lunedì 25 giugno 2012

Tutti i "FATTI" dal mondo sono "FATTI" ... MIEI.

«Non giudicate, per non essere giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi.
Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».


Dovrei pensare solo a me?
Rassegnarmi per SEMPRE?
Lasciarmi morire senza pronunciare il SUO NOME?

Se potessi farlo lo avrei già ...FATTO!

24 commenti:

  1. CHIAMAMI SUBITO!!!

    RispondiElimina
  2. OMELIA DEL DIAVOLO AI SUOI COMPARI:

    Fedelissimi miei seguaci,
    non lo avete sentito anche dal vangelo?

    C'è sempre uno scontento: lavorano tutti, ma tutti che si lamentano.
    Fanno il bene, e poi se lo invidiano l'uno all'altro.
    Non è questa una mossa a nostro favore, miei amatissimi?

    E quel Padrone, chi lo ama?
    Nessuno!
    Amano tutti le loro paghe e i contributi e gli interessi e le ore lavorative che devono essere conteggiate...e chi lo vede più il Padrone?
    Non è anche questa un'occasione a nostro vantaggio?

    Istigate quindi, istigate sempre e di più, perché si guardino tutti gli uni e gli altri in cagnesco, come spesso stanno già facendo adesso, perché vadano cercando le loro utilità e nulla più.

    E non andate prima verso chi sta ad oziare: andate piuttosto a cercare i grandi lavoratori della vigna, quelli che da tanto e tanto sono dentro e ci danno dentro: lì troverete i nostri migliori compagni, i nostri complici.
    Il lavoro li ha tanto insuperbiti che dal bene ricevuto ora sono diventati i padroni del bene, i gestori a svantaggio degli altri e avvantaggiando solo se stessi: non si accorgono ancora che stanno facendo il nostro lavoro.
    E voi, suggerite loro che sono bravi, che stanno facendo il bene, che non hanno difetti, ma sono perfetti: accoglieranno questi consigli, e faranno crescere la nostra vigna, e non quella.

    E se il Padrone farà qualche mossa non prevista, mettete loro in mente che quella è solo ingiustizia, non rispetto dei patti e delle convenzioni; fate in modo che essi ragionino sempre e solo con le regole e le leggi che hanno, non fateli mai uscire da esse, perché potrebbero intuire qualche altra cosa del Padrone: no, che questo non sia mai!

    E ora, fedelissimi, andate: partire dal loro cuore, e al cuore colpite!
    Fate uscire da loro le realtà più nascoste: le invidie, le superficialità, le contrarietà...ma sopratutto innalzate fino alla superbia la bontà del loro fare, del loro pensare e del loro dire: saranno in grado di sgretolare il regno del Padrone, cominciando proprio dal loro cuore!

    E ritornate presto, miei fidati, con qualcuno che lavori nella nostra vigna!

    DON ALFONSO

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma ti sei ricordato di concimarla ... al meno?
      Mica è eterna!
      O pensi di riuscire a trasformare la pioggia SEMPRE in vino.

      Elimina
  3. Lo so che sei generoso FIGLIO MIO! ma abbi cura dei tuoi BENI perchè essi non abbiano a disperdersi come rugiada al sole...
    (Quali sono, per te, i tuoi BENI?) Attento...a NON confonderti le idee perchè un nuovo GIORNO è già innanzi...

    la Madre


    "La calunnia... La maldicenza... Chi non ne ha sofferto? Ma chi, in tutta coscienza, può affermare di non averne mai fatto uso?
    Il re Davide temeva talmente di peccare per mezzo della sua lingua, che chiese a Dio “di mettere una guardia alla sua bocca, e una sentinella alla sua lingua”. E, nella sua sapienza, Dio ha messo la nostra lingua in quella specie di recinto che è la nostra bocca.
    Ma essa è così pronta a scappare per sputare il suo veleno, che il salmista, per poterla dominare, deve chiedere l’aiuto di Dio.
    In nome di quale giustizia, di quale carità, ci crediamo autorizzati a giudicare, a calunniare o a sparlare? Supponendo che siamo perfetti (cosa poco probabile, su questa terra), dovremmo sapere che la perfezione comprende l’umiltà, cioè l’indulgenza, il perdono, la preghiera per sostenere i peccatori (di cui facciamo parte), l’aiuto spirituale, e i consigli caritatevoli.
    San Giacomo non ha avuto paura di affermare che un uomo che non ha peccato con la lingua è un santo. E san Paolo di gridare: “Chi sei tu, per giudicare tuo fratello? Noi compariremo tutti davanti al tribunale di Cristo”.
    Un proverbio libanese dice: “Chi ha una casa di vetro deve evitare di lapidare gli altri”. Un poeta arabo dice: “La tua lingua non dica niente sull’imperfezione di un altro. Tu sei pieno di imperfezioni, e anche gli altri hanno la lingua”. È forse perché essa ha operato soltanto per “tutto ciò che è elevato” che la lingua di sant’Antonio di Padova è stata conservata? Mi piace pensarlo.
    Il solo giudizio severo che siamo abilitati, o piuttosto che abbiamo il dovere di formulare, non deve vertere che su noi stessi.
    Oh, se potessimo giudicare gli altri con la stessa clemenza che concediamo a noi stessi, il paradiso sarebbe già di questo mondo!"

