venerdì 12 ottobre 2012

Le Lacrime delle DUE MADRI


        Un giovane di bell'aspetto, di cuor generoso e ricco di una signorile educazione, formava l'orgoglio dei suoi genitori, i quali riponevano in lui le migliori attese.
Ancor bambino, la madre era solita condurlo davanti all’altare della Madonna, che gli aveva insegnato a chia­mare MADRE.
Così l'amore verso la MADRE celeste e l'amore verso la madre terrena crebbero insieme, e fu­rono per lui l'ancora di salvezza.
La fanciullezza era trascorsa, ma poi venne la gioventù con le sue follie e il giovane lasciò la madre per andare in una corte stra­niera.
Un po' per volta le adulazioni gli fecero montare la testa, mentre l'ozio e la ricchezza gli corruppero il cuore.
Tutte le pie credenze sfiorirono ad una ad una.
Del passato non rimasero che due ricordi: quella della Madonna e quello della mamma.
Ogni sera, prima di coricarsi, ogni mattina appena alzato, il povero figliol prodigo, s'inginocchiava accanto al letto e recitava tre Ave Maria alla Santissima Vergine, aggiungendovi una breve preghiera che terminava con queste parole: «Vol­gimi uno sguardo pietoso e non m'abbandonare, Madre mia!», «Non m'abbandonare!», diceva il misero giova­ne ogni sera; «Non m'abbandonare!», ripeteva ogni mattina.
Questa preghiera gli destava nell'anima un'an­goscia tormentosa, che andava crescendo ogni giorno di più.
Il rimorso si faceva sempre più vivo e strazian­te, ma poi il giovane tornava alle sue follie.
Un giorno, durante una partita di caccia, fatta in compagnia d'uno sciagurato che l'aveva spinto al male, sopravvenne un terribile uragano e i due amici furono costretti a rifu­giarsi nel primo albergo che trovarono
Sfiniti dalla stanchezza corsero a buttarsi sul letto, ma egli non dimenticò di recitare la sua consueta preghiera alla Ma­donna.
Non appena si addormentò, gli parve di trovar­si al tribunale di Dio e che proprio allora un'anima fosse stata condannata: quella del suo amico.
Poi gli sembrò venuto il suo turno.
Sua madre, prostrata davan­ti al Giudice sdegnato, implorava pietà per il figlio tra­viato.
Il demonio gettò, con un riso canzonatorio, i peccati del giovane sulla bilancia della Giustizia divina, e il piatto, sul quale erano caduti, calava rapidamente verso l'abisso.
Gli Angeli si velarono il volto con le loro ali; alla povera madre sfuggì un grido di terrore, sa­tana vi rispose con un urlo di trionfo: l'anima era perduta!
  
Ma proprio allora comparve Maria, coronata di dodici stelle e in atto di schiacciare coi piedi la mez­zaluna d'argento.
Si prostrò anch'Ellia accanto alla ma­dre del giovane, in atteggiamento supplichevole, e depose sull'altro piatto della bilancia le tre Ave Maria offertele ogni mattina e ogni sera dal giovane sventura­to, ma il piatto sul quale si accumulavano le iniquità, anziché risalire, calava sempre.
Maria, allora, raccolte tutte le lacrime della povera madre, le gettò nel piatto delle opere buone, ma esse non bastarono a sollevarlo.
Gli Angeli gemevano; la madre, col cuore straziato, si nascondeva il viso, essendo perduta ogni speranza.
Al­lora la Santissima Vergine sollevò verso il Giudice divi­no i suoi purissimi occhi; ne caddero due lacrime, che andarono a mescolarsi con le lacrime della madre e con quelle del giovane.
Ed ecco il piatto della bilancia solle­varsi.
Le lacrime delle due madri avevano salvato dal naufragio eterno quel misero traviato.
In quel momento il rombo d'un tuono svegliò il giovane. A due passi dal suo letto potè scorgere l'amico esanime, colpito e carbo­nizzato nel sonno da un fulmine.
Il giovane, comprese che le lacrime delle sue due mamme, quella celeste e quella terrena, di cui aveva sempre serbato teneramen­te il ricordo, lo avevano salvato, e subito cambiò vita.


