mercoledì 19 settembre 2012

IO percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse

Il CAPO dei Giudei decide la morte di Gesù (Giovanni 11,45-54):
Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di quel che egli aveva compiuto, credettero in lui. Ma alcuni andarono dai farisei e riferirono loro quel che Gesù aveva fatto. Allora i sommi sacerdoti e i farisei riunirono il sinedrio e dicevano: "Che facciamo? Quest'uomo compie molti segni. Se lo lasciamo fare così, tutti crederanno in lui e verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo santo e la nostra nazione". Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: "Voi non capite nulla e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera". Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo.
Gesù pertanto non si faceva più vedere in pubblico tra i Giudei; egli si ritirò di là nella regione vicina al deserto, in una città chiamata Efraim, dove si trattenne con i suoi discepoli.
(mi si apre un altro LIBRO su GIUDA e EFRAIM, ma non posso parlare con voi e ASCOLTARE LUI contemporaneamente))Ammazzarne uno per impedire che altri cento insorgano. Da sempre questa è stata la logica che ha ispirato i potenti di questo mondo nella gestione del potere di questo mondo. "Io percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse", dice Gesù, ben conoscendo le regole che governano le cose di questo mondo. E Gesù dice ai suoi discepoli che lo tradiranno, perché ad ogni martirio corrisponde un tradimento.E i martiri (VERI TESTIMONI) rimangono soli, traditi da tutti i propri amici. E chi va al martirio non può che gridare quel "Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato (o GIUSTIZIATO nella giusta traduzione del SALMO)", che anche Gesù ripete sulla croce. Quella del martirio è un rito, vissuto e visto migliaia di volte nella storia e che ha riguardato anche un uomo come Gesù che parlava di pace, amore fra gli uomini e invitava tutti a sentirsi e ad operare come figli di Dio.E’ difficile che qualcuno decida di andare ad immolarsi insieme a colui con il quale si sono divise le gioie e i dolori. Quando questo avviene è proprio colui che è destinato al martirio, come fa Gesù, che cerca di METTERE IN SALVO QUELLI CHE EGLI AMA. "Pigliate solo me", dirà Gesù alle guardie che lo andavano ad arrestare, "e lasciate stare gli altri". E’ un modo per sopravvivere, per lasciare il proprio seme sulla terra, per dare continuità alla propria predicazione (NASCOSTA) che risorge in ogni uomo o donna che si rimetta in cammino sulla via del bene.
La teologia successiva ha poi inventato la teoria del "sacrificio necessario", del Padre celeste che avrebbe mandato il suo figlio prediletto a morire per l’umanità. Il primo a farlo è l’evangelista Giovanni che in 3,16 scrive: "Perché Dio (o il PADRE) ha tanto amato il (SUO) mondo, che ha dato (forse LASCIATO andare) il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna".
"SAREBBE personalmente BELLO CAPIRE CHI LASCIA ANDARE il Figlio, prima e/o dopo, il PADRE NEL mondo o la MADRE DAL PADRE?)
Era la fine del primo secolo. Il martirio di Gesù era lontano, tutti coloro che lo avevano conosciuto erano morti, la nuova comunità di cristiani cercava una spiegazione al dramma della crocifissione e all’ignominia di un Dio che muore (inquinamento per troppo AMORE? ... racconto per fatto COMPIUTO? ... in LUI che non si trova più o in NOI che non riconosciamo e le SUE VERE PAROLE. Più di una promessa, ma UNA CONFERMA, già ORA, OGGI con LUI in PARADISO).

Ma questo passo del Vangelo di Giovanni, letto come lo leggono oggi molti gruppi di letteralisti biblici, suona come una vera mostruosità, con questo Dio che, nonostante tutto, ha ancora bisogno di sacrifici cruenti, e per di più del suo figlio unigenito, per salvare l’umanità. Ma il senso della frase non è quello che si è andato consolidando nel corso degli ultimi duemila anni di cristianesimo.
La vita e la morte sono, ancora oggi e nonostante tutte le scoperte scientifiche di questa nostra umanità, un mistero inspiegabile per chi deve ancora AFFRONTARE entrambe in VERITA'. Ogni uomo o donna che si impegni sulla strada di Dio, è un dono di Dio, sono portatori di questo mistero della vita che troppo spesso noi confondiamo con la morte (VEDI ADAMO ed EVA nella GENESI). C’è una vita che va messa in gioco, che va resa utile per la collettività nella quale viviamo. In questo senso ogni uomo o donna può svolgere il ruolo di chi si sacrifica per il mondo (VEDI GESU' con chi lo ha VERAMENTE seguito e la MADRE, nella SPOSA di MARIA). E ogni uomo o donna sono volto di Dio, figli di Dio, di questo mistero inafferrabile di cui non siamo in grado di tenere conto, ma che ci pervade e ci costringe sulla via del bene. VOGLIAMO DIVENTARE VOLTI del PADRE e della MADRE che SONO NEI CIELI?
E allora quando si parla di "sacrificio necessario" bisogna intenderne bene il senso. La crocifissione di Gesù, come viene raccontata in tutti e quattro gli evangeli, non è stata una passeggiata. Chi parla con tanta superficialità di "sacrificio necessario", dovrebbe per un momento solo immedesimarsi nel Gesù chino sotto il peso della croce, trafitto dalle spine, flagellato a sangue dalle guardie, inchiodato su un legno ed esposto al pubblico disprezzo. Cosa c’è di "necessario" in tutto questo? Cosa significa quando le chiese cristiane, nel loro complesso, dicono che il sacrificio di Gesù e solo il suo sacrificio, unico ed irripetibile, salva l’umanità?
CHI E? SALVATO E DA CHI O DA CHE COSA?
Per questo molti non capirono e non capiscono guardandolo NON SALVATO, ma perito come un verme.
Nessuno mai che provasse a mettersi dalla parte dell’agnello (!o?).C’è poco da fare: i catechismi, i credo o confessioni di fede che dir si voglia, non potranno mai rendere giustizia alla morte di un uomo giusto, ammazzato senza ragione, per soddisfare la voglia di potere dei grandi sacerdoti del tempo, per tenere a bada il popolo attraverso una morte crudele e spietata. La teologia, i catechismi o i credo che non rendono il dramma della morte di un uomo, non meritano di passare alla storia e neppure di essere recitati. Eppure sono quelli che ogni giorno vengono recitati in tutto il mondo e costituiscono la perpetua crocifissione di Cristo invece che proclamare la sua resurrezione.

