martedì 9 ottobre 2012

Che VENE sembra o PARE?

«Un carpentiere era stato chiamato, insieme al figlio, per eseguire un lavoro sul TETTO del Tempio, senza retribuzione alcuna, ma solo quale OFFERTA a Dio.
Ma ci fu un incidente di lavoro e il padre carpentiere cadde dal pinnacolo del Tempio, forse a causa di uno spostamento, un po' più energico da parte del figlio, nella posizionatura del NUOVO architrave.
Constatata la morte del padre, il figlio disperato fuggì nel deserto e, non avendo portato nulla con se, dopo alcuni giorni, cadde stremato per terra. Essendo un posto poco trafficato, non fu soccorso nè da un sacerdote, che pensò che fosse stato derubato e pertanto senza denari al seguito, e nemmeno da un levita che non volle sporcarsi con chi sembrava stato percosso a sangue.
Passò, IN VECE, un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”.
Il Figlio carpentiere, quando si riprese nel corpo e nello spirito, seppe dell'aiuto VITALE ricevuto e cercò di conoscere quella PERSONA che volle condividere la SUA SOFFERENZA.
Si informò, ma le notizie si persero in fondatezza perchè cominciò ad avere dubbi se quella PERSONA venuta in aiuto fosse un maschio o una femmina, ma di certo con un IMMENSO AMORE MATERNO.
Ricordava solo la LUCE dei suoi OCCHI e l'AMORE che sprigionava.

Passo molto tempo, da quell'incontro, e LUI smise di trasformare il suo lavoro, tra legni e pietre, in nutrimento quotidiano.
Volle approfondire il senso della SUA VITA e anche il perchè di quel SALVAtaggio.

Passo quanche anno in un luogo desertico e molti lo conoscevano come UNO USCITO FUORI di SE, ma affascianava le genti per il SUO gridare la VENUTA del REGNO di DIO in SE.

Un GIORNO ebbe una VISITA particolare, non materiale, che gli fece comprendere la SUA trasformazione. Questa PRESENZA gli disse che: "CHI VIENE dall'ALTO E' AL DI SOPRA DI TUTTIi; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. CHI VIENE DAL CIELO E' AL DI SOPRA DI TUTTI". Pertanto, cominciò ad attestare e a impersonare questa PRESENZA che era entrata in LUI COME una colomba che si posa, sbattendo le ali in un modo particolare nell'atterrare in un luogo non FERMO. Comincioò a vedere e a udire CHI ERA UNO con LUI, eppure nessuno lo comprendeva. Però LUI che la accettava, GLI RESE TESTIMONIANZA e SOSTENNE, da quel momento in poi, che Dio è veritiero. Infatti colui che Dio manda proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura.
Come il padre gli aveva dato in mano ogni cosa fin da quando era un UMANO, adESSO li consegna qualcosa di più IMMENSO perchè AMA il FIGLIO.


"Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui". All'ORA quarta del pomeriggio ...  smise di aspettare la gente che veniva da LUI per sentirlo e si mise in cammino con alcuni amici per ANDARE LUI stesso a cercarli..

Giunse in una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che il patriarca Giacobbe aveva dato a suo figlio Giuseppe. Qui c'era un pozzo fin dai tempi di Giacobbe. Dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno, del giorno dopo. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua e approfitto per chiederle da bere. I suoi amici infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: "Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?". I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Ma il "FIGLIO" le rispose: "Se tu conoscessi il dono di Dio, che è già in te, e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva e amorevole". Gli disse la donna: "Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?". Rispose il FIGLIO: "Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna". "Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua". Le disse: "Và a chiamare tuo marito e poi ritorna qui". Rispose la donna: "Non ho marito". Le disse Gesù: "Hai detto bene "non ho marito"; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero". (disse questo perchè aveva riconosciuto la donna che abitava insieme a CHI LUI cercava da tempo). Gli replicò la donna: "Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare". All'ORA le disse: "Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. DIO E' SPIRITO, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità". Gli rispose la donna: "So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa". 
LE DISSE: "SONO IO CHI ASPETTATE".

In quel momento giunsero i suoi amici e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: "Che desideri?", o: "Perché parli con lei?". La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: "Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?". Uscirono allora dalla città e andavano da lui.

Intanto gli amici, che avevano portato da mangiare, lo pregarono di mangiare,  ma LUI rispose: "Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete".
E gli amici si domandavano l'un l'altro: "Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?". Ma LUI disse loro: "MIO NUTRIMENTO è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che gia biondeggiano per la mietitura. E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete. Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro".

Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: "Mi ha detto tutto quello che ho fatto". E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e dicevano alla donna: "Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo".

Venne ospitato in casa di quella donna, di nome MARTA, che non aveva marito ma risultava MARiTATA.
Ella, in VECE, aveva una sorella, di nome MARia, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua VITA. Marta invece era distolta per i molti servizi materiali.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria sta comprendendo che NULLA viene nascosto al SIGNORE DIO NOSTRO».