Matteo   27, 45-49
Marco   15, 33-37
Luca   1, 1-80
Giovanni  19, 25-27

52 commenti:

  1. O Vergine santa, la più grande e la più sublime fra tutte le creature, da questa terra ti saluto io, misero infelice ri¬belle al mio Dio, che merito castighi e non grazie, giusti¬zia e non misericordia.
    Signora, non dico questo per sfiducia nella tua pietà. Io so che ti glori di essere tanto più benigna quanto più sei grande. So che godi di essere così ricca per farne parte anche a noi miserabili. So che quanto più sono poveri quelli che a te ricorrono, tanto più ti impegni a proteggerli e salvarli. Madre mia, tu pian¬gesti un giorno il Figlio tuo morto per me. Offri, ti prego, le tue lacrime a Dio e per esse impetrami un vero dolore dei miei peccati. Tanto ti afflissero allo¬ra i peccatori e tanto ti ho afflitto anch'io con le mie scelleratezze. Ottienimi, Maria, che almeno da oggi in poi io non seguiti ad affliggere te e il Figlio tuo con la mia ingratitudine. A che mi gioverebbe il tuo pianto, se io seguitassi ad essere ingrato verso di te?
    A che mi gioverebbe la tua misericordia, se ti fossi di nuovo infedele e mi dannassi?
    No, mia regina, non lo permettere. Tu hai supplito a tutte le mie mancanze; tu ottieni da Dio tutto ciò che vuoi. Tu esaudisci chiunque ti prega. Queste due grazie ti chiedo e da te senza alcun dubbio le spero e le voglio: ottienimi di essere fedele a Dio, non offendendolo più e di amarlo nel tempo che mi resta di vivere tanto quanto lo ho offeso.

    Sant’ALFONSO M.de’Liguori

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  2. Ave, Maria, piena di grazia,
    il Signore è con te.
    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori,
    adesso e nell'ora della nostra morte.
    Amen.

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  3. PECCATORI SENZA PENTIMENTO!!!!
    Dov'è il ravvedimento?
    solo una 'pietosa' ave maria imparata come ciuchi?
    SOMMA - RI!!!
    e limu....n ce l'ho quando l'espiate?
    ma ANDATE AL VOLO-DIA!

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    1. Ma sai per chi caddero quelle DUE LACRIME dalla Madre del Cielo?
      Per il tra VIA to
      o per il GIUDICE iniquo?

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    2. In primis per l'iniquità del Servo giudice...
      (secondo te CHI E'?)

      Il VERO GIUDICE per-DONA sempre!
      C'è SEMPRE il BISOGNO delle DUE MADRI per il figlio ...dimenticato
      MA è UNA SOLO!

      ***

      (diteLE che la perdono per averLa tradita!)

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    3. Mi sa che è lui stesso o l'amico!
      Ora mi hai messo in difficoltà.

      Ma io so che il GIUDICE quando per dona non fa il suo dovere.

      Il GIUDICE E' CRUDELE e dà sempre una PENA.
      Al massimo la divisione delle SPESE.

      Facciamo alla Romana?

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    4. Alla BARESE!

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    5. Alla PUTTAnESCA?
      Che scESE con il BAR (figlio)?
      Ba' rese?

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    6. NO!
      alla FRANCESCANnA.
      Munita di ALTO TACCO a CHIodo!

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    7. CA'...volo!
      Ma per ToACCARlo o ce lo per allonTANArlo dalla MARTello?

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    8. diPENDE dalla TESTA!
      S'inFILA SEMPRE se PRENDE IL GIUSTO....POSTO!

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    9. Se il SER ... corRISPONDE all'ALTEZZA.
      Ed E' SOPRAtutto RE-lati.vo.

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    10. Lo si agGIUSTA sempre...
      Su! per-la-ti.vo!

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    11. La mia GLANDE debOLEZZA è la curiosità.
      Ma questa volta non mi LAVO.