TUTTI FANNO PARTE del DISEGNO ma ci dimentichiamo di essere stati anche noi attrezzi nelle MANI di chi, IMBROGLIANDOCI, ci spingevano a SALVARE QUESTO MONDO e non la NOSTRA ANIMA.

Se si SALVA l'ANIMA ... si SALVA un MONDO, contenente TUTTO quello che NOI ABBIAMO AMATO, pure i NEMICI che comprendiamo quali attrezzi di CHI è molto più GRANDE di NOI e che non dobbiamo più CHIAMARE DIO ma MAMMA e PAPA'. 

17 commenti:

  1. Tragico incidente a Canaletti di Budrio (Bologna). Un bambino di 11 anni è uscito di casa intorno alle 7,20 per andare a prendere lo scuolabus con a bordo i compagni di classe. Mentre attraversava la strada per raggiungere la fermata, è stato travolto da un'auto che arrivava dalla parte opposta. Inevitabile l'impatto: il piccolo è stato catapultato su un'altra vettura ed è morto sul colpo.

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    1. Ho pianto ma mi ha asciugato LUI stesso le lacrime.
      E' stato catapultato ... e basta!

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  2. Sono stati LORO a condurmi alla TUA PORTA.
    Mi hanno insegnato che ci sono due vie per affrontare la VITA:
    - la via della natura
    E
    - la VIA della GRAZIA.
    TU devi scegliere quale delle due seguire.
    La GRAZIA non mira a compiacere se stessa, accetta di essere disprezzata, dimenticata, sgradita. Accetta insulti e oltraggi.
    La natura, in vece, vuole solo compiacere se stessa e spinge gli altri a compiacerla. Le piace dominare, le piace fare a modo suo. Trova ragione di infelicità quanto tutto il mondo risplende intorno a lei. E l’amore sorride in ogni cosa.
    Ci hanno insegnato che chi ama la VIA della GRAZIA non ha ragione di temere.
    IO TI SARO’ FEDELE, QUALSIASI COSA ACCADA.

    Anna non introna, ma vicino ai tuoi PIEDI.

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    1. Si ma solo per slacciarmi i calzari per colpa della ... strega.
      GRAZIE! Sei un tesoro.

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  3. Dio è venuto ad abitare in mezzo a noi per farci capire la sua umanità, per spiegarci cosa significa essere il Padre e la strada per tornare da Lui.
    L'amore più grande è dare l'avita per l'amico. E questo ha fatto Cristo caricandosi tutti i peccati del mondo da Adamo fino all'ultimo umo che vivrà nella Terra e assicurarci il suo perdono attraverso la remissione dei peccati.

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    1. PERFETTO! ... meno l'avita, anzi GIUSTO: La VITA se l'è ripresa!
      Ce l'ha AVITAta per sempre.

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  4. Quanto più un uomo entra dentro l'avvenimento di Cristo
    e percepisce l'immensità della libertà,
    l'incommensurabilità tra la vita dell'uomo libero
    e quella dell'uomo schiavo, e quanto più prende coscienza
    del cambiamento possibile, tanto più capisce la
    sproporzione fra quello che riesce a fare e l'orizzonte
    che si dilata sempre di più ai suoi occhi.
    Il gesto più degno che possa fare allora, con tutta
    la sua umanità, anche inchiodato al letto, anche dopo aver
    tradito o nell'istante in cui dice: "Ho tradito", è il grido
    della mendicanza, la mendicanza di Cristo.
    La mendicanza è il contrario della pretesa e quindi del lamento.
    Il lamento emerge quando la vita è vissuta in modo egocentrico.
    La domanda è sempre domanda di tutto: " Venga il tuo
    regno, sia fatta la Tua volontà".
    Si può chiedere il pane quotidiano: "Dacci oggi quelle cose
    per cui possiamo sussistere" , ma attraverso il pane domandiamo
    " Il Suo regno", "la Sua volontà", cioè tutto.
    La dimensione della vera domanda è la totalità.

    Ciao Beatrice.

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  5. ciao beatrice non e' meglio che ti ritiri??

    scrivi pure ma.........non cambiera' niente
    anche per te

    firmato 666

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    1. e TU TI RI TI RI TU?
      Il tra guardo è lontANO

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  6. lo so io non ho fretta e tu??

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    1. Nè MENO.
      L'importante che stia adESSO a VANTI.

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  7. guardati dietro invece

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  8. non la paura ma me!!

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  9. NO SONO IL TUO inCUBO

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    1. TU SEI SOLO UNA PALLA SGONFIA e per questo ... inCUBATA!

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.