venerdì 9 novembre 2012

ln UN UNIco CORPO ... di terra.

Quando l’imperatore romano Costantino si convertì alla religione cristiana, verso il 312, donò al papa Milziade il palazzo del Laterano, che egli aveva fatto costruire sul Celio per sua moglie Fausta. Verso il 320, vi aggiunse una chiesa, la chiesa del Laterano, la prima, per data e per dignità, di tutte le chiese d’Occidente. Essa è ritenuta madre di tutte le chiese dell’Urbe e dell’Orbe.
Consacrata dal papa Silvestro il 9 novembre 324,
col nome di basilica del Santo Salvatore, essa fu la prima chiesa in assoluto ad essere pubblicamente consacrata. Nel corso del XII secolo, per via del suo battistero, che è il più antico di Roma, fu dedicata a san Giovanni Battista; donde la sua corrente denominazione di basilica di San Giovanni in Laterano. Per più di dieci secoli, i papi ebbero la loro residenza nelle sue vicinanze e fra le sue mura si tennero duecentocinquanta concili, di cui cinque ecumenici. Semidistrutta dagli incendi, dalle guerre e dall’abbandono, venne ricostruita sotto il pontificato di Benedetto XIII e venne di nuovo consacrata nel 1726.
Basilica e cattedrale di Roma, la prima di tutte le chiese del mondo, essa è il primo segno esteriore e sensibile della vittoria della fede cristiana sul paganesimo occidentale. Durante l’era delle persecuzioni, che si estende ai primi tre secoli della storia della Chiesa,
ogni manifestazione di fede si rivelava pericolosa e perciò i cristiani non potevano celebrare il loro Dio apertamente. Per tutti i cristiani reduci dallecatacombe, la basilica del Laterano fu il luogo dove potevano finalmente adorare e celebrare pubblicamente Cristo Salvatore. Quell’edificio di pietre, costruito per onorare il Salvatore del mondo, era il simbolo della vittoria, fino ad allora nascosta, della testimonianza dei numerosi martiri. Segno tangibile del tempio spirituale che è il cuore del cristiano, esorta a rendere gloria a colui che si è fatto carne e che, morto e risorto, vive nell’eternità.
L’anniversario della sua dedicazione, celebrato originariamente solo a Roma, si commemora da tutte le comunità di rito romano.
Questa festa deve far sì che si rinnovi in noi l’amore e l’attaccamento a Cristo e alla sua Chiesa.
Il mistero di Cristo, venuto “non per condannare il mondo, ma per salvare il mondo” (Gv 12,47), deve infiammare i nostri cuori, e la testimonianza delle nostre vite dedicate completamente al servizio del Signore e dei nostri fratelli potrà ricordare al mondo la forza dell’amore di Dio, meglio di quanto lo possa fare un edificio in pietra.


MT 3,13-17  <  LC 17,19  <  GAL 2,20  <  AT 4,10  <   AT 2,14-36

13 commenti:

