martedì 19 giugno 2012

E' TUTTO ... qui!

In seguito avvenne il seguente episoDIO:

Nabot di Izreèl possedeva una vigna vicino al palazzo di Acab re di Samaria.
Acab disse a Nabot: "Cedimi la tua vigna; siccome è vicina alla mia casa, ne farei un orto. In cambio ti darò una vigna migliore oppure, se preferisci, te la pagherò in denaro al prezzo che vale". Nabot rispose ad Acab: "Mi guardi il Signore dal cederti l'eredità dei miei padri".
Acab se ne andò a casa amareggiato e sdegnato per le parole dettegli da Nabot di Izreèl, che aveva affermato: "Non ti cederò l'eredità dei miei padri". Si coricò sul letto, si girò verso la parete e non volle mangiare.

Entrò da lui la moglie Gezabele e gli domandò: "Perché mai il tuo spirito è tanto amareggiato e perché non vuoi mangiare?".
Le rispose: "Perché ho detto a Nabot di Izreèl: Cedimi la tua vigna per denaro o, se preferisci, te la cambierò con un'altra vigna ed egli mi ha risposto: Non cederò la mia vigna!". Allora sua moglie Gezabele gli disse: "Tu ora eserciti il regno su Israele? Alzati, mangia e il tuo cuore gioisca. Te la darò io la vigna di Nabot di Izreèl!".
Essa scrisse lettere con il nome di Acab, le sigillò con il suo sigillo, quindi le spedì agli anziani e ai capi, che abitavano nella città di Nabot.

Nelle lettere scrisse: "Bandite un digiuno e fate sedere Nabot in prima fila tra il popolo. Di fronte a lui fate sedere due uomini iniqui, i quali l'accusino: Hai maledetto Dio e il re! Quindi conducetelo fuori e lapidatelo ed egli muoia".
Gli uomini della città di Nabot, gli anziani e i capi che abitavano nella sua città, fecero come aveva ordinato loro Gezabele, ossia come era scritto nelle lettere che aveva loro spedite.
Bandirono il digiuno e fecero sedere Nabot in prima fila tra il popolo.
Vennero due uomini iniqui, che si sedettero di fronte a lui. Costoro accusarono Nabot davanti al popolo affermando: "Nabot ha maledetto Dio e il re". Lo condussero fuori della città e lo uccisero lapidandolo.
Quindi mandarono a dire a Gezabele: "Nabot è stato lapidato ed è morto".
Appena sentì che Nabot era stato lapidato e che era morto, disse ad Acab: "Su, impadronisciti della vigna di Nabot di Izreèl, il quale ha rifiutato di vendertela, perché Nabot non vive più, è morto".
Quando sentì che Nabot era morto, Acab si mosse per scendere nella vigna di Nabot di Izreèl a prenderla in possesso.
Allora il Signore disse a Elia il Tisbita: "Su, recati da Acab, re di Israele, che abita in Samaria; ecco è nella vigna di Nabot, ove è sceso a prenderla in possesso. Gli riferirai: Così dice il Signore: Hai assassinato e ora usurpi! Per questo dice il Signore: Nel punto ove lambirono il sangue di Nabot, i cani lambiranno anche il tuo sangue".
Acab disse a Elia: "Mi hai dunque colto in fallo, o mio nemico!". Quegli soggiunse: "Sì, perché ti sei venduto per fare ciò che è male agli occhi del Signore. Ecco ti farò piombare addosso una sciagura; ti spazzerò via. Sterminerò, nella casa di Acab, ogni maschio, schiavo o libero in Israele. Renderò la tua casa come la casa di Geroboamo, figlio di Nebàt, e come la casa di Baasa, figlio di Achia, perché tu mi hai irritato e hai fatto peccare Israele. Riguardo poi a Gezabele il Signore dice: I cani divoreranno Gezabele nel campo di Izreèl. Quanti della famiglia di Acab moriranno in città li divoreranno i cani; quanti moriranno in campagna li divoreranno gli uccelli dell'aria".
In realtà nessuno si è mai venduto a fare il male agli occhi del Signore come Acab, istigato dalla propria moglie Gezabele.
Commise molti abomini, seguendo gli idoli, come avevano fatto gli Amorrèi, che il Signore aveva distrutto davanti ai figli d'Israele.
Quando sentì tali parole, Acab si strappò le vesti, indossò un sacco sulla carne e digiunò; si coricava con il sacco e camminava a testa bassa.
Il Signore disse a Elia, il Tisbita: "Hai visto come Acab si è umiliato davanti a me? Poiché si è umiliato davanti a me, non farò piombare la sciagura durante la sua vita, ma la farò scendere sulla sua casa durante la vita del figlio".

