domenica 11 marzo 2012

CHI NON COMPRENDE LA MIA PAROLA ... non è parte di me.

In quel tempo. Il Signore Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «SE RIMANETE NELLA MIA PAROLA, siete davvero miei discepoli; CONOSCERETE LA VERITA' E LA VERITA' VI FARA' LIBERI». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?». Gesù rispose loro: «IN VERITA', IN VERITA' IO VI DICO: CHIUNQUE COMETTE IL PECCATO E' SCHIAVO DEL PECCATO. ORA, LO SCHIAVO NON RESTA PER SEMPRE NELLA CASA; IL FIGLIO VI RESTA PER SEMPRE. SE DUNQUE IL FIGLIO VI FARA' LIBERI, SARETE LIBERI DAVVERO. So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. IO DICO QUELLO CHE HO VISTO PRESSO IL PADRE; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».
Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. QUESTO, ABRAMO NON L'HA FATTO (LUI HA SENTITO, INVECE, L'ANGELO DEL SIGNORE, DENTRO DI LUI). Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero allora: «NOI NON SIAMO NATI DA PROSTITUZIONE (NON SIAMO INCROCI); abbiamo un solo padre: DIO!». Disse loro Gesù: «SE DIO FOSSE VOSTRO PADRE, MI AMERESTE, PERCHE' DA DIO SONO USCITO E VENGO; NONSONO VENUTO DA ME STESSO, MA LUI MI HA MANDATO. PER QUALE MOTIVO NON COMPRENDETE IL MIO LINGUAGGIO? PERCHE' NON POTETE DARE ASCOLTO ALLA MIA PAROLA. VOI AVETE PER PADRE IL DIAVOLO E VOLETE COMPIERE I DESIDERI DEL PADRE VOSTRO. EGLI ERA UN OMICIDA FIN DA PRINCIPIO E NON STAVA SALDO NELLA VERITA', PERCHE' IN LUI NON C'E' VERITA' (E' PESANTE VERSO CHI DICE DI NON UCCIDERE MA POI UCCIDE). QUANDO DICE IL FALSO, DICE CIO' CHE E' SUO, PERCHE' E' MENZONIERO E PADRE DELLA MENZOGNA. A ME, IN VECE, VOI NON CREDETE, PERCHE' DICO LA VERITA'. CHI DI VOI PUO' DIMOSTRARE CHE HO PECCATO? SE DICO LA VERITA', PERCHE' NON MI CREDETE? CHI E' DA DIO ASCOLTA LE PAROLE DI DIO. PER QUESTO VOI NON ASCOLTATE: PERCHE' NON SIETE DA DIO». (CHE POI HA COMPRESO, RICONOSCIUTOMI E COMPIACIUTOSI).
Gli risposero i Giudei: «Non abbiamo forse ragione di dire che tu sei un Samaritano e un indemoniato?». Rispose Gesù: «Io non sono indemoniato: io onoro il Padre mio, ma voi non onorate me. Io non cerco la mia gloria; vi è chi la cerca, e giudica. In verità, in verità io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?». Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È NOSTRO DIO!”, E NON LO CONOSCETE. IO IN VECE LO CONOSCO. SE DICESSI CHE NON LO CONOSCO, SAREI COME VOI: UN MENTITORE. MA IO LO CONOSCO E OSSERVO LA SUA PAROLA. Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono». Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.

2 commenti:

  1. «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».
    Ma egli parlava del tempio del suo corpo.

    Quando poi fu risuscitato dai morti mi sono ricordata che avevi detto questo, ma TU non ti fidi ancora di loro, perché conosci tutti e non hai bisogno che alcuno ti dia testimonianza sull’uomo. TU, in FATTI, conosci quello che c’è nell’uomo.

    ANNA

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    1. «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a UNA VEDOVA a Sarèpta di Sidóne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».
      All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.