  1. Chiese ancora il prefetto Rustico: "Dove vi riunite?". Giustino rispose: "Dove ciascuno può e preferisce; tu credi che tutti noi ci riuniamo in uno stesso luogo, ma non e cosi perchè il Dio dei cristiani, che è invisibile, non si può circoscrivere in alcun luogo, ma riempie il cielo e la terra ed è venerato e glorificato ovunque dai suoi fedeli" (Atti del Martirio di S. Giustino e Compagni). Nella sua franca risposta, il grande apologeta S. Giustino ripeteva dinanzi al giudice quel che Gesù aveva detto alla Samaritana: "Credimi, donna, è giunto il momento in cui nè su questo monte nè in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quel che conosciamo, perchè la salvezza viene dai Giudei. Ma e` giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perchè il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità" (Gv 4,21-24).
    La festa di oggi, della dedicazione della basilica del SS. Salvatore o di S. Giovanni in Laterano, non è certamente in contrasto con la testimonianza di S. Giustino e con la parola di Cristo. Salvi infatti il dovere e il diritto della preghiera sempre e dovunque, è anche vero che fin dai tempi apostolici la Chiesa, in quanto gruppo di persone, ha avuto bisogno di alcuni luoghi in cui riunirsi a pregare, proclamando la Parola di Dio e rinnovando il sacrificio di morte e risurrezione di Cristo, in attuazione delle Sue parole: "Prendete e mangiatene tutti; Prendete e bevetene tutti; Fate questo in memoria di me". Inizialmente queste riunioni venivano fatte nelle case private, anche perchè la Chiesa non godeva ancora di alcun riconoscimento. Ma questo dovette venire abbastanza presto: c'è un singolare episodio all'inizio del secolo III, quando Alessandro Severo diede ragione alla comunità cristiana in un processo contro degli osti, che reclamavano contro la trasformazione di un'osteria in luogo di culto cristiano. La Basilica Lateranense venne fondata da papa Melchiade (311-314) nelle proprietà donate a questo scopo da Costantino di fianco al Palazzo Lateranense, fino allora residenza imperiale e poi residenza pontificia. Sorgeva così la "chiesa-madre di tutte le chiese dell'Urbe e dell'Orbe", distrutta e ricostruita molte volte. Vennero celebrati in essa o nell'attiguo Palazzo Lateranense (ora sede del Vicariato di Roma) ben cinque concili, negli anni 1123, 1139, 1179, 1215 e 1512. "Ma il tempio vivo e vero di Dio dobbiamo esserlo noi", dice S. Cesario di Arles.

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    1. Santissimo Salvatore o San Giovanni ... laterano in UNO

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  2. Fratelli, voi siete edificio di Dio.
    Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo.
    Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.

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    1. Quanta VERITA', ma nella REALTA', mi sa, che molti sono mercanti del proprio CORPO.

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  3. Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così: "Uomini di Giudea, e voi tutti che vi trovate a Gerusalemme, vi sia ben noto questo e fate attenzione alle mie parole: Questi uomini non sono ubriachi come voi sospettate, essendo appena le nove del mattino. Accade invece quello che predisse il profeta Gioele:

    Negli ultimi giorni, dice il Signore, Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona; i vostri figli e le vostre figlie profeteranno, i vostri giovani avranno visioni e i vostri anziani faranno dei sogni.
    E anche sui miei servi e sulle mie serve in quei giorni effonderò il mio Spirito ed essi profeteranno.
    Farò prodigi in alto nel cielo e segni in basso sulla terra, sangue, fuoco e nuvole di fumo.
    Il sole si muterà in tenebra e la luna in sangue, prima che giunga il giorno del Signore, giorno grande e splendido.
    Allora chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato.
    Uomini d'Israele, ascoltate queste parole: Gesù di Nazaret - uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso operò fra di voi per opera sua, come voi ben sapete -, dopo che, secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, fu consegnato a voi, voi l'avete inchiodato sulla croce per mano di empi e l'avete ucciso. Ma Dio lo ha risuscitato, sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere.
    Dice infatti Davide a suo riguardo:
    Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; poiché egli sta alla mia destra, perché io non vacilli.
    Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua; ed anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non abbandonerai l'anima mia negli inferi, né permetterai che il tuo Santo veda la corruzione.
    Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza.
    Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e la sua tomba è ancora oggi fra noi. Poiché però era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: questi non fu abbandonato negli inferi, né la sua carne vide corruzione.

    Questo Gesù Dio l'ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato pertanto alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo che egli aveva promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire. Davide infatti non salì al cielo; tuttavia egli dice:
    Disse il Signore al mio Signore: siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come sgabello ai tuoi piedi.

    Sappia dunque con certezza tutta la casa di Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!".

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    1. Penso che sia chiaro IN FATTI IO CREDO.

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  4. Domanda: "Che cosa significa che Gesù è il Figlio di Dio?"