    RispondiElimina
    Risposte
    1. IO GIUDICO ME STESSO e spesso sono io a fermare la LINGUA che non è più mia.
      Ognuno è padrone di non far parte del MIO ESSERE ... PROSSIMO. Facile riportare la sconsolazione di chi ha provato a essere CHIAMATO ad essere MEGA-FONO del SIGNORE.
      C'è qualcosa di molto ma molto più doloroso: il non avere avuto la possibilità di avvisare chi AMI.
      Non per salvaguardarlo dalla morte terrena ma da quella ETERNA.

      Elimina
  4. e perchè mai non puoi avvisare?
    è così difficile per te?
    tu... sei come una MONDO di BENE!

    Dai...libera la tua zavorra e CHI AMA CHI AMI!
    dovesse essere il mondo intero!

    http://youtu.be/X9fkeDyc9JM

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perchè non sono mai sicuro di aver trovato CHI AMO.
      Non so se amo tutti o nemmeno uno.
      Non so cosa è l'amore.
      Sarebbe più facile dirlo a tutti ma come faccio?
      Siete tanti.
      E se non lo dicessi ad alcuno?
      Una volta mi fece capire che il compito di ognuno è salvare semplicemente un'ANIMA.
      GLI chiesi: "in aggiunta, compreso o escluso la propria?".
      Mi sorrise.
      Cosa vuol dire un sorriso come risposta?
      Una e.mo'.ti.cons...?

      Elimina
  5. allora cerchiamo di salvare la NOSTRA!!!!
    La NOSTRA cosa vuol dire?
    La MIA, la TUA, o la NOSTRA?
    Come ci è stato insegnato a dire.....Pater Noster?
    Ma allora CHI AMIAMO?
    NOI? GLI ALTRI? O il PADRE? la MADRE?
    Secondo te, Mio caro Angelo; l'AMORE ha LIMITI?
    Ognuno ha in serbo tutto l'amore che gli compete....
    Basta farne buon USO, imparando ad AMARE!
    Che BELLA DOMANDA hai POSTO!!!!!
    Cos'è ordunque l'AMORE?
    Dalla tua descrizione, Figlio Mio, ne hai tanto da dare...ma devi iniziare ad aprire un pò di più quella valvolina....cardiaca.
    Lo so...è stata tutta COLPA MIA!
    L'insicurezza ti ha reso prudente nello spoglio dlle tue vesti.
    Ma è pur sempre un FATTORE EREDITARIO.

    http://youtu.be/QFVb1My8o64

    RispondiElimina
    Risposte
    1. APpunto! Non posso risbagliare ... pur sullo stesso PUNTO.
      Tu che mi chiami figlio tuo hai la pretesa di essermi sorella?
      Mio Padre è mio nonno o tuo marito?

      Perchè quando lo preghi lo fai anche per gli altri?
      Io starei attento a dare certe direttive anche per gli altri che non sanno cosa io sto chiedendo per loro.

      Chi può comprendermi?
      Perchè comprendi me e non tuo marito?
      Un Figlio dell'UOMO diventa sempre POI un UOMO.

      E un uomo non sa mai COSA vuole e come la vuole una donna.

      Forse il MIO DESTINO è ereditare un trono, una casa, un REGNO ... VUOTO.

      Aspetterò ... chi vorrà CERCARMI ... a costo di morire nell'ATTESA dell'AMORE.

      Forse è l'ATTESA l'AMORE ETERNO.

      Perdonami ma devo ancora PERphTe...zionarmi.

      Elimina
    2. AIUTALO! Se E' anche TUO FIGLIO!
      Io sono pronto a RE-LEGATO...oziarmi per LUI.
      LUI E' IO e TE INSIEME e per SEMPRE.

      Elimina
  6. "Tu che mi chiami figlio tuo hai la pretesa di essermi sorella?"

    TU MI CHIAMI DA SEMPRE ....MADRE!
    _________________________________


    Il MOTIVO LO SAI! sono solo canzonette....?
    Cosa devo essere per te ORA?
    In ogni mia cellula c'è racchiuso il Suo SEME;
    ma posseggo anche il tuo!
    Non importa se ANTIco.
    TU l'HAI DETTO....
    ma non l'hai, ancora, convertito sul PETTO!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so il motivo, altrimenti non vi avrei compreso TU e l'altro.
      Non è questione di petto e tantomeno di pelle.
      Nemmeno di CUORE.
      E' questione di VERITA' di VITA.

      Elimina
  7. ORA....
    PRO NOBIS
    Me tTi amo il Punto ? ! O tutti e due.
    Figlio che dici?
    Quando
    Mi
    Vieni
    A
    Prendere....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai che è tutto PRE DIS POSTO?
      Mi viene troppo facile OGGI:

      «Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
      Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».

      Devi capire il MIO verbo:
      "PRENDERE" E' come:
      VEDERE ma non con gli occhi;
      SENTIRE ... ma non con le orecchie;
      TOCCARE ... SENZA MANI e senza alcun punto del corpo.