26 commenti:

  1. Oggi le vigne sono una meravigliosa fonte di reddito per chi le sa coltivare.
    Un tempo, sembra, che il Signore (CHI) dialogasse con gli eletti,oggi non ci sono più gli eletti,o non c'è più questo fantomatico Signore.
    Sono millenni che non si palesa,Perche?
    Ciao,fulvio

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    1. Ha a che fare SEMPRE con gli ELETTI che scarseggiano.
      Molti sono i chiamati ma sempre meno gli ELETTI che rispondono.

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  2. La censura non mi piace e oggi è l'ultima volta che ti commento.
    Ciao Fulvio

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  3. Mai nessuno patisce più di quello che ha meritato. Oh, se non fosse vero ciò, io avrei un motivo d'odiare!

    Tu mi dicesti un giorno che nessuno va all'Inferno senza saperlo: ciò sarebbe stato rivelato a una santa. lo me ne risi. Ma poi mi trincerai dietro questa dichiarazione:

    "Così in caso di necessità rimarrà abbastanza tempo di fare una voltata", mi dicevo segretamente.

    Quel detto è giusto. Veramente prima della mia subitanea fine, non conobbi l'Inferno com'è. Nessun mortale lo conosce. Ma io ne avevo la piena coscienza: "Se muori, te ne vai nel mondo di là dritta come una freccia contro Dio. Ne porterai le conseguenze".

    lo non feci dietro-front, come ho già detto, perché trascinata dalla corrente dell'abitudine, spinta da quella conformità per cui gli uomini, quanto più invecchiano, tanto più agiscono in una stessa direzione.

    La mia morte avvenne così. Una settimana fa parlo secondo il vostro computo, perché, rispetto al dolore, potrei dire benissimo che son già dieci anni che brucio nell'Inferno. Una settimana fa, dunque, mio marito e io facemmo di domenica una gita, l'ultima per me.

    Il giorno era spuntato radioso. Mi sentivo bene quanto mai. M'invase un sinistro sentimento di felicità, che serpeggiò in me per tutta la giornata.

    Quand'ecco all'improvviso, nel ritorno, mio marito fu abbacinato da un'auto che veniva di volata. Perdette il controllo.

    "Jesses" mi scappò dalle labbra con un brivido. Non come preghiera, solo come grido. Un dolore straziante mi compresse tutta. In confronto con quello presente una bagatella. Poi perdetti i sensi.

    Strano! Quella mattina era sorto in me, in modo inspiegabile, questo pensiero: "Tu potresti ancora una volta andare a Messa". Suonava come un'implorazione.

    Chiaro e risoluto, il mio "no" trovò il filo dei pensieri. "Con queste cose bisogna farla finita una volta. Mi addosso tutte le conseguenze!" - Ora le porto.

    Ciò che avvenne dopo la mia morte, già lo saprai. La sorte di mio marito, quella di mia madre, ciò che accadde del mio cadavere e lo svolgimento del mio funerale mi son noti nei loro particolari mediante cognizioni naturali che noi qui abbiamo.

    Quello, del resto, che succede sulla terra, noi lo sappiamo solo nebulosamente. Ma ciò che in qualche modo ci tocca da vicino, lo conosciamo. Così vedo anche dove tu soggiorni.

    Io stessa mi svegliai improvvisamente dal buio, nell'istante del mio trapasso. Mi vidi come inondata da una luce abbagliante.

    Fu nel luogo medesimo dove giaceva il mio cadavere. Avvenne come in un teatro, quando nella sala d'un tratto si spengono le luci, il sipario si divide rumorosamente e si apre una scena inaspettata orribilmente illuminata. La scena della mia vita.

    Come in uno specchio l'anima mia si mostrò a se stessa. Le grazie calpestate dalla giovinezza fino all'ultimo "no" di fronte a Dio.

    lo mi sentii come un assassino. al quale. durante il processo giudiziario, viene portata dinanzi la sua vittima esanime. Pentirmi? Mai!... Vergognarmi? Mai!

    Però non potevo neppure resistere sotto gli occhi di Dio da me rigettato. Non mi rimaneva che una cosa: la fuga.

    Come Caino fuggi dal cadavere di Abele, così l'anima mia fu spinta da quella vista di orrore.

    Questo fu il giudizio particolare: l'invisibile Giudice disse: "Via da me!".