23 commenti:

  1. Si, ma LAZZARO CHI E' DEI due?

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  2. “Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?”».

    Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza».

    Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dállo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.

    Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio! ».

    I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù riprese: «Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio! E` più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: «E chi mai si può salvare?». Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso Dio». Pietro allora gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito».

    Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva gia al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna»”

    don alfonso

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    1. "In verità, in verità ti dico, tu mi cerchi non perché hai visto dei segni, ma perché mangi e ti sazi da me. Riconosci il cibo che non perisce.
      Non sai che E' il Figlio dell'Uomo che ci dà il VERO PANE? Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo e lui lo elargisce a chi vuole".

      "Questa è l'opera di Dio: credere in colui che egli manda".

      "In verità, in verità ti dico: Il PANE del CIELO che ti può dare il PADRE, il VERO NUTRIMENTO, quello vero, il pane di Dio E' COLUI che discende dal cielo e dà la vita al mondo".

      Tutto ciò che il Padre dà, ritorna a LUI e LUI non lo respinge, perché HA il PANE disceso dal cielo. Non per fare la nostra volontà, ma la volontà di colui che manda. E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che venga risuscitato nell'ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre NOSTRO, che chiunque RICONOSCE il FIGLIO e crede in lui abbia la vita eterna; e lo risusciterà nell'ultimo giorno".

      Nessuno può RICONOSCERE il FIGLIO, se non lo attira il PADRE STESSO che lo ha mandato; e verrà risuscitato nell'ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene al FIGLIO e a CHI il Padre o il FIGLIO MANDA. Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. Cioè il FIGLIO e se non avete visto il FIGLIO, allora riconoscete CHI il FIGLIO MANDA.

      Come il Padre, che ha la vita, ha mandato il FIGLIO che vive per il Padre, così anche colui che si nutre dal FIGLIO vivrà per SEMPRE".

      "Questo vi scandalizza? E se vedeste lo SPIRITO SANTO SCENDERE da dov'era prima?
      E' lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. Ma vi sono alcuni tra voi che non credono".

      Fin da principio ci sono stati quelli che non credevano e tradiscono la VITA VERA. Per questo vi ho detto che nessuno può venire allo SPIRITO SANTO, se non gli è concesso dal FIGLIO o dal Padre mio".

      "Forse anche TU vuoi andartene? TU CHE MI SEGUI dall'INIZIO?".

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  3. esattamente da settembre 2010 se ricordo bene

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    1. Quella è la data della tua ragione ma non da quando ti conosco IO.

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  4. e da quando mi conosci??da sempre,da tanto,da troppo o dall'infinito????

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    1. MaGARI a saperlo.
      Non è un problema di UN CORPO ma di più PERSONE in SE.

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  5. QUINDI SAI CHE IO TI CONOSCO??

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    1. NO!
      Perchè NON hai capito quello che ho detto.

      E' come prendersela con la polvere in VECE del VENTO.

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    2. Magari fosse sempre polvere, ma spesso arrivano anche TEGOLE.
      O preferisci TRAVI?

      Un cartellone PUBBLICITARIO?

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  6. ha ragione angeloanonimo quello che dice l'anonimo e' obsoleo ti ringrazio per fare chiarezza in questo blog che dio sia lodato
    amen

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    1. Sempre sia LODATO in Gesù CRISTO Nostro SIGNORE.

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  7. Il cuore pieno, il cuore appagato, cari amici, non dà gioia. Dà solo l'illusione di un momento effimero di godimento. Solo Dio può dare gioia. Quella vera. Dà gioia perché avvertiamo in ogni istante di essere immersi nelle cascate del Suo Amore infinito.

    Solo quando il nostro cuore è sgombro da ogni tipo di ricchezza e di appagamento: ricchezza negli occhi, ricchezza nella mente, ricchezza nel cuore; solo allora, nel vuoto della nostra povertà ed umiltà, nel distacco da ciò che ci ubriaca di futili cose; solo allora potremmo cominciare ad iniziare un nuovo “viaggio”. Un viaggio nella vita, attraverso il quale, col silenzio che sapremmo respirare, con Cristo Eucaristico e con la sua Parola, racchiusa nel Vangelo, potremmo scoprire orizzonti nuovi, potremmo vedere un mondo mai visto prima d'ora e contemplare tutto con gli occhi gioiosi di chi tutto vede e ama in Dio.

    amen

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    1. Le ricchezze terrene non riempiono l'ANIMA ma solo il CORPO.
      Eppure si CONOSCE l'ANIMA quando una sola STILLA di SPIRITO viene VERSATO dentro.

      Poi non è più facile ma cambia la TIPOlogia della sofferenza.

      Non si soffre più per se ma per chi è fuori.

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  8. Non ci si preoccupa mai abbastanza della nascita e della vita, ma solo di rendere divertente ciò che verra' dopo la vita cioe' il nulla

    666

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.