      Non devo svelarti quello in CUI TU sei maestra:

      Farsi prendere ... anche senza CORPO?

      Come scriverlo? Come fare un esempio?

      Mi ha PRESO il MAGONE.

      Elimina
  8. Angelo!
    Non devi spiegarmi nulla: conosco le nostre mosse.
    Vieni a prendermi......e appoggia il tuo viso nella veste della Madre!
    Posso accarezzarti il capino?
    E' sparito il magone?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu sei troppo ripetitiva per i miei gusti.
      Lo sai che mon mi basta una madre, per i MIEI FIGLI.
      Perchè USI l'ESSERE per il MAGONE?
      Si scrive HA o ... E' sparito?

      Forse ho sbagliato a scrivere mi HA preso il magone.
      DOVEVO DIRE: mi E' preso il magone?

      MAGOne e FATE..ntoni ... non c'è molta differenza.
      Conosco questi DeMONI.

      Loro sono muti e sordi ma adesso li vedo pure CIECHI ... che vanno a TENTOni.

      Cambia registro!

      Il LIBRO della VITA non è un registro.

      Io non faccio CENSIMENTO.
      Conosco CHI E' MIO.

      Elimina
  9. Vuoi farmi da maestro, Maestra?
    Capisci le META' FORE?
    forse l' ingegno ti faceva supporre che tu mi credessi? Davvero? le valvoline ingegnose iniziano a scricchiolare?
    ti conosco TROPPO nel MALE E (pardon....HA) NON credevo al tuo sorriso mellifluo.
    Vattinne....và! E' impara l'ESSERE: Quello che E'!
    Tu non sai nemmeno dove inizia la coda del capitONE!
    Ti si accartoccia la lingua ora? ORA ET LABORA! E' ....HA così che t'imbraghi?!!
    Attento a non calpestarli i tuoi cazzavoni!
    Tua Madre si E'.....ha PROPRIO scocciata di te!!!
    Ma HAI (Y) CAPITO...nè?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si dice E' PENA o HA PENA?
      Tutte le code iniziano dall'ANO!
      Baratterei l'intelLETTO con l'aMORE.

      "A dirla in breve, come è l'anima nel corpo, così nel mondo sono i cristiani. L'anima abita nel corpo, ma non è del corpo; i cristiani abitano nel mondo, ma non sono del mondo. La carne odia l'anima e la combatte pur non avendo ricevuto ingiuria, perché impedisce di prendersi dei piaceri; il mondo che pur non ha avuto ingiustizia dai cristiani li odia perché si oppongono ai piaceri. L'anima ama la carne che la odia e le membra; anche i cristiani amano coloro che li odiano. L'anima è racchiusa nel corpo, ma essa sostiene il corpo; anche i cristiani sono nel mondo come in una prigione, ma essi sostengono il mondo. Maltrattata nei cibi e nelle bevande l'anima si raffina; anche i cristiani maltrattati, ogni giorno più si moltiplicano."

      Elimina
    2. così mi piace il Figlio Mio prediletto!

      "Mi viene tante volte da pensare ai tanti fratelli e sorelle che, chiamati da Dio, voltano le spalle al mondo e fanno dono della vita a Lui, vivendo ora già quello che domani vivranno in pienezza. È sotto questo profilo che comprendiamo la vita di tante donne che vivono in clausura, come se il mondo non esistesse più, o di tanti preti, consacrati religiosi, suore che vivono 'fuori dal mondo', operando nel mondo, con il pensiero sempre rivolto al Cielo, così che tutto quello che fanno è davvero un 'cammino' verso Dio. Penso a tanti martiri, che erano felici dì morire 'perché vedevano i cieli aperti', come cantava S. Lorenzo, davanti a terribili supplizi - ieri ed oggi-
      Fa davvero impressione come potessero considerare la loro condanna a morte come un sospirato incontro con Dio.
      Ed è il pensiero che accompagna anche oggi, tempo di materialismo, tanti cristiani a vivere il grave compito della vita, come un camminare verso il Cielo. Quanti ne ho conosciuti.
      D'altra parte se non ci fosse la certezza della resurrezione, che sapore avrebbe il vivere?"

      Un classico di sapienza 'La Lettera a Diogneto' , vi ha regalato il Mio Angelo!

      Elimina
    3. Di solito le code si ammassano nelle vie strette!
      ma dove finiscono?

      Elimina
    4. Non devo piacere a te e nemmeno ad un DIO Padre o Padrone.
      Non si fa per piacere ma per VERITA'.
      Io AMO il mondo e il corpo e per questo che vorrei più AMORE e meno intelletto.
      Vorrei AMARE a pre-SCINDERE.
      In SENSO ... LATO.

      Bisogna notare, non dove, ma COME finiscono.
      Ci sono code che finiscono con una PICCA.

      Elimina
  10. Allora basta invertirle!!!!
    Mi ricordo ancora il tuo disegno inviATOMI!

    RispondiElimina
  11. ACCIPicchia!!!

    RispondiElimina

Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.