domenica 5 maggio 2013

CONCILIUM EVENIT

 
 
Era apparso con Paolo VI, poi nelle mani di PAPA' LUCIANI e di Giovanni Paolo II. Benedetto XVI, dopo qualche anno, l'aveva accantonato. E invece PAPA' FRANCESCO, insediandosi sulla cattedra episcopale di Roma nella basilica di San Giovanni in Laterano, ha voluto riproporre il bastone pastorale argenteo con l'immagine del crocifisso "ApPESO". Quella che nella tradizione si chiama "ferula", veniva usata nel tardo medioevo, sotto forma di bastone con la triplice croce. Poi la tradizione si perse. Fu Montini, dopo la sua elezione, a decidere di ripristinarne l'uso per le solenni celebrazioni liturgiche. E commissionò il lavoro allo scultore napoletano Lello Scorzelli, facendolo esordire in occasione della chiusura del Concilio Vaticano II, l'8 dicembre 1965. Nella domenica delle Palme del 2008 Benedetto XVI lo sostituì con un altro modello sormontato da croce dorata: era un dono ricevuto da Pio IX nel 1877 ed era stato usato sporadicamente da Giovanni XIII durante il Concilio. Un anno dopo, Ratzinger ne adottò un altro che gli era stato regalato. E quest'ultimo modello era passato a Bergoglio, che lo ha utilizzato dal suo insediamento. Fino al RITORNO della VERA .. FERULA del CRISTO ApPESO.



«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».

2 commenti:

  1. Dispiace comunque quando qualcuno se ne va.

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    1. Bisogna capire CHI e DOVE, Va o rimane:

      "Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
      Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.
      E del luogo dove io vado, voi conoscete la via".
      Gli disse Tommaso: "Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?".
      Gli disse Gesù: "Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
      Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto".
      Gli disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta".
      Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?
      Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.
      Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse.
      In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre.
      Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
      Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
      Se mi amate, osserverete i miei comandamenti.
      Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.
      Non vi lascerò orfani, ritornerò da voi.
      Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete.
      In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi.
      Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi mi ama. Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch'io lo amerò e mi manifesterò a lui".

      GLI DISSE GIUDA (l'Iscariota O IL TRADITORE?): "Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?".
      Gli rispose Gesù: "Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.
      Chi non mi ama non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
      Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi.
      Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v'insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
      Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
      Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; SE MI AMASTE, VI RALLEGRERESTE che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me.
      Ve l'ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate.
      Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il principe del mondo; egli non ha nessun potere su di me, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre e faccio quello che il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui".

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.