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  4. http://youtu.be/VYnv7ZOF98Q

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    1. E' iniziata la TU AORA!
      La in tra VEDI?

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    2. MA và....????
      ANCHE LA TUA...all'ORA!!!

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    3. DAI!! Che ti sei divertito!!!!

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    4. Diveti...COLO?
      Certamente che la Tua aura è la mia ORA!

      Non ti dice niente il tenersi pronti per il Giorno del Figlio dell'UOMO?

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  5. Piegata dalle risate!
    ^__________^ sorrido!...l'altra non sò

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    1. Ce la conserviamo per noi.
      Sai che se ridi io rido con te.
      E se piangi ... fai piangere anche il tuo ANGELO.

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  6. bacetto, poi baciotto.
    oh mamma : è tardiiii!
    vado a nanna! :)
    notte cucciolo!!

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    1. Come fai a sapere che sono un neoNATO del Cielo?

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    2. Perché sei tutto BIANCO!

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    3. Eppure faccio di tutto per sporcarmi di merda.
      Tu mi hai VISTO tutto TUTTO PULITO?

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    4. http://youtu.be/WZn4IQDr5vs

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    5. La traduzione esatta è:
      Risvegliati
      Un Budda davanti a me fatto di legno dorato ride come un bambino.
      Com'è bello un cuore risvegliato.
      GESU' vicino a me, immerso nel dolore porta la croce di ogni giorno, ma dietro di lui c'è il sole.
      Guardando nei tuoi occhi Io dentro di te consolo i tuoi respiri e ti guarisco "da ogni tua malattia" Io dentro di te.
      Dio è dentro di me come una croce d'oro ride come un bambino come è bello un cuore risvegliato.
      Guardando nei tuoi occhi Io dentro di te consolo i tuoi respiri e ti guarisco "da ogni tua malattia".
      IO dentro di te.

      E ti guarisco "da ogni tua malattia" Io dentro di te.

      O GESU'.

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  7. sei veramente forte angelo sei splendido ci dovrebbero essere 100 angeli come te i love you

    sara

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    1. CENE SONO miriadi di miriadi MEGLIO di me.
      MI fANNO gio'CARE anCORa PER chè so NO picCOLO.

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  8. Non ci si preoccupa mai abbastanza della nascita e della morte, ma solo di rendere divertente ciò che sta in mezzo.

    alfonso

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  9. no alla sofferenza dell'uomo ed il cammino che deve intraprendere

    sara

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    1. Ci stiamo ATTREZZAndo per questo, ma come localizziamo il MIRACOLO da fare se non sentiamo chi lo INVOCA?

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  10. L'unico motivo per il quale molte persone vogliono occuparsi del loro funerale é che vogliono essere certi di essere morti.

    io ormai me ne sono gia' occupato tanti anni fa',tu invece che fai??


    viventes mortuae

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  11. I DOPPIONO comincerò a STERMINARLI.
    Mi aiuti a capire chi è il conCLONE?

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  12. tu dovevi fare il comico...tragi-comico! :)))
    Occhio, non posso ridere troppo!

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  13. anch'io so farti piangere di paura ....

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    1. Di paura si CAGA soltanto.
      Si piange di DOL ORE ma anche dal RIDERE!

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  14. infatti e' quello che ho fatto...

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  15. AMBE DUE!
    è SENZA ZIO N ALE|

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    1. Ho sempre sostenuto che invece di augurare buon apetito, come se uno mangiasse contro voglia, si dovesse augurare BUONA diGESTIONE e, ancor di pù, BUONA EVAquazione.

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  16. Per te il silenzio è lode, o Dio, in Sion,
    a te si sciolgono i voti.

    A te, che ascolti la preghiera,
    viene ogni mortale.

    Pesano su di noi le nostre colpe,
    ma tu perdoni i nostri delitti.

    Beato chi hai scelto perché ti stia vicino:
    abiterà nei tuoi atri.
    Ci sazieremo dei beni della tua casa,
    delle cose sacre del tuo tempio.

