCENTE per quel GIORNO PROpiZIO, quando nel SUO compleANNO fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i notabili della del suo regno. Entrata la figlia della stessa eRODI-ADE, danzò e piacque al re di coDESTO regno e ai comMEnSALI. Allora il re disse alla sgualdrina, figlia di TROIA: "Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò". E le fece questo GIU'raMENto: "QUAlSIaSI cOSA mi CHIeDERAI, te la darò, FOSSE anche la metà del mio s...regno". La putta-nella uscì e disse alla madre: "Che cosa devo chiedere?". Quella rispose: "La testa del PRO-FETO". Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: "Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa del PRO-FETO". Il re diVENNE TRIste; tuttaVIA, a motivo del GIU'raMENTO e DEI giu'RAmenTALI, non volle opPORLE un riFIUTO. SUbito il re MANdò una guarDIA con l'ordine che gli fosse PORTAto il CAPO. La guardDIA andò, lo reCAPItò per LUI in priGIONA e portò il CAPO SU un vASSO-IO, lo DIEde alla tipa che lo DIEde a SUA MADRE. I DIscePOLI di LUI, inVECE, saputa la cOSA ...

Mentre ERA TEnuto in carCERE, dalla CHIeSA SALIVA incESSAnteMEN-TE una PRE-GHIERA per LUI. In quella notte, quando l'eRODE stava per farlo comPERIRE daVANTI al PO'polo, PIANTO-NATO da due CUSTODI e legato con DUE caTEne, stava dorMENdo, coLUI che doveva diVENIRE caUSA del TRA-NELLO. MEN-TRE davANTI alla PORTA le SENTI-NELLE cuSTOdiVANO il carCERE.
Ed ecco, gli si presentò un anGELO del Signore e una LUCE sfOLGOrò nel VANO della C'E'lLA'. Egli toccò il fiANCO, lo deSTO' e disse: «Àlzati, in fretta!». E le caTEne gli caddero dalle MANi. L’angelo gli disse: «Mettiti la cinTUra e léGATI i SANdaLI'». E così fece. L’anGELO disse: «Metti il MANtello e SEGUI-MI!». Uscì e pRESE a SEGUIrLO, ma non si RENDEVA conto che era REALtà ciò che stAVA SUcCEDENDO per opera dell’anGELO: credEVA inVECE di aVERE una VISI-ONE.
EsSI OLTRE-PASSArono il PRIMO POSTo di cuSTO-DIA e il SECondo e arRIVArono alla PORTA che conDUCE alla LIBERTA'; la PORTA si APRI' DA sé DAvanti a loro. USCIrono, perCORSEro una stRADA e a un TRAtto l’anGELO si ALLOnTANO' da lui.
All'ORA, riENTRAto in SE', disse: «Ora so VERA-MENTE che il Signore ha MAN-DATO il SUO MEsSAGGIO e mi ha strappato dalla MANo dell'eRODE e da tutto ciò che il PO'polo DEI-GIU'dei si A.T.TEND'EVA».

4 commenti:

  1. Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.
    Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
    Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l’annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone.
    Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

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    1. Anche Giovanni fu informato dai suoi discepoli di tutti questi avvenimenti. Giovanni chiamò due di essi e li mandò a dire al Signore: "Sei tu colui che viene, o dobbiamo aspettare un altro?". Venuti da lui, quegli uomini dissero: "Giovanni il Battista ci ha mandati da te per domandarti: Sei tu colui che viene o dobbiamo aspettare un altro?". In quello stesso momento Gesù guarì molti da malattie, da infermità, da spiriti cattivi e donò la vista a molti ciechi. Poi diede loro questa risposta: "Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi vengono sanati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunziata la buona novella. E beato è chiunque non sarà scandalizzato di me!".

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  2. Quando gli inviati di Giovanni furono partiti, Gesù cominciò a dire alla folla riguardo a Giovanni: "Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? E allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano vesti sontuose e vivono nella lussuria stanno nei palazzi dei re. Allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto:
    Ecco io mando davanti a te il mio messaggero, egli preparerà la via davanti a te.
    Io vi dico, tra i nati di donna non c'è nessuno più grande di Giovanni, e il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui.
    Tutto il popolo che lo ha ascoltato, e anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio ricevendo il battesimo di Giovanni. Ma i farisei e i dottori della legge non facendosi battezzare da lui hanno reso vano per loro il disegno di Dio.

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    1. A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri:

      Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato;
      vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!

      E' venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio. E' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli".

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.