    Allora la mia anima, come un'ombra gialla di zolfo, precipitò nel luogo dell'eterno tormento...

    don angelo

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    1. Se hai accolto tuo FIGLIO come lo accolse EVA ... stanne certo che quel FIGLIO ... pur lasciando la SUA ANIMA ... la ritroverà sempre nel grembo della MADRE. In quel Didimo che attende per NASCERE definitivamente.
      Venire a dividere non vuol dire SEPARARE ... come squartare, ma minuziosamente RICOMPORRE posizionanado il TUTTO al posto giusto.
      IL TUO ...

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  4. BASTA VOLETE PARLARE DI DIO?? O QUESTO E' IMPOSSIBILE PER VOI???

    UNA SCOCCIATA

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    1. Nulla è impossibile a DIO.
      Pertanto lo vuole Lui.

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  5. Per la scocciata: tu cerchio Dio!
    Non riesci a scorgerLo?
    Lui E' OVUNQUE !
    Sempreche' l'Angelo voglia postare il mio commento...

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    1. E che c'è di male se lo scoc... non riesce a reggere una lettera pesante?
      Porse ci vuole una punes o un CHIODO!

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  6. il CHIODO e' stato gia' usato 2012 anni fa per quanto riguarda la punes beh sai gia'
    ANOnimo

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    1. Duemiladodici ani fa?
      In quale occasione?
      Nella grotta?
      Tu dici che regge la punes nello stesso posto?
      Ma ricade!

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  7. e che ci fate con le punes? riti voodoo?
    ma allora non sarebbe meglio il CHI ODO nella grotta?
    L'ECO è femminile e accoglie TUTTO!


    "La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!".

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    1. Vuoi dire Vodù o Vodun?
      In queste PRATICHE puoi trovare il tuo maestro su-premo che corrispe al tuo patrono.
      Tu credi che ogni persona abbia un'anima composta da due entità? "UN grande ANGELO guardiano" ed un "PICCOLO angelo GUARDONE"?
      Quest'ultimo esce dal corpo, sia durante il sonno che quando una persona viene posseduta da Lia durante un rituale.
      Esiste la credenza che il PICCOLO angelo GUARDONE, mentre è al di fuori di un corpo, possa essere ferito o catturato da demoni e da potenti stregonerie demoniache.

      Io al massimo con la punes ci faccio una pupilla in una immagine su un murales.

      Il Femminile SACRO accoglie tutti?
      GRATIS?
      Siamo certi di quella CAVERNA?
      Io che sono un piccolo volatile?

      Non mi fido delle SIRENE e poi l'eco spesso distorce se parlo nel dialetto.

      Io non ci vedo nulla di buono in quello che hai scritto. E' troppo trasparente il mio VETRINO o è sporco?

      Beati coloro che VEDONO oltre perchè la LANTERNA è luminosa e soprattutto il VETRINO è trasparente.

      Perchè c'è luce rossa?

      Mica sono un Vitello.
      Fatti vedere e poi discutiamo il PREZZO.

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    2. E BRAVO il MIO ANGIO'LettO ANOniMETTO.
      Tu ne HAI avute più di UNA del DIA-VOLO.
      Altro che DIA-LETTO.

      Ma ti PER-DONO perchè hai capito che non ci vedevi bene. Hai voluto altra ... LENTE ... è ti ho acCONteTATO

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  8. ma quale LUCE ROSSA!
    NON AVETE CAPITO NULLA cari vitelloni!
    CHI ODdI nella GROTTA? solo una ECCO?
    ...sempre pronto? e fatto? ANCHE soluBILE?

    Vedi mò che hai UNA TRAVE.... DENTRO LOCHi...O!
    TELA porti ANCHE nel LOCULO?

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  9. noto che NON posti i miei commenti!
    ti lasciano senza LINGUA?
    Tu NON proVOCARE!
    altrimenti affrontaMI!.... a CIELO APERTO

    la MADRE

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  10. Al minimo le coordiNATE!

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  11. QUANTE CAZZATE IN QUESTO BLOG SAREBBE MEGLIO CHIUDERLO ED IO FARO' IN MODO CHE CHIUDA .....PER SEMPRE

    ELENA DI ................TROIA

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  12. caro angelo non dare retta a quelle, fai quello che devi fare vai avanti ed ignora tutto non farti intimidire ,per quanto riguarda quella elena beh piu che elena di troia direi "TROIA" e basta
    cara elena qui non c'e' spazio per te vattene.

    camilla

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    1. Nemmeno per te.
      Lo spazio non è MIO.
      Preferisco il TEMPO.

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  13. http://youtu.be/3gWDLWf6Yv4

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.