    Con i prodigi della tua giustizia,
    tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza,
    fiducia degli estremi confini della terra
    e dei mari più lontani.

    Tu rendi saldi i monti con la tua forza,
    cinto di potenza.

    Tu plachi il fragore del mare
    il fragore dei suoi flutti,
    il tumulto dei popoli.

    Gli abitanti degli estremi confini
    sono presi da timore davanti ai tuoi segni:
    tu fai gridare di gioia
    le soglie dell'oriente e dell'occidente.

    Tu visiti la terra e la disseti,
    la ricolmi di ricchezze.

    Il fiume di Dio è gonfio di acque;
    tu prepari il frumento per gli uomini.

    Così prepari la terra:
    ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
    la bagni con le piogge e benedici i suoi germogli.

    Coroni l'anno con i tuoi benefici,
    i tuoi solchi stillano abbondanza.

    Stillano i pascoli del deserto
    e le colline si cingono di esultanza.

    I prati si coprono di greggi,
    le valli si ammantano di messi:
    gridano e cantano di gioia!

    (ringraziamento a dio per la sua bonta' salmo64,65)

    alfonso

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  17. E' bellissima Angelo, mi ha commosso!!
    Grazie

    Ps. Posso prenderla?

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    1. IO VORREI DARTI BENE altro ma non ci RIESCO.

      E'VERO che TUTTO quello ricevuto gratuitamente lo si può e lo si deve dare gratuitamente, ma quello che ci E' DATO perchè ci spetta possiamo solo condividerlo.

      Ma sai che ci stò mettendo l'ANIMA per DARVELO e lasciare a VOI decidere se è COSA BUONA, MOLTO BUONA.

      Anche Gesà diceva spesso dopo aver CONDIVISO:
      CHE VENE PARE?

      Ti manderò la MIA ANIMA a darti un PAZZO di carta dove non c'è scritto niente ma è tutto da VEDERE e da VIVERE.

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    2. Mi com/NUOVO nel NOTARE i tuoi errori nello scrivere quello he ti detto.
      E mi piace lasciarli a chi riesce a leggere a CHI hai DONATO il tuo CUORE per FARE posto alla MIA AN\/NA.

      Gesà?
      VENE?
      PAZZO?

      Mi fai morire e per questo ti faccio MANGIARE dal MIO.

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  18. E' molto bello questo racconto. Sai mi fa pensare, un po', solo un po' al Figliol Prodigo e mi chiedo come avrà vissuto poi? E Zaccheo sarà rimasto buono o ritornato cattivo?. Ma Gesù ci cambia il cuore e lo fa per sempre! Buona notte.

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    1. Il Figliol Prodigo nella PARABOLA E' GESU' stesso.
      Zaccheo è il Matteo diventato evangelista.
      Ma cosa ti raccontano in parrocchia?

      SIcCOME a te piace riCORdare i DON GIU'sSANI, ti inCOLLO qualcosa i PRO-posito SU un MALAto per qualcuno nella CHIESA:

      "È una vergogna !" (Albino Luciani da "Il buon samaritano")

      "È una vergogna, sapete, una vergogna, che vi siano dei parroci che non fanno il catechismo. Io ho tirato le orecchie a più di uno dei miei parroci. Dico le cose della mia diocesi. Sono molto contento dei miei parroci, intendiamoci, ma qualcuno batte la fiacca. Ce n'è uno che, in tutto l'anno, non è mai andato a fare le lezioni nelle elementari. Come fa? Non è possibile ! Buttar via la grazia di Dio, la possibilità di fare un po' di catechismo nelle classi che sono riscaldate, dove i bambini sono ai banchi composti e attenti.
      Il catechismo è importantissimo; guai a noi, sacerdoti, se non gli diamo la massima importanza. È la predicazione migliore".

      agGIUngo, ma lo fanno fare alle DONNE che seguono il SACERdote.

      LO SO! SONO TRE-MEN-DO, ma almeno qui POSSO spifferare le COSE del CIELO?
      Se poi non siete in grado di sopportarle ... PAZIENZA!

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.