giovedì 16 maggio 2013

BASTA cambiare di bLuOGo

Il COMANDANTE volendo conoscere la realtà dei fatti, cioè il motivo per cui veniva accusato dai quelli di GIU', gli fece togliere le catene e ordinò che si riunissero i capi dei conosciTORI; fece condurre GIU' coLUI che doveva comPARIRE davanti a loro.
LUI disse: «Fratelli, io sono come un FARO, portatore di luce; sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti».
Appena ebbe detto questo, scoppiò una disputa tra altri portatori di luce e i sa-dici che volevano condannarlo per tradimento. E l'assemblea si divise. I SA-DICI in fatti non credono che c’è risurrezione DEI morti, né angeli e né spiriti; i portatori di luce, in VECE, profesSANO tutte queste cose. Ci fu allora un grande chiasso e alcuni studiosi dei portatori di luce si alzarono in piedi e protestavano dicendo: «Non troviamo nulla di male in quest’uomo. Forse uno spirito o un ANGELO gli ha parlato».
La disputa si accese a tal punto che il comandante, temendo che in con d'ANNAto venisse linciato da quelli, ordinò alla TRUPPA di SCENDERE, portarlo via e ricondurlo nella fortezza.
La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: «Coraggio! Come hai testimoniato a qua le cose che mi riguardano, così è necessario che tu dia testimonianza anche LA'».

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio; anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Per questo gioisce il mio cuore ed esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro, perché non abbandonerai la mia vita negli inferi, né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.
Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra.


«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola: perché tutti siano una sola cosa; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo conosca che tu mi hai mandato e che li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che quelli che mi hai dato siano anch’essi con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che tu mi hai dato; poiché mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato. E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».


Io udii una voce potente di una folla immensa nel cielo che diceva: «Alleluia! Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio». e partì dal trono una voce che diceva: «Lodate il nostro Dio, tutti voi suoi servi, voi che lo temete, piccoli e grandi!».
Udii poi una voce di una immensa folla, simile a fragore di grandi acque e a rombo di tuoni possenti, che gridavano: «Alleluia. Ha preso possesso del suo regno il Signore, il nostro Dio, l’Onnipotente. Rallegriamoci ed esultiamo, rendiamo a Lui gloria, perché son giunte le nozze dell’Agnello; la sua sposa è pronta, le hanno dato una veste di lino puro splendente».
La veste di lino sono le opere giuste dei santi. Allora l’Angelo mi disse:«Scrivi: Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell’Agnello».


Fratelli, circondati da un gran numero di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo sull'autore e perfezionatore della fede. Egli, in cambio della gloria che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l’ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio. Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato e avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come figli: «Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore non ti perdere d’animo quando sei ripreso da Lui: perché il Signore corregge colui che Egli ama e sferza chiunque riconosce come figlio».

Per TUTTO questo: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Padre lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti che siete affaticati ed oppressi e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero».

2 commenti:

  1. La prima parte di questo post mi ha fatto pensare che in cielo si scatenò una guerra che finì solo con la vittoria del Cristo crocifisso.

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    1. TUTTE le SCRITTURE PARLANO di questa ... diciamo CRESCITA!

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.