    Risposta: Gesu non e’ figlio di Dio cosi come noi intendiamo il rapporto padre e figlio. Dio non si e’ sposato per avere un figlio. Gesu e’ figlio di Dio in senso che Lui e’ Dio diventato carne (Giovanni 1:1, 14). Gesu e’ figlio di Dio perche’ e’ stato concepito dallo Spirito Santo. Luca 1:35 dice: L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio. Nei tempi della Bibbia l’espressione “figlio umano” si usava per descrivere l’essere umano. Il figlio dell’uomo e’ uomo.

    Durante il processo davanti ai dirigenti ebrei, il sommo sacerdote chiese a Gesu: Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio?” (Matteo 26:63). Gesu gli rispose: Tu l'hai detto; anzi vi dico che da ora in poi vedrete il Figlio dell'uomo seduto alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo (Matteo 26:64). I dirigenti ebrei risposero accusando Gesu Cristo in bestemmia contro Dio (Matteo 26:65-66). Piu tardi davanti a Pilato “I Giudei gli risposero: «Noi abbiamo una legge, e secondo questa legge egli deve morire, perché si è fatto Figlio di Dio»” (Giovanni 19:7). Perche’ un’affermazione che sei “il Figlio di Dio” veniva considerata un bestemmia contro Dio e bastava perche’ uno fosse condannato a morte? I digirenti eberi capirono esattamente quello che Gesu teneva presente nella frase “Figlio di Dio”. Essere “il Figlio di Dio” avere la stessa essenza di Dio. “Il Figlio di Dio” e’ “di Dio”. L’affermazione che ha la stessa essenza di Dio o in relata’ “essere Dio”, era un bestemmia contro Dio per i dirigenti ebrei; ecco perche’ loro volevano la morte di Gesu. Ebrei 1:3 esprime chiaramente questo concetto “Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza…….”

    Un altro esempio puo’ essere trovato in Giovanni 17:12, dove Giuda e’ descritto come figlio di perdizione. Giovanni 6:71 ci dice che Giuda era figlio di Simone. Che cosa significa l’espressione in Giovanni 17:12 che descrive Giuda come “figlio di perdizione?” La parola perdizione significa rovina, perdita, distruzione. Giuda non era letteralmente figlio della “rovina, perdita, distruzione” - ma queste cose erano proprie della vita di Giuda. Giuda era manifestazione della perdizione. Allo stesso modo Gesu e’ Figlio di Dio. Il Figlio di Dio e’ Dio. Gesu’ e’ Dio in carne (Giovanni 1:1, 14).


    DON ALFONSO

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    1. Può il verbo diventare carne o la carne diventare verbo?
      Cosa significa il non potergli spezzare le ossa?

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    2. Il VERBO, cioè la LUCE, lo SPIRITO ... SI FECE la CARNE.

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  5. Io non ho LETTO....singolo

    Avere FEDE ...in LUI

    http://youtu.be/Kt7jC_8bwTw

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    1. Aveva il SONNO PESANTE quell'UOMO.
      Il senso è un ALTRO in LUI.
      VEDERE pur se si è ciechi e SENTIRE pur se si è sordi.

      Dopo Gesù bisogna BATTEZZARE CHIunQUE nel NOME del Padre, del Figlio e dello SPIRITO SANTO.
      Per questo LUI stesso si FECE BATTEZZARE per poi uscire dalle acque per non rientrarci più.

      Non c'è salvezza per gli Spiriti immondi senza inCARNAzione. E per gli Spiriti MONDI basta purificarli del loro cammino.

      Il FIGLIO dell'UOMO è il FIGLIO del PADRE: lo SPIRITO di DIO ... inCARNATO.

      I Figli di DONNA siamo NOI senza LUI.
      Con LUI siamo TRINI e pertanto CRISTI.

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  6. Non conoscevo la storia di questa Chiesa.
    Si impara sempre.

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    1. E mai TUTTO per ogni scoperta.
      Anche quando arriveremo al cospetto di Dio, LUI stesso non saprà come ci sentiremo e dirà: "COME STAI?".

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Se guardate solo quello che la luce rivela e ascoltate solo quello che il suono vi annuncia, allora in verità, non vedete